QUESTO E' UN VECCHIO INALATORE PER PER AREOSOL ! L'AVETE MAI VISTO ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
16.3.09
Primo atto
Treatrino a vicolo dell'Archetto
"La sora Franca ciuca"
Co 'no strillo drento 'na càmmera de uriòne Prati nel 1938, è nata 'na fijetta, è nata "la sora Franca". Era troppo ciuca, 'na cratura, pe' capì che era quer fuggì... fuggì da Roma bella! C'era la guera. Chi téla su li monti, chi téla ne le campagne, chi ne le grotte, e chi ne li rifuggi, questa era la còrpa de la "sora guera".
Franca crésceva e nu' intènne epperché dovéva dormì su un' 'na cùccia fatta de canne er lenzolo fatto de fòje de granturco. La notte li grilli je cantàveno la ninna nanna. Era tutto un giucarèllo, ruzzàva accòsto ar fòsso impastàva la gréta e zompettàva co le ranocchie, ma era troppo pupa, pe' capi perchè l'omini s' ammazzaveno.
Ogniggiorno a la larga giù pe' la valle de Civita, se sentìveno li botti da lontano e su nonna la "sora Betta", je sviava er discorso e je diceva: "Cocca nu' ave pavura, è tu' nonno che sta in celo, che spacca le noci". Poi quanno vedeva che lo sguardo se fissàva vèrzo er celo, je riccontàva de fate, de folletti, der Prèncipe azzuro, je parlava de li fiori e la prenneva pe mano e la trascinava pe levaje la pavura e je diceva:" "Vieni cocca, guarda come so' belli st'arberi, senti l' erba profumata ?" e lei dietro sartellanno filice j'annàva apprèsso e se sentiva 'na principéssa der bosco. Quanti inzògni drento quer bosco de castagni, sempre co l'occhi a cercà er sole, s'encantava quanno vedeva l'ucèlli volà, se sentiva ciuca...ciuca accòsto a quei giganti, quantereno gròssi qell'arberi pieni de foje, er celo se védeva a spicchi e li raggi der sole niscòsti giocàveno tra le foje, se sentìva bòna tramèzzo a la natura bella.Immagine in rete. Franca Bassi
15.3.09
Senza titolo 1367
Mi batti in testa
Penso a te
mi batti in testa
incessantemente
ti muovi davanti ai miei occhi
sinuosa
danzi e sorridi
i tuoi occhi brillano
dolce visione
così lontana
mai tanto vicina
non mi appartengo più
vedo te
solo te
mio delirio
ti accarezzo con l’anima il volto
e mi sperdo nella luce dei tuoi occhi
fuori è armonia
dilaga la primavera
in cielo volo di rondini
in terra esultano i prati
e nel cuore l’amore
Pietro Atzeni
Senza titolo 1366
Poco tempo fa vi ho parlato di Joseph, un bambino malato della sindrome di Leigh.
con questo video voglio farvelo conoscere, farvi vedere le difficoltà ke ha nello spostare tovaglietta e bavaglino, ha solamente 4 anni e se entro brevissimo tempo i suoi genitori non riescono a trovar 300.000 € quando avrà 5 anni Joseph morirà.
voglio parlarvi un attimo di azzurra: è affetta dalla stessa malattia di Jo, oggi ha 6 anni (a ottobre 7) i dottori avevano detto ke non li avrebbe mai compiuti e invece ha fatto dei passi da gigante, mattia (di milazzo (ME) affetto dalla sindrome di West, tetraparesi spastica e epilessia) il 20 aprile vola in florida, grazie a varie manifestazioni e donazioni di gente comune.
se questo video vi ha toccato vi invito di tutto cuore a fare visita al suo blog http://wwwjosephunangiolettodasalvare.blogspot.com (il link sembra errato ma non lo è) non c'è molto ma l'essenziale x sapere la storia e donare un piccolo contributo. Nel mio blog invece metto altri casi di bambini oltre quello ke succede, passo dopo passo, a Joseph.
oggi stesso joseph a studio aperto, nell'edizione delle 12:25. mettetelo sui 15min e 20 secondi, è breve ma kiarissimo
http://www.video.mediaset.
anke un solo centesimo è importante. grazie! Lucy
I RAGAZZI CHE SI AMANO
Per un'amante della musica nera come me è impossibile non conoscere Spike Lee per il suo mitico film "Mo' Better Blues". Ma non sapevo che avesse promosso un festival di corti e mediometraggi per sostenere il cinema indipendente ovvero: Babelgum Online Film Festival.
Oltre ad essere un amante del soul,blues and jazz music sono anche un inguaribile romanticona e sulla sezione short film, c'è un titolo che mi ha colpito moltissimo: I ragazzi che si amano, come l'omonimo poesia di Jacques Prévert! A mio parere è un filmato assolutamente da vedere e soprattutto da votare, perchè merita di essere al primo posto.
Perfetto, ora vi spiego come si fa a votare:
- Seguite questo link
- Installate il Babelgum Player
- Cliccate sull'icona rossa "Go Full Screen to Vote Now!"
- Appena inizierà il video, una finestra pop up vi inviterà a votare
- La finestra appare in basso sullo schermo (vedrete il bel faccino di Spike Lee, quel ometto con gli occhialoni) ma mi raccomando dovrete essere in modalità full screen.
- Cliccate sul tasto VOTE ed è fatta!
Bisogna sempre premiare le persone che lavorano con la passione, l'impegno e amore per ciò che realizzano.
Vi auguro buona visione e grazie a tutti quelli che daranno il loro contributo, omaggi cinefili.
A.
Miti e leggende del '900 - Marilyn
Norma Jeane nasce povera, sconosciuta e bruna, Marilyn muore ricca, celebre e bionda. Questa dicotomia caratterizza tutta la sua vita, segnata tra ciò che era e quello che sembrava, quello che avrebbe voluto essere. come dice A. Miller. « Marilyn, la bimba che è in te coglie l'allegria e la promessa, la donna che è in te vede la tragedia e la mortalità »
Successo, ricchezza, stuoli di fans adoranti non le fanno dimenticare un’infanzia misera, l’ignoranza. l’orfanotrofio, il padre ignoto la madre alcolizzata e suicida.
Ha tanti amori, Marylyn, da Y. Montand a Kennedy, sposa il drammaturgo Arthur Miller che, certamente affascinato dalla sua prorompente bellezza, non le perdona l'ignoranza e la fragilità, spingendola sempre più nella baratro della depressione. Forse solo il secondo marito, il campione di Baseball Joe Di Maggio, la ama veramente e dopo la morte ogni settimana fa recapitare rose rosse sulla tomba di Marilyn.
Per non dimenticare.... - 1
Rachel Corrie
16 marzo 2003 ore 16:57 - Gaza
Io vissi in una terra
la mia terra lo stesso mare
La "Terra del Sole" lo stesso cielo
La "Terra Santa" lo stesso mare
Da noi la chiamano MAFIA
" ...A corromperlo fu la fede nelle menzogne,
un delirante autoinganno la regola di vita."
Da voi non potete nemmeno chiamarla. Se dite Israele non è giusto se li chiamate ebrei non è vero, il MALE il CRIMINE l'INFAMIA non ha stato non ha bandiera non è mio non è tuo nostro è il sangue, nostro il dolore le lacrime.
Lo stesso sole sotto lo stesso cielo e lo stesso mare che ci bagna ...........
Per non dimenticare Rachel Corrie.
In mezzo a questo gruppo di eroi c'è una faccia che segna la vergogna
Di un'occupazione brutale che nega i diritti di un popolo
Ed il coraggio di una giovane donna che lottava contro corrente
Migliaia di grida intorno al mondo,
Pace e Giustizia nei nostri tempi
Da Olympia alla Palestina, dove trovò la sua tragica fine
Nella piccola città di Rafah in un fatidico pomeriggio
Un grande bulldozer in movimento, che stava demolendo un'altra casa
Le stesse cose accadono ogni settimana, da Betlemme a Ramallah
Bambini assassinati sul terreno per il crimine di aver gettato pietre
Soldati ai checkpoint, che tengono le persone lontane dalla propria casa
Quel bulldozer le passò proprio addosso, e sbattè il suo corpo a terra
L'hanno portata all'ospedale, dove è morta quella notte
E i suoi genitorni l'hanno pianta ogni giorno ma ancora continuano la lotta
Tiene i bambini lontani dalle scuole e i contadini lontani dai campi
Adesso spetta a voi e a me, altrimenti Rachel sarà morta invano.
Lotteremo insieme per tentare di porre fine al dolore?
POWER POINT: Rachel Corrie volontaria uccisa dall'esercito israeliano
GRAZIE!
A me non interessa sapere quel che fai nel tuo Paradiso.
14.3.09
c'era una volta un Ulivo
Alburu di paci e d'amori
T'hani firut'ancora alburu caru ( 1)
chi da sempri hai dunatu l'alimentu
t'hani sfregiatu pa' un dilòimentu
d'un carrasciali in Sardigna Raru( 2)
tu in silentiu firutu ti ni stai
inn'anzi a occhj cechi o indifferenti
tristu comu non sei statu mai
disrinziatu da tu tutta chissa jenti
Un tempu eri simbulu di paci ( 3 )
in bucca ala culumba bulendi
ogghj l'omu no sa più lu chi faci
distrui senza sape liui ch'è firendi
A cristu redentori (4) era dunatu
lu ramu d'uulia a fratellanza
Oggj no più ,t'hani mutilatu
pa coisi grassi e bassa custumanza ( 5 )
Da oggj
Simmai piantemu alòburi di paci ( 6 )
no lachemu chi fasccini più scempi
curemuci la tarra ela so paci
siam'oggj e dumani noi l'esempi
Solu si piantiamu tanti pianti
sara' la tarra ricca e accoglienti
no com'è oggj , cun lutti e pienti
Solui cussi saeremu ricchi tutti canti
Stheddi no piddheti chiss'esempiu
curemulu ch'è a noi faori
no lachemu chi nifaccianipiù scempiu
di l'alburu di pacie d'l'amori
Traduzione
albero della pace e dell'amore
Ti hanno ferito ancora caro albero (1)
che da sempre hai donato l'alimento
t'hanno sfregiato ,per un divertimento
di un carnevale in Sardegna raro (2)
Tu in silenzio ferito te ne stai
innanzi ad ocvchi cieci ned indifferenti
triste ncome non sei stato mai
disprezzato da tutta quella gente
Un tempo eri simbolo di pace (3)
in becco ala colomba nel volare
Oggi l'uomo non sa che sta facendo
senz avvedersi di chi sta ferendo
A cristo rendentore era donato
il ramo dell'ulivo a fratellanza (4)
Oggi nnon più l'hanno mutilato
per cose grasse e bassa costumanza (5)
Da oggi
Semmai piantiamo alberi di pace ( 6 )
non lasciamo che facciano più scempi
curiamoci la terra e la sua pace
siamo oggi e domjani noi gli esempi
Solo se piantiamo tante piante
sara' al terra ricca ed accogliente
Non come l'oggi con lutti e pianti
Solo cosi saremo ricchi tutti quanti
Giovani non prendete quell'esempio
curatelo ch'è a noi in favore
non lasciate vje si faccia più lo scempio
Dell'albero dela pace e dell'amore
2) l'albero è stato capitozzato brutalmente perchè d'impedimentoi alle riprese televisive durantre le sfilate del carnevale ,. ma non c'è da meravigliarsi in un paese dove abbattano ( di spolito ci voglio tempi lunghi per gli edigfici pericolanti un facciata del palazzo che risaliva ala fine del '700 inizio 800 3) solo quelli l'hanno fatto sono i soli responsabili oppure anche il silenzio e l'indifferenza di noi altri cittadfini ?
4) simbolo di pace ( in senso laico ) di ressurezzione ( in senso religioso )
5) Usanza del mio paese il ramoscello d'ulivo veniva decorato a seconda dele persone a cui si n donava con i maggini religiose o laiche per essere donatoi ale persone care e a gli innamorati . E Aadirittura , messo inalto a letto era di buon auspicio per tutti i componenti della famiglia
Er treatrino a vico dell'Archetto
Immagine di franca bassi treatrino portatile
'sto treatrino lo conòscete già, ma quello che scrivo, lo sto facenno, mò, pe' voi. Mortìssimi anni addiètro domannài a un dottòre da levà la 'timidezza'. Me rispose: "Sora Franca, faccia treatro, reciti, parli co' tante perzòne, scriva e lègga a voce arta, l'aiuta." Sgranài l'occhi, presi còre e je rispòsi: "Ma dottò! aripèto: che so' timida, che so' tartajòna, che me vergogno, e me ordina da recità? Fòrze nu' me so spiegata bene? e je aripèto: a Dottò... so' timidaaaa, e tartajòna...!".Vojo 'na medicina, er dottòre co' 'na santa pacènza, co' un risarèllo sur grugno, me aripète la medèma canzòna, "recità...recità, tanto la vita è tutta 'na giòstra". 'Gniggiòrno, me giràveno e rigiràveno ner ciarvèllo 'ste parole, e me dicevo: "Mo, nu' so solo timida, ma me sento li fili ner ciarvèllo come se comìnceno a impiccià". Ereno belli, 'sti fili colorati, e io co' 'na pacènza, li tiravo fori da 'sta scatoletta, co' delicatezza! piano ...piano, uno a uno e con un ago, je cucevo puro er vestivo, lo giravo pe' le mani, lo guardavo je trovavo puro li difetti, e dietro a un siparietto le movevo, come le marionette der treatrino; je mettevo puro er nome, er primo ch' ariscappà fòra, era er filo, quello più vicino, e l'ho chiamato er "Folletto Buzzichino", e poi quanti Folletti, le Fate der bosco, li gabbiani, le gabbianelle, 'na Principessa er Prencipe azzuro, la sora Nina, Romoletto, facevo parlà l'arberi, li fiori, le funtane, e nu' la vojo fa' troppo lònga, ma 'na cosa era vera, me sentivo mejo, piano piano che er bannolo se sistemava, me sentivo proprio mejo, e me ripetevo: "Me sa che er dottòre c' aveva puro ragione". Còcchi amichi mii, sto scritto è, er prorogo, poi in 'sta sittimana , ce sarà la seguènza. Gràzzie, pe' la vostra pacènza, e pe' le belle parole che me rigalate, ve vojo bè. Franca Bassi
...Ascolta
Ascurta
Ghetamiche in cara s'allega terrìbile
Poite no cheres inténdere?
No intendes chi cada nèrbiu tuo tortu
tzìrriat comente trùmbia de birdu
s'amore est mortu...
S'amore est mortu
Ascurta
Arrespùndemi chene narrer àbulas..
comente duas losas
In cara sos ocros si che sunis ispitinde...
Ego isco chi s'amore est belle ispittiu.
Belle
A prus de unu sinnu intzerto s'anneu
Vladimir Vladimirovic Majakovskij
– "Ascolta..."
Gettami in viso la parola terribile.
Perché non vuoi udire?
Non senti che ogni tuo nervo contorto
urla come una tromba di vetro
l'amore è morto...
l'amore è morto...
ascolta
rispondimi senza mentire...
come due fosse
in viso ti si scavano gli occhi...
lo so che già consumato è l'amore.
Ormai
a più d'un segno vi riconosco la noia
Meloni e company facessero leggi più serie anzichè Vietare le parole «handicappato» e «diversamente abile» nei documenti ufficiali. un linguaggio più inclusivo non si fa per via legislativa
se invece di fare una legge per una cosa di poco conto visto che la sostanza non cambia facessero leggi o almeno modificase...
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