3.2.09

Celebrazione








Splendore,
come la fecondità astrale
della tua gerba d'oro,
sei tu, Simone,
intatta bellezza,
spirito errabondo,
dolcezza dell'anima,
sete di Dio.

Donna senza casa,
mistero dell'universo,
troppo pieno di te
per sfinire in carceri antiche,

terrestre e pura,
anima sfarinata,
così randagia e ribelle
nel tuo occhio danzante,

sfugge la vita
tra liquidi stupori,
e tu la contieni
e la liberi
e il cielo canta
il vuoto di te.

 


 


                    Daniela Tuscano (a Simone Weil, nel centenario della sua nascita)

ricordare fuori dale date canoniche parte II

visto che   dopo  il mio post  precedente  sul  27  gennaio   ricevo  (  cosa  non  nuova  visto  che  m,i succede ogni  volta  che  ricordo il 27  gennaio  )  via email ricevo lettere olre  ad  accusarmi d'avere  scarsa  menoria  e ricordare  a  senso unico ,  d'essere filo ebreo e  d'essere comuinista  e  che l'olocauto  non  è mai  esisto   , e  altre  boiate negazioniste    rispondo   con alcuni estratti   ( chiedo scusa  se non  è roba mia  , ma solo  un copia e incolla ma  a vote  specie  davanti a situazioni come questi  si è  basiti da non trovare le  parole  adatte    )   con    del numero  odierno di diario di repubblica  ( qui  l'intero numero )


SILLABARIO
NEGAZIONISMO

significativo che questo rifiuto fosse stato previsto È con ampio anticipo dagli stessi colpevoli; molti sopravvissuti ricordano che le SS si divertivano ad ammonire cinicamente i prigionieri: «In qualunque modo questa guerra finisca, la guerra contro di voi l’abbiamo vinta noi; nessuno di voi rimarrà per portare testimonianza,ma se anche qualcuno scampasse, il mondo non gli crederà.
Forse ci saranno sospetti, discussioni, ricerche di storici,ma non ci saranno certezze, perché noi distruggeremo le prove insieme con voi. E quando anche qualche prova dovesse rimanere, e qualcuno di voi sopravvivere, la gente dirà che i fatti che voi raccontate sono troppo  ostruosi per essere creduti: dirà che sono esagerazioni della propaganda  alleata, e crederà a noi, che negheremo tutto, e non a voi. La storia dei Lager, saremo noi a dettarla».Curiosamente, questo stesso pensiero («se anche raccontassimo, non saremmo creduti») affiorava in forma di sogno notturno dalla disperazione dei prigionieri. (...) Fortunatamente le cose non sono andate come le vittime temevano e come i nazisti speravano.  Primo levi da I sommersi e  salvati

Bernando valli 

(.....)
Pierre Vidal-Naquet fu uno  dei primi ad affrontare i negazionisti (emersi negli anni Settanta) con una serie di articoli  raccolti in un libro: Gli assassini della memoria (Viella 2008).Egli rifiutò tuttavia di dibattere faccia a faccia con loro. Non erano interlocutori accettabili. Specialista dell’antica Grecia e impegnato con passione nel  denunciare la tortura durante
la guerra d’Algeria, Vidal-Naquet non aggirava i problemi. Come storico e come ebreoscandiva l’atteggiamento verso la Shoah in tre distinti momen-ti. Alla Liberazione nessuno si era interessato ai deportati ebrei. Si era poi passati a un interesse esclusivo, specifico, per  il genocidio di cui erano state le vittime. E c’è stata a questo punto - ed è il terzo momento - una  sacralizzazione della Shoah, a suo parere rischiosa: perché la Shoah non deve essere considerata un culto, suscettibile di  creare un anti-culto, ossia un’eresia. Né deve essere uno strumento politico.


È un genocidio  che, insieme agli altri (quello simultaneo degli zingari, quello  precedente degli armeni a opera dei turchi, o quello successivo nel Ruanda), deve impegnare gli storici, cui spetta di tener  viva la memoria. Vidal-Naquet era contrario alla legge che condanna chi nega i crimini contro l’umanità, perché può far apparire i negazionisti come dei perseguitati. Si può capire, e condividere, il rigore di Vidal-Naquet, quando sottolinea il rischio implicito nella sacralizzaione o nell’uso politico della  Shoah, ma è comprensibile, o addirittura inevitabile, che questo avvenga poco più di mezzo secolo dopo, quando i ricordi sono ancora vivi e sono mantenuti tali, anzi sono arroventati, dalla tragedia mediorientale.
   I negazionisti vogliono essere  considerati dei revisionisti.Una qualifica cui non credo abbiano diritto. Non è revisionista l’intellettuale impegnato a contrastare la realtà, concretamente provata, di un fatto storico, la cui veridicità non richiede supplementi di indagine. Il revisionismo ridefinisce il giudizio su un evento, ne dà un’interpretazione diversa, non ha come fine la sua cancellazione. La storiografia è una continua revisione.Il negazionismo è dettato da un’ideologia.

( .. )

gli ipocriti pro vita e il caso eluana

La musica in sottofondo  è questa  canzone dedicata  ad  Eluana   qui il  file midi





Lo so che m'ero ripromesso  di  non parlarne  più , ma certe forme di fanatismo
  ed  egoismo  oltre  che mancanza di rispetto sia    verso lo  stato di diritto sia   dela  decisioni altrui   , mi fa  .....  e mi costringe  a ritornare    prima  del ( una mezza  censura  , ma  comprensibile   non basta  quanto  fango   e  odio  gli sono state  riversate    addosso   )  : << legale famiglia:chiedo silenzio  "Chiediamo che cali il silenzio sia per un diritto alla riservatezza sia per unb gesto di umanità nei confronti di Eluana e della sua famiglia". Lo chiede il legale della famiglia Englaro, avvocato Vittorio Angiolini. L'avvocato ha inoltre voluto richiamarei mass media "al loro obbligo giuridico  preciso: rispettare il diritto alla riservatezza quando sono in corso trattamenti sanitari" ed ha aggiunto che "chi  violerà questo diritto verrà perseguito legalmente".  >> (  televideo rai 03/02/2009 12:03  )











Spett  esponenti di associazioni in difesa della vita , Cei

Capisco  ma non condivido  la vostra presa di posizione  sui casi  sull'accanimento terapeutico  ma  in virtù di quella  che  si chiama  democrazia  e nel valore  dela laicità  e  della  tolleranza   la rispetto .
Non tollerò  (  quella  che voi chiamate  tolleranza  zero )  il vostro vergognoso e  becero  comportamento nel caso Eluana   , voi che  vi riempite la bocca    di mancanza  di  rispetto  quando   criticano  (  a  volte  a  torto  )  il pontefice   e  poi  venite  meno   andando  con il vostro estremismo oltre  la  critica   comprensibile  .
Quindi vi pregherei  di  fare un po' di silenzio   e  al limite   di trasferire  la  vostra  verve  polemica  ed  ( a volte   anche ipocrita  )  verso la  legge  sul testamento biologico   evitando i toni di   crociata   come  faceste  per  la  legge sulla procreazione assistita  e lasciando  che  sia  Dio  a   decidere  la  nostra eventuale punizione  o  la  sua  misericordia   verso coloro che ricorrono   a tale  gesto  .
Se proprio   voloete  fare una campagna per la vita  perchè  non usate le stesse energie  su  : 1)   contro il vaticano   per le  sue  posizioni sui preti pedofili  anche le  vittime di pedofilia  sono vite  .,  2)   non protestate  contro   tutti quei paesi che   ancora  praticano la pena  di morte e le torture  .,  3) contro le multinazionali  che  affamano i pooli del sud  del  mondo  ., etc    l'elencpo  potrebeb continuare   e  se non avete  il prosciutto sugli occhi   troverete  altri temi   legati alla  vita
Altrimenti finite  ( se non lo siete  già   vista  la  vostra mancanza  di comprensione , rispetto ,  ed  ipocrisia  verso le pecorelle  smarrite  e  chi soffre  sbaglia  e  spera  )   come   diceva  don Primo mazzolari (uno dei pochi  preti  per  chi  valga la pena continuare  a  credere  ) : << Ce povera  forza  . la  forza  che deve fare paura  per credersi più  forte  >>



मई पिऊ'

Non piangere

MelogranoImmagine donata dall'agronomo Pasquale Venerito


Io non ci sono più.


Non piangere, ti prego,


non piangere piu.


Sorridi, guarda la vita:


è tua.


Non piangere: io non ci sono,


ma tu non piangere più.



franca bassi


Senza titolo 1220

  QUESTO ERA UN VECCHIO FURGONE FORD TRANSIT DEL 1965 !   VE LO RICORDATE ?  :-)


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un sogno


UN SOGNO                                          Immagine di franca bassi strada turanense "La locande del poeta"


     Ci sono delle giornate, che iniziano bene, proseguono bene e finiscono...


La carrozza della fata Pan, ieri mi è venuta a prendere al castello, abbiamo percorso lungo viali alberati spogli la via Turanense; il cielo a volte celeste, macchiato di un dolce grigio, si snodava tra le colline, e pianure, costeggiando...costeggiando il lago del Turano; a tratti s' intravedevano alberi che uscivano dall' acqua, opera dell'ultima inondazione. Al  passo trentanove troviamo una scritta "La Locanda del Poeta" all'ingresso una pergamena. 


Avevamo un sogno...."Ai piedi del monte Cervia in una vallata piena di spineti rudi e torti, dove l'erba prende il profumo pungente in agosto,trovammo questo casale avvolto dai rovi e nascosto nel verde...cominciò il sogno di farlo rivivere. E' nel febbraio del 2006 che il sogno diventa realtà con la nasciat "La locanda del Poeta".Quale modo migliore di far rivivere un posto se non attraverso la convivialità, l' accoglienza ed un'arte antica fatta degli odori e dei sapori della nostra cucina che si lega profondamente al nostro territorio e alla fantasia; perchè è fantasticando che si realizzano i sogni".Alla locanda Fate e Folletti, ci hanno preparato leccornie del bosco, e dolci squisiti.


Tutto era andato bene, ma al rientro al castello, troviamo le malefatte di un'orco, che  con cattiveria aveva divelto una  scritta e, strappato una grossa pianta dalla sua terra, legandola al  portone del castello. La fata Pan, preoccupata, mi ha detto: "questi sono avvertimenti,del male, bisogna rivolgersi ai folletti della giustizia". Sinceramente sono incerta su cosa devo  fare. So solo che sono due anni che sono perseguitata da un'orco, che dove mi trovo uccide le mie piante e i miei fiori. Mi chiedo perchè tanta crudeltà.


Barman


                                       Immagine di franca bassi-fata che a perso la testa per un folletto del bosco


Per chi volesse assaporare i gusti nella locanda questo è  l'indirizzo per prenotare:Strada provinciale lago del Turano direzione Rieti-Via Turanense Km.39,4 Collalto sabino (RI) tel.3396059357-3921048754.



2.2.09

Senza titolo 1219

  VI PIACE LA CANZONE DI LUCIO BATTISTI EMOZIONI ?  :-)


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Senza titolo 1218

  VI PIACEVA IL GRUPPO MUSICALE KC AND THE SUNSHINE BAND ?  :-)


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il ricordare fuori dalle date canoniche

come  già anticipato  nel blog    ( vedere post  precedenti al  19 gennaio  )   ma  soprattutto per  questo motivo  e per  io fatto che il 27  gennaio ero in ospedale  . celebro adesso  la  giornata  dela memoria  ( il 27  gennaio )  parlando  di  un tema  poco  trattato  e che  soplo da  2 \3  è oggetto di studio   degli specvialisti dell'olocausto  .  lo so  che  è un qualcosa  di non mio  , ma  la storia  è talmente  atroice   da   non sapwere   se   approvarli  o condannarli   , ma  solo comnprenderli   e  chiederci  cosa  avremo fatto noi al loro posto ?

da  www.focus.it/storia/026/






Shlomo Venezia, ebreo di Salonicco (Grecia) ma di nazionalità italiana, è tra i pochissimi sopravvissuti del Sonderkommando di Auschwitz-Birkenau (il principale dei tre lager di Auschwitz), nonché uno dei più importanti testimoni viventi della Shoah, lolocausto. Grazie al suo racconto, si può capire meglio quello che vissero i corvi neri.
Erano giovani tra i 18 e i 25 anni, quasi tutti ebrei provenienti dalla Polonia, dall'Ungheria, dalla Grecia. Arrivavano nel campo di concentramento di Auschwitz (Polonia) dopo mesi o anni di reclusione nei ghetti e dopo un viaggio in condizioni disumane. Venivano selezionati non appena scesi dai vagoni bestiame del treno, già sulla judenrampe, lo scalo ferroviario riservato agli ebrei: i tedeschi sceglievano i più giovani e robusti. Erano i futuri membri del Sonderkommando, la squadra speciale (sonder in tedesco) addetta al trattamento dei cadaveri nelle camere a gas e nei crematori di Auschwitz e degli altri lager di sterminio nazisti. A definirli "corvi neri del crematorio" fu Primo Levi.

approndimento

it.wikipedia.org/wiki/Sonderkommando  con  la  biblografia 







Senza titolo 1217

  VE LO RICORDATE IL MANUALE ABC CHE INSEGNAVA A DISEGNARE I FUMETTI ?  :-)


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cambiare o non cambiare il testo di una canzone oppure no ?



Ieri dopo aver messo il video sul mio profilo di facebook il video del concerto del 1 maggio 2007 in cui I Mcr rifanno ( vedere il video sotto)

Ieri dopo aver messo il video sul mio profilo di facebook il video del concerto del 1 maggio 2007 in cui I Mcr rifanno ( vedere il video sotto)




e il testo tratto da questo sito  dove trovate la storeia e il testo originale dela canzpone in questione compagni precari e sottopagati prendete la falce e portate il martello scendete giù in piazza per manifestare soltanto uniti possiamo lottare Voi gente per bene che pace cercate la pace per fare quello che voi volete ma se questo è il prezzo siam pronti a gridare che noi questo mondo vogliamo cambiare ma se questo è il prezzo l'abbiamo pagato nessuno più al mondo dev'essere sfruttato Lui mi ha detto che : << I modena hanno fatto una porcheria . Era meglio se avessero scritto un'altra canzone su tali tematiche , aanzi che guastyare una canzone simbolo e bellissima . Infatti come ha detto giustamente Pietrangeli, se non ne condividi (più) il senso non la canti e non ne approfitti per far propaganda opportunista cambiando le parole ad una canzone che non è tua (per il solo fatto che non tutelata dal diritto d'autore) >> . La stessa cossa si dice nel dibattito vedere l'url precedente : << Credo che una canzone storica come questa non abbia bisogno di rivisitazioni, sono pienamente d'accordo con Pietrangeli, il prezzo da pagare allora era alto, quindi le frasi erano esattamente adatte al periodo ! se oggi vuoi dare un altro segnale ti scrivi una canzone e te la canti, ma non cambi un testo come questo !! >> Io . La canzone popolare è in continua evoluzione infatti : << se c'è qualcosa da dire ancora \ ce lo dirà \se c'è qualcosa da CHIARIRE ancora ce lo dirà. >> ( omonima canzone di Fossati ) essa ha sempre qualcosa da dire e spesso lo fa riutilizzando le musiche e cambiandone i testi ed a volte come il caso dei Mcr anche le parole . La stessa cosa viene fatta anche con le cover . la canzone popolare ( ne sono unb classico esempio le ninna nanne ) sono soggette ad aggiunte e a modificazioni vista la tradizone orale Prendiamo ad esempio una canzone satirica antifascista Giovinezza pè'n tal cul è una canzone e o strofetta  satirica che fa la parodia dell'omonima canzone fascista Giovinezza  la  quale  era   con molta  probabilità  un rifacimento   di altre  due  canzoni dallo stesso titolo  ed veniva cantata durante il ventennio in molteplici versioni sulla musica di Giovinezza fascista   iin particolare  queste tre  Delinquenza delinquenza e Giovinezza (versione dei sindacalisti nazionali corridoniani)
e Giovinezza giovinezza (versione degli Arditi del Popolo) ( News tratte da Avanti popolo due secoli di canti popolari e di protesta civile a cura dell'istituto de Martino ed hobby & Work e  da  il deposito.org   trovate  sotto l'url  ) Lo stesso si può dire delle coover ( diventato , SIC , un genere musicale ) che tutti i gruppi e gruppetti fanno delle canzoni nazionali ed internazionali .  E poi ,  (  comepotwete  notare    dai lionk lasciati sotto   e dalle righe  precedenti  ) 
Non riesco a capire perchè la scelta dei Modena debba far sorgere un "caso".
Perchè non si fa lo stesso discorso con chi ha trasformato un canto di mondine in un canto partigiano? Perchè non avrebbe senso, come non ne ha fare il processo ai Modena per Contessa.
La musica popolare è così, non è statica, è dinamica, cambia nel tempo e nello spazio. La musica popolare è di chi la canta, la suona e la balla, non di chi la scrive,
e questo Pietrangeli l'ha capito da subito, come egli stesso testimonia.
I Modena sono espressione di questa realtà, di questo dinamismo, di queste continue contaminazioni.
E non vedo perchè avrebbero dovuto scrivere una canzone *diversa* (eppure ne hanno scritte tante ): Contessa è nella storia della lotta  dela sinistra  extra parlamentare  , tentare di abbandonarla sarebbe come disconoscere le proprie radici ... ma i tempi cambiano, cambiano i contesti, le necessità personali e sociali... cambiare due versi a Contessa significa farla tornare a vivere fra chi sventola le bandiere della pace e non vuole urlare "voglio vederti finir sotto terra" a nessuno.
In altri termini, i valori sono gli stessi, ma sono cambiate le modalità della lotta (anche se la triste verità è che spesso la lotta è stata proprio abbandonata, ma questo è un altro capitolo).




Quindi non vedo cosa ci sia di male . Poi è mancata la luce nel quartiere e quando mezz'ora dopo è ritornata lui non c'era più Ora vi chiedo






























secondo voi i Mcr ( modena city ramblers ) hanno :
fatto bene in quanto tale fenomeno e' tipico delle canzoni popolari anzonieri
no come dice il mio amico . meglio scriverne una nuova anziche ri la classica
non saprei
oppure dicono i modena nel ritornello della canzone mia dolce rivoluzionaria
  
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  approfondimenti













Il papa, i lefebvriani, il concilio

Riceviamo e pubblichiamo, grassetti nostri.



Il papa Benedetto XVI è ancora cattolico?
Dovrei provare soddisfazione nel dire «lo avevo detto», invece provo amarezza e rabbia. Il 14 settembre 2007, opponendomi con tutte le mie forze all’introduzione della Messa preconciliare voluta dal papa attuale, scrissi in 24 ore un libretto (Ritorno all’antica Messa, Gabrielli Editore) in cui mi dichiaravo obiettore di coscienza e mentre tutti giocavano sul folclore della «Messa in latino» dimostravo che l’obiettivo esplicito del papa era l’abolizione del concilio ecumenico Vaticano II. Qualcuno parlò di esagerazione. Oggi gli increduli di allora ne hanno la prova provata e spero che nessuno riduca ciò che sta accadendo a meri fatti interni alla Chiesa che non interessano il mondo laico.

a) Il ritorno all’anticoncilio
L’abolizione della scomunica ai quattro vescovi scismatici lefebvriani è uno stupro compiuto dal papa contro la Chiesa perché di sua iniziativa sancisce e definisce che il concilio Vaticano II non è mai esistito. Il papa infatti non chiede ai lefebvriani un atto previo di adesione al magistero del concilio come condizione per l’abolizione della scomunica, ma li riammette semplicemente come se niente fosse successo, schierandosi contro due papi che li sospesero a divinis (Paolo VI) e li scomunicarono come scismatici (Giovanni Paolo II). O i lefebvriani erano scismatici o il papa che li scomunicò compì un atto illecito, visto che le condizioni della scomunica non sono mutate. Oppure sbaglia, e alla grande, il papa di adesso. Lo stesso giorno dell’abolizione della scomunica (24 gennaio 2009), il capo degli scismatici, Fellay in due distinti comunicati ai suoi seguaci scrive:

«Noi siamo pronti a scrivere col nostro sangue il Credo, a firmare il giuramento anti-modernista di Pio X, facciamo nostri e accettiamo tutti i concili fino al Vaticano I. Nello stesso tempo non possiamo che esprimere delle riserve riguardo al concilio Vaticano II, un concilio «diverso dagli altri». In tutto ciò, noi manteniamo la convinzione di restare fedeli alla linea di condotta indicata dal nostro fondatore, Monsignor Marcel Lefebvre, di cui ora aspettiamo la pronta riabilitazione … Allo stesso modo, nei colloqui che seguiranno con le autorità romane, vogliamo esaminare le cause profonde della situazione presente e, nel trovare il rimedio adeguato, giungere a una restaurazione solida della Chiesa. … La nostra Fraternità desidera potere aiutare sempre di più il papa a porre rimedio alla crisi senza precedenti che scuote attualmente il mondo cattolico … Siamo anche felici che il decreto del 21 gennaio 2009 ravvisa come necessari «incontri» con la Santa Sede; questi incontri permetteranno alla Fraternità Sacerdotale San Pio X di esporre le ragioni dottrinali di fondo che ritiene stiano all’origine delle difficoltà attuali della Chiesa. In questo rinnovato clima, noi abbiamo la ferma speranza di giungere presto al riconoscimento dei diritti della Tradizione cattolica» (Menzingen 24 gennaio 2009. Bernard Fellay).

b) Qualcuno mente spudoratamente

Coloro che parlano, come la Sala Stampa vaticana e il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, di gesto di clemenza e di magnanimità del papa, mentono sapendo di mentire, perché sanno troppo bene che i problemi sono dottrinali e riguardano una sola questione: «Il concilio Vaticano II è un concilio almeno come gli altri, la cui accettazione è essenziale per essere cattolici, oppure è ad libitum, a discrezione cioè della sensibilità di ciascuno, essendo solo un conciliabolo per pochi intimi?». Come conciliare le affermazioni del capo dei lefebvriani che lo stesso giorno dell’abolizione della scomunica dichiara pubblicamente che non accetteranno mai il concilio Vaticano II e il suo magistero per «ragioni dottrinali di fondo»?



Non vi sono alternative: o mente il papa o mente il capo dei lefebvriani o mentono tutti e due. Se i lefebvriani possono archiviare e disprezzare un concilio ecumenico, è lecito ad un cattolico, restando cattolico, rifiutare per motivi dottrinali il magistero di Benedetto XVI ritenuto lesivo per la fede cattolica?



Se i lefebvriani possono essere riammessi nella Chiesa cattolica senza dovere contestualmente accettare il magistero di un concilio ecumenico, perché il papa non compie lo stesso «gesto di misericordia» verso quei cattolici che sono stati buttati fuori dalla Chiesa per «eccesso di progressismo» , colpevoli di considerare il concilio un’assise incompiuta? Che posto occupano nella chiesa i teologi e teologhe della liberazione perseguitati, vilipesi e cacciati? Se il concilio non è determinante, perché usare due pesi e due misure?



Posso esigere che le mie posizioni teologiche diametralmente opposte a quelle dei lefebvriani debbano avere la stessa cittadinanza nella chiesa ponendo fine così ad un ostracismo ed isolamento che dura da oltre un quarto di secolo? Dal momento che si stanno avverando tutte le «profezie» che scrissi nel 2007 e ancora prima, non è il caso che il vescovo chieda scusa e mi restituisca quella dignità di cattolico a tutto tondo che io credo di meritare?



Dal mio punto di vista anticipo e prevedo (come si suole dire in diritto: nunc pro tunc) che la prossima mossa di Benedetto XVI sarà la dichiarazione che la Messa tridentina dovrà considerarsi «forma ordinaria» e la Messa riformata di Paolo VI «forma extraordinaria» per giungere nel ragionevole tempo di una decina d’anni alla sua abolizione e ripristinare il clima tridentino per andare alla riscossa del mondo moderno con le truppe cammellate dei tradizionalisti, combattenti fidati per restaurare la Christianitas medievale.

c) L’antisemitismo come fondamento teologico
Uno dei vescovi scismatici e sospesi a divinis, tale Richard Williamson ha avuto l’ardire di negare l’olocausto la vigilia della sua riammissione nella comunione cattolica che per gentile concessione del papa, coincideva con la vigilia della giornata della memoria della Shoàh. Nulla avviene per caso e tutto ha un senso e una simbologia. Dopo le reazioni dentro e fuori la Chiesa, il Vaticano, la Cei e chi più ne ha più ne metta, si sono arrampicati sugli specchi per tentare di fare quadrare il cerchio, senza rendersi conto che chi nasce quadrato non può morire rotondo. Per i lefebvriani l’antisemitismo è una nota caratterizzante la loro teologia per la quale gli Ebrei sono «deicidi» e lo sono per l’eternità, a meno che non si convertano e riconoscano Gesù Cristo come loro Messia e Dio. Nella lettera di scuse inviata al papa dall’altro compare e capo dei lefebvriani, Bernard Fellay, si chiede perdono al papa, ma non al popolo giudaico e a tutti i morti ebrei nei campi di concentramento e per mano nazi-fascista. La pezza è stata peggio del buco. I lefebvriani rifiutano di sana pianta il documento conciliare «Nostra Aetate» in cui al n. 4 si parla della religione ebraica in termini positivi e si rifiuta per la prima volta il concetto di «deicidio» come colpa di tutto il popolo d’Israele, ma lasciandone la responsabilità solo alle «autorità ebraiche con i loro seguaci» del tempo di Gesù (n. 4/866).

d) I papi sbagliano
Nella Chiesa cattolica, da un punto di vista cattolico, non possono coesistere i lefebvriani e il concilio Vaticano II. Se entrano i primi deve uscire il secondo e se resta il secondo, non possono entrare i primi. A mio avviso, infatti, i nodi dovranno ancora venire al pettine e questa riconciliazione porterà molta più frattura di quanto si possa immaginare. Prego che il papa torni suoi passi e riprenda la fede cattolica che ha abbandonato consapevolmente sulla soglia della Fraternità lefebvriana. Diversamente ci sentiamo dispensati dal riconoscere la sua autorità, come i lefebvriani hanno rifiutano e rifiutano l’autorità di Giovanni XXIII, Paolo VI e in parte di Giovanni Paolo II. Tutto ciò dimostra che la confusione regna ai vertici della Chiesa cattolica e la prova che spesso anche i papi infallibilmente sbagliano. Enormemente.



Paolo Farinella, prete – Genova 28 gennaio 2009






1.2.09

Spalanca il tuo cuore

Spalanca il tuo cuore


 


Come spalanchi quella finestra


che inonda di luce e di aria la stanza


spalanca il tuo cuore


la fuori c’è il sole


c’è il vento


se la tieni al buio


muffa e umido saranno padroni


tu vivrai male


non chiuderti al mondo


spalanca il tuo cuore


riscaldalo con un sorriso


volo di rondini dell’anima


il cielo è azzurro


la terra profuma di fiori


ubriacalo di quest’aria nuova


siediti e aspetta


dolce sarà starti vicino


 


 


Pietro Atzeni

Senza titolo 1216

  L'AVETE VISTO IL FILM SEDOTTA E ABBANDONATA ?  :-)


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Senza titolo 1215

  L'AVETE LETTA LA FIABA FRATELLINO E SORELLINA ?  :-)


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sciopero

salve,posso approfittare del blog per questa comunicazione?se disturba si può cancellare....ovviamente!

13 febbraio sciopero generale e manifestazione nazionale FIOM - FP CGIL: Uguali diritti a lavoratori diversi

La FP CGIL Nazionale ha proclamato uno sciopero generale per il 13 febbraio 2009 con manifestazione nazionale per, come si legge nell'ordine del giorno del Comitato Direttivo FP CGIL del 17 dicembre scorso, "rispondere all'offensiva del Governo finalizzata a separare i lavoratori pubblici da quelli privati, che hanno invece, rispetto agli straordinari problemi posti dalla crisi, bisogno di risposte unificanti."

Per assicurare, appunto, uguali diritti a lavoratori diversi anche la FIOM ha proclamato uno sciopero nazionale nella stessa giornata e nell'ordine del giorno della Direzione del 18 dicembre dice: "la Direzione della Fiom condivide la proposta del Comitato direttivo della Fp-Cgil che indica in venerdì 13 febbraio 2009 la giornata di sciopero generale delle nostre categorie con manifestazione nazionale".

Il prossimo 13 febbraio, quindi, i lavoratori metalmeccanici e i lavoratori pubblici di tutta Italia sciopereranno e saranno in piazza uniti.

grazie,rob

Senza titolo 1214

  VE LA RICORDATE LA MOTOCICLETTA BIANCHI ?  :-)


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Senza titolo 1213

  QUESTA E' UNA VECCHIA AUTO ALFA ROMEO GT JUNIOR ZAGATO !  L'AVETE MAI VISTA ?  :-)


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31.1.09

perchè ricordo e faccio post sulla memoria


"Memoria" deriva da una radice sanscrita, e significa "pensare".
"Georgofili, una via, una strage" è un modo per far conoscere alle nuove generazioni un tragico pezzo della vita di questo Paese, ma anche un modo perché ciò che è stato mai più accada.


Saverio Tommasi


A VOLTE PER RIFLETTERE SUI FEMMINICIDI MEGLIO IL RUMORE CHE L'IPOCRITA MINUTO DI SILENZIO . LA BELLISSIMA INIZATIVA PER GIULIA CECCHETTIN

I movimenti studenteschi, compatti, avevano chiesto di organizzare un minuto di rumore in occasione dell’anniversario della morte di Giulia ...