19.3.09

i preservativi che piacciono al vaticano

                       da  www.splinder.com/mediablog/zigotecomics

Senza titolo 1385

  L'AVETE LETTA LA FIABA IL LEONE INGRATO ?  :-)


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Senza titolo 1384

  VE LO RICORDATE IL FILM INTERVISTA ?  :-)


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La festa del padre


Anniversario. Il 19 marzo 1994 cadeva di sabato. Lo ricordo benissimo perché, il giorno dopo, il placido, mite e sonnacchioso cristianesimo della nostra cittadina di provincia subì una sferzata imprevista. "Assassinato in chiesa", titolarono a caratteri cubitali i maggiori quotidiani. L'assassinato era don Giuseppe Diana, don Peppe per gli amici. Non era la prima volta: nel settembre '93 l'aveva preceduto un suo omonimo, don Pino Puglisi; e poco tempo era trascorso dal martirio di mons. Oscar Romero, in un Salvador così maledettamente uguale al nostro Sud.




A lui, ne sono sicura, non piaceva la definizione "prete anticamorra"; e lo stesso potrebbe dirsi di don Puglisi e monsignor Romero. Un prete "anticamorra" (o antimafia, antidittatura, antirazzista ecc.) è infatti, o dovrebbe essere, una tautologia. Un prete "anticamorra" è un prete che fa il prete.





A don Peppe bastava la Bibbia. "Per amore del mio popolo non tacerò", aveva letto da Isaia, e così abbiamo udito ripetere tante volte anche noi, da monotoni pulpiti. Solo che, a differenza nostra, la fede di don Peppe non era un pezzo d'antiquariato, ma materia turgida, vulcano ribollente, spasmo incontenibile. Da gridare sui tetti, come tutte le verità trapassate dall'amore. La Bibbia era divenuta libro di carne e d'ossa, sangue vivo. Al punto da trasformare quel versetto nel suo testamento spirituale, che ancor oggi interpella, abbatte e consola. Non ci ardeva forse il cuore nel petto, quando ascoltavamo le sue parole?


Don Peppe non portava il clergyman, ha ricordato Roberto Saviano. Mica per puerile ribellismo, mica per accattivarsi qualche velleitaria simpatia radical-chic. E' che quella roba probabilmente sembrava, anche a lui, una tautologia. Un inutile impiccio. Una palandrana che gl'impediva i movimenti. Al più poteva star bene in un museo, in qualche quadro d'epoca, ecco. Forse non ci pensava nemmeno. Aveva altro per la testa.



Il 19 marzo era la sua festa. La festa di don Peppe, ossia, di padre Peppe. Ad altri padri, piccoli padri, padrini, quella sua paternità non piaceva. Troppo schietta, troppo fastidiosamente femminea nella sua pertinace visceralità di curarsi degli altri, di volerli crescere adulti, liberi, indipendenti e tesi, dritti in faccia. Impertinenti. Così hanno voluto cancellargliela, la faccia, alle 7.30 di quindici anni fa.


Ma non ci sono riusciti.


Censimenti. "In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo" (Lc 2, 1-7). Un altro brano della Bibbia ci presenta un altro padre, il padre: anch'egli Giuseppe, anzi, soprattutto lui. Un padre discacciato dalla sua terra, un padre anche decisamente strano, che a differenza dei padri suoi contemporanei non parla mai, non alza mai la voce, non giudica, non condanna. Ha una sposa incinta d'un figlio non suo, che sia vergine non lo crede nessuno, tranne naturalmente lui, che probabilmente, le sole volte in cui ha aperto bocca sono state per dialogare con la moglie. Magari per chiederle consigli. Pure questo strano, più che altro inaudito: un uomo del suo tempo, e chissà quanti del tempo attuale, cos'ha mai da dire a una donna? E a una donna di quello stampo, poi? Il figlio ancor più strano si spingerà addirittura oltre, come sappiamo.


La strana famiglia si mette dunque in viaggio per essere censita. Cioè, denunciata. Accade nella Palestina sotto il dominio romano, accade agli ebrei nei Paesi occupati dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, accade ai rom italiani di cui si pretendono le impronte digitali: coi delinquenti in nuce, non si sa mai! Accade agli immigrati clandestini per i quali è previsto un trattamento peggiore: l'obbligo per i medici di denunciarli alle autorità di polizia. Per loro non c'è posto all'ospedale, figurarsi in albergo. Però, qualche samaritano non ci sta: l'amico Raffaele Mangano mi segnala che esistono, sono tanti, sono anonimi, sono pugnaci. Sono le mani silenti che restituiscono i figli invisibili ai padri rapiti.


Ma cosa dire se persino alcuni esponenti di quelle forze che più favoriscono la disgregazione delle famiglie e la morte del padre si oppongono a certe infamie? Questo: che Dio, malgrado tutto, non ha abbandonato il cuore a sé stesso.


Gli auto-esiliati. Siamo sempre e solo noi che ci allontaniamo. "Una cosa è parlare sorvolando l'Africa a bordo di un aereo, un'altra è vivere tutti i giorni a contatto con chi di Aids muore e con chi, sebbene sieropositivo, cerca di vivere una vita normale - afferma dall'Etiopia suor Laura Girotto, dopo i fulmini di Ratzinger sui diabolici preservativi ("Non servono per combattere l'Aids, anzi, aumentano i problemi", ha sproloquiato, attirandosi il biasimo di qualsiasi persona con un minimo di raziocinio). La religiosa prosegue: "Non si può dire a una coppia di ventenni, di cui uno sieropositivo, che non dovranno più manifestare il loro amore anche attraverso la tenerezza. L'amore fisico non ce lo siamo inventato, ce l' ha dato il buon Dio. E allora in quel caso il profilattico è una sicurezza, consigliarne il suo uso non è più un fatto morale, ma una questione di buon senso". E il card. Dionigi Tettamanzi, attuale arcivescovo di Milano, da tempo ha inserito nei suoi scritti la clausola della "legittima difesa": cioè il diritto del coniuge cattolico di usare il profilattico o di esigerlo se il proprio partner è a rischio o infetto. Il punto, però, è proprio questo: l'amore fisico come dono di Dio. Ratzinger non riesce proprio, a considerarlo tale. Il sesso, per lui, resta peccato.


Anche "papa" significa padre. Di più: babbo. Ma il padre, per Benedetto XVI, non s'identifica con l'uomo bensì col maschio. Lo ha pure scritto: "Madre non è un appellativo col quale rivolgersi a Dio", a rimarcare una differenza sessuale così insuperabile da risultare eterna, addirittura indispensabile per l'accesso in Paradiso.


Gerusalemme: mosaico sull'altare del Dominus Flevit, dove Cristo viene rappresentato come una chioccia attorno ai pulcini. L'edificio è a forma di lacrima.





Eppure: "Ho contato tutte le tue ossa, ti conoscevo ancora prima che tu fossi formato nel grembo materno", recita il salmista. Ma non mi spingo nemmeno troppo oltre: la smentita al padre-maschio Ratzinger viene, a sorpresa, proprio da un giornalista a lui vicinissimo, Vittorio Messori, in un vecchio articolo da lui probabilmente dimenticato.


Povero, casto Papa-maschio. Nella sua residenza principesca, con le sue mani nivee, protetto dal preservativo del suo diritto canonico, cosa gli tocca subire!


La salvezza dai "diversi". Pochi anni fa destò giusta indignazione il rifiuto d'un vescovo di celebrare il matrimonio d'un disabile (e, per quanto possa esser stata condivisa, a me la decisione continua a sembrare inconcepibile e crudele). Ora a cercare l'anima gemella è Pablo, un Down spagnolo fresco di laurea in scienze dell'educazione che pare aver le idee molto chiare su svariati argomenti. Auguri, chissà mai che tu non possa diventare anche un ottimo padre. Un padre vero, intendo: non un semplice maschio.


I padri veri non temono le diversità e Obama, contrariamente al timorato Bush, sembra non avere esitazioni nel perorare la causa delle persone omosessuali. Qui in Italia, invece, dar loro una lezione, specie se portatori di handicap, è diventato un titolo di merito, quasi come stuprare una femmina. Se non fosse stato per altri samaritani...: lo annota Gianni Geraci in una sua lettera aperta.



Quanto risaltano, vive, le parole di Dio, e quanto siamo incapaci di decifrarle noi, anime morte.


Daniela Tuscano






























Auguri - 1

    

img242                     Immagine di franca bassi "San Giuseppe"



Ringrazio gli amici e tantissimi auguri a tutti i papà e a  i Giuseppe.


San Giuseppe


Tutti li regazzini de rione "Trionfale"
er giorno de la festa der Santo Patrono
giocàveno a nisconnarèllo
addiètro le bancarelle
in attesa de pijà ar  volo 'na fritella.
Pe' tutto er rione  fino a notte fonna
c'era 'n' odore d' ojo fritto
e profumo bono de frittelle.
Li  frittellari  sembraveno giochojeri
co' er fòngo bianco su la capa
'na parannanza impataccata
co' li  bastoni drénto quer pentolone
sverti  co' granne maestria
giraveno giraveno le  sore frittelle
e tutti in coro cantaveno:
"frittelle...magnate 'ste frittelle bone!"
sembraveno fattucchieri che uscìveno
da drénto 'na nuvolata d'ojo  fritto
co' 'sti bastoncini appuntiti
svérti t'infilàveno 'ste pore frittelle
un tuffo drénto 'na cartata
de zucchero nòtaveno
pronte pe' esse magnate
da un branco affamato de regazzini.
Era  bella la  festa der Santo Patrono!
noi la chiamavamo la festa de:
"San Giuseppe er frittellaro"
sverti co' li sordi su le  mano p'acchiappà
l'urtima frittella calla e profumata.


franca bassi




                        

Senza titolo 1383

  L'AVETE LETTO IL LIBRO IL DESTINO DEL CACCIATORE ?  :-)


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18.3.09

Senza titolo 1382

  VI PIACE LA CANTANTE JENNIFER HUDSON ?  :-)


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Qui non si denuncia nessuno












Il cartello appeso all'ingresso



Questo cartello è appeso in bella evidenza all'ingresso di uno studio medico di Roma! Bisogna sapere che non ci sono solo le ronde leghiste e le leggi che qualcuno chiama erroneamemte fasciste. In realtà si tratta di disposizioni ottuse-becere- demenziali. Come l'idea che i prefetti controllino le banche. Magari potremmo far seguire i giornalisti dai sacrestani, i giudici dai bidelli, gli attori dai vigili, gli scrittori dai pompieri, i medici dalle guardie forestali.

Accanto a un' Italia cialtrona che si diverte con le barzellette da trivio del capataz, ce ne è un'altra civile e dignitosa. Fa bene saperlo.


Raffaele Mangano

Tanti auguri! - 1



Compie un anno la mia convivenza con Zero, il piccolo canarino giallo trovato sul balcone il 18 marzo scorso. Da tempo ormai il pennuto ha una compagna, L'Una (con lui nella foto). Piccoli non ne son nati, ma la coppia pare salda. Vivono nella semplicità dell'aria pura, in un fraseggio sospeso tra le nubi, e in altre cose leggere e vaganti.


Daniela Tuscano















***



N. B.: BANG!. Il sen. Orsi (!) "liberalizza" la caccia. Quando l'uomo si fa bestia, il creato è sovvertito.







Gavino ganu genio creativo

L'artista  Gavino Ganau organizza   una sua  esposizione  dal  21 marzo 2009 ore 18.00 al 28 marzo 2009 alle ore 20.30 a bonaire contemporanea  via Principe Umberto, 39 Alghero 


                             Almost Heaven, acrilico su tela, 100 X 100 cm 
                                presa  dal  suo album su facebook
                                altre opere   su www.gavinoganau.com/



“Speciale case” personale di Gavino Ganau, racconta le ultime fasi della sua ricerca, nella transizione dal bianco e nero al colore.
Pittura neofigurativa, finora esclusivamente in bianco e nero, alimentata attraverso il le  confronto con i linguaggi mass-mediali e le icone popolari della contemporaneità, si confronta con la nuova produzione a colori dove i protagonisti sono gente comune di ogni parte del mondo.

Come scrive Roberta Vanali nel testo della mostra “across”, al Laboratorio 168 a Cagliari “ La mostra si connota come pretesto per mettere insieme alcune tele che fanno capo ad un momento di transizione dove l’elemento fondante risiede proprio nel passaggio - non solo cromatico – tra due differenti metodologie pittoriche e concettuali. Non più celebrazione dell’icona legata allo star system o ai media, nè convulsa azione da thrilling cinematografico o aggressività e sfida da parte dei protagonisti, bensì persone comuni immerse tra le atmosfere delle strade di grandi agglomerati metropolitani. Ma non per questo pittura dai toni più pacati. Dal connubio tra l’intensità della pittura e l’immediatezza della fotografia, l’artista affronta inquadrature a mezzo busto, talvolta riprese dal basso, che permettono sempre uno sguardo alla metropoli per raccontare storie di quotidiana follia. Il volto di città congelate in atteggiamenti di comune normalità. Abitate da individui in balia del disagio umano, alla frenetica ricerca di un ruolo all’interno della società. Chiusi nella loro condizione di incomunicabilità e dove il paesaggio metropolitano ha la stessa importanza della figura umana e senza di essa non può esistere.

...c'è un posto nel mondo.

 

…c’è un posto nel mondo

dove ogni cosa diventa fantasia,

come camminare…in alto!

sopra alle nuvole,

dove i raggi del sole ,filtrano tra i rami

per poi posarsi

sulla tua pelle rosa…

 

…dove i prati

sono sempre in fiore,

dove l’acqua

sgorga

da piccole sorgenti…

 

…c’è un posto nel mondo

dove va la mia testa,

e fissa il vuoto:

lo strazio di una attesa,

per  un amore

che mai farà ritorno…

 

…e tu mi appari ,

sei lì !

lì, tutta sola,

aspetti il mio cenno

il mio braciere,la mia fonte di vita,

il mio sangue che si incendia

e ti penetra nelle  vene…

 

…c’è un posto nel mondo

dove i desideri, sono ultimi a morire,

e i papaveri ,sono sempre in fiore,

il grano sfama, i piccoli bambini…

 


solo tu

conosci la strada

la sola!


Il poeta narratore.

Senza titolo 1381

Essere se' stessi  non  è sempre  facile  ma  è il segreto della felicità ....  ecco la filosofia di Arisa   vincitrice  di San  Remo Giovani 2009 

Non adeguatevi alla massa  enfatizate il vostro essere diversi dagli altri  non per forza  o perchè la massa  sia  per  forza negativa   , ma perchè cosi   dimostrerete  coime quanto siete preziosi   e speciali   .  " Ognuno   ha  quyalcosa dentro se   e basta cercarla   veder  di trovartla   bcapire  dov'è  .. "   ( pensa cosi  ) .
E se ciascuno  di noi  fosse fiero del suo   essee unico  , nel mondo ci sarebbe più occasione   di crescita   e tutti noi saeremo  soddisfatti di noi stessi  .  

Senza titolo 1380

  VI PIACEVA LA CANZONE BELLA DA MORIRE !  DEGLI HOMO SAPIENS ?  :-)


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Senza titolo 1379

  QUESTA E' UNA VECCHIA JAGUAR E CABRIOLET !  L'AVETE MAI VISTA ?  :-)


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17.3.09

la siciliana ribelle di marco ameta crea ancora polemiche

Nell'ambito dell'incontro 'La verità su Rita', organizzato ieri alla Fnsi di Roma dall'Associazione Antimafie Rita Atria, i familiari hanno chiesto che vengano eliminate dal finale del film le scene di repertorio sul funerale della ragazza e su una festa privata cui partecipò, poiché non vogliono che "La siciliana ribelle venga presentata come la vera storia di Rita Atria . ora io mi chiedo perchè il regista se si lamentws : << "Prima si afferma che il mio film, La siciliana ribelle, non rispecchia la vera storia di Rita Atria, quindi mi viene impedito l'accesso alla sala per partecipare al dibattito". E' lo sfogo del regista Marco Amenta che, per circa un'ora e mezza, è rimasto all'ingresso della Federazione Nazionale Stampa Italiana, a Roma, dove si è svolto l'incontro 'La verità su Rita", organizzato dall'Associazione Antimafie Rita Atria, peraltro annunciato nei giorni scorsi. "Mi è stato detto che il dibattito - a cui hanno partecipato anche i familiari di Rita - è riservato alla stampa, ma non ho visto entrare solo giornalisti. Lo trovo assurdo", precisa Amenta. >> ( news.cinecitta.com/news.asp ) . Ora mi chiedo perchèmil signor Amenta ha diffidato Pino maniaci della trv antimafia telejato costringemndolo a rimuovere sia dal suo sito sia da youtube lil video intervista in esclusiva a Piera Aiello , ma non ha nè minacciato di diffida nè denunciato la rivista antimafiaduemila  (  qui l'articolo  )  che   già  prima     che  il caso   fosse  cosi esteso avevano, in contemporanea  a telejato  detto  le  stesse cose  dette da  rita  atria   in quell'intervista  .  forse perchè  su telejato viene mostrato il foglio firmato  dallo stesso regista  ?Le tre richieste riguardano, ha spiegato il legale, il rispetto dell'accordo sottoscritto con Piera Aiello a non diffondere in Italia il documentario prodotto dallo stesso regista: ''Diario di una siciliana ribelle'' contenente materiale documentario filmato in cui sarebbe riconoscibile la stessa signora Piera, la restituzione dello stesso materiale e la cessazione del suo utilizzo e, infine, il 'taglio' dal film della parte finale, che fa esplicito riferimento alla vita di Rita Atria. ''Questo perche' - ha spiegato la Aiello, il film non ha nulla di vero rispetto alla vicenda umana di Rita, anzi contiene una serie di inesattezze e bugie che non possono far passare il personaggio per quello di mia cognata''.Inoltre dichiara  repubblica del 17\3\2009 : << (..)..a per chiarire una volta per tutte che quella raccontata non è una vicenda vera, c.e Rita non ha mai assistito ad alcun fatto di sangue e non è mai entrata in un' aula di tribunale e che, soprattutto, non può essere confusa con una pentita, sarebbe il caso di far sparire dal montaggio finale certe immagini».(...) >>''Della mia vicenda - ha raccontato la Aiello - si sono interessate molte persone, anche Marco Amenta che mi fu presentato dal maresciallo Mario Blunda. Ho sempre avuto a cuore la memoria di mia cognata Rita e che questa restasse viva e non fosse dimenticata. Per questo accettai di dare, assolutamente in modo gratuito, il materiale a mia disposizione per un documentario che pero' lo stesso Amenta ci garanti', mettendolo per iscritto, sarebbe uscito solo all'estero. Ma questo non e' poi avvenuto perche' il signor Amenta ha provveduto a diffonderlo anche in Italia ed in esso vi sono immagini che, per cio' che mi riguarda, mi rendono comunque identificabile''.La stessa testimone, che oggi vive sotto false generalita' in un luogo segreto, ha, infatti, rivelato di essere stata addirittura riconosciuta da una persona proprio nella localita' segreta nella quale oggi risiede sotto protezione, aggiungendo che il documentario, prima di essere ritirato, ha potuto girare indisturbato sia su You Tube che su Google.''Questa vicenda - ha poi aggiunto Piera Aiello, a cui la mafia ha ucciso il marito - sta mettendo a rischio la mia vita. Io non ce la faccio e non voglio piu' ricominciare tutto da capo come feci quando iniziai a fare la testimone di giustizia. Allora preferisco tornare a Partanna e farmi ammazzare. Quello che voglio e' solo essere lasciata in pace anche perche' questo tipo di riflettori non mi interessano''Pronta la risposta del regista Marco Amenta. ''Oggi - ha detto ai giornalisti - non mi hanno consentito di partecipare alla conferenza stampa tanto che ho chiamato la polizia che ha accertato i fatti. Il mio film si basa su una storia liberamente ispirata alla vita di Rita Atria che mi sento di non aver oltraggiato ma, anzi, che ho contribuito a far conoscere. Per quanto riguarda i rischi legati alla sicurezza della signora Aiello faccio solo presente che sia il documentario che il film, se fossero stati pericolosi, sarebbero stati bloccati dal servizio di protezione della polizia di cui la signora Aiello puo' disporre. Infine - ha concluso il regista siciliano - invito tutti a superare le beghe, perche' le battaglie interne non giovano all'antimafia, come ai tempi di Falcone e Borsellino''.  Allora incominci lei  ritirando  dale  sale  il film  e poi  rimetterlo dopo aver oscurato   le immagini  in cui si vede riconoscibile  rita  anche   se  fornite  dalla polizia  come dice  lei o dategli  dala stessa  rita . Mettendo una nota  all'inizio del filom  , come quella  di Miracolo a Sant'anna ( Titolo originale Miracle at St. Anna ) di Spike Lee.  in cui si dice  che il  film è un opera reinterpretazione  ed  è deliberamente tratto  da  una vicenda  realmente accaduta   o  come il  film   documentario “La fabbrica dei tedeschi” di Mimmo Calopresti sulla  tragedia della  tyssen ,  dove il regista  su  pressanti richieste dei familiari dele vittime  ed in particolare   Rosina De Masi, ha deciso di omettere ( unja scena  secondo  lui  fondamentasle  del  film )   la telefonata  al 118 in cui si sentono le urla di suo figlio Giuseppe avvolto dalle fiamme.Lo  so  , e  non ha tutti i torti , che  l'autocensura  non è  unabella cosa  , ma   a volte  è  inevitabile  , ed  è meglio  un  taglio \ sacrificio  piuttosto che danneggiare  la vita  a   gli altri   o   aumentarne il calvario e le soffferenze  .

IMMUNITA' :-))))))


Senza commenti... eddài si scherza?!?!?!?...



IMMUNITA' ;-)

Senza commenti... eddài si scherza?!?!?!?...

Senza titolo 1378

  LAVORATORI ? PRRR !!!  VE LA RICORDATE LA SCENA DEL FILM I VITELLONI ?  :-)


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Senza titolo 1377

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MONDO CANE


Da un paio di settimane si aggirano nella zona in cui abito una coppia di cani randagi, che brutta parola, preferisco dire "abbandonati" da qualcuno chiamato "UOMO".


Sono dolcissimi, due meticci amici di sventura che con molta timidezza si avvicinano alle persone che si trovano a passare, con sguardi che chiedono inevocabilmente "ciao essere umano, ho bisogno di TE, aiutaci, portaci con TE...." ed invece ricevono solo, nel migliore dei casi, indifferenza oppure vengono scacciati via.


Si sono alloggiati sul marciapiede in attesa di qualche "anima buona", ma purtroppo NULLA, continuano ad essere ignorati.


Io purtroppo oltre che portargli un pò di cibo e fargli qualche carezza, sotto lo sguardo critico di alcuni, non posso fare altro. Abito in appartamento e tengo già un cane e due gatte che amo e curo in egual misura della mia famiglia; ho fatto presente questa situazione ad un'Associazione che si prende cura degli animali abbandonati, ma purtroppo anche loro non possono far nulla, "non hanno posto" mi è stato risposto.


Nel quartiere ci stà un giardino dove un ragazzino, dietro mia convinzione li aveva ospitati ma purtroppo una parte di questo giardino, recintata, ospita un paio di galline e conigli e, purtroppo, proprio ieri i due "AMICI DI SVENTURA" hanno combinato un bel GUAIO. Sì proprio così......hanno scavalcato la recinzione ed hanno fatto razzia di polli e conigli, quindi la conclusione è stata quella di ributtarli in mezzo alla strada.


Ma la cosa ancora più grave è un'altra.


Siccome si teme che il proprietario degli animali "uccisi" dai poveri cani, possa per rabbia "speriamo di NO" vendicarsi in qualche modo.....sono stata avvertita da due signore che, come me, provvedevano a rinfocillare i due cani, di non dargli più da mangiare "per il loro bene" in modo che si allontanino da qui.


Che strazio.....come fare?.....tutte le volte che sono in strada mi si avvicinano, scodinzolando......con quegli occhioni che mi chiedono....acqua, cibo, carezze.....


Anch'io ho deciso di non dargli più niente......perchè preferisco che vadano altrove, il più presto possibile, prima che ricevino del male.....dal "signore dei polli e conigli....." ma, mi si stringe il cuore.....che pena che provo a vederli e dovermi imporre di ignorarli....non possono stare in strada senza nemmeno una ciotola d'acqua......


Com'è brutto il mondo per gli sfortunati.........che colpa hanno questi due sventurati, se quell'infame "UOMO" se n'è sbarazzato?


 


 




"che vita da cani..!!"



1 SETTIMANA
Oggi è una settimana che sono nato!!!
Che allegria ... Essere arrivato in questo mondo !!!

1 MESE
La mia mamma mi accudisce molto bene ...
E' una madre esemplare ...

2 MESE
Oggi mi hanno separato dalla mia mamma ...
Era molto inquieta e con i suoi occhi mi ha detto "addio"
con la speranza che la mia nuova "famiglia umana"
mi sappia accudire come lei ha fatto con me.

4 MESE
Cresco rapidamente,
tutto richiama la mia attenzione ...
Ci sono molti bambini in questa casa,
che sono per me come dei "fratellini".
Sono molto gentili con me,
giochiamo insieme con una palla che mordo solo per gioco ...

5 MESE
Oggi la mia padrona mi ha castigato,
si è arrabbiata perchè ho fatto pipì in casa ...
( Nessuno mi ha mai detto dove farla !!! )

6 MESE
Sono un cane felice.
Ho il calore di un focolare
mi sento sicuro e protetto.
Credo che la mia "famiglia umana"
mi ami molto !!!
Quando loro sono a tavola invitano anche me
e il cibo che mi danno
lo sotterro nel cortile.

12 MESE
Oggi compio un anno
sono un cane adulto e i miei
padroni dicono che sono cresciuto
di più di quello che speravano.
Devono essere molto orgogliosi di me !!!

13 MESE
Oggi non mi sento molto bene ...
Non sono per niente in forma,
il mio "fratellino" ha preso e tirato la palla
e siccome nessuno può toccare i suoi giocattoli
non vedo perchè lui debba toccare il mio gioco ...
Così gli sono andato alle spalle e l'ho morso !!!
I miei denti sono forti e
senza volerlo gli ho fatto male !!!
Dopo questo spavento mi hanno preso
e legato ad una catena che
non mi permette nemmeno di muovermi ...
Mi hanno detto che sono un ingrato
e mi devono tenere sotto osservazione ...

15 MESE
Tutto è cambiato,
ormai vivo prigioniero della catena nel cortile,
mi sento molto solo ...
La mia "famiglia umana" non mi vuole più.
A volte si dimenticano che ho fame,
sete e quando piove un tetto che mi ripari ...

16 MESE
Oggi mi hanno tolto la catena,
che bello !!!
Che mi hanno perdonato ?!?
Sono tanto contento
che salto dalla gioia.
Vedo la macchina. Mi porteranno a passeggio
con loro !?!
Ecco! Saliamo sull'auto ...
Mah !!!Quanta strada !!!
Ci siamo fermati ... Mi hanno aperto la portiera ...
Finalmente posso correre felice !!!
Però non capisco come mai hanno richiuso la portiera e siano ripartiti ...
Speriamo che non si dimentichino di me !!!
Comincio a correre dietro l'auto ...
Ma non si fermano !!!
Ho capito ... MI HANNO ABBANDONATO...

17 MESE
Ho cercato, invano, la strada per tornare a casa,
ma ormai sono convinto di averla persa !!!
Alcune persone di buon cuore mi guardano con tristezza
e mi danno qualcosa da mangiare.
Li ringrazio dal profondo dell'anima ... Ma vorrei che mi adottassero ...
Mi dicono solo "povero cagnolino ... Ti devi essere perso" ..

18 MESE
L'altro giorno sono passato vicino ad una scuola,
e ho visto tanti bambini ...
Molti ragazzi, come i mie "fratellini".
Mi sono avvicinato a loro
e ridendo hanno cominciato a tirarmi delle pietre ...
Una di quelle mi ha colpito l'occhio ...
E da quel momento non ho più visto ...

19 MESE
Sembra quasi impossibile,
ma quando ero un bel cane
le persone avevano compassione di me ...
Ora che sono debole, con un aspetto poco raccomandabile,
senza un occhio,
le persone mi prendono a calci e mi lasciano nell'ombra...

20 MESE
Quasi non riesco più a muovermi.
Ho attraversato una strada dove passavano delle auto,
e una di queste mi ha investito;
pensavo di essere in un posto sicuro
e invece nn posso dimenticare
gli sguardi di soddisfazione dell'autista.
Il dolore è terribile,
le mie zampe posteriori non rispondono più
e con difficoltà mi sono trascinato in uno spiazzo ...
Sono già 10 giorni che vivo nascosto ai raggi del sole senza cibo ...
Non riesco a muovermi,
sono in un posto umido e
mi sembra perfino che il mio pelo stia cadendo.
I miei unici compagni sono freddo e pioggia ...
Alcune persone mi passano vicino come se non mi vedessero ...
Una forza strana mi fa aprire l'occhio,
sento una voce dolce che mi fa reagire:
"povero cagnolino, come sei ridotto" ...
Vedo l'ombra di una signora accompagnata
da un signore che indossa abiti bianchi
e rivolgendosi alla signora dice
" sono spiacente signora, ma per questo cane
nn c'è rimedio, la cosa migliore è che smetta di
soffrire ".
Con gli occhi pieni di lacrime la signora gentile acconsentì ...
Sentii solo il pungere dell'iniezione
e ...

MI ADDORMENTAI PER SEMPRE,
PENSANDO A PERCHE' NACQUI,
SE NESSUNO MI AVESSE VOLUTO...




Questa storia è triste ... Ma è più triste pensare che queste cose succedono veramente!!! 


Poesia di Ralf Stefani


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Favola "Principessa orchidea Cegliese"

COPERTINACari amici dei blog, se oggi mi hanno premiato è solo grazie ai vostri commenti, perciò dobbiamo essere fieri ci hanno premiato! La Favola "Principessa Orchidea Cegliese" è stata  classificata nei primi cento posti al Campidoglio di Roma e ha preso in un'altro concorso il 1° premio. Il mondo dei blog non è un mondo virtuale, basta cercare e adoperare con parsimonia lo spazio, poi i risultati dei nostri sacrifici arrivano.


Ringrazio tutti gli amici dei blog che mi hanno ospitato e commentato e siete tanti 52.000 mila quasi in due anni, a chi mi ha  sostenuto, un ringraziamento speciale a: Pino Santoro, Giacomo Nigro, Anna Marinelli, Livia De Pietro, Pasquale Venerito, Damiano Leo, Pino Scaccia, Gabriella Pession, Sergio Assisi, Giuliana De Sio, Rossella Drudi, Carlo Menzinger,  il Comune di Roma, il Comune di Civita di Bagnoregio, il Comune di Ceglie Messapica, la Masseria Jazzo, l'associazione Passo di Terra, L'associazione Albero Andronico, L'associazione Marel, l'associazione storico culturale Piero Taruffi, e a tutti i gestori dei blog che mi hanno ospitato. Spero di non aver dimenticato nessuno. Continuiamo a scrivere, lasciamo i nostri  semi positivi sulla terra, sicuro che un giorno nasceranno dei fiori  e alberi bellissimi. Vi voglio bene. Franca Bassi  


                         Albero Andronico




Meloni e company facessero leggi più serie anzichè Vietare le parole «handicappato» e «diversamente abile» nei documenti ufficiali. un linguaggio più inclusivo non si fa per via legislativa

  se invece  di  fare  una legge  per una   cosa di poco conto   visto che  la  sostanza  non cambia   facessero leggi  o  almeno modificase...