15.4.07

Conoscere i Tuva

Tuva è una delle 21 repubbliche federali della Federazione Russa (la capitale è la città di Kyzyl), in Siberia centro meridionale lungo il confine con la Mongolia; con una superficie di 170 mila kmq conta 308 mila abitanti, che appartengono a 73 diverse nazionalità.
Il paesaggio, dalla natura intatta, è caratterizzato da verdi foreste di conifere e betulle.


In questa zona vivono due popoli: i Tuva, originari proprio delle montagne dell'Altai, e i Kazachi, migrati in questa regione circa un secolo fa costituiscono ora una maggioranza operosa e dominante che respinge sempre più i Tuva.


Una politica rigorosa iniziata nel 1959 quando la Provincia Nazionale Tuva Zengel Hairhan è stata incorporata alla Provincia Kazaca, ha reso i Tuva la maggiore minoranza senza diritti in casa propria. I conflitti che ne sono seguiti hanno convinto molti Tuva a migrare. Tre quarti della popolazione Tuva oggi vivono fuori dal proprio territorio. Qualche famiglia ha deciso di tornare ma chi torna deve ricominciare da capo , senza tenda e senza gregge.
Questo piccolo popolo antico, erede del grande regno Toba dell'Asia Centrale, non è nemmeno conosciuto con il suo nome nella capitale mongola lontana 1800 km.
E quindi non ricevono nemmeno nessun aiuto. Nonostante i nomadi accettino silenziosamente il loro destino, molti oggi sono molto più poveri di una volta, e la loro vita perde progressivamente in dignità.


Un altro triste capitolo di questa storia è la scomparsa della lingua.
Dal 1991 esiste una scuola elementare Tuva.
Prima del 1991 ai bambini Tuva era proibito parlare la propria lingua.
Senza idioma non c'è cultura. Un popolo così piccolo, circa 2000 persone, fa in fretta a diventare una specie di orfano linguistico e quindi a scomparire come popolo. La scuola ora trasmette la cultura e la lingua Tuva insieme alla lingua mongola. La scuola però è sistemata in un edificio del tutto decadente e i pochi fondi di cui dispone non bastano quasi a comprare da mangiare per i 40 alunni che vi vivono.
Molti dei bambini non possedevano nessun indumento caldo e studiavano con mani e nasi blu dal freddo.
Moltissime ragazzine tra gli 11 e i 12 anni non sono mai andate a scuola - in un paese che ai tempi del socialismo era considerato tra quelli con la migliore istruzione.


La cultura dei Tuva, loro lingua e la loro forma di vita nomade rischiano ormai di scomparire e la minaccia è resa ancora più pericolosa dalle catastrofi naturali che provoca un numero particolarmente alto di morti animali.



.....Leggete integralmente su "El Giramundo" di A. Schenk

13.4.07

Senza titolo 1754


«Con tutti i bisogni che hanno le famiglie, ci stiamo logorando e scannando su una cosa come i Dico? Ma con questi benedetti contratti mica si muore. Invece di fare cortei e fiaccolate, dovremmo pensare alle famiglie che non hanno una casa, che non hanno cultura, educazione, che non hanno soldi per mantenere i figli. Problemi veri, mica noccioline»
Don Gino Rigoldi, Corriere della Sera, 4 aprile

Tg di regime



Il Tg1 ha mandato in onda durante l´edizione delle ore 20.00 - la più seguita - del 10 aprile, un filmato in cui si vede un gruppo di talebani uccidere Sayed Agha, l´autista del giornalista Mastrogiacomo. Il direttore del Tg1 Riotta ha giustificato la messa in onda del filmato con queste parole: " Vogliamo che l'opinione pubblica rifletta su come si viva nelle zone dell'Afghanistan che sono ancora in mano ai talebani e, soprattutto, sulle ragioni per cui le nostre truppe sono in quel teatro di guerra". Critichiamo senza mezzi termini la direzione del Tg1, non per il fatto di aver mandato in onda il video, ma per la motivazione che, secondo la dichiarazione di Riotta, starebbe dietro la decisione di mandarlo in onda. Il nostro dissenso si basa su diversi motivi.
1) Molti italiani conoscono la condizione in cui vive l´Afghanistan. Non c´era bisogno della messa in onda di quel video: il Tg1 non è l´unica fonte di informazione. Su giornali, riviste, settimanali e mensili, sono stati scritti fiumi di parole sull´Afghanistan. Ormai la rete internet è usata da un numero sempre crescente di persone proprio per ricevere informazioni - visto che quella televisiva è sempre meno libera - e dove circolano numerosi video che riguardano
proprio l´Afghanistan.
2) Il video trasmesso non rappresenta neanche lontanamente la vita "nelle zone dell'Afghanistan che sono ancora in mano ai talebani". Nel video si vedono solamente alcuni criminali, probabilmente talebani, che tagliano la gola a Sayed Agha. Su cosa dovrebbero riflettere gli italiani? Dando per scontato che i criminali fossero veramente talebani, si può al massimo constatare la loro assurda violenza. Ma da questa constatazione alla riflessione sulla vita in quelle zone dell´Afghanistan c´è un abisso notevole. Potremmo sospettare che c´è un tentativo di manipolazione dell´informazione? Sì, possiamo sospettarlo.
3) Ma l´ultima parte della dichiarazione di Riotta è quella che lascia più sgomenti, e cioè che questo video dovrebbe far riflettere gli italiani "sulle ragioni per cui le nostre truppe sono in quel teatro di guerra". Sono più di cinque anni che gli eserciti più armati e tecnologici del mondo stanno occupando l´Afghanistan, eppure oggi i talebani stanno recuperando sia sul piano dei territori che hanno sotto controllo, che sul piano del consenso popolare.
I mezzi più diffusi d´informazione, in compagnia di tutte le forze politiche oggi presenti in Parlamento e che hanno votato a favore del finanziamento della missione militare italiana in Afghanistan, non capiscono o fanno finta di non capire. L´Italia, purtroppo, è ancora succube di una politica americana che sta trascinando tutti i suoi alleati in un altro inferno, come quello irakeno. Un inferno perché proprio questo cieco affidarsi alla voce delle armi ha dato nuovo vigore alla violenza talebana, rinvigorita probabilmente dalla "fraterna" collaborazione di Al Qaeda.
No, quello del Tg1 delle ore 20.00 del 10 aprile 2007, non è stato per niente un bel servizio. Soprattutto non è stato al servizio della verità.
Roma11\4\0

Carlo Olivieri
Segreteria Programma e Documentazione del Partito Umanista

                                 

Milord...






«Je suis seulement une fille du port...

Voilà, c'est ça!
Allez riez, Milord
Allez chantez, Milord
Ta da da da...
Mais oui, dansez, Milord


Ta da da da...
Bravo! Milord...
Encore, Milord...
Ta da da da...
»
 


Un omaggio all'arte, alla musica... con una carezza e un abbraccio per tutti voi...*K*

12.4.07

Senza titolo 1753

Mercenarie d’amore




Si approssimò l’alba che portò il sole,

sciolse la neve dell’anima…

il rogo della passione…

S’incenerì lo spettro della violenza


il turbinio del sopruso…


la volgarità dell’amore mercenario.


Giunse finalmente la luce

che lascia intravedere


giustizia e fede

tenerezza e consonanza.

Note stonate in una melodia distinta

di equivoci danzati.


Saltellate e sbriciolate dall’attesa dell’ ignoto.


L’ onestà consumerà la tracotanza


 L’amore giusto vincerà

Molti falò si spegneranno


Tanti biondi capelli


su visi adolescenti si annoderanno.

Rimuoveranno la  laboriosa maschera di rozze dispensatrici di sesso,

avranno una veste gli esili corpi scoperti.


Avranno una casa, avranno un amore


L’amore ingiusto soccomberà.

Non più schiave… cammineranno verso la vita.


 


Silvana

24mila baci

barna italia











Vi ricordate cosa accadde un anno fa circa?
Arrivavamo da una campagna elettorale esasperata come una canzone di Al Bano, dopo aver visto un Barnasconi incredibilmente agitato al cubo, ci sentivamo tutti nudi e quasi alla mèta.

Continua a leggere su "Il Satiro Saggio"

Senza titolo 1752


Nostra signora dell' ipocrisia
da Parnassius Guccinii [1993]


Alla fine della baldoria c'era nell' aria un silenzio strano,
qualcuno ragliava con meno boria e qualcun altro grugniva piano;
alle sfilate degli stilisti si trasgrediva con meno allegria
ed in quei visi sazi e stravisti pulsava un' ombra di malattia.
Un artigiano di scoop forzati scrisse che Weimar già si scorgeva
e fra biscotti sponsorizzati videro un anchorman che piangeva
e poi la nebbia discese a banchi ed il barometro segnò tempesta,
ci risvegliammo più vecchi e stanchi, amaro in bocca, cerchio alla testa...
Il mercoledì delle Ceneri ci confessarono bene o male
che la festa era ormai finita e ormai lontano il carnevale
e proclamarono penitenza e in giro andarono col cilicio
ruttando austeri: "Ci vuol pazienza! Siempre adelante ma con juicio!"
E fecero voti con faccia scaltra a Nostra Signora dell' Ipocrisia
perchè una mano lavasse l' altra, tutti colpevoli e così sia!
E minacciosi ed un po' pregando, incenso sparsero al loro Dio,
sempre accusando, sempre cercando il responsabile, non certo io...
La domenica di Mezza Quaresima fu processione di etere di Stato
dai puttanieri a diversi pollici dai furbi del " chi ha dato ha dato "
ed echeggiarono tutte le sere, come rintocchi schioccanti a morto,
amen, mea culpa e miserere, ma neanche un cane che sia risorto
e i cavalieri di tigri a ore e i trombettieri senza ritegno
inamidarono un nuovo pudore, misero a lucido un nuovo sdegno:
si andò alle prime con casto lusso e i quiz pagarono sobri milioni
e in pubblico si linciò il riflusso per farci ridiventare buoni...
Così domenica dopo domenica fu una stagione davvero cupa,
quel lungo mese della quaresima, rise la iena, ululò la lupa,
stelle comete ed altri prodigi facilitarono le conversioni,
mulini bianchi tornaron grigi, candidi agnelli certi ex-leoni.
Soltanto i pochi che si incazzarono dissero che era l' usato passo
fatto dai soliti che ci marciavano per poi rimetterlo sempre là, in basso !
Poi tutto tacque, vinse ragione, si placò il cielo, si posò il mare,
solo qualcuno in resurrezione, piano, in silenzio, tornò a pensare...






Riporto qui uno degli interventi più belli   che  ho letto  suol  suicidio di quel ragazzo filippino preso in giro e tormentato dai compagni per la  ( vera o presunta )  sua omosessualità .
Esso è una lettera  tratta  dalla rubrica  lettere   & opinioni   del   2 quotidiano  sardo ( di centro destra ) l'unione sarda del  11\4\2007


<<
 
La Resurrezione è un'utopia se un ragazzo angariato si suicida

Dio muore quando la stupidità umana decide di superare se stessa. Dio muore quando l'ignoranza umana sacrifica vittime sull'altare dell'indecenza. Dio muore quando un uomo di Chiesa equipara i gay ai pedofili, ovvero agli autori del reato più indecoroso che la mente umana possa concepire. Dio muore quando un bambino decide di volare oltre la vita perché un mondo ipocrita lo condanna. Dio muore quando gli uomini emettono sentenze in base a leggi che essi violano per primi. Dio muore quando gli illustri onorevoli creano leggi disdicevoli per alimentare i bacini elettorali. Dio muore quando gli illustri onorevoli sacrificano lo Stato laico e liberale inchinandosi ad un Dio che mai hanno ascoltato, offendendolo con l'ipocrisia di finzioni eterossessuali che occultano verità omosessuali. Io non ne posso più di padri che uccidono figli colpevoli di essere gay, di esponenti politici che vendono l'anima ad un credo mai sentito. Io non ne posso più di uno Stato che è incapace di legiferare autonomamente oltre ogni religione. Voglio lo status di cittadina che abita un luogo dove ognuno ha la possibilità di esprimere il suo credo, la sua sessualità, la sua religione, la sua intelligenza. Voglio una Chiesa che curi la mia anima, che mi guidi e sia fonte di carità e fratellanza reale. Voglio una Chiesa che dialoghi e collabori con lo Stato, senza mai interferire e proibire. Voglio la Chiesa di Gesù, morto in croce per salvare tutti gli uomini senza distinzioni di razza, sesso e tantomeno gusti o status sessuali. Allora Dio risorgerà quando il grande Cardinale Martini avrà lo spazio e la possibilità di esprimere l'anima migliore della Chiesa. Dio risorgerà quando Don Gallo o Don Mazzi non saranno gli unici a non aver paura di abbracciare la vera Parola di Dio. E Dio risorgerà quando i diritti civili avranno tutela ed espressione a sinistra come a destra, nell'Udc come nell'Udeur, nello Stato e nella religione. Fermiamoci a pensare almeno per un attimo ad un Gesù morto in Croce come ad un ragazzino morto suicida perché accusato di essere gay. Mi chiedo: dopo duemila anni la Resurrezione dell'uomo è ancora un'utopia e la settimana Santa ha solo il valore di sfamare i nostri corpi di agnelli, colombe e cioccolati dolcemente amari di un consumismo cinico? Ora che la Pasqua è passata, auguro ad ogni uomo di buona volontà la Resurrezione dell'animo, oltre una tavola imbandita di materialismo.

Margherita Denti Referente Gaylib Sardegna Militante di Alleanza Nazionale


Una bellissima  lettera che conferma   quanto dicevo precedentemente  su questo blog ovvero che l'omosessualità  non ha colore politico ideologico . Essa vuole  essere  una risposta sia a chi nonostante sopracitato post  sia nelle tag  " faq e aggiornamento faq"
continuano a ripetermi che sono ateo,miscredente,ofa erroneamente ed impropriamente  l'equazione  laico=ateo post , perchè ( pur non sempre  condividendone  certi eccessi  ) do spazio  a post e  commenti  di Laici,Atei  e AntiClericali  ; sia  a  coloro che  solo perchè do spazio  a post  e commenti religiosi o newage   mi definiscono  beghino  , baciapile, ecc .
Con questo è tutto  . A voi  cari utenti  vecchi e nuovi  , attivi  e passivi   decidere   da che parte sto   se   ---- per  parafrasare  una vecchia canzone di Francesco De Gregori ----  Stai dalle parte di chi ruba nei supermercati O di chi li ha costruiti Rubando ?


Senza titolo 1751




Ivan Neville Sings "Fortunate Son"


" Santi ed eroi ,arrivano in città..Dicono:tu ragazzo povero,vieni con noi e prendi un fucile.Usalo per Dio e la Patria,anche se da queste parti non ci passa da secoli..Anche se da tempo la patria vi ha confinato nei luoghi più desolati,senza possibilità per il futuro.Dai,ti diamo anche una bella divisa e la possibilità di uccidere ,hai la licenza a farlo e a non essere accusato.Vai,con tutta la tua sana idiozia di chi ha la possibilità di suonarle agli altri per una volta almeno. ....Non sono io,non sono io quello fortunato,non sono io non  sono io..quello che uccide in nome della nato.E poi certa gente che brinda alle nuove crociate e ti manda a fare il serial-killer della libertà,dovrebbe dirti che noi qui abbiamo famiglie e affetti come voi..non sono io , non sono io..quello fortunato, non sono io nono non sono io..un figlio americano.E quando convinto di aver fatto un contratto con l'impunità divina,sciocco ragazzo,ti troverai al centro della nostra rabbia..non chiamarci terroristi o assassini,dai la colpa ai tuoi santi ed eroi....Non sono io..non sono io quello fortunato..non sono io non sono io...un figlio dell'occidente...Fumo e fuoco dove passate,donne stuprate e torture legalizzate.....meritate il fuoco ...per la vostra crudele idiozia,per la vostra libertà assassina...non sono io quello che sta a guardare..non sono io non sono io...quello che non ve la farà pagare..non sono io quello che vuol dimenticare...non sono io quello che non ha una buona ragione per ammazzare...Non sono io quello che vuole esportare..non sono io quello che fa la guardia a guantanamo..non sono io quello del piano condor...non sono io a massacrare indiani e sottomettere i neri..non sono io non sono non sono io...

 

11.4.07

La tetta ed il pudore

La tetta ed il pudore





allattamentoRecentemente mi è capitato di leggere una notizia che mi fa ricordare un film spagnolo del 1994 di Bigas Luna dal titolo "La teta y la Luna". Una mamma a Roma (Caput Mundi), entra in bar-sala da tè in prossimità del mercato Trionfale, con il figlio di 5 mesi e la madre, per consumare qualcosa. Dato che probabilmente i bambini quando hanno fame hanno fame, inizia a dar di latte al figlio, al che la titolare del bar, una vecchia bacchettona sessantenne, sbraitando le dice che certe cose non si fanno nel suo locale, che tra l'altro era vuoto (l'ambiente probabilmente già da sé stesso ispira poco...). La mamma paga, esce e termina l'allattamento iniziato al bar in auto. La vecchia titolare bacchettona, ha un senso del pudore veramente lodevole! La mamma, rimasta male per quanto successo, ha inviato una serie di lettere a vari organi di stampa, compreso l'Avvenire, raccontando il fatto. L'Avvenire ha pubblicato la lettera e Dino Boffo, numero uno del giornale, ha solidarizzato con lei: «In effetti, cara signora, la reazione di quella barista romana lascia increduli, o quantomeno stupiti». Stia tranquilla la vecchia bacchettona sessantenne, forse zitella avvizzita ed inacidita in preda alle rimembranze di ciò che poteva essere e non è: neppure l'Avvenire il giornale della fondamentalista CEI si scandalizza. La mamma che allatta non è un DiCo, magari omosessuale, ma rientra nella "legge divina naturale" di cui oggi i tutti bacchettoni si riempiono la bocca.
Per quanto mi riguarda sono contento che la signora riesca ad allattare naturalmente il suo figlioletto, anche perchè quando mia figlia era piccola, abbiamo dovuto utilizzare il latte in polvere, e chi parla tanto di pudore non sa forse quanto costi. Visto che i signori della CEI parlano di legge naturale, sarebbe ora che al posto di occuparsi tanto di DiCo, pensino a fare in modo, che le mamme che non possono allattare naturalmente, almeno abbiano qualche aiuto quando acquistano il latte in polvere, sempre che ci non siano problemi di intollerenza in quanto, in tal caso, le cose si complicano ulteriormente. Meno ipocrita senso del pudore e più fatti! Quando vedo una donna che allatta provo un senso di tenerezza, e non mi passa neppure per l'anticamera del cervello che tale gesto sia un qualcosa che offenda il pudore. Tra l'altro, dato che la vecchia si è pure scocciata per il passeggino, mi ricordo che quando si andava con mia figlia piccola in giro, anche tra la folla, era una cosa increbile come si aprisse "miracolosamente" un varco per poi richiudersi, e quel passeggino passasse in mezzo a tante persone senza che nessuno si scocciasse ...
La vecchia barista bacchettona rifletta, se per caso è cattolica e va a messa, soprattutto in questo periodo, si consulti con un prete (sono lì apposta), e faccia autocritica! D'altronde non è colpa sua (della vecchia), con tanti anni di condizionamento oscurantista sessuofobico cattolico per le cose più banali, è normale che qualcuno dia in escandescenze per un gesto che rientra nella "legge naturale".
Ripeto, per esperienza personale (ho cacciato io le allora lire), magari tutte le mamme potessero allattare naturalmente i propri figli. Chi ha figli penso che sappia cosa costa il latte in polvere. Se ci si riempie tanto la bocca di "famiglia canonica", legge naturale, ecc. inizi il Vaticano a dare un contributo, loro hanno soldi.
Ricercando su Internet ho trovato: L’allattamento naturale (gravidanzaonline.it). Come maschio non essendo molto pratico di cose di femmine, mi fido di quanto lì indicato. La foto di cui al presente post è tratta da http://www.gravidanzaonline.it/

«Cacciata da bar di Roma perché allattavo»
Fonte: Il corriere;

Il racconto di una mamma. «La proprietaria mi ha urlato che non permette queste cose»
 

ROMA — «Ho fatto appena in tempo a dirle che una cosa così assurda non mi era mai capitata, che nessuno prima mi aveva mai trattata in quel modo. Poi ho pagato il conto e sono andata via, indignata »: così Silvia Pepoli, giovane mamma di 32 anni, racconta la sua disavventura in un bar-sala da tè di Roma, nei pressi del mercato Trionfale, dov’era andata a fare la spesa con sua madre e il figlioletto di cinque mesi.[..]

NdA: poichè ho citato la parola bacchettone, riporto da De Mauro: chi osserva rigorosamente le pratiche della religione dando l’impressione di una devozione esteriore e affettata | estens., moralista conformista e ipocrita, spec. in materia sessuale.

Senza titolo 1750

Dopo  aver visto  su uno dei tanti url di www.google.it/ig Il filmato realizzato dai talebani in cui si vede chiaramente un processo sommario,dei prigionieri ( mastrogiacomo.autista,interprete) bendati e inginocchiati,e s'intravede l'orrore dell'esecuzione dell'autista. dell'autista di mastrogiacomo che riporto  qui sotto



Mi sento   di  dire  : 1) Via le truppe italiane e non solo   dall'Afghanistan spiegatemi come si fa ad impiantare la democrazia su un terreno medievale, quasi tribale. Per  risolvere  la situazione  in tale  zona   concordo ( anche se dice molte  schiochezze e in alcuni casi fa  fare delle figuracce  come quella   con la Slovenia  ) con D'alema  , per una confrenza  globale   , per  risolvere la questione  .2) Non so in quale edizione sia stato mandato in onda il video,se compresa  anche la  scena  dell'esecuzione , ma lo trovo raccapricciante .I direttori dei TG dovrebbero fare delle scelte legate non solo alla voglia di scoop, ma anche pensando alla sensibilità di chi sta davanti al teleschermo. Primi fra tutti i bambini .


Proprio mentre   finivo di scrivere  il post  ho  sentito  al  tg1  che  Emergency  lascia  l'
Afghanistan in realta come dice il loro comunicato stampa del 11\4\2007  : << (...) Oggi, 11 aprile 2007, Emergency é stata costretta a ritirare temporaneamente il proprio staff internazionale dall’Afghanistan per ragioni di sicurezza. Per il momento, le strutture sanitarie di Emergency continuano a funzionare grazie alla competenza e alla dedizione dello staff afgano.
Se in futuro le strutture di Emergency non saranno più in grado di fornire gli stessi servizi, sappiano i cittadini afgani che la responsabilità è interamente del loro Governo che ha gettato accuse infamanti sulla nostra organizzazione, mettendo a rischio la sicurezza dei nostri pazienti, del nostro staff afgano e internazionale.
Emergency continuerà ad essere vicina alle sofferenze del popolo afgano, a quei milioni di civili innocenti che da decenni subiscono la atrocità della guerra. >> ( qui il testo integrale  ) .
Scelta che condivido piuttosto che farsi riempire di  ..... e  di altre accuse infamanti  o peggio  diventare come fanno molte delle Ong succubi  e complici delle multinazionali o dei governi  canaglia 

approffondimenti
Politica  estera dell'italia   nelle zone  di guerra
tinyurl.com/ype2aw

Senza titolo 1749




su www.kruger.splinder.com/ uno dei tanti cdv  esterni   dalla cui Newsletters ho preso questa bellissima   foto  che  insieme  a questo ritornello  ( ad  essa allegato e di cui trovate  qui il resto del testo  )

« Per ricordarmi di te sono salito su un treno ed ho pensato che un giorno,
magari, t'incontrerò. Senza più niente tra noi, senza passare da dove sai.
Quando i miei sogni saranno rimasti ormai dietro di me, per ricordarmi di te. »

di Per  ricordami di te di Sergio Cammariere  un grande pianista  delle nuove generazioni  (  Giovanni AlleviStefano Bollani  )   e insieme  a  l'audio che  riporto  nel  post  d'oggi  uno dei tanti percorsi sonori del mio viaggio  . Per  chi  si chiedesse come  un ritornello  è  non l'intera canzone  rispondo  cosi : a volte ( almeno per me )  sono  i ritornelli  più  delle canzoni  stesse   che imprimono al viaggio   emozioni , sensazioni  e  ricordi  di strade percorse o che si  vorrebbe aver percorso 


N.b

per  tutti i i cdv  , ma non  solo  , abituati  a credere  che le  canzoni  che riporto siano colonne sonore  del  post  ,   sappiano che  non sempre  è cosi  , Infatti  la  colonna  sonora  è un'altra  .
La  colonna  sonora   (  il cui autore suona il sax  nella  musica che apre il  blog  )   del post  la  trovate  in allegato a  questo post  . Essa è  :  Infant Eyes
del mio concittadino Daniele Ricciu   musicista  autodidatta e promettente  di cui trovate  al lato l'mp3 e  qui una sua scheda   fatta da jazzitalia.net





con questo è tutto  alla prossima

La favola della crocifissione

La favola della crocifissione


La storia di un dio che si lascia inchiodare su una croce per salvare l'umanità appare alle persone dotate del più elementare buon senso  assurda  e tale da non convincere nessuno.
Dal momento che era onnisciente, quando ha creato l'uomo, dio sapeva perfettamente che avrebbe "peccato" e che non avrebbe avuto colpe da riscattare.
Ammesso l'errore di programmazione, se avesse deciso di "salvarlo" comunque, gli sarebbe stato sufficiente dire "sia fatta giustizia" oppure incarnarsi in un uomo qualsiasi, senza coinvolgere nei suoi piani una vergine ebrea.
Ha scelto invece di dare vita a una versione incarnata di se stesso, inseminando artificialmente l'ignara moglie di un povero falegname, che ha caricato della responsabilità di ritrovarsi, all'età in cui le bambine pensano solo a giocare, madre di dio e nello stesso tempo del fondatore del cristianesimo.
E avrebbe fatto tutto questo con l'obiettivo di salvare l'umanità? Se ci lasciamo massacrare da qualcuno, lo riscattiamo  dai suoi peccati? O non è vero piuttosto che lo carichiamo di un senso di colpa grande come un macigno?
Quando iniziò la sua agonia, l'aiuto di quale dio invocò, se dio era lui ed era stato proprio lui a scegliersi il ruolo di capro espiatorio?
Tornato nel suo regno celeste, perché non sbarrò le porte dell'inferno? Il suo sacrificio non lo aveva reso inutile? O forse già sapeva che sacrificarsi non sarebbe servito a niente?
Ma allora perché ha voluto sacrificarsi? Non è che il vero senso delle parole con le quali si è rivolto a se stesso era "ma che cavolo ho combinato?". 


Crocifissione moderna  http://www.youtube.com/watch?v=bZ4DKIZHxXM  

10.4.07

Senza titolo 1748



Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano . Martin Luther King


Dopo una  dura scelta   fra  il video dei Doors  preso da yotube   e che  trovate qui
e il secondo preso  dal  blog  di kruger.splinder.com/ e che trovate qui che trovate sotto  ho scelto il secondo





Richiesta tutela minori

 

Alla cortese attenzione di


Giovanna Melandri,


 ministro delle Politiche Giovanili


 e Attività sportive


Barbara Pollastrini,


ministro Diritti e Pari Opportunità


Rosy Bindi,


ministro per la famiglia


 


 


Le scrivo per sottoporLe un problema che richiede un intervento tanto tempestivo quanto deciso. Confido nella Sua sensibilità di donna e ministro e nel Suo interessamento ed appoggio.


 


Tra il 14 e il 17 aprile si terrà a Brescia EXA, la ventitreesima edizione della “Fiera internazionale delle armi sportive, security e outdoor”, promossa e sponsorizzata dalla Fabbrica d’armi Pietro Beretta S.p.A.


 


Un vasto pubblico visiterà gli stand della fiera. Donne e uomini di ogni età potranno impugnare un’arma, soppesarla, prendere la mira, sparare verso un invisibile bersaglio; potranno, inoltre,   acquistare armi leggere e di piccolo taglio (rivoltelle e pistole a carica automatica, fucili, fucili mitragliatori, fucili d’assalto e mitragliatrici leggere) come si trattasse di un qualsiasi altro prodotto commerciale. Ma non è tutto. La fiera consente l’ingresso ai minori. A dire il vero, è l’unica fiera del settore a permettere l’ingresso ai minori.


 


Lo trovo inaudito e chiedo il Suo intervento affinché si applichi una restrizione in tal senso. Da insegnante, da madre, da cittadina che crede nei valori della pace e del rispetto tra le persone e i popoli, educo alla non violenza, alla potenza della parola rispetto a quella delle armi. Insegno a mio figlio/a il rispetto verso le persone e le cose, non è accettabile che questi ragazzi accedano ad una fiera delle armi, vendute come fosse pane!


 


 Le nuove generazioni sono il futuro del mondo, sono il nostro futuro . Se vogliamo che questo futuro veda l'equilibrio e la comprensione tra i popoli, veda nascere l'accettazione dell'alterità come valore aggiunto di ogni società, non possiamo permettere che il commercio delle armi diventi qualcosa di quotidiano e "normale". La "normalità" che insegno ai nostri ragazzi è quella della vita, una vita faticosa magari, ma onesta e leale e rispettosa dei valori, nella quale le armi sono solo una soluzione arbitraria, unilaterale ed anche vigliacca.


 


Sicura del suo interessamento, cordialmente La saluto.


 


  Indirizzi a cui inviare la mail:


Melandri


segreteria.pagas@governo.it


Pollastrini


a.ferrario@palazzochigi.it


m.primiani@palazzochigi.it


m.ciarnelli@palazzochigi.it


Bindi


m.acciarini@palazzochigi.it


m.vantaggiato@palazzochigi.it


m.sabotino@palazzochigi.it








Questa mattina, ho inviato questa mail alla segreteria particolare delle seguenti ministre sperando si possa ottenere una restrizione riguardo all’entrata dei minori alla fiera Exa di Brescia. Ho condiviso la stesura del testo con l’amica Ruminantepensiero che ha provveduto a spedire la stessa mail alle ministre. Spero possiate farlo anche voi! Grazie J

Senza titolo 1747

Incuriosito  dall'uscita  del libro porno romantica di Carolina Cutolo (trovate al lato  copertina del libro )  per il passagio di uno scrittore  dalla rete ( un  blog  in questo caso ) al cartaceo , ho scelto  la  forma del post intervista  Premetto che  ancora non ho avuto modo di leggerlo  perchè   nella libreria del mio paese  ( l'unica  libreria vera, insieme a quelle di Olbia, per i paesi  della provincia  OT ovvero --- l'inutile  ente ---  Olbia -Tempio )  è andato  subito esaurito  ( per fortuna sono amico del libraio  e  quando lo riporta me loo faccio mettere da parte  )  . Infatti Riporto qui nel post  d'oggi  una intervista fatta  via  email  all'autrice  . Intervista  rilasciatami  durante una pausa   del suo  " tour "   promozionale per il suo libro . Prima di passare all'intervista  segnalo  per  tutti coloro i quali  ( come me ) fossero  interessati ad incontrarla o a conoscerla oltre il  romanzo potete   trovare  nel  suo bello ed ironico  blog ( vedere il collegamento ipertestuale precedente citato ) sia   i resoconti degli incontri fin qui tenuti.Un'Ultima precisazione priam dell'intervista su gli incontri già sostenuti  sia   su quelli prossimi sempre in continuo  aggiornamento  in quanto  come dice  Carolina stessa  nel blog  << I dettagli mancanti sulle singole date sono ancora da definire o confermare, aggiornerò il programma di volta in volta appena saprò di più. Quindi a ridosso della data che vi interessa tornate a controllare qui sul blog. Ma mi raccomando,non vi arrabbiate se venite alla presentazione e non mi ricordo subito di voi!! Ho una memoria vergognosa per i nomi, figuriamoci per i nickname dopo quasi quattro anni di blog!! Ma sarò lieta di rispondere a qualsiasi, dico QUALSIASI domanda vi passi per la testa! (vaghissima zappa sui piedi?). Dunque, sopraffatta dall'incredulità (e dalla tachicardia) vi ringrazio e vi saluto.
P.S.
Il programma del tour lo sto pubblicando molto a ridosso dell'ultimo post, uno scritto inedito (e spassosissimo!) di Franco Trentalance, non perdetevelo! E' proprio qua sotto e vi consiglio di leggerlo se siete curiosi di saperne di più sul mondo del porno dal racconto di una penna sopraffina (o forse visto il soggetto dovrei dire il pennarone?...) buona lettura ! >> Quindi sappiate  dhe  essa si baserà su  giudizi ( ovviamente  parziali ed incompleti no non vendo letto il libro )   basati sulle recensioni lette  qua  e la in rete  e  nei giornali  e   da i post del  blog  dell'autrice )



Hai iniziato a scrivere sul blog prima di mandare i tuoi scritti in giro fra le case editrici fra cui la Fazi , oppure dopo? hai mandato qualche tuo scritto ( inedito o che avevi già messo sul blog ) ?Ho iniziato a scrivere sul blog nel giugno 2003, ho intitolato il blog “pornoromantica” perché avevo appena inventato la parola per dire al mio amore di allora come mi faceva sentire, quindi davvero non immaginavo né i contenuti futuri del blog né che questa parola mi avrebbe portato tanta fortuna! Ho pubblicato il primo post “pornoromantico” parlando tra il serio e il faceto della prima volta che ho scoperto la masturbazione alla tenera età di 21 anni (meglio tardi che mai!) e la reazione dei lettori è stata così affettuosa e partecipata (in molti/e mi hanno raccontato tramite i commenti la loro esperienza) che da quel momento ho continuato su questa strada, andando a scandagliare uno per uno tutti gli argomenti principali dell’amore e della sessualità, sempre cercando di scherzarci su. Poi a un certo punto, vedendo che i contatti del blog fioccavano, ho cominciato a pensare che i miei scritti potessero avere una dignità anche su carta, nel mondo reale. E così ho mandato a una ventina di case editrici una raccolta degli scritti del blog accompagnati da una selezione di commenti dei lettori. Ma senza fortuna. Poi a un certo punto la rivista XL di repubblica mi fece un piccolo articolo sul blog e allora mi hanno chiamato tre case editrici piuttosto importanti, tra cui la Fazi con cui poi ho firmato il contratto.




cosa c'è di nuovo nel libro rispetto al blog ? e quali sono le parti oltre a quella sul tradimento che concordano fra blog e libro ?
Nel libro c’è di nuovo che per non riproporre il blog su carta mi sono inventata una storia, con una protagonista, dei personaggi di contorno e un finale a sorpresa. Molti argomenti sono stati ripresi dal blog, ovviamente quelli più importanti (anche se nel libro, con più tempo per lavorarci, li ho ritoccati e integrati di quello che nella fretta del blog avevo tralasciato), e cioè: masturbazione, sesso orale, bacio e romanticismo, sesso anale, visione di porno, ecc. il tutto cercando sempre di trovare toni divertenti per non annoiare innanzitutto me stessa mentre li scrivevo.
cosa ne pensi dell'ingerenza della chiesa sulla morale sessuale ?
Penso che sia invasiva, e che abbia poco contatto con la realtà. Non si può chiedere ai giovani di aspettare il matrimonio per fare l’amore, o di non usare il preservativo, sono posizioni anacronistiche e che allontanano dalla fede anziché avvicinare, un po’ come la messa in latino. Capisco che non sia facile capire i giovani e stargli vicino, aiutarli a trovare la propria identità sessuale e sentimentale, ma certo i dogmi non aiutano.
Cosa nei pensi della legge sui Dico ?
Che è una proposta importante ma va migliorata in molti aspetti, per fare un esempio i nove anni di convivenza minima per poter accedere al diritto, un’esagerazione secondo me, ma ci sono anche altri punti che trovo migliorabili, quindi senza stare qui a fare un’analisi della legge che non credo neanche di esserne in grado, dico solo che sono lieta che si parli di questa cosa, anche se purtroppo è un occasione per molti fanatici della famiglia di sputare veleno contro le coppie omosessuali, mentre non si è mai visto che un diritto giustamente attribuito a qualcuno tolga qualcosa ad altri che già ne beneficiavano
al settimanale  Panorama del 5\4\2007  hai dichiarato : << (...) Ma non incontro mai persone conosciute attraverso il computer e non voglio una corrispondenza continuativa >> come mai tale scelta ?     
Perché essendo una persona molto romantica corro continuamente il rischio di proiettare i miei desideri su qualcuno che non conosco. Preferisco fidarmi delle sensazioni nella realtà (e non sempre si azzecca pure con quelle) che di quelle che passano attraverso un filtro come la rete, che distorce di parecchio secondo me le relazioni tra persone, quando finiscono per andare un po’ troppo oltre. So di persone che si sono innamorate in rete e quando si sono conosciute hanno iniziato a vivere davvero relazioni bellissime, beati loro! Ma conoscendo me stessa preferisco evitare di crearmi aspettative su sconosciuti o sconosciute, raccontare la mia vita a qualcuno attraverso la maschera del monitor e creare confidenza con qualcuno che magari dal vivo mi farebbe tutt’altra impressione.
un sito ( canali.libero.it/affaritaliani/ N.a e da  cui ho preso la  foto di Carolina  ) a cui hai rilasciato una intervista ha intitolato : << Pornoromantica/ Parla Carolina Cutolo, più scandalosa di Melissa P >> condividi o ti sembra esagerato ?
I titoli, come gli articoli e le interviste sui giornali, spesso sono confezionati ad hoc per un target di lettori, fa parte del lavoro di molti giornalisti, quindi non di rado inventano etichette o slogan per attirare l’attenzione. Ma la cosa non mi preoccupa, e a meno che non ci siano travisamenti pesanti sono contenta quando parlano di me e magari fanno conoscere l’esistenza del mio libro a qualche lettore in più. Questo mettermi su una bilancia con Melissa un po’ me l’aspettavo visto che non solo parliamo entrambe di sesso ma pubblichiamo anche con la stessa casa editrice, ma al momento non mi pare proprio di aver dato tanto scandalo, certo non quanto Melissa!! Si vedrà !!
 quale scrittore fra i grandi della letteratura avrei voluto essere ?
Cacchiarola, mi vengono in mente solo autori sfigati, infelici, malati o morti poverissimi!! Sarà il prezzo da pagare per essere grandi? Diciamo che non vorrei essere nessuno di loro, mi imbarazza solo il pensiero, ma ne avrei voluti conoscere tanti: Borges per l’amore per il sapere, Bulgakov per la fantasia e il genio nel grottesco, la Yorcenaur per la lucidità e la grazia, Neruda per la semplicità, Queneau per il senso del gioco, Jane Austen per il romanticismo, ma finisco qua sennò non finisco più !
quale opera letteraria avresti voluto scrivere ?
Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, ne sarei proprio fiera.
continuerai a scrivere per il blog ?
Il tema pornoromantico mi sembra esaurito e immortalato felicemente nel libro. Non so se avrò un altro blog ma non credo che continuerò con questo, almeno non come l’ho portato avanti fino a quando mi sono messa a scrivere il libro.
nella tua formazione " letteraria " ci sono anche film e riviste porno ed erotiche ? Se si di che genere ( Saffiche , etero , trans, hard harcore , di scambismo , amatoriali , feteciste , etc )
Non ho fatto grande uso di porno, né video né altro, con un’importante eccezione però : i fumetti erotici di papà ! Quando i miei non c’erano andavo a spulciare i piani alti della libreria dove sapevo di scovare cose “strane”!!! Era una cosa segreta e bellissima, di cui oggi rido serenamente con papà.
che differenza c'è secondo te fra erotismo e pornografia ?
Sicuramente c’è una differenza tecnica che però essendo abbastanza ignorante in materia non conosco. Ad occhio e croce l’erotismo ha maggiori velleità artistiche, e spesso riesce meravigliosamente nell’intento. La pornografia ha obiettivi più “pratici”, diciamo, ma a volte nel raggiungere tali scopi riesce ad essere anche qualcosa di più, qualcosa di bello.



 Con questo è tutto . IL  resto cioè  recensione  ed eventualmente  altre domande    nel  prossimo post   " incontro con l'autore " ( che faccio dopo che  ogni autore   è venuto a presentare nel mio paese  il proprio  libro  .Trovate i precedenti  nella tag omonima )   che  scrivero dopo il 18 maggio data in cu Carolina  verra  a presentarlo nel mio paese  





9.4.07

Plagio e simulazione

Plagio e manipolazione


Le religioni hanno sempre edificato il loro potere sul plagio dei seguaci e la manipolazione delle fonti. La storia del semidio figlio di una divinità e di una adolescente sposata eppure vergine è vecchia come il cucco e si tramanda da tempo immemorabile da una religione all'altra con l'obiettivo di circondare di un'aura di credibilità i loro fondatori.
Un millennio e mezzo prima dell'era volgare la religione predominante in Egitto era quella che riconosceva in Osiride, Iside e Horus la triade sulla quale i Faraoni appoggiavano la loro pretesa di schiavizzare il popolo, come provano i dipinti murali rinvenuti a Luxor, che ne raffigurano gli episodi salienti.
Secondo gli egiziani la triade si era formata in seguito all'assassinio di Osiride per mano di Seth - il dio dipinto come un diavolo perché prediligeva il sesso in quanto fattore di procreazione - e alla decisione di Iside, moglie inviolata di un certo Seb, di appropriarsi del suo seme per farlo
 reincarnare nel suo discendente.
Per conseguire il suo scopo, Iside, aiutata da un avvoltoio, si era stesa sul cadavere del dio defunto, aveva concepito Horus, aveva partorito in una grotta, dove il semidio era stato adorato da tre saggi, e lo aveva convinto a vendicare suo padre. Horus allora aveva sfidato e sconfitto  Seth, 
guadagnandosi l'ammmirazione degli dei, che lo avevano premiato mettendolo sul trono che era stato di suo padre. 
Gli elementi sui quali si fonda questo mito sono precisamente gli stessi di quelli che ritroviamo nel mito sul quale è stato fondato il cristianesimo, fatta salva qualche modesta variazione sul tema. L'avvoltoio che ha aiutato Iside a compiere la sua vendetta su Seth infatti è stato trasformato in un serpente che aiuta Eva a compiere la sua vendetta su Dio. Osiride, che si è sacrificato nel tentativo di impedire a Seth di prendere il potere, ma che in seguito viene reincarnato da Iside nel figlio Horus, è stato trasformato in un Dio che si sacrifica incarnandosi in suo figlio per impedire al serpente di appropriarsi del suo trono. E Maria, che assiste senza reagire agli avvenimenti che hanno cambiato 
la sua vita, è stata trasformata in una donna coraggiosa e volitiva.    
Sembrano due versioni della stessa tragedia in cui i personaggi recitano in un ruolo fisso, ma che, come tutte le tragedie di quel tempo, si ispiravano a un mito privo, appunto perché tale, di fondamento storico.
Per convincersi del plagio è sufficiente comunque sostituire Osiride con Dio, Iside con Maria, Horus con Gesù, Seb con Giuseppe, Seth con Satana e i tre saggi con i re magi. 

FAMIGLIE SFRATTATE DAL VATICANO

OFFENDE IL PAPA: SFRATTATO IL MANIFESTO DEGLI SFRATTATI


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I PRECEDENTI...LEGGI QUI


Venerdi 6 si è tenuta a Roma la “via crucis dello sfrattato”, manifestazione indetta dal Comitato lotta per la casa. Alla sua conclusione, sulla piazza del Campidoglio, una manifestante, sotto sfratto esecutivo da parte di una Congregazione religiosa, è stata obbligata dai vigili urbani a riporre il suo striscione, recante la scritta: “Papa Ratzinger: basta con gli sfratti promossi dagli enti cattolici”; striscione riconsegnato solo previa promessa di eliminare ogni riferimento a Benedetto XVI.


Segnalazione pervenuta a     ultimissime@uaar.it


 



 


Pascolo della piovra


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 

Disarmiamo EXA

Tra il 14 e il 17 aprile si terrà a Brescia EXA, la ventitreesima edizione della “Fiera internazionale delle armi sportive, security e outdoor”, promossa e sponsorizzata dalla Fabbrica d’armi Pietro Beretta S.p.A. Ma vi rendete conto? Bambini (è l’unica fiera del settore che consente l’ingresso ai minori), donne e uomini di ogni età visiteranno gli stand della fiera e potranno impugnare un’arma, soppesarla, prendere la mira, sparare (per fortuna per finta!) verso un invisibile bersaglio. Ma non solo, visto che è stata allestita addirittura un’”Area Shop”, in cui entrare senza problemi ed acquistare le armi. Armi leggere e di piccolo taglio vendute come qualsiasi altro prodotto commerciale, addirittura di vari colori per abbinarle a quello della borsa.  Inaudito.

 

L'Italia è il quarto produttore e il secondo esportatore mondiale di armi leggere: Brescia è la provincia leader di questa produzione (quasi il 90%), con 137 “artifici”. La Beretta ha una struttura multinazionale, con fabbriche negli Stati Uniti, in Turchia, Grecia e Spagna; rifornisce le forze armate italiane, l’esercito degli U.S.A., l’aeronautica francese, e numerosi altri paesi. All’esportazione di armi da guerra vere e proprie aggiunge quella delle cosiddette armi leggere o di piccolo calibro che sfuggono ai divieti della legge 185 ma che sono quelle più frequentemente usate nei vari scenari bellici.

 

Non facciamoci fuorviare dalla dicitura “armi leggere”. Rivoltelle e pistole a carica automatica, fucili, fucili mitragliatori, fucili d’assalto e mitragliatrici leggere… sono state definite dal Segretario Generale dell'O.N.U. Kofhi Annan, nel luglio 2001, "armi di distruzione di massa". Per definirne la portata distruttiva basti ricordare che, nell'ultimo decennio, due milioni e mezzo di bambini sono stati uccisi in conflitti dove sono state usate armi leggere e cinque milioni sono diventati disabili.

 

Ma non è ancora tutto. In fiera, oltre all’area acquisto, c’è anche una zona “D-Fence”, aperta ai solo operatori accreditati all’ingresso. “La scelta di istituire questo spazio risponde alle richieste di un settore significativo della realtà economica bresciana e non solo e va nella direzione di soddisfare quella necessità di maggiore sicurezza per i cittadini”. Le armi che sono esposte in questa area sono strumenti ad alta tecnologia e dotazioni in uso alle forza antisommossa delle polizie di paesi “democratici” e non; si va dalle cosiddette “armi meno che letali” ai gas lacrimogeni, dalle munizioni speciali agli spray irritanti

8.4.07

Corruzione e potere

Corruzione e potere


Per rimpinguare le casse disastrate dello Stato Pontificio, alle quali aveva largamente attinto per sostenere le sue guerre e dare libero sfogo alla sua passione smodata per il lusso, Leone X, uno dei pontefici più discussi della Storia del Papato, formulò un elenco delle somme di denaro che i "peccatori" dovevano versare alla chiesa per guadagnarsi il paradiso.
Il perdono in cambio di denaro, a prescindere dall'entità del "peccato" di cui il "pentito" si era macchiato, è stata una costante nella politica della chiesa, la cui sconcertante avidità si è andata via via rafforzando in concomitanza con il crescere del suo potere di controllo sulle masse. Più denaro frodava ai fedeli e più febbrile diventava la sua brama di ricchezze. 
Il campionario di varia umanità di cui si parla in questo elenco, conosciuto come la "Taxa Camarae", comprendeva eretici convertiti e usurai, eunuchi e truffatori, pedofili e criminali, stupratori, adulteri e gli altri tristi 
figuri che dovevano essere presenti nella società  di quei tempi in una percentuale di gran lunga superiore a quella odierna.  
Le disposizioni della "Taxa Camarae"- della quale riporto qualche esempio - testimoniano il clima di terrore creato dalla chiesa, per indurre un senso di colpa nel popolo e "aiutarlo a liberarsene" tramite il pagamento di una cifra alla portata di tutti.
"Chi affoga il figlio pagherà 17 libbre".
"Chi uccide la moglie per risposarsi pagherà 32 libbre".
"Il frate che vive in un eremo con una donna pagherà 45 libbre".
"L'adultera che non si pente pagherà 87 libbre".
"Il prete che si accoppia con una bestia pagherà 219 libbre".
L'esiguità della somma richiesta per i delitti familiari e le trasgressioni sessuali dei fedeli dimostra che la chiesa considerava questo genere di "peccati" 
meno importanti rispetto a quelli che riguardavano i religiosi.
"Chi vuole la salvezza per i delitti futuri pagherà 168 libbre".
Ho riportato questa disposizione a parte per la sua somiglianza con una moderna assicurazione sulla vita, estesa però a quella che viene promessa ai credenti dopo la morte. Stipulandola infatti si evitava la prigione prima e l'inferno dopo. Un vera e propria istigazione a delinquere. 


Un'altra guerra di religione: il testamento biologico
http://www.youtube.com/watch?v=dJRFosSB0HM

non so chi è peggio tra trap e neomelodici ( ovviamente senza generalizzare ) "Frat'mio", "Lione", "Amo'": i post che esaltano gli omicidi, a Napoli, e le armi «facili» nelle mani dei ragazzi

Dice: «Gli zingari». Dove hai preso la pistola? «Dagli zingari». E sarà pure vero. E se è vero, certo non lo ha scoperto guardando Gomorra, ...