20.5.09

prima di sposarvi o convivere fartelo protetto







Film pour le port du préservatif - kewego
Publicité pour le port du préservatif et contre le sida, ce clip fait partie d'une série d'animations sur le même sujet





ringrazio la cdv http://sieropositiva.splinder.com per avermelo fatto conoscere e condiviso su facebook

SENZA SE, SENZA MA! Video di Donatella Camatta

perchè sono un sognatore

                                 chi rifiuta il sogno deve mmastrubarsi con la realtà                                                                                    ennio flaiano  1910-1972 



foto  tratta  da  www.lazyclan.com/foto/sogno.jpg

IL che non sempre è piacevole e bello anchje se necessario . L'uinica soluzione è unire i sognoi \la fangtasoia con la realtà ovvero il cuore e la mente .  Su cui non mi  dileguo  oltre  perchè  ne  ho (  e  ne  parlo spesso  e    ne  parlate   spesso   )  . Quindi andate  a leggervi o  a rileggervi le  faq    e  l'archivio  ,  ma se  nel caso  ne  volesse  sapere  di più  po  avesse  delle dfifficoltà  non esiti a  contattarmi   resgto 8 ovviamente  nel limite  del  possibile  )  a  disposizione   qui  o nell amia email  o  su facebook  mi  trovate  come  : 1)   useppes@tiscali.it  lo trovate   anche   fra le  icone  di   destra  .,  2)    scano.giuseppe@libero.it creato dopo  l'equivoco  con l'assistenza

dedicato a falcone e Borsellino e non solo






sia a chi fa antimafia in modo ambiguo e di parata cioè mediatica e personalistica da prima donna ( non faccio nomi perchè coem  mi  è stato consigliato da  una  cdv : <<   fatti di questo tipo si possono scrivere in privato, ma pubblicati in un forum vorrebbe dire passare il resto dei tuoi giorni in tribunale a difenderti, con aggravio di soldi che man mano verranno sempre più a mancare. Certa gente si muove si muove così   >> , di più non dico   di più  non parlo     chi capisce  e   capisce  quindi  non fatemi domande   tanto non risponderò . Unico  consiglio che posso dfarvi  è diffidate  di certi  maestri    e  di chi  si da  l patente   d'antimafia  e  dellle primedonne    ) sia a chi la fà .  rischiando in prima persona come quelli di Telejato o Piera  aiello 

Senza titolo 1499

Africa chiama Europa


Questo blog affaticato cerca di scrivere qualcosa di non troppo scontato sul tema deiafrica migrant migranti, cosa difficile perché sulla questione si sono già espressi in tanti, comprese persone di grande competenza e autorevolezza. Tuttavia è troppo il disgusto per il consueto tatticismo con cui si muove il nostro governo nell’affrontare i problemi (*), accompagnato come sempre da una grande capacità mediatica che anche in questo caso va a sposarsi benissimo con le ventate emotive di ampi settori dell’opinione pubblica.
E’ per me innegabile l’estrema complessità del problema, che esclude risposte facili sia nel senso dell’accoglimento che in quello del respingimento: trovo peraltro scontato che sia necessario porre un freno all’attuale flusso migratorio proveniente dal Mediterraneo, se penso a quanto poco può offrire l’Italia in termini di bacino occupazionale rispetto al potenziale numero di migranti provenienti dal continente africano, e senz’altro vanno affrontate le bande criminali che gestiscono le tratte.




19.5.09

Senza titolo 1498

protocollarono e chiusero tutto in un cassetto.
Un ingegnere della Soprintendenza individuava i punti di crisi dell'Aquila
nella relazione conclusiva per un'esercitazione antisismica di 21 anni fa.
L'AQUILA - Anno 1988, il rapporto inascoltato
I risultati della "Esercitazione di protezione civile Amiternum", anno 1988,
sono seppelliti dalle macerie di ciò che avevano previsto 21 anni prima.



Senza titolo 1497

Un piccolo gesto di generosità che non costa nulla: DEVOLVIAMO IL 5 X MILLE ALL’ASSOCIAZIONE ANTIMAFIE “AMMAZZATECI TUTTI”.

Sono i ragazzi che hanno avuto il coraggio di ribellarsi pubblicamente alla ‘ndrangheta sfidandola con l’ormai famoso striscione “E adesso ammazzateci tutti” esposto durante il funerale del vice presidente del Consiglio Regionale calabrese Francesco Fortugno.


Oggi questo movimento è diventato una grande associazione presente in quasi tutte le regioni d’Italia, con migliaia di giovani – e meno giovani – aderenti.


Aiutiamoli a realizzare i loro percorsi di educazione alla legalità nelle scuole di tutta Italia, le loro piccole e grandi battaglie di giustizia, il
loro sostegno a tutti i familiari di vittime di mafia ed ai testimoni di giustizia, la loro meravigliosa testimonianza antimafia.


Basta indicare il codice fiscale  9 0 0 1 8 6 6 0 8 0 4  e mettere una firma nello spazio riservato alle Associazioni.
E’ un piccolo gesto simbolico che però si traduce in un atto concreto di lotta per la legalità!
 


Nella città di Holden

E' nel tempo degli ideali andati a male. Nella città di Holden. Che si raschia il barile.E' durante la notte che si pensa al giorno. Ma quello che da lontano è un punto, da vicino può diventare qualsiasi enorme oggetto, dipende dalla distanza.O dal tempo trascorso. In questo caso.

Lei vede solo l'ombra, allungata dal lampione, di Betty Friedan. Così, però, i capelli son diventati serpenti. E le gambe, stuzzicadenti. E spine, le dita.

Le immagini deformate non piacciono a nessuno.

Eppure, forse per salvare la paura di cambiare, non alza gli occhi dall'asfalto per scoprire l'immagine reale di quella donna.

Le immagini deformate non piacciono a nessuno. Tanto meno a lei che è così affaccendata nello scegliere la posizione giusta per partire.

Non perde tempo quindi, deve pur sempre tornare a combattere la propria battaglia personale contro lei, che le somiglia. Contro loro, le altre migliaia di identità messe sotto chiave da scatole luminose. E esempi di finto orgoglio.

Anche se c'è un punto, lì. Non si vede bene da qui. Sa che non c'entra niente con tutto questo.

Sarà che non serve per superare Lui, sarà che non serve per essere importante per Lui, le farà perdere terreno nell'aggiudicarsi Lui. La lotta è dura ed estenuante, non può permettersi distrazioni. I punti meglio lasciarli al proprio posto.

Ci si accorge di essere morti solo dopo che gli altri scoprono il cadavere.

Ed è così che dal fondo, per la perdita del solito Lui qualsiasi, non può far altro che fissare il puntino, che più fissa e più si avvicina, e più si avvicina più lei si solleva.

Sa che non c'entra niente con tutto quello che è passato.

Sarà che non serve a superare nessuno. Sarà che serve per essere importante per se stessa.

E come quando si scopre che l'acqua non cade nel bicchiere perchè il bicchiere è al contrario, lei si accorge che non esiste nessuna sorta di competizione. Che avrebbe potuto saltare mille ostacoli immaginari senza muoversi di un millimetro.

E che un punto, visto da lontano, o visto nel passato, può diventare parte di se stessa o radice per un'identità.

Senza titolo 1496

  L'AVETE LETTO IL LIBRO I FRATELLI KARAMAZOV ?  :-)
Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us

I prìncipi di questo mondo

Qui non c'è molto da dire. Se non due sole parole, ferme, decise, chiare, irrevocabili: LIBERATELA SUBITO. Non intendiamo pregare, stavolta, ma pretendiamo. Urliamo.


Troppo intollerabile è l'ingiustizia. Troppo macroscopico il male. Dietro la farsa dello scandaloso nuovo processo ad Aung San Suu Kyi scorgiamo il terrore, il furore e, più che mai, la voglia di sangue, di vendetta. Di farla finita, una volta per tutte, con i diritti umani, la nonviolenza, la dignità.


Un caso che questi nobili ideali siano incarnati da una donna? No. La talebanizzazione del mondo è evidente. In Italia, che ovviamente ben si guarda dal muovere una minima protesta per quanto sta accadendo, siamo al livello più basso, e quindi più incancrenito e stomachevole, di tale processo. Il nostro esimio Presidente, col (tacito) benestare della Chiesa, ha fatto regredire la condizione femminile di una settantina d'anni. E oggi quei pochi ancora animati da un senso etico, quegli illusi che si ostinano a credere alla differenza tra bene e male, quei (de)relitti fuori del tempo e della storia, insomma, assistono impotenti all'adempimento della Promessa: una brillante carriera televisiva per colei/coloro che dovrebbero, invece, suscitare repulsione e orrore (ma la maggioranza degli Italiani sta col Capo, non dimentichiamolo). Le ingiurie all'Onu e alla rappresentante dell'Unhcr (anch'essa una donna) da parte di chi si fregia dell'immeritato titolo di Ministro degli Esteri aggiungono un altro tassello a questa riscossa della carne avariata, della carne rotta e cadente che, strappate le maschere, si mostra in tutta la sua spudorata ferocia.


Ma l'Italia, benché ultima e periferica, è solo un brandello di questo sfascio, di questa lotta epocale dove il potere, la militarizzazione, il riarmo e la violenza dell'economia hanno connotati viriloidi e aggressivi. E' un mondo di prìncipi che non vogliono mollare la presa. Un mondo, quindi, necessariamente sbilanciato, dove non si otterrà mai la vera pace, fin quando un sesso dominerà sull'altro.


Il fragile profilo di Aung riassume anche e soprattutto questo. Lei ha ricevuto in questi giorni l'insulto estremo. Ma stavolta no, non è più possibile subire. Non ci si abitua a tutto. E non si può delegare il comando al male, senza rinunciare alla propria umanità. Lo ricordino tutti, uomini e donne.


Daniela Tuscano

18.5.09

Senza titolo 1495

  L'AVETE LETTA LA FIABA GIACOMO DI CRISTALLO ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us

IL MONDO NON ASCOLTA di donatella camatta

 maternitadue


Scarno viso di madre


 lacrime  prosciugate


dall’immenso  dolore


che  le  carni toccan..


Non può  sfamare  il proprio


bimbo


mente  vacilla


verso  mete  perse.


 


Il  grido


è


furioso


verso  orizzonti


inesistenti.


 


Il mondo  non ascolta


orecchie sorde


solo


potere distruttivo


esiste.


 


Piange  il proprio  bimbo


che  ora  non c’e’  più…

paura di un documentario scomodo ?

  dalla  nuova  sardegna del  17\5\2009
IL CASO

La Saras chiede il sequestro del documentario sulla raffineria: salta la proiezione a Cagliari




MAURO LISSIA

CAGLIARI. Si intitola ‘Oil, la forza devastante del petrolio, la dignità del popolo sardo’. È un film-documento di 70 minuti sulla grande raffineria di Sarroch, sul colossale indotto economico che rappresenta e sui timori che la circondano da sempre. Firmato e prodotto a proprie spese dal regista leccese-milanese Massimiliano Mazzotta, doveva essere proiettato venerdì scorso alla sala Nanni Loy dell’Ersu.
Ma la notizia di un ricorso per sequestro giudiziario presentato in via d’urgenza dagli avvocati Angelo Luminoso e Guido Chessa Miglior per conto della Saras ha fatto saltare la data allestita dall’associazione studentesca Pesa. L’istanza cautelare è stata respinta dal giudice civile, che per ora non ha ravvisato motivi per bloccare la diffusione del documentario e ha convocato le parti per il 20 maggio. Nel frattempo Oil è stato proposto ieri a San Sperate al circolo Gramsci e verrà rilanciato a Cagliari stasera, alle 20.30 al teatro civico all’aperto di Castello. Un appuntamento che a questo punto assume significati particolari.
«Siamo rimasti stupiti di quest’iniziativa - avverte Antonio Caronia, docente di comunicazione multimediale all’Accademia delle Belle Arti di Brera, che collabora col regista - perchè il documentario è equilibrato, per quasi un quarto del tempo registra la posizione di quattro dirigenti Saras».
Parla però anche dei rischi per la salute degli abitanti di Sarroch, che una ricerca epidemiologica condotta da Annibale Biggeri dell’Università di Firenze sembra confermare: alterazioni del dna, quelle che Saras ha sempre negato ribattendo nel corso degli anni con ricerche di pari autorevolezza.
Ma ad infastidire i vertici della raffineria sarebbero altri passaggi, di cui i legali della Saras chiedono «l’eliminazione dal contesto del film», come quello in cui scorrono le immagini del funerale di un giovane operaio che lavorava in un’azienda esterna, morto di cancro a 31 anni, alternate ai fotogrammi di un Massimo Moratti sorridente. Mancherebbero poi le liberatorie dei quattro dirigenti che hanno accettato di parlare dell’impianto di Sarroch davanti alla telecamera. Mentre ad accrescere il taglio critico del lavoro sono le testimonianze di operai e abitanti di Sarroch, preoccupati per i rischi - finora mai dimostrati inoppugnabilmente - che la presenza della raffineria provocherebbe per la loro salute.
Niente che abbia fatto sobbalzare sulla sedia gli spettatori, almeno finora. Ma quanto basta a mettere in moto i legali dei fratelli Moratti, che chiedono la condanna di Mazzotta, il risarcimento dei danni e la restituzione di materiale utilizzato per la produzione.
Ma perchè questo tentativo di fermare la proiezione di un film ormai già diffuso? L’ufficio comunicazione della Saras: «All’Ersu così come a tutti gli altri organizzatori che ci hanno invitato alla proiezione del documentario abbiamo risposto allo stesso modo, declinando l’invito. Per una ragione semplice, c’è un ricorso all’esame del giudice civile e mercoledì prossimo ci sarà l’udienza».
Quindi nessun tentativo di censura ma una contromossa legale per limitare i danni d’immagine che il documentario - a giudizio degli avvocati della Saras - potrebbe provocare.
Dall’altra parte, nell’entourage del regista, ogni commento viaggia sui binari della pacatezza: «Per ora il giudice non ha bloccato il film e credo che nessuno possa rilevare contenuti diffamatori nel lavoro di Mazzotta - spiega Caronia - poi naturalmente aspettiamo una pronuncia definitiva. Intanto andiamo avanti».

17.5.09

premio questi siti \ blog

ricevo  dall'amico  scuoladivita.splinder.com/ a  cui  lo rimando      cdv   questo premio :

assegnato   ai blog che hanno argomenti di carattere informativo e di cultura sociale,nel loro contesto sociale.La tradizione vuole che il premioVenga postato ed assegnato ad altri sette blogger ma  si puyo  ( cosa  che io  ho fatto  )    . Assegnoi  questo  sito :
1)  a  tutti vpoi   di cdv. splinder.com  ,.  chi ha scelto    di colaborare  solo come ammico  , chi come  utente  , chi  ha    scrityto una  volta  solo   e  e chi  [ sic  non ha  mai scritto  ]
2)  ai miei cdv  ddei due miei account  di facebook ( useppes@tiscali.it  e scano.giuseppe@linbero.it  )
 ecco vi i  link



















 





 





 








e  via  di seguito    tutti  gli altri    utenti dei  due  account


 

...e annaffio i fiori.


 

…e annaffio i fiori,scovo tra le foglie ali di farfalla

il meglio della vita ,per donarvi un semplice sorriso,

camminare con le ali della fantasia

far si che un’anima spera

trova la forza ancora per sognare…

 

…e annaffio l’eterna fonte

dove gocce d’acqua zampillano speranze,

dove un amore prega per volermi bene

nasconde triste il suo dolore

non vuole più farsi innamorare,

e annaffio vita ,la mia preferita !

quel poco che mi resta all’ultima fermata

lì anime sconvolte attendono la sete…

 

…sono tante le domande,poche le risposte

solo un cenno io ti posso dare :

regalarti ancora i miei versi ,per poter gioire

uniti in una sola idea ,fare dell’amore oggetto di piacere

la  solidale iniziativa,

trovarsi un giorno tutti insieme ,cantare in coro

la bella poesia…


il poeta narratore.

Tanti auguri Pino

Tanti auguri Pino

Visto che scrivo in questo spazio virtuale, i fiori sono virtuali, ma gli auguri sono sinceri, per te caro gabbiano, e grazie per tutto quello che ci doni e  vola sempre con noi sulla torre.franca bassi  


Senza titolo 1494

  L'AVETE VISTO IL FILM IO & MARLEY ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us

16.5.09

Chiesa votiva di Vienna



La chiesa votiva è uno dei maggiori  luoghi di culto
di Vienna.
La  chiesa  è un  ex voto,  quale  ringraziamento di
Ferdinando Massimiliano d'Austria, scampato ad un
attentato da parte di un indipendentista ungherese.
E'  costruita  in  stile   neogotico   tra  il 1853-1879
secondo i piani di Heinrich Von Ferstel.
Ha  tre corte navate  sormontate  da  due altissime
torri (99 metri di altezza).


Chiesa votiva - Vienna                                                Foto dal Web

i veri anarchici rispettano la gente

Cari  Pseudo Anarchici
I veri anarchici  pur  critici  veri verso lo stato :
  << 
I MORTI NON SONO TUTTI UGUALI



Se abbiamo una certezza nella tragica vicenda della strage di Piazza Fontana di quarant'anni fa è che essa fu concepita, organizzata e attuata dallo Stato italiano, dai suoi servizi segreti e dalla manovalanza fascista. Decenni di processi farsa, di menzogne spudorate, di persecuzioni di innocenti non sono riusciti ad occultare una verità ormai acquisita dal popolo italiano più consapevole, una verità che nessun regime riuscirà mai ad occultare, anche in tempi come i nostri caratterizzati da rigurgiti fascisti, da istanze golpiste più o meno mascherate e da un razzismo crescente che rimanda al periodo più buio del regime mussoliniano. L'iniziativa del Presidente della Repubblica di celebrare la data del 9 Maggio come giornata dedicata alla memoria di tutte le vittime del terrorismo e delle stragi, sintetizzata dalla presenza al Quirinale delle vedove del commissario Calabresi e del compagno Pinelli, sembra alla Federazione Anarchica Italiana e - riteniamo - a tutti gli anarchici di lingua italiana, iniziativa grave, ambigua e gratuitamente autoassolutoria per lo Stato e le sue istituzioni, anche se in qualche modo e per la prima volta si adombra, ufficialmente, la mano omicida dietro la defenestrazione del compagno Pinelli. Non vi è dubbio, infatti, che nella strage di Piazza Fontana e in tutte le altre stragi che insanguinarono dopo di essa la Penisola, vi furono vittime e carnefici: delle vittime rimangono le lapidi e il ricordo straziante dei sopravvissuti; dei carnefici si sono perse le tracce, soprattutto per la complicità degli organi giudiziari e repressivi dello Stato. In questa situazione nella quale grande assente è la verità dei fatti, che dovrebbe essere ratificata in modo chiaro e inoppugnabile con l'individuazione e la condanna degli assassini e dei loro mandanti e con la scelta di campo non generica né consolatoria delle istituzioni, ci sembra francamente improponibile il richiamo a una riconciliazione che premierebbe ancora una volta i carnefici e lascerebbe non pacificata la memoria delle vittime. La Commissione di Corrispondenza della FAI, nel rispetto dovuto al dolore individuale di chi in quegli anni terribili ha perduto un congiunto o una persona cara, intende decisamente dissociarsi da ogni tentativo di seppellire con celebrazioni di facciata un periodo storico cruciale per le sorti del Paese e ancora tutto da rivisitare in termini di verità.


Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana - FAI

Palermo, 08/05/2009

cdc@federazioneanarchica.org
www.federazioneanarchica.org

>>

non si  fanno   come  fate  voi  dell'altra  Fai  ( Federazuione   Anarchici Informale   e le  varie siglette  ad esse collegate italy.indymedia.org/news/2003/12/452964.php )  scritte o   slogan tendenti ad  incitare  all'odio  e  all'uccisione   del proprio   nemico (  considerate  anacrostiche   e  ormai superate  da  gli stesi protagonisti  delgli anni  '60\80    coerentemente  o  per  opportunismo  fra la  bibliografia   sotto riportata   qui  trovate  le  foto  vergognose  indegne  d'essere riportate .
concludo  dedicando    questa  canzone   a chi dice  che gli anarchici sono tutti assasini  , e cinici   , credendo alle verità  della televisione 





approfondimenti
   anarchia    e terrorismo 
www.ecn.org/contropotere/press/114.htm
 canti anarchici
www.ildeposito.org/ricerca.php
caso Pinelli   e piazza  fontana
strano.net/stragi/tstragi/pfontana/index.html in particolare  Cap IV  paragrafo  3  sulla morte  di pinelli 

il caso Calabresi 
it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Calabresi
in particolare le relative  voci \  rimandi   interne 

Libri


  •  strage   di stato libro collettivo sulla  strage di piazza  fontana  8 vedere  anche  sopra  )




  • spingendo al notte  più  in là    di mario calabresi





  • ero  in guerra  e non lo sapevo  ( c'entra relativamente  in quanto parla  del  caso di Cesare  Battisti    ma  descrive  quel periodo iniziato con la  strage di piazza  fontna  )   di Alberto  Toreggiani figli di  Pierluigi Torreggiani,  ucciso da  C.Battisti 


  • La notte che Pinelli di Adriano Sofri 










Senza titolo 1493

  QUESTO E' UN VECCHIO STRIZZA PANNI !  L'AVETE MAI VISTO ?  :-)


Image Hosted by ImageShack.usImage Hosted by ImageShack.us

non sempre è necessario abortire la storia di laura malata di oloprosencefalia alobare, una malformazione congenita del cervello

  Le voci di Andrea Celeste e di Francesco si sovrappongono come in un concerto polifonico, senza mai prevaricare l’una sull’altra. Chi li i...