Incuriosito dalla passione è dall'attività di Daniele Bergese, e dalla sua storia racconta nel video di gedi da me riportato post precedente ho deciso d'intervistarlo . Per chi non ha voglia o tempo nè di fare ricerche in rete nè di andare sull'url del mio precedente post trovate oprima dell'inmtervista alcuni suoi cenni biografici
Egli secondo la sua biografia pubblicata sul suo ex sito https://sites.google.com/site/danielebergesesax/ sostituito ed integrato da quello nuovo https://danielebergese.com/
suona i sassofoni baritono, tenore e contralto. Diplomato in sassofono jazz presso il Royal Conservatoire dell’Aia e in jazz a indirizzo compositivo con il massimo dei voti presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, si è specializzato seguendo corsi e masterclass con David Liebman, Joe Lovano, Gerry Bergonzi, Harry Sokal, Barry Harris, Kurt Rosenwinkel, John Ruocco, Furio di Castri, Emanuele Cisi. Nel 2003 ha conseguito la Laurea in Storia alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Torino con la tesi dal titolo: "
Rivoluzionario o decadente? I comunisti italiani e il jazz, 1945 - 1968".
Ed ecco la mia intervista .
com'è nata questa tua passione poi diventata un lavoro ?
Ho iniziato a smontare sassofoni nel 2004. Vivevo in Olanda con un trombettista americano e un laureando in musica elettronica di Budapest. Frequentavo come loro il Conservatorio Reale dell’Aia e
studiavo sassofono jazz. Come spesso capita agli studenti, avevo un sacco di tempo ed energie da spendere, ma ero piuttosto squattrinato. Il mio sax aveva assoluto bisogno di manutenzione. L’intervento
era oneroso da sostenere, quindi ho pensato di fare da solo. La manualità è una cosa che ho appreso da mio padre fin da bambino e sassofoni ne avevo visti smontare in alcune occasioni. Quindi mi sono fatto coraggio, ho disassemblato lo strumento, oliato le meccaniche, sostituito alcuni sugheri e registrato le meccaniche.
Il mio insegnante di tecnica in conservatorio non brillava certo in simpatia, ma gli devo l’idea di questo
mestiere. Sorpreso del mio coraggio dopo aver provato il sax, mi chiese quanto volessi per fare lo stesso
lavoro sul suo... certo scherzava, ma io avevo capito. Così da riparatore improvvisato ho iniziato a interessarmi con moltissima serietà a questo lavoro. Marco Pezzutti, un eccellente artigiano di Torino, è stato per diversi anni il mio maestro e mi ha insegnato tantissime cose preziose. In Olanda ho seguito molti bravi artigiani, li ho visti lavorare e ho appreso molte cose interessanti. Poi orafi, odontotecnici, officine meccaniche e ottici. Devo tantissimo a Giorgio Pettenuzzo, grande musicista e abile progettista meccanico. Da lui ho fatto scuola di tornio, fresa e meccanica di precisione.
Poi ho iniziato a crearmi il laboratorio... il necessario per riparare, progettare e realizzare cercando
soluzioni nuove. Avevo imboccato la mia strada. Il mio sogno era di avere la strumentazione adatta a risolvere tutti i problemi che avessi incontrato e che mi permettesse di realizzare le idee che andavo pensando.
Sono anni ormai che compero aggiorno e miglioro la mia strumentazione senza sosta e con gran
divertimento. La verità è che adoro i sassofoni, mi piace suonarli e mi piace renderli sempre più efficienti e performanti, soprattutto quelli d’epoca che sono per suono e per fascino indubbiamente superiori.
ha influenzato la tua passione per la musica visto il tuo video su facebook ?
Il lavoro di restauro dei sassofoni è stato il giusto contrappunto alla mia passione per la musica. Da sola la musica stentava a farmi vivere sereno e l’amore per lo strumento musicale come oggetto è sempre stato presente.Sono due aspetti della stessa cosa...Innanzitutto è impensabile ottenere un set up raffinato su uno strumento se non si è in grado di collaudarlo con la perizia necessaria. Allo stesso modo la possibilità di esprimersi musicalmente con uno strumento in perfetto ordine è molto appagante.
Provare ad offrire questa sensazione ai miei clienti mi ha aiutato molto. Non di rado passo ore a collaudare uno strumento o a studiarne i difetti e i pregi o le specifiche tecniche che mi sono state sottoposte. Uso la musica per affinare il sassofono e il sassofono per fare musica.
ti senti più artigiano o musicista ?
Mi sento sia artigiano che musicista. Non riesco a separare le due attività anche se con la riparazione dei
sax sto percorrendo più strada.
il tuo lavoro più difficile e quello più facile
Il lavoro più difficile è quello sul proprio strumento. Quando l’idea di avere il sassofono perfetto per fare
la tua musica non sembra un’illusione, sei veramente nei guai. Nella ricerca del meglio nel meglio per me finisco sempre per accartocciarmi nelle mie aspettative. Essere distaccati e professionali con se stessi e le proprie esigenze è complicato.
Il lavoro più facile è coltivare l’orto fra un sassofono e l’altro. I pomodori non mi vengono sempre bene,
ma in generale non me la cavo male.
per i profani che differenza c'è tra i sax d'epoca e quelli d'oggi ?
I sax d’epoca sono affascinanti, molto diversi fra loro in caratteristiche timbriche, meccaniche e
progettuali. Hanno un suono caldo, ricco e profondo. Alcuni sono preziosamente incisi, placcati oro,
decorati con eleganti inserti in madreperla, altri stupiscono per l’emissione sonora, altri per l’ingegnosità
delle meccaniche. Risalgono tutti al periodo in cui il sax era uno strumento giovane e ogni casa
produttrice cercava soluzioni e strade diverse creando diversi rami evolutivi. Ora tutti cercano di fare la
stessa cosa affinando le stesse soluzioni meccaniche e facendo copie più o meno riuscite dei Selmer
d’epoca, che di fatto sono i capostipiti di tutti i sax moderni.
I sassofoni moderni sono più comodi ed ergonomici, più facili da intonare, ma spesso con un timbro
sterile e noioso. Dal mio punto di vista, sono meno divertenti e meno affascinanti dei sax vintage. Ma
ovviamente il mio è un discutibile punto di vista.
Non sono pochi i sassofonisti che soffrono nel decidere fra la poesia dei vecchi strumenti e la comodità di quelli moderni. Ho iniziato a riparare e affinare i sax vintage proprio perché ne adoravo le caratteristiche timbriche e livolevo più ergonomici. La meccanica degli strumenti d’epoca è spesso scomoda e nel risolvere questaproblematica si concentra la parte più importante del mio lavoro sul vintage.
restauri / ridai vita ai vecchi sax o anche a quelli recenti ? Naturalmente mi occupo con la stessa attenzione e professionalità sia dei sax moderni che di quelli
vintage. Ho materiali, ricambi e strumentazione adatti ad ogni tipo di sax. Quello che manca lo costruisco
(per molte parti, non esistendo più i ricambi, è l’unica soluzione) Vero è che la soddisfazione nel restaurare un King, un Conn o un Buescher degli anni 40 non è paragonabile.
peccato la lontananza altrimenti starei anch'io come hanno scritto sulla sua bacheca facebook : << Potrei stare ore a sentirlo parlare del suo mestiere o a guardarlo sistemare con attenzione sovrumana un dettaglio. >>
di vista musicale ma anche da quello tecnico e strutturale, svolge l'attività di riparatore con particolare riguardo al restauro dei sassofoni vintage.