QUESTA E' UNA VECCHIA TRIUMPH CABRIOLET ! L'AVETE MAI VISTA ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
2.3.09
Quel convertito di Gesù
E' la nostra attuale sensibilità. Per me, non mi sono mai posta il problema. Ho un'idea tutta mia della perfezione, che non faccio mai coincidere con l'infallibilità. Questa è una prerogativa che, del tutto arbitrariamente, si sono attribuiti i Papi. Ma Gesù non si è mai dichiarato né comportato da infallibile, e il suo cammino di perfezione (S. Teresa) è stato dunque graduale, accidentato, innervato d'incertezze e di rimpianti.
A me piace immaginare che all'evoluzione del pensiero di Gesù, all'allargarsi della sua prospettiva inizialmente ristretta in ambito locale (una riprova del profondo ebraismo del Nazareno, checché ne blaterino i lefebvriani), abbia contribuito in modo decisivo l'incontro con quella dimenticata "cagnolina" cananea. Ma non è tutto. Mi conforta il fatto che anche Gesù abbia sofferto, o almeno sia stato lambito, da quella perniciosissima malattia dell'anima che si chiama perbenismo. Il perbenismo è stupidamente malvagio, malvagio perché stupido, venefico perché svuota il cuore, corrodendolo dall'interno. Rinsecchisce l'anima, divide in buoni e cattivi, degrada le persone a categorie, i soggetti ad oggetti. Colpisce anche i più misericordiosi.
Gesù supera i preconcetti non solo verso gli stranieri, ma anche verso i suoi. La maggior parte dei farisei (oggi diremmo: dei preti) gli è ostile, ma il Gesù "rinnovato" (dalla cananea?) non ricambia l'ostilità. Ha saputo convertirsi. E' divenuto circolare. Il fatto che la maggioranza dei "preti" del suo tempo non lo accetti né lo comprenda (e alla fine, in combutta con le autorità politiche, lo sacrifichi in nome del trono-altare), non lo spinge neppure per un attimo a rinnegare la legge. Non ragiona per categorie. Nell'altro vede sempre l'uomo.
1.3.09
Luca aveva 33 anni... ed era gay!
Cara Daniela, Povia afferma che il "suo" Luca ex gay in realtà porta un altro nome, ora ha 58 anni, è sposato, ha una figlia e ha finalmente raggiunto felicità e benessere interiore.
Eraclito
Dipinto di Roberto Gallo "Eraclito"
Quando mi potevo permettere, ho sempre comprato quadri. Le pareti della mia casa e del mio studio sono rivestite di tele più o meno importanti, non m'interessa il valore, ma solo quello che mi trasmettono. Questo grande quadro non so perchè, m' inquieta, lo guardo spesso, ma m'inquieta sempre di più! Ho chiesto all'autore il perchè di questo effetto, non ho avuto risposta, io credo che questo quadro rappresenti il cuore dell'artista...ma in realtà m'inquieta! Ho ospitato per un anno, nel mio casale nell'antica terra dei Sabini, il maestro e l'ho visto dipingere, le sue mani come impazzite lasciavano sulla tela strati di vernice, un'esplosione di colori e schegge dorate restavano come paralizzate, nello spazio infinito dei suoi quadri. Franca Bassi
"Supplemento alla solitudine" Opera del 2005 Roberto Gallo dono per il mio compleanno
La pittura per Roberto Gallo è un evento, e non un concetto, un segno che germoglia di tutti gli arcobaleni possibili di colore, non un progetto mentale. Per questo lo spazio nei suoi quadri è una storia resa dinamica, percorsa e abitata da fremiti pulsioni, curve e soglie di precipizio. Si tratta di un artista rarissimo, così raro da essere l'unico artista che nella nostra stagione abita con furore la passione della pittura, conoscendo l'altro e l'altrove che essa vive, conserva e trasmette.(Carmine Benincasa)
Eraclito
"Per quanto tu possa camminare, e neppure percorrendo intera la via, tu potresti mai trovare i confini dell'anima: così profondo è il suo lògos".(Eraclito,fr.45 Diels-Kranz)
Eraclito di Efeso
Done s-velate
Ma chissà se è proprio così. Ricordo un'intervista con Afef (la ricciolona Tunisina, moglie di Tronchetti Provera), in cui la fascinosa sosteneva che il velo è un'usanza normale del contesto islamico e che le vere vittime sono le donne occidentali, costrette a mostrarsi carine e ben truccate, schiave dei canoni di bellezza imperanti, nulla più che donne-oggetto.
Afef dimostra orgoglio accanito e difesa a oltranza delle proprie radici culturali oppure siamo noi che ricadiamo nel consolidato Eurocentrismo, convinti che la nostra sia la migliore delle civiltà possibili?
(Giusi Vanella)
Berlusconi su Sarkozy è stato frainteso :-)
baccini "giulio andreotti"
giu',giu',giu' giu',giulio
giu',giu',giu' giu',giulio
giu',giu',giu' giu',giulio
chi ha mangiato la torta
andreotti
chi ha permesso il calo della borsa
andreotti
ma lasciatelo stare, poverino
questo dargli addosso e'
assurdo e cretino
chi ha sbagliato manovra
andreotti
chi c'e' dietro la piovra
andreotti
siamo tutti pieni di pregiudizi
convinti di pulir l'italia
da tutti i vizi
giulio ti salvero'
saro' il tuo don chisciotte
giulio ti difendero'
sarai la mia mascotte
e come fece balilla
che un giorno perse il controllo
le malelingue io lapidero'
e io ti difendero'...
giu',giu',giu' giu',giulio
giu',giu',giu' giu',giulio
giu',giu',giu' giu',giulio
giu',giu',giu' giu',giulio
chi ha baciato cicciolina
andreotti
chi no paga mai in tribuna
andreotti
ma lasciatelo stare, poverino
questo dargli addosso e'
tipico italiano
chi incasina il partito
andreotti
ma perche' non ho marito
colpa di andreotti
siamo tutti pieni di pregiudizi
convinti di pulir l'italia
da tutti i vizi
giulio ti salvero'
saro' il tuo don chisciotte
giulio ti difendero'
sarai la mia mascotte
e come fece balilla
che un giorno perse il controllo
le malelingue io lapidero'
e io ti difendero'...
giu',giu',giu' giu',giulio
giu',giu',giu' giu',giulio
giu',giu',giu' giu',giulio
giu',giu',giu' giu',giulio
Come al solito al nostro cabarettista che tuttoi i comici c'incvidiano e tutti i teatri ci chiedono ha paura dele sue battute . Infatti
Tutt'altra versione è arrivata da Palazzo Chigi, che in una nota ufficiale rivela: "La frase che il presidente Berlusconi ha detto sottovoce al presidente Sarkozy mentre si stava parlando del riconoscimento in Italia dei baccalaureati, era semplicemente: Tu sais que j'ai étudié à la Sorbonne" (tu sai che ho studiato alla Sorbona). Al Presidente Berlusconi hanno dato l'oscar della volgarità che non meritava. A loro spetta invece l'oscar della denigrazione che si meritano appieno". Il presidente del Consiglio ha seguito un corso estivo presso l'Università di Parigi. >> .
Secondo il suo Il giornale ( l'organo di famiglia ) di famiglia stessa data : << (.... ) omaIl paradosso, va detto, è ben strano. Perché tanta dev’essere l’assuefazione alle battute e allo stile a volte goliardico del Cavaliere che pure quando la gag non c’è si fa di tutto per scovarla. Con tanta pervicacia da arrivare a presentare una denuncia alla Corte europea di Strasburgo in base alla ricostruzione di un labiale su Canal+. Un paradosso che si attorciglia su se stesso quando Palazzo Chigi, vittima degli eventi, pur avendo cose più importanti da fare è costretto a smentire la versione accreditata dall’emittente francese.
Ma andiamo con ordine. Il teatro dello scandalo è la conferenza stampa di Berlusconi e Sarkozy a Villa Madama e quell’attimo in cui il premier si avvicina all’inquilino dell’Eliseo sussurrandogli poche parole. Sarkò ride e chiosa: «Non sono sicuro di dover ripetere... ». Canal+ indaga e dà la sua versione: «Moi je t’ai donné la tua donna», avrebbe detto il Cavaliere con una chiara allusione all’italianità di Carla Bruni. (....)
non è vero che ha detto «moi je t’ai donné la tua donna», si legge a sera in una nota del governo. E allora cosa? «Tu sais que j’ai étudié à la Sorbonne», tu sai che ho studiato alla Sorbona. Davvero un bel rompicapo. Anche se, non vogliatecene, in attesa della sentenza della Corte europea di giustizia dormiremo comunque sonni tranquilli.
Cosa dira per difendersi dava<nti ai giudici ndui Strasburgo dove è stato denunciato da Anna Paola Concia, deputata del Pd, e Donata Gottardi, parlamentare europea del Pd-Pse ? Speriamoi che dicoa qulcosa dci nuovo che le sue solite battute : << i giudici comunisti , non sanno scherzare , sono stasto capito malòe , non hanno capito , non sono scherzare , ecc >>
28.2.09
Gigli Dorati
Minuscole scarpe di seta...minuscole, come i piedini che ospitavano, sette otto centimetri per essere considerati pregevoli, sette centimetri che avrebbero reso la donna degna di essere sposata.
Ho appena finito di leggere "Fiore di neve e il ventaglio segreto", questo romanzo mi ha fatto vivere nelle stanze delle donne, mi ha fatto ricamare e soffrire insieme a loro.
Guardavano il mondo attraverso gli intarsi delle finestre, lontane dal mondo e dagli eventi, obbedienti e sottomesse, senza la possibilita' di allontanarsi, l'unica cosa che le avrebbe rese degne di uno sguardo da parte della suocera o del marito sarebbe stata la fortuna di avere un figlio maschio.
I piedi venivano fasciati verso i due anni nelle famiglie altolocate, ed intorno ai sette in campagna, era la madre stessa che infliggeva questa sofferenza alla figlie, molte delle quali morivano prematuramente per la cancrena tra sofferenze atroci.
"Quando avevo sette anni, mia madre mi lavò i piedi, li cosparse di allume e mi tagliò le unghie. Poi mi piegò le dita contro la pianta del piede, legandomele con una fascia lunga tre metri e larga cinque centimetri, cominciando dal piede destro e passando poi al sinistro. Mi ordinò di camminare, ma quando ci provai, il dolore fu insopportabile. Quella notte mi sentii i piedi in fiamme e non riuscii a dormire; mia madre mi picchiò perché piangevo. Nei giorni seguenti cercai di nascondermi, ma fui costretta a comminare sui miei piedi. Dopo alcuni mesi, tutte le dita, tranne l'alluce, erano schiacciate contro la superficie interna. Mia madre mi tolse le bende e lavò il sangue e il pus che mi colavano dai piedi.
Mi disse che solo rimuovendo a poco a poco la carne i miei piedi sarebbero diventati snelli. Ogni due settimane mi mettevo delle scarpe nuove: ogni nuovo paio era di qualche millimetro più piccolo del precedente. D'estate i piedi puzzavano tremendamente di pus e di sangue, d'inverno erano gelidi per la mancanza di circolazione. Le quattro dita arricciate all'indietro sembravano bruchi morti. Ci vollero tre anni perché potessi calzare le scarpe di otto centimetri, le mie caviglie erano sottili, i piedi erano diventati brutti e ricurvi."
Con la crescita, l'arco plantare si rompeva e si fratturavano anche tutte le falangi delle dita ripiegate, tutto il peso del corpo gravava sul tallone, per camminare le donne, con i gigli dorati, dovevano appoggiarsi ad un bastone, o sorreggersi ai muri, e' chiaro che non potevano andare da nessuna parte la loro vita era legata alla casa e al marito, si muovevano solo con le portantine.
Pare che la fasciatura dei piedi sia nata intorno al 900 d.c, per la civetteria di una concubina imperiale che si fasciava i piedi mentre danzava per il suo imperatore, il Confucianesimo si approprio di questo vezzo, per costringere le donne entro le mura domestiche, questo sistema era peggiore di tanti altri, (infibulazione, cintura di castita'), perche' comportava un controllo totale della persona.
La fasciatura dei piedi era il requisito fondamentale di una moglie, garantiva al marito la certezza di avere una moglie sottomessa e remissiva, piu' piccoli erano i loti dorati, piu' il carattere della fanciulla era stato domato, dovevano essere solo dei gingilli nelle mani degli uomini.
Al primo incontro prematrimoniale, i suoceri usavano sollevare la gonna della promessa sposa, per esaminarne piedi, da quell'unico gesto erano in grado di capire se la ragazza fosse degna o meno di essere data in sposa al figlio maschio, unica vera ricchezza della famiglia.
La fasciatura dei piedi venne proibita nel 1920, ma e' comunque durata nelle campagne fino all'avvento della RPC nel 1949.
Il giglio dorato aveva anche una fortissima valenza erotica, gli uomini bramavano per toccarlo, l'odore che emanava era migliore di qualsiasi erba afrodisiaca, erano "oggetti" che servivano a dare piacere, per le stesse donne, l'unica persona che potesse toccarle i piedi era il marito.
INDIVISIBILI
Buon Marzo compagni di viaggio!
Vi lascio una poesia, come augurio di un sereno mese e di raggi di luce a oltranza!
Senza titolo 1311
Dal Corriere della Sera - IL CARDINALE BARRAGAN - Se Beppino Englaro ha ucciso la figlia Eluana, «è un assassino» perché «ha violato il quinto comandamento che dice di non uccidere»: è chiaro il cardinale Javier Lozano Barragan, ministro Vaticano della Salute, commentando l’accusa rivolta a Beppino Englaro di aver ammazzato la figlia. «Abbiamo un comandamento, il quinto, che dice di non uccidere - ha spiegato Barragan a margine del convegno su "Malattie rare e disabilità" promosso dall’Associazione Giuseppe Dossetti - chi uccide un innocente commette un omicidio e questo è chiaro. Se Beppino Englaro ha ammazzato la figlia allora è un omicida, se non l’ha ammazzata allora non è un omicida. Questo mi sembra totalmente chiaro».
HO SPEDITO IN EMAIL ALLA DIOCESI DI QUESTO CARDINALE QUANTO SEGUE:
Carissimo Cardinale Barragan,
lei accusa il signor Englaro di aver violato il V comandamento che dice "non uccidere"... un'accusa velata dal dubbio perché usa l'ipotetico "se" (se ha ucciso è un assassino). Vorrei solo farla riflettere sul fatto che le associazioni cattoliche provita, e lo stesso vaticano, non hanno mai alzato i toni su chi uccide ogni giorno per motivi politici e di logiche-militari: ad esempio, nessun pontefice e nessun cardinale ha mai detto esplicitamente al presidente Bush che è un ASSASSINO... invece lo si dice con disinvoltura ad Englaro. Inoltre, il "se" ipotetico possiamo totalmente toglierlo nei confronti della Chiesa Cattolica che ha spesso e volentieri violato il Quinto Comandamento, uccidendo milioni di individui nel tempo delle crociate fatte in nome del vostro Dio, nel tempo delle inquisizioni, e nel tempo in cui la Chiesa Cattolica si imponeva nell'Europa Pagana, Ellenica e Romana. Sicuramente la Chiesa ha violato il V comandamento reiterando il "reato" su milioni di individui dall'anno 0 fino, possiamo dire, all'illuminismo ! Lancio questo messaggio provocatorio, ma storicamente reale, giusto per sottolineare un'ipocrisia e una mancanza di umanità in certe complesse e ambigue mentalità culturali, se di cultura si può parlare, allegandole una cronologia delle persecuzioni cattoliche-cristiane nel periodo storico della cattolicizzazione nell'Età pagana, risparmiandole le cronologie delle crociate medievali e delle sante inquisizioni.
Questa cronologia racconta le principali persecuzioni contro gli ellenici gentili (pagani) causate dai cristiani. È tratta dal libro di Vlasis Rasias, “La demolizione dei templi”, pubblicato in Atene da Diipetes Editiones nel 1994 e divulgata liberamente sul sito della Congregazione degli Ellenici in varie lingue. La cronologia è stata estratta in lingua spagnola e poi da me tradotta. (Tratta da - Il neopaganesimo il risveglio degli dèi, Aradia Edizioni di Francesco Faraoni )
Anno 314 - Immediatamente dopo la sua piena legalizzazione, la chiesa cristiana attacca i pagani: il concilio di Ancirra denuncia il culto della Dea Artemide.
Anno 324 - L'imperatore Costantino dichiara il cristianesimo come l'unica religione ufficiale dell'impero romano. In Didima, in Asia minore, viene saccheggiato l'oracolo del Dio Apollo e i sacerdoti pagani vengono torturati sino alla morte. I pagani vengono allontanati dal Monte Athos e sono distrutti tutti i templi greci del luogo.
Anno 326 - L'imperatore Costantino, seguendo le istruzioni di sua madre Elena, distrugge il tempio del Dio Asclepio in Aigeai, in Cilicia e molti templi della Dea Afrodite in Gerusalemme, Afaka, Mambre, Feniciea, Baalbek, ecc.
Anno 330 - L'imperatore Costantino ruba i tesori e le statue dei templi pagani della Grecia per decorare la Nuova Roma, Costantinopoli, la nuova capitale dell'impero.
Anno 335 - L'imperatore Costantino saccheggia molti templi Pagani dell’Asia Minore e della Palestina e ordina l'esecuzione per crocifissione di "tutti i maghi e indovini". Viene martirizzato il filosofo neoplatonico Sopatrus.
Anno 341 - L'imperatore Flavio Giulio Costanzo perseguita "tutti gli indovini e gli ellenici”. Molti pagani greci sono imprigionati o giustiziati.
Anno 346 - Nuove persecuzioni su larga scala contro i pagani di Costantinopoli. Viene bandito il famoso oratore Libanius, accusato di essere un “mago”.
Anno 353 - Un decreto di Costanzo ordina la pena di morte per tutti coloro che pratichino sacrifici e idolatria.
Anno 354 - Un nuovo decreto ordina la chiusura di tutti i templi pagani. Alcuni di questi sono profanati e trasformati in bordelli o sale da gioco. Sono giustiziati molti sacerdoti pagani.
Anno 354 - Un nuovo editto di Costantino ordina la distruzione dei templi pagani e l'esecuzione di tutti gli idolatri. Primi roghi di biblioteche in varie città dell'impero. Le prime fabbriche di cemento vengono costruite vicino ai templi pagani chiusi. La gran parte delle sacre architetture dei pagani vengono ridotte a calcinacci.
Anno 357 - Costantino proibisce tutti i metodi di divinazione, compresa l'astrologia.
Anno 359 - In Skytopolis, Siria, i cristiani organizzano il primo campo di concentramento per la tortura e l’esecuzione dei pagani arrestati in qualsiasi parte dell’Impero.
Anno 361 fino al 363 - La tolleranza religiosa e la restaurazione dei culti pagani sono nuovamente dichiarate a Costantinopoli, il 1° dicembre 361, dall'imperatore Flavio Claudio Giuliano.
Anno 363 - Assassinio dell'imperatore Giuliano (26 giugno).
Anno 364 - L'imperatore Flavio ordina di bruciare la biblioteca di Antiochia.
Anno 364 - Un editto imperiale, dell’11 settembre, ordina la pena di morte per tutti i pagani che praticano il culto antico degli Dei ancestrali o praticano la divinazione ("sileat omnibus perpetuo divinandi curiositas"). Tre decreti differenti (4 febbraio, 9 settembre, 23 dicembre) ordinano la confisca di tutte le proprietà dei templi pagani, punendo con la pena di morte tutti coloro che praticano rituali pagani, inclusi quelli fatti privatamente.
Anno 365 - Un decreto imperiale, del 17 novembre, proibisce ai funzionari pagani di comandare i soldati cristiani.
Anno 370 - L'imperatore Valente ordina una tremenda persecuzione contro i pagani in tutta la parte orientale dell’Impero. Ad Antiochia si giustizia, in mezzo a molti altri pagani, l’ex governatore Fidustius e i sacerdoti Hilarius e Patricius. Si bruciano numerosi libri nelle piazze delle città dell'Impero dell’est. Si perseguitano tutti gli amici di Giuliano (Orebasius, Sallustius, Pegasius, ecc.). Viene bruciato vivo il filosofo Simonides e decapitato il filosofo Maximus.
Anno 372 - L'imperatore Valente ordina al governatore dell'Asia Minore di sterminare tutti gli ellenici e tutti i documenti relativi al loro sapere.
Anno 373 - Nuova proibizione di tutti i metodi di divinazione. Il termine "pagano" è introdotto dai cristiani per disprezzare i gentili.
Anno 375 - Si chiude il tempio del Dio Asclepio nell’Epidauro, in Grecia.
Anno 380 - Il 27 febbraio, un editto dell’imperatore Flavio Teodosio converte il cristianesimo in religione esclusiva dell’Impero Romano, proclamando: “tutte le nazioni che sono soggette alla nostra clemenza e moderazione devono continuare a praticare la religione che fu introdotta ai romani dal divino apostolo Pietro”. I non cristiani sono definiti "ripugnanti, eretici, stupidi e ciechi”. In un altro decreto Teodosio chiama "insani" tutti quelli che non credono nel Dio cristiano e proibisce discrepanze nei confronti dei dogmi della chiesa. Ambrosio, vescovo di Milano, comincia a distruggere tutti i templi della sua zona. I preti cristiani istigano e spingono il popolo a ribellarsi contro il tempio della Dea Demetra, in Eleusi e tentano di linciare i sacerdoti pagani Nestorius e Priskus. Il sacerdote pagano Nestorius mette fine ai Misteri Eleusini e annuncia la predominanza dell’oscurità mentale sopra la razza umana.
Anno 381 - Il 2 maggio, Teodosio priva di tutti i loro diritti i cristiani che tornano a praticare la religione pagana. In tutta la parte orientale dell’Impero si saccheggiano o si bruciano i templi e le biblioteche pagane. Il 21 dicembre, Teodosio proibisce anche la semplice visita ai templi ellenici. A Costantinopoli il tempio della Dea Afrodite diventa un bordello, mentre il tempio di Helios e Artemide una stalla.
Anno 382 - "Hellelu-jah", Gloria a Yawe, si impone nelle messe cristiane.
Anno 384 - L'imperatore Teodosio ordina al prefetto pretoriano Maternus Cynegius, un devoto cristiano, di cooperare con i vescovi locali e distruggere i templi dei pagani nel nord della Grecia e in Asia Minore.
Anno 385 fino al 388 - Maternus Cynegius, animato dalla sua fanatica sposa e dal vescovo (Santo) Marcellus, percorre con le sue bande tutto il paese, sequestrando e distruggendo cento templi ellenici, santuari e altari. Tra questi fu distrutto il tempio di Odessa, il Cabeireion di Imbros, il tempio di ZEUS ad Apamea, il tempio di Apollo a Dydima e tutti i templi di Palmyra. Migliaia di innocenti pagani in tutto l’Impero vengono martirizzati nel terrificante e orribile campo di concentramento di Skythopolis.
Anno 386 - L'imperatore Teodosio proibisce, il 16 giugno, il restauro dei templi pagani saccheggiati.
Anno 388 - Per volontà di Teodosio si proibiscono i dibattiti pubblici sui temi religiosi. Il vecchio oratore Libanius spedisce una famosa Epistola "Pro Templis" a Teodosio, con la speranza che quei pochi templi ellenici rimasti vengano rispettati e risparmiati.
Anno 389 fino al 390 - Si proibiscono tutte le feste che non rientrano nei calendari cristiani. Orde di eremiti fanatici, provenienti dal deserto, invadono le città del Medio Oriente e dell'Egitto distruggendo statue, altari, biblioteche, templi e linciando i pagani. Teofilo, patriarca di Alessandria, da inizio ad una dura persecuzione contro i pagani, converte il tempio di Dionisio in una chiesa cristiana, brucia il Mithraeum della città, distrugge il tempio di Zeus e schernisce i sacerdoti pagani prima di farli lapidare, mentre la popolazione cristiana profana le immagini di culto.
Anno 391 - Il 24 febbraio, un nuovo decreto di Teodosio non solo proibì la visita ai templi pagani, ma impose anche di guardare le statue deturpate. Nuove e terribili persecuzioni per tutto l’Impero. In Alessandria i pagani, liberati dal filosofo Olympius, organizzano una rivolta e dopo alcuni scontri si rinchiudono nel tempio fortificato del Dio Seraphide (il Serapeion). Dopo un violento assedio, i cristiani prendono l'edificio, lo distruggono, bruciano la sua famosa biblioteca e profanano le immagini di culto.
Anno 392 - L'8 novembre, l'imperatore Teodosio proibisce tutti i rituali non cristiani e li chiama "superstizioni dei Gentili" (gentilicia superstitio). Nuova persecuzione su grande scala contro i pagani. I Misteri di Samotracia sono proibiti e vengono assassinati i sacerdoti pagani. A Cipro il vescovo locale (San) Epifanio e (San) Tychon distruggono quasi tutti i templi dell'isola e sterminano migliaia di pagani. I misteri locali della Dea Afrodite vengono censurati. Nell’editto di Teodosio si dichiara: "quelli che non ubbidiranno al padre Epifanio non avranno diritto di vivere in quest'isola". I pagani si rivoltano contro l'imperatore e la Chiesa a Petra, Aeropolis, Rafia, Gaza, Baalbek e altre città del Medio Oriente.
Anno 393 - Si proibiscono i Giochi di Pythian, i Giochi di Aktia e i Giochi Olimpici considerati come parte dell'idolatria ellenica. I cristiani saccheggiano i templi di Olympia.
Anno 395 - Due nuovi decreti, del 22 luglio e del 7 Agosto, causano nuove persecuzioni contro i pagani. Rufinus, l'eunuco Primo ministro dell'imperatore Flavius Arcadius, dirige le sue orde di battezzati goti, guidati da Alarico, in Grecia. Animati dai monaci cristiani, i barbari saccheggiano e bruciano molte città (Dion, Delphi, Megara, Corinto, Pheneos, Argos, Nemea, Lycosoura, Sparta, Messene, Phigaleia, Olympia, ecc), massacrano o schiavizzano innumerevoli pagani ellenici e diroccano tutti i Templi. Bruciano il Santuario di Eleusi e bruciano vivi tutti i sacerdoti pagani, incluso il sacerdote Mithras Hilarius.
Anno 396 - Il 7 dicembre, un nuovo decreto dell'imperatore Arcadius ordina che il paganesimo sia trattato come atto di alto tradimento. Vengono incarcerati i pochi sacerdoti pagani rimasti.
Anno 397 - "Demoliteli!". L'imperatore Flavio Arcadius ordina la demolizione di tutti i templi pagani rimasti ancora in piedi.
Anno 398 - Il Quarto Concilio Ecclesiastico di Cartagine proibisce a tutti, inclusi i vescovi cristiani, lo studio dei libri pagani. Porfirius, vescovo di Gaza, demolisce quasi tutti i templi pagani della città, eccetto nove di loro che rimangono attivi.
Anno 399 - Con un nuovo editto, del 13 giugno, l'imperatore Flavio Arcadius ordina la distruzione immediata di tutti i templi pagani principalmente nelle zone rurali.
Anno 400 - Il vescono Nicetas distrugge l'oracolo del Dio Dionisio a Vesai e battezza tutti i pagani di quell'area.
Anno 401 - A Cartagine la popolazione cristiana lincia i pagani e distrugge templi e idoli. Anche a Gaza il vescovo locale, (Santo) Porfirio, ordina ai suoi seguaci il linciaggio dei pagani e la demolizione dei nove templi rimasti attivi in città. Il quindicesimo Concilio di Calcedonia ordina la scomunica dei cristiani che mantengono buone relazioni con i loro parenti pagani.
Anno 405 - Giovanni Crisostomo invia le sue orde di monaci vestiti di grigio e armati con mazze e bastoni di ferro a distruggere gli idoli di tutte le città della Palestina.
Anno 406 - Giovanni Crisostomo raccoglie fondi con l’aiuto delle ricche mogli cristiane per finanziare la distruzione dei templi ellenici. Ad Efeso si ordina la distruzione del famoso tempio della Dea Artemide. A Salamis, a Cipro, il “Santo” Ephiphanius e Eutychius continuano la persecuzione dei pagani e la distruzione dei loro templi e santuari.
Anno 407 - Un nuovo decreto proibisce una volta per tutte gli atti di qualsiasi culto non cristiano.
Anno 408 - L'imperatore dell'Impero occidentale Onorius e l'imperatore dell'impero d'oriente Arcadius, ordinano che tutte le sculture dei templi pagani siano distrutte o confiscate, proibendo anche il possesso privato di qualsiasi scultura pagana. I vescovi locali dirigono nuove e dure persecuzioni contro i pagani e si ardono al rogo i loro libri. Si perseguitano anche i giudici che mostrano pietà per i pagani. (San) Augustine massacra centinaia di protestanti pagani a Calama, in Algeria.
Anno 409 - Ancora una volta un decreto ordina che si castighi con la pena di morte chi pratica l’astrologia e ogni altro metodo divinatorio.
Anno 415 - Ad Alessandria la popolazione cristiana, animata dal vescovo Cirillo, a pochi giorni dalla pasqua giudaico-cristiana, attacca e martirizza, tagliandone il corpo a pezzi, la famosa e bella Filosofa Hypatia (Ipazia di Alessandria). I pezzi del suo corpo, portati per le vie di Alessandria dai cristiani della città, vengono bruciati insieme ai suoi libri nella piazza chiamata Cynaron. Il 30 agosto cominciano nuove persecuzioni contro tutti i sacerdoti pagani del nord Africa, che finiscono crocifissi o bruciati vivi.
Anno 416 - L'Inquisitore Hypatius, chiamato “La spada di Dio”, stermina gli ultimi pagani di Bithynia. A Costantinopoli, il 7 dicembre, vengono dimessi tutti gli ufficiali dell'esercito, gli impiegati pubblici e i giudici non cristiani.
Anno 423 - L'imperatore Teodosio II dichiara, l’8 giugno, che la religione dei pagani non è altro che “il culto del demonio” e ordina che tutti coloro che insistono nel seguirla e nel praticarla vengano castigati con il carcere e la tortura.
Anno 429 - Viene saccheggiato il tempio della Dea Atene (Parthenon) sull'omonima Acropoli. Si perseguitano i pagani ateniensi.
Anno 435 - Il 14 novembre un nuovo editto dell'imperatore Teodosio II ordina la pena di morte per gli "eretici" e i pagani dell'Impero. Si proclama che l’unica religione legale è il cristianesimo.
Anno 438 - L'imperatore Teodosio II emette un nuovo decreto, il 31 gennaio, contro i pagani, considerando la loro “idolatria” causa della recente peste.
Anno 440 fino al 450 - I cristiani demoliscono tutti i monumenti, gli altari e i templi di Atene, Olympia e altre città greche.
Anno 448 - Teodosio II ordina che si brucino tutti i libri non cristiani.
Anno 450 - Vengono demoliti tutti i templi di Afrodite, città della Dea Afrodite, e si bruciano tutte le librerie della città che è rinominata Stavroupolis (Città della Croce).
Anno 451 - Un nuovo decreto dell'imperatore Teodosio II, del 4 novembre, riafferma che l’idolatria deve essere castigata con la morte.
Anno 457 fino al 491 - Persecuzioni sporadiche contro i pagani nella parte orientale dell’Impero. Tra i giustiziati ci sono il medico Jacobus e il filosofo Gessius. Vengono torturati e incarcerati Severianus, Herestios, Zosimus, Isidorus e altri. Il predicatore cristiano Conon e i suai seguaci sterminano gli ultimi pagani dell'isola Imbros, nel nord est del Mar Egeo. Sono giustiziati a Cipro gli ultimi adoratori di Zeus Lavranius.
Anno 482 fino al 488 - Vengono sterminati la maggior parte dei pagani dell’Asia minore, a causa di una disperata rivolta contro l’Imperatore e la Chiesa.
Anno 486 - Molti sacerdoti pagani che erano rimasti in clandestinità vengono scoperti, arrestati, scherniti, torturati e giustiziati ad Alessandria.
Anno 515 - Il battesimo diventa obbligatorio anche per quelli che si dichiarano già cristiani. L'imperatore di Costantinopoli, Anastasius, ordina il massacro dei pagani nella città araba di Zoara e la demolizione del tempio locale del Dio Theandrites.
Anno 528 - L'imperatore Jutprada (Giustiniano) proibisce i giochi olimpici sostituiti da quelli di Antiochia. Ordina l'esecuzione - tramite il rogo, la crocifissione o lo smembramento mediante artigli di ferro - di tutti coloro che praticano "la stregoneria, la divinazione, la magia o l’idolatria" e proibisce tutti gli insegnamenti dei pagani affermando: “…è una sofferenza davanti alle insane bestemmie degli ellenici".
Anno 529 - L'imperatore Giustiniano chiude l'Accademia di Filosofia di Atene, dove aveva insegnato Platone, e confisca le sue proprietà.
Anno 532 - L'inquisitore Ioannis Asiacus, un monaco fanatico, dirige una crociata contro i pagani dell'Asia minore.
Anno 542 - L'imperatore Giustiniano permette all'inquisitore Ioannis Asiacus di convertire i pagani di Phrygia, Caria e Lydia, nell'Asia Minore. In 35 anni, 99 chiese e 12 monasteri furono edificati sopra i resti dei templi pagani distrutti.
Anno 546 - Centinaia di pagani sono condannati a morte a Costantinopoli dall'inquisitore Ionnis Asiacus.
Anno 556 - L'imperatore Giustiniano ordina al terribile inquisitore Amantius di andare ad Antiochia per arrestare, trovare e sterminare gli ultimi pagani della città e distruggere tutte le biblioteche private.
Anno 562 - Arresti di massa, torture ed esecuzioni dei pagani ellenici ad Atene, Antiochia, Palmira e Costantinopoli.
Anno 578 fino al 582 - I cristiani torturano e crocifiggono i pagani ellenici in tutta la parte orientale dell’Impero e sterminano gli ultimi pagani di Heliopolis (Baalbek).
Anno 580 - Gli inquisitori cristiani attaccano un tempio segreto di Zeus ad Antiochia. Il Sacerdote del tempio si suicida e vengono arrestati il resto dei pagani presenti. Tutti i prigionieri, incluso il vice governatore Anatolius, sono torturati e mandati a Costantinopoli per comparire in giudizio. Là vengono condannati a morte e dati in pasto ai leoni, tuttavia nel vedere che i feroci animali non erano intenzionati ad attaccare i condannati, vennero poi crocifissi. I cadaveri furono trascinati per le strade e lasciati poi senza alcun tipo di sepoltura tra le immondizie.
Anno 583 - Nuova persecuzione contro i pagani ellenici da parte dell'Imperatore Mauricius.
Anno 590 - In tutta la zona orientale dell’Impero gli “accusatori cristiani” scoprono cospirazioni pagane. Nuove tormentate torture ed esecuzioni.
Anno 692 - Il Concilio di Costantinopoli proibisce le restanti celebrazioni pagane/dionisiache come le Calende, Brumalia, Anthesteria, etc.
Anno 804 - I pagani ellenici di Mesa Mani (Cape Tainaron, Lakonia, Grecia) resistono con successo al tentativo di Tarasius, patriarca di Costantinopoli, di convertirli al cristianesimo.
Anno 850 fino all’860 - Conversione violenta degli ultimi pagani ellenici di Mesa Mani da parte dell’armeno (San) Nikon.
Francesco Faraoni
27.2.09
Mostra Fotografica "Sardegna, un altro pianeta" a Milano
Chiunque dovesse trovarsi a Milano il 28 febbraio e 1 marzo e, sardo o no, dovesse amare particolarmente quella magnifica terra che è la Sardegna, potrebbe essere interessato a visitare la mostra fotogafica "Sardegna, un altro pianeta".
Verranno esposte quarantacinque fotografie del maestro Franco Fontana e di due giovani fotografi, Paolo Bianchi e Sveva Taverna.
Franco Fontana mostra il paesaggio sardo con i suoi colori e la sua forza primitiva. Paolo Bianchi le donne e le maschere, simbolo di una terra arcaica in perenne conflitto con la modernità, mentre Sveva Taverna si concentra su volti e persone, i loro legami e i loro rituali.
La mostra si terrà presso la Società Umanitaria, in via San Barnaba 48 a Milano il 28 febbraio e il 1 marzo. L'orario è dalle 10 alle 18 e l'ingresso è libero.
Una piccola anteprima la si può avere qua.
Testamento biologico: necessario un confronto libero da pregiudizi
contento il serbatoio di voti che è il varicano . C H a proprio ragione altan in questa vignetta pubblicata su repubblica d'oggi 27\2\2009
in cui ( la trascrivo perchè il sito da cui ho copiato la prima pagina di repubblica e poi estrapolato la vignetta con kpdf è poco leggibile )
--- La laicità dello stato ?
---- virtuale . cosi' non si lede il diritto a scorazzare del del vaticano
oncordo , coem da titolo con questo intervento \ commento del presidente Comitato bioetico di Sassaripubblicato sula nuova sardegna del 26\2\2009 e che qui riporto per intero perchè ledizione online è a pagamento
Fa discutere anche da noi il caso della vedova britannica che chiede di essere fecondata con i gameti del marito in coma irreversibile
Non si è ancora spento il dibattito sul caso di Eluana Englaro ed ecco irrompere sulla scena un nuovo problema: è lecito per una donna poter generare un figlio utilizzando i gameti del marito in coma? Certo è stimolante affrontare i tanti aspetti etici e giuridici che una simile richiesta pone. Purtroppo non è facile sgombrare il campo da posizioni ideologiche che rischiano di permettere, ancora una volta, la strumentalizzazione del caso, impedendone di fatto la comprensione delle dimensioni morali e sociali. Forse alla fine importerà a pochi capire se possa essere considerato un bene per la eventuale madre o per il nascituro un simile utilizzo delle tecniche di fecondazione artificiale, ma molti non resisteranno alla tentazione di usare il caso per dimostrare una qualche tesi. Coloro che si battono per il riconoscimento delle volontà pregresse tenteranno di argomentare intorno alla validità di eventuali desideri espressi quando l’interessato era capace di intendere e di volere e dei quali si proverà a tener conto nel tentativo di superare la mancanza del consenso previsto dall’articolo 6 della Legge 40/2004. Sarà possibile in questo modo tener vivo o persino riaccendere il dibattito sui testamenti di vita. Altri non rinunceranno ad attaccare la stessa Legge 40 evidenziandone le rigidità che impedirebbero in simili casi l’uso delle tecniche di fecondazione assistita per la mancanza di una serie di requisiti (diagnosi di sterilità o infertilità, consenso informato di entrambi i genitori o l’esistenza in vita dello stesso donatore nel caso in cui la sua morte sopraggiungesse prima della fecondazione e dell’impianto).
Non ci sarebbe poi nulla di strano se qualcuno approfittasse del caso per sollevare ancora una volta la questione della rilevanza pubblica o privata di un simile intervento e se quindi sia ammissibile o meno una regolamentazione per legge da parte dello Stato. Ma di fronte ad un dibattito sempre più acceso sui temi della bioetica credo sia necessario notare che le questioni che suscitano maggiore attenzione da parte dell’opinione pubblica riguardano problemi che potremo genericamente definire di frontiera, mentre i problemi etici della vita di tutti i giorni, che riguardano la maggior parte delle persone, stentano ad affacciarsi ad una ribalta troppo affollata. Giovanni Berlinguer, nell’introduzione al suo saggio “Bioetica Quotidiana”, pur riconoscendo come una forzatura una netta distinzione fra bioetica quotidiana e di frontiera, rilevava che spesso “idee e valori che permeano quotidianamente la ragione e i comportamenti di ogni essere umano” non riscuotono la stessa attenzione riservata di solito alla cosiddetta bioetica di frontiera. Senza negare l’importanza delle discussioni sui casi estremi ma che riguardano poche persone, non possiamo ignorare che esistono grandi questioni etiche connesse alla dignità dell’uomo e al valore della sua vita e che interessano direttamente gran parte dell’umanità. Ci ricorda il cardinale Martini nel suo ultimo saggio “Conversazioni notturne a Gerusalemme” che “non dobbiamo abituarci ai peccati globali, che sono per noi una sfida: la piaga dell’Aids, le catastrofi ambientali e la fame, la povertà, le guerre e la miseria dei profughi, i bambini che non hanno accesso a medicine e istruzione, le donne maltrattate”.
Sarebbe un grave errore pensare di poter tacitare le coscienze sbandierando la difesa di valori morali applicabili a casi sporadici, e contemporaneamente nascondendo la testa sotto la sabbia di fronte alle grandi ingiustizie che quotidianamente fanno strage della dignità e della stessa vita dell’uomo. Invocare poi il rispetto dell’embrione umano (della cui necessità di tutela sono profondamente convinto), e non ricordare quasi mai che la vita di tante persone è costantemente minacciata da comportamenti e scelte che meriterebbero una seria valutazione sul piano morale, non mi pare espressione di coerenza. C’è da sperare che nessuno voglia relativizzare il valore della vita umana.
Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata IX SE NON POTETE SCAPPARE USATE I GOMITI E LE GINOCCHIA
puntate precedenti puntata I e II puntata III Puntata IV Puntata V Puntata VI Puntata VII Puntata VIII Se vi trovate in una situa...
-
https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
-
dalla nuova sardegna del 17\10\2011 di Paolo Matteo Meglio le manette ai polsi, piuttosto che una pallottola in testa. C...
-
Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memor...