Ricapitolando.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
6.9.21
rosicate , incrocio fra culture occidentale e islamica , virologi da salotto
5.9.21
chi lo ha detto che la pubblicità sui social ed in internet sia solo invasiva ? ecco come ho appreso della storia di Mariasilvia Spolato la prima donna in italia a fare coming out in tempi non sospetti
spirito nel buio - zucchero
in viaggio -fiorela mannoia
Leggi anche una storia simile
Quando scrivo ( in realtà la maggior parte delle voltew copio e incollo roba altrui ed rielaboro con parole miej o aggiungo miei giudizi \ commenti ) post per il nostro blog , ascolto musica in rete . In questo caso spotify free ( ovvero l'ozione con pubblicità ) da cui è tratto la colonna sonora del post d'oggi ed grazie ad uno spot per una trasmissione su tale canale che ho appreso ( anzi riappreso l'avevo dimenticata ) la storia di Mariasilvias Spolato che riporto sotto
Mariasilvia Spolato
Mariasilvia Spolato (Padova, 26 giugno 1935 – Bolzano, 31 ottobre 2018) è stata un'attivista per i diritti LGBT italiana. È stata una delle pioniere del movimento per i diritti delle persone omosessuali e la prima donna in Italia a dichiarare pubblicamente la propria omosessualità.[1] Per questa ragione venne discriminata e perseguitata.[2]
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nacque a Padova il 26 giugno 1935 e nella stessa città nel 1961 conseguì la laurea con 85/110 in scienze matematiche. Per un periodo lavorò e visse a Milano. Trasferitasi a Roma, nel 1971 fondò il Fronte di Liberazione Omosessuale (FLO),[3] movimento poi confluito nel Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano (F.U.O.R.I.) e insieme ad Angelo Pezzana fondò la rivista Fuori! nel 1971[4][5] alla cui redazione collaborò firmando molti articoli. Nel 1972 partecipò alla manifestazione dell'8 marzo a Roma portando - per la prima volta in Italia - un cartello del Movimento di Liberazione Omosessuale. Le fotografie della sua partecipazione alla manifestazione vennero pubblicate dal settimanale Panorama[2] e questo le creò dei problemi.[6]
Partecipò a quella che è stata chiamata “la Stonewall italiana”, ovvero la manifestazione di protesta per il primo Congresso internazionale di Sessuologia del CIS (Centro Italiano di Sessuologia) che come tema aveva i “Comportamenti devianti della sessualità umana” e che si svolse al Casinò di Sanremo dal 5 all’8 aprile 1972; in quell'occasione fu intervistata, dando il proprio nome e cognome, dal Corriere della Sera.
Il suo attivismo LGBT e la pubblicazione di libri sullo stesso tema portarono il Ministero dell'Istruzione a licenziarla con la motivazione di essere «indegna» all'insegnamento. Per via del suo orientamento sessuale venne allontanata dalla sua famiglia e senza fissa dimora vagò per varie città italiane. In seguito a una grave infezione a una gamba venne ricoverata in un ospedale di Bolzano e successivamente accolta nella casa di riposo Villa Armonia, dove visse gli ultimi anni di vita.[2][7]
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Mariasilvia Spolato, I movimenti omosessuali di liberazione, Milano, Asterisco Edizioni[8][9], 2019. (Introduzione di Elena Biagini, contributo di Dacia Maraini)
- Mariasilvia Spolato, I movimenti omosessuali di liberazione, Roma, La nuova Sinistra, 1972. (prefazione di Dacia Maraini)[10]
- Mariasilvia Spolato, Gli insiemi e la matematica: Con 120 esercizi 1969/1972, Bologna, Zanichelli, 1970.[11]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Addio a Mariasilvia Spolato, la prima a dire «io amo una donna», in Alto Adige, 7 novembre 2018. URL consultato l'11 novembre 2018.
- ^Salta a:a b c È morta Mariasilvia Spolato prima italiana a dichiararsi omosessuale, su repubblica.it, 8 novembre 2018. URL consultato l'11 novembre 2018.
- ^ Gianni Rossi Barilli, Il movimento gay in Italia, Feltrinelli, 1999, p. 48, ISBN-10: 8807815591 ISBN 978-8807815591.
- ^ Myriam Cristallo, Uscir fuori: dieci anni di lotte omosessuali in Italia : 1971-1981, Roma, Teti, 2017, pp. 42 e ss., ISBN 978-88-99918-05-7.
- ^ (EN) Italy's first 'publicly gay' woman Mariasilvia Spolato dies at 83 - PinkNews · PinkNews, su www.pinknews.co.uk. URL consultato il 13 novembre 2018.
- ^ È morta Mariasilvia Spolato, la prima italiana a fare coming out, in Rolling Stone Italia, 8 novembre 2018. URL consultato l'11 novembre 2018.
- ^ Mai più sotto i ponti, su stpauls.it. URL consultato il novembre 2018.
- ^ Asterisco Edizioni, su asteriscoedizioni.com.
- ^ Asterisco Edizioni, su www.facebook.com. URL consultato il 21 luglio 2019.
- ^ dettaglio documento, su opac.bncf.firenze.sbn.it. URL consultato il 13 novembre 2018(archiviato dall'url originale il 14 novembre 2018).
- ^ dettaglio documento, su opac.bncf.firenze.sbn.it. URL consultato il 13 novembre 2018(archiviato dall'url originale il 13 novembre 2018).
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Mariasilvia Spolato,I movimenti omosessuali di liberazione, 2019, Asterisco Edizioni, ISBN 978-88-944371-0-2.
- Gianni Rossi Barilli, Il movimento gay in Italia, 1999, Feltrinelli, ISBN-10: 8807815591 ISBN 978-8807815591.
- Myriam Cristallo, Uscir fuori: dieci anni di lotte omosessuali in Italia : 1971-1981, Roma, Teti, 2017, ISBN 978-88-99918-05-7.
- Andrea Pini, Quando eravamo froci: gli omosessuali nell'Italia di una volta, Milano, Il Saggiatore, 2011, ISBN 978-88-428-1654-6.
- Massimo Consoli, Independence gay: alle origini del Gay pride, Bolsena, Massari, 2000, ISBN 88-457-0158-1.
- Elena Biagini, L'emersione imprevista. Il movimento delle lesbiche in Italia negli anni '70 e '80, Pisa, Edizioni Ets, 2018, ISBN 978-88-467-5300-7
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Fuori!
- Incuriosito da vari siti ho scoperto che fu una persona che pur Non avendo cercato i riflettori Mariasialvia, ma non voleva tacere, non voleva nascondere. A una manifestazione femminista, nel 1972, aveva dichiarato pubblicamente la sua omosessualità, l’aveva scritta su dei cartelli. A Milano aveva partecipato al 1968 e nel 1971 aveva fondato il FLO, Fronte di Liberazione Omossesuale, e larivista Fuori. Firmava con il suo vero nome, rarità all’epoca, gli slogan: «Lesbiche uniamoci», «Donne, impariamo ad amarci tra noi», «Usciamo fuori». Ed ecco che le pene dell'inferno che ha dovuto passare ( vedere sopra la agina di wipedia riportata ) la consapevolezza di averla collettivamente dimenticata . Infatti la notizia della sua morte non sarebbe forse neppure divenuta pubblica se il fotografo Lorenzo Zambello e il quotidiano Alto Adige non le avessero dedicato la giusta attenzione e che ha avuto "il grande onore poterla fotografare" prima che morisse contribuendo così a mantenere viva la memoria di una persona che ha messo la lotta per i propri ideali e un mondo meno crudele al di sopra di tutto. E così la sua morte le ha in qualche modo restituito un riconoscimento pubblico, come pioniera del movimento per i diritti delle persone omosessuali; dall’anonimato in cui aveva vissuto la seconda parte della sua vita è tornata a far parlare di sé: numerosi articoli di giornale hanno ricordato la sua storia, il suo gesto coraggioso che ha pagato così duramente. potrebbe aiutarci a rimettere al centro da una parte la memoria,dall’altra la relazione e la cura e solidarietà reciproche necessarie alle politiche di movimento: andare e tornare tutti insieme. Ma ricordare Mariasilvia oggi, nell’epoca della consacrazione della normalizzazione, è anche una spinta a rimettere in discussione la marginalizzazione e la cancellazione di tutte le espressioni di radicalità dei nostri movimenti senza le quali, come la storia di Mariasilvia Spolato dimostra, il cambiamento non avrebbe avuto luogo e probabilmente non avrà luogo in futuro.
- https://www.vanityfair.it/news/storie-news/2018/11/09/storia-mariasilvia-spolato-morta-lesbica-coming-out-donna
- https://ilmanifesto.it/la-luminosa-radicalita-di-mariasilvia-spolato/
- http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/15474/
- https://www.elle.com/it/magazine/women-in-society/a36645361/mariasilvia-spolato-prima-lesbica-italia/
le meraviglie di queste paraolimpiadi ( tokyo2020\1 ) corpo e mente, Platone dalla tripletta di Le tre medaglie di Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto nei 100 metri a Rita Cuccuru e Zheng Tao nuotatore leggendario
premetto che Savino mipiace poco e nulla lo vedo come un dottorino ed un prezzemolino . Ma a volte , ed è questo uno dei casi , ha perfettamente ragione . Il discorso che fa , vedi articolo sotto , sul corriere della sera del 4\9\2001 , lo si può riferire anche ad altre storie delle , trascuratissime dai media ufficiali e di stato ed relegate ad mero evento sportivo secondario , paraolimpiadi . Infatti oltre all'articolo in questione riporto altre storie che mi hanno colpito di queste paraolimpiadi
La tripletta dell’Italia alle Paralimpiadi: corpo e mente, Platone corre con le velociste azzurre
Le tre medaglie di Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto nei 100 metri raccontano l’essenza vera, classica, dello sport
L’ATLETA È TORNATA DA TOKYO
Paralimpiadi, Rita Cuccuru festeggiata dalla
sua Maranello "I Giochi? Esperienza unica"
Non ha raggiunto il podio ma va bene così, anche perché la sua testimonianza di coraggio e determinazione vale comunque una medaglia. L’esperienza olimpica di Rita Cuccuru, ottava nel triathlon alle Paralimpiadi di Tokyo, "è stata – parole sue – qualcosa di unico", ed unica, a suo modo, è stata anche l’accoglienza che le ha voluto riservare l’amministrazione di Maranello, che ha organizzato un happening che ha visto la giunta – c’erano il sindaco Luigi Zironi e l’assessore allo Sport Mariaelena Mililli – complimentarsi con Cuccuru, consegnandole una targa ricordo: detto che, a maggior ragione quando si parla di Olimpiadi, vale sempre il motto decoubertiniano ("l’importante è partecipare"),
Cuccuru ha comunque portato a Tokyo il nome di Maranello, e la circostanza è stata sottolineata dall’amministrazione in occasione della ‘cerimonia’ andata in scena ieri sulla piazzetta antistante la biblioteca Mabic, nel corso della quale la Cuccuru ha annunciato di voler partecipare alle qualificazioni per le prossime Paralimpiadi, a Parigi nel 2024.
Nonostante tutto non si è abbattuta e non abbatte facilmente . Infatti, oltre il suo passato pre paraolimpico era una promessa del calcio femminile ad alto livello ( serie A ) come testimonia la sua "biografia" , il suo motto è : << Che la mia tensione diventi coraggio, e la paura diventi la mia forza.>>( dallla siua pagina fb )
Zheng Tao in numeri: la storia del nuotatore cinese leggenda alle Paralimpiadi
Si chiama Zheng Tao ed è il nuotatore paralimpico dei record. Ecco alcuni numeri per capire come mai se ne parla e perché il suo nome ha segnato anche le Paralimpiadi di Tokyo 2020.
Il 2012 è l’anno in cui Zheng Tao ha vinto la sua prima medaglia d'oro. Si è trattato dei 100 metri in stile dorso. I Giochi erano quelli di Londra.
Il 2016 è l’anno del miracolo: a Rio de Janeiro, Zheng Tao ha vinto la medaglia d'oro ai 100 metri dorso maschili nonostante un infortunio alla parte bassa della schiena. Non solo, ha anche stabilito il record mondiale di 1:10.84.
Alle Paralimpiadi estive 2020 di Tokyo, ha vinto la medaglia d'oro all'evento Butterfly maschile con un record mondiale di 30.62.Sempre alle Paralimpiadi estive 2020 di Tokyo ha conquistato il primo posto sul
podio all'evento dorso maschile e la medaglia d'oro ai 50 metri in stile libero.
Paralimpiadi: a cerimonia chiusura portabandiera più giovane
Matteo Parenzan alfiere azzurro. Pancalli,'E' presente e futuro'
A renderlo noto è il Comitato italiano paralimpico, indicando l'atleta triestino, appartenente alla squadra azzurra di tennistavolo e più giovane componente della nazionale italiana paralimpica con i suoi 18 anni compiuti proprio il 23 giugno, giorno della consegna da parte del Presidente della Repubblica SergioMattarella della bandiera alle spedizioni olimpica e paralimpica .
Entusiasta l'atleta azzurro: "Sono davvero felicissimo ed emozionato - ha confessato Parenzan - me lo avevano detto un paio di giorni fa e oggi che è ufficiale posso dire di essere orgoglioso per il ruolo che ho ottenuto per domani sera. Un ruolo davvero prestigioso, quello di poter portare in alto il Tricolore italiano alla cerimonia di chiusura, i colori di una nazionale e di un Comitato paralimpico intero. Ho coronato un altro grande sogno, dopo aver potuto partecipare a un'esperienza davvero unica: dovrò essere bravo a metterla in pratica già dai prossimi tornei". (ANSA).
4.9.21
Borja Valero, dalla serie A ai dilettanti: "Scelta di testa e cuore". E ad allenarsi arriva in Vespa
da https://www.unionesarda.it/ e repubblica
L’ex Real Madrid, Fiorentina e Inter firma per la società di Firenze, il Centro Storico Lebowski, sposando il progetto sportivo e sociale
La firma (Facebook-Centro Storico Lebowski) |
con la presidente e la vice |
La 'danza' della balena sotto la tavola da paddle: le immagini dal drone
<iframe class="rep-video-embed" src="https://video.repubblica.it/embed/green-and-blue/biodiversita/la-danza-della-balena-sotto-la-tavola-da-paddle-le-immagini-dal-drone/395151/395860&width=640&height=360" width="640" height="360" frameborder="0" scrolling="no"></iframe>
Le incredibili immagini catturate da un drone in Argentina: Analia Giorgetti durante un giro in mare con la sua tavola da paddle si è imbattuta in una maestosa balena che le ha girato intorno, incuriosita, in quella che può sembrare una danza elegante. "E' stato un momento magico e un privilegio per me", ha affermato la donna, che nello stesso giorno festeggiava il suo compleanno. Le immagini sono state realizzate dal fotografo naturalista Maxi Jonas
Meloni e company facessero leggi più serie anzichè Vietare le parole «handicappato» e «diversamente abile» nei documenti ufficiali. un linguaggio più inclusivo non si fa per via legislativa
se invece di fare una legge per una cosa di poco conto visto che la sostanza non cambia facessero leggi o almeno modificase...
-
https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
-
dalla nuova sardegna del 17\10\2011 di Paolo Matteo Meglio le manette ai polsi, piuttosto che una pallottola in testa. C...
-
Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memor...