4.3.09

IL CASO PALERMO

IL CASO PALERMO


Scavando a mani nude tra le cose e le non cose che in un Mondo senza ideali regolano l'esistenza di questo agglomerato di uomini e di case (Ugo Arioti )


Mi corre l'obbligo di fare una premessa storica in merito a questo articolo . La premessa è che questo brano che rileggo oggi è stato scritto da me nel 1975, cioè più di 30 anni fa, io ero studente di architettura. Nel rileggere questo brano, quasi un "jè accuse" pensai, in un primo momento, che mi stessi rituffando indietro nei ricordi di un tempo andato. Il solito romanticismo di quando si guarda una foto dai colori sbiaditi che ci racconta della nostra giovinezza, invece lo ho trovato ancora oggi spietatamente attuale e, aggiungo, drammaticamente giovanile e non compendiato da quanto di peggio ancora è successo in questi trenta anni sotto i nostri occhi. Spero, comunque, essendo un idealista e un inguaribile romantico che farlo leggere ad altri possa esrvire da esorcismo. Forse la sola maniera per ridare a questo martoriato corpo urbano la dignità che gli compete, grazie a tutti voi che vorrete partecipare a questo rito.


Non si deve, non si può(Demagogia) demandare alla moltitudine sociale il problema della gestione dello spazio, perché i conflitti che ne conseguono bloccano, paralizzano e sterilizzano l’edificio e l'intero corpo urbano. L’Architetto deve creare un organismo che ha una sua logica evolutiva, mettendo da parte le sue scatole da “ARTIGIANO”, belle fuori e vuote dentro. Un magnifico palazzo in mezzo a una …. Discarica di rifiuti è una vita morta, non ha uomini dentro, ma topi!


Palermo nuova, acefala d’amministrazione pubblica capace e fiera delle sue radici, piuttosto, invece, paralizzata da grossi “consultori burocratici” che talvolta non riescono neanche a spendere i soldi a loro disposizione si è quadruplicata dal dopoguerra ad oggi, e continua a crescere (unica fra le grandi città italiane) distruggendo i gradini e la valle della “defunta” “conca d’oro” e abbandonando al destino il suo centro ricco di palazzi e luoghi medioevali, rinascimentali, barocchi, liberty, etc. che oltre ad avere dato un carattere forte a questa città (una capitale) la avevano fatto conoscere nel mondo come una delle culle della civiltà mediterranea e in tempi di orgoglio e di luce la “PERLA DEL MEDITERRANEO”, per i suoi immensi giardini, per i laghi artificiali, le fontane, la vegetazione, i castelli.


Tutto questo patrimonio abbandonato a se stesso, crolla, nell’indifferenza generale, mentre la “grande periferia” continua a perpetuarsi, occupando anche, con il “patrocinio” dell’amministrazione comunale quei brani di città che ancora avevano un carattere forte e rappresentavano un oasi sociale nel caos; la Via Libertà con le sue ville e i suoi giardini è un esempio rappresentativo di questo scempio speculativo. Le oasi sociali così si vanno sempre più restringendo. La aggressione non risparmia neanche quei luoghi del nucleo più antico della città, “LA MEDINA”, che da sempre con il loro colore e la loro vita sono stati i più vissuti della città: I MERCATI.


Che importanza può avere il crollo del PALAZZO BONAGIA, uno dei gioielli della Via ALLORO.


C’è ancora qualcuno che si occupa di salvare dei monumenti. (Che spreco). Cosa dice Signora? La Soprintendenza? Solo Burosauri! Nessuna idea, regole ferre e sbarramenti arcani. ( un modo per guadagnare un piccolo potere di veto e salire nella scala dei FUNZIONARI ....di corte!)


Dopo il crollo, è stata avviata la “ricostruzione” della “Zisa” un monumento che occupa uno spazio che si sarebbe potuto utilizzare meglio come ZONA PEEP, o magari un palazzo a quindici piani (un occasione perduta per i poveri speculatori mafiosi, ogni tanto succede. Abbiate pazienza!).


Questi sono alcuni esempi, i cadaveri sono tanti, troppi, marcescenti. Pensate a quello che potrebbe succedere se la diga seicentesca di Via Maqueda crollasse?? Come ha detto scusi? Cosa è questa storia della diga di Via Maqueda? Vuole sapere questo? Non si è mai accorta che a metà della strada sia da un lato che dall'altro questa si trova su una quota più elevata dei quartiei che taglia? Il problema è che gli arabi avevano costruito una rete di canali per drenare le acque e quelli che sono venuti dopo ci hanno costruito sopra, cara Signora! Gia alcuni palazzi presentano forti crepe e fenomeni di slittamento, ma lei non si deve preoccupare. No, fin che la barca va la lasci andare e pensi alla salute e se poi ha un pò di tempo venga a casa dal Signor Sindaco che le offre un buon caffè e non ci pensiamo più a queste cose. E' come dire verra la fine del Mondo! Certo lo sappiamo che deve succedere, ma perchè deve succedere proprio oggi eh!?


Questo caos urbano, complici tutte le Amministrazioni Comunali(SPQP) dal dopoguerra ad oggi, ha creato una tipologia architettonica che si potrebbe definire “NEOGOTICA, i prototipi di quest' architettura di cui è ricchissimo il centro antico della città sono visibili a chiunque guardi con occhio, semplicente e misuratamente, più attento quello che succede dietro le facciate delle strade del centro. Alcune di queste pareti verticali sono sorrette da contrafforti in cemento o in tufo a “faccia vista” e sono recintati sul retro da muri (h = 2,00) in tufo, coronati da cordoli in cemento, i muri, che descrivono un perimetro, quasi a ricordare che lì c’era qualcosa. Questi manufatti di architettura neogotica naif sono ricchi di stucchi e vernici varie e di varia forma e sostanza, in alcuni angoli, quelli coperti dalla facciata principale dell’ex edificio, trovano posto i servizi igienici all’aperto. All’interno di questi edifici, spesso senza soffitto, trovano posto altri servizi urbani, quali:


1) LA DISCARICA DI SFABRICIDI


2) LA RACCOLTA DEI RIFIUTI IN FORME ASTRATTE E FANTASTICHE FINO AL PARADOSSO DEFINITIVO


3) L’ALLEVAMENTO DI RATTI E DI PIANTE SPONTANEE


4) ACQUITRINI PUTRIDI PER L'ALLEVAMENTO DELLE ZANZARE TIGRE.


Questi lotti sono occupati spesso, da indigeni o aborigeni con l’animo del costruttore. Questa varia umanità ricava, con materiali poveri, dei box, dei negozi, o addirittura delle abitazioni, ritagliandole all’interno di queste aree; lo fa con un artigianato eclettico, ma assolutamente naif. Il patrimonio di case, vicoli, piazze, mercati, torri, chiese, castelli, portilizi , conventi, cortili, gallerie, archi, insomma tutto quanto rappresenta la città e il suo cuore vivo è in uno stato d'abbandono tale, da rendere difficile anche la semplice manutenzione, soprattutto per gli edifici e i luoghi urbani che si trovano all’interno dei quattro mandamenti della città antica.


Molte le superfetazioni, le incrostazioni, le sopraelevazioni e gli "indeguamenti" del dopoguerra che hanno svisato interi isolati il cui anno di costruzione può ritenersi quasi con esattezza incluso fra il 1.000 e il 1.200. E’ il tramonto dell’idea Leonardesca dell’uomo come centro e misura del sistema sociale. L’agglomerato urbano della Palermo “nuova” che cresce non ha la capacità di rendere credibile la sua protestata necessità d’essere.


Ugo Arioti

Senza titolo 1328

  VI PIACEVA IL DISCO TUTTA MIA LA CITTA' !  DEGLI EQUIPE 84 ?  :-)


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La sofferenza

Il faro


Immagine di franca bassi dipinto olio


La sofferenza


Ormai i miei capelli
si sono fatti esperienza.
Il dolore li ha imbiancati.
Giorni di grande sofferenza,
hanno forgiato la mia vita.
Comprendo e stringo nel mio cuore
tutte le creature colpite.
Il dolore ci unisce
siamo sorelle!
I rami non  sono morti
sono solo assopiti
il nostro amore li scalda
ecco!
stanno mettendo le prime gemme
torna la vita...
Mani protese verso il cielo
domani raccoglieranno
i frutti  del nosto amore.


franca bassi

La moda di ieri...

La moda                                                                         La moda di ieri "Piume in testa!"


La moda oggi


                                                                  La moda di oggi  "Piume in gabbia!"  


GABBIANI2                                                             La moda del futuro "Gabbiani liberi!"

Senza titolo 1327

  LA CONOSCETE LA FIABA VASSILISSA LA BELLA ?  :-)


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3.3.09

Senza titolo 1326

  L'AVETE VISTO IL FILM I DUE NEMICI ?  :-)


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"Arcobaleni in marcia": sulle strade della pace

Domenica 1° marzo, al Centro umanista Alkimia di Milano, si è tenuta la prima riunione operativa di Arcobaleni in marcia, gruppo auto-organizzato di persone che aspirano a una società realmente e fattivamente umana, "dove ogni forma di discriminazione e di violenza sia solo il ricordo di un mondo decaduto", affermano gli organizzatori Simona, Marco e Gianmaria.

"L'idea ci è venuta nel corso dell'ultimo Forum Umanista Europeo - spiega Simona. - Ovviamente partiamo dalle tematiche lgbt, ma intendiamo condurre lotte comuni con tutti i segmenti discriminati e/o in qualche modo emarginati dalla società: donne, gruppi di base, ambientalisti ecc. Ci inseriamo poi nel più ampio discorso della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza [cfr. il sottostante video], di cui, come umanisti, siamo promotori. Di qui il nome Arcobaleni in marcia: omosessuali - ma non solo - per la pace e la nonviolenza".



"E, da umanisti, puntiamo sulla proposta e sull'azione - incalza Marco. - Abbiamo in agenda diverse iniziative per cominciare un discorso ad ampio raggio: incontri, spettacoli, scambi culturali. In programma c'è la rappresentazione de Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello e stiamo pensando di presenziare sia al prossimo 8 marzo, sia con un nostro carro al Pride genovese, sia alla prossima edizione di Fa' la cosa giusta".

Gianmaria tiene a precisare che Arcobaleni in marcia è aperto alla partecipazione di chiunque ne condivida le idee e la sensibilità, indipendentemente dal suo orientamento sessuale. "Sappiamo bene - aggiunge - che un certo numero di persone omosessuali, per svariati motivi, non si riconosce nella sigla lgbt. Per questo intendiamo dimostrare che il nostro è un progetto di vasto respiro. Puntiamo a superare ogni forma di discriminazione e violenza, fisica, razziale, religiosa, sessuale, ideologica, attraverso attività di denuncia, educative e di sensibilizzazione; a diffondere la metodologia della nonviolenza per la risoluzione dei conflitti; a rafforzare la visibilità delle persone lgbt mettendo in discussione gli stereotipi sull’identità sessuale e per ottenere il pieno riconoscimento dei diritti delle minoranze: diversamente abili, immigrati e donne, come anticipato da Simona".


Per informazioni e contatti, visitare i siti web http://www.nonviolenza.net e
http://www.quintessenzanet.org , o scrivere a simosavo@umaninfo.org

Ode a Silvio


Senza titolo 1325

  QUESTO E' UN VECCHIO FURGONE MERCEDES MB 100 !  L'AVETE MAI VISTO ?  :-)


 


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Il viale della vergogna





MITICO Mario Salis

un rivoluzionario non violento

spunta con vero coraggio il pensiero di tanti italiani.....

grazie Mario

sulle ronde

Senza titolo 1324

  VE LO RICORDATE IL ROBOT TRANSFORMER ?  :-)


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io è le donne parte II

Mentre   cerco l'imput  per  : <<  Raccontare la mia vita ... non so da dove incominciare . Una vita si ricorda a salti o a tratti . D'improvviso ti viene a mente un passaggio e ti s'illumina la scena del ricordo . Lo vedi tutto trasparente chiarissimo e pare persino di sentirlo .Capisci ciò che sta succedendo li sebbene non lo avessi capito quando successe Altre volte cerchi di ricordare fatti che furono importanti , avvenimenti che segnarono la tua vita e non riesci a ricrearli portarli alla superficie ..... se hai pazienza e mi ascolti e dopo li risistemi per andare a mettere in ordine nel mazzo di carte ….Se tu ti preoccupi di cercare spiegazioni a tante cose che per me sono tanto oscure , dunque lo capiremo .
Pero poco a poco , come me vai salendo .Non mi chiedere che ti racconti la mia vita fin dal principio e subito , tutta di seguito anno dopo anno  Non c'è vita che si ricordi cosi ..... . [.....] >> 
Josefa Rodríguez Álvarez \Josefina Aldecoa  in  Historia de una maestra (1990)   non    esiste  la traduzione  del mromanzo in italiano la  traduzione  è stata  fatta dal sottosceritto per  l'esame  di spagnolo quindi chiedo venia  se la traduzuione   non è perfetta   )  s'ode  nell'aria  della stanza   Per Elisa (titolo originale tedesco Für Elise)  di L.V. Bethoveen    ( qui  trovate   tutto   su  di Lui  )

 dopo  che  è  finita  Tale canzone    è inizia  questa 





Ecco adesso  coi sono  riuscito a  fare quel processo   del romanzo   citato  , insomma  a riordianre di fatti  , ormai  metabolizzati  e  che dovrebberro essere destianti all'oblio  , ma  prima di  di  dargli addio   per  sempre   voglio arlarne  con voi  miei cari\e 
 Esso come da titolo  riguarda  i miei rapporti  con le donne  e   sono quei fatti  di cui  vi avrei parlato  come  accenato  nel post  io e le  donne

Adesso  anbdiamo ad incominiciare il tufo nel mio passato

La  prima  è Sara palermo  ( non ricordo  se  è il  suo nik  o  il suo vero nome  )   conosciuta  tramite  e,mail  del cell   trovata  nelòla posta  della  ex  comunity  (  cartacea  ora  solo online )  di Sbs\  smemoranda .
Parlavamo anzi  è più corretto dire  sms   di  tutto specie di sesso  .
Dopo  circa  3\5 mesi   il tutto si rompe  si  per  la  mia  (  devo imparare  a controllare   e  a distinguere  quando   e con chi  si può ironizzare  e  quando  no , ma  ancora  non ci  riesco bene   )  voglia  did'ironizzare  tuitto  e  tutti   ,  tecnica  che uso come antidoto  alle  brutture   che  s'incontrano nella vita  .
Il fatto è avvenuto   quando lei  in  un sms  mi ha detto  : << ieri sera  ho ....  con il mio lui  [ il  suo futuro marito  ]   è stato  stupendo  , mi sono scaricata  iol nervoso di un mese  >>  , e  io   per  scherzare  \ ironizzare  : <<   mi raccomando la prossima  volta non limitartimsolo alla  posizione del missionario  >>  . Lei   che aveva  com  carattere  libertino (  un po'  per modo dire   lo capirete meglio leggendo le  righe  ssuccessive  )   mi ha  replicato   <<  nel sesso limitarsi  è come non farlo  .  e poi  ti npiace  se  a te  ti dicono  come mastrubarti  :-)  ?  >>. Poi li   chiesi  scusa   e  gli spiegai   il io modo d'oironizzare   csenza  distinzioni per niente  e per  nessuno  ,  e che non volevo offenderla  , e la cosi  sembro finire  li   . ma  quiando la  chiamai il  giorno dopo  , mi chiuse  il telefono  e mi mando  un sms  dicendomi  : <<  il mio ex  non vuole  che  ci sentiamo  , ti faccio  uno squillo a vuoto    quando possiamo   o sms  parlarci  >>  . E io   stupido accettai  tale cosa   perchè da ingenuo tenevo mall'amicizia  (  quando poi n con il senno di poi  capi  che  tali persone  sono solo succube   ed   è meglio  perdele  che trovarle  e troncare  ogni relazione  quando la cosa diventa  cosi  )   e  la nostra  " corrispondenza  ando  avanti per  qualche settyimana  , poi  le mi  fece una scenata  perchè l'avevo chiamata   fuori dagli squilli  e io ( sempre  più influenzato  da  Dylan Dofg , dala sophianalisi  e   dalla filosofia \psicologia  , insomma dal riuscire  a  trovare me stesso e  gettare la maaschera  che   ciascunoi di noi si mette  )  li scrissi nun sms   :  <<   che  era succube  dinu nragazzo possessivo  e   aveva mandatyo il cervello all'ammasso  e non ragonava  più con la  suia testa  >>  , le  mi rispose che non capiva  e  che   scrivevo solo  fesserie  . Allora io   gli scrissi  : << il tuo boy ti ha  fatto il lavaggio del  cervello >>   . Allora mi riponde il  ragazzo  (  futuro marito ) :e dopo muna chiaccherata  mi dice  di lasciarla perdere    anche  come amico    e che  loro si stanno per  sposare , tutto questo  6 anni  fa 

IL secondo

Era una  dopo cena  di  luglio   è con la  Sg (  ex Ds  )  , vi avevo  aderito prima di  fare  il salto  apartitico   perchè nel mio paese  non c'era nessun gruppo  di sinistra  e  l'allora responsabile Nicola  comerci  aveva  aperto mil tesseramento  e l'adesione   a tutti   gli iscritti a  gli altri partiti  e  i simpatizzanti  e    gli apartitici  , e stavamo facendo una  giornata  di tesseramento   fra la   gente  .
Ad  un certo punto  ricvevo  una telefonata    da  una rtagazza  (   mai visgta  e conosciuta   )  che mi chiedeva  di raggiungerla  , ma  io  gli risposi di venire  li   e  che ero impegnato  . Alla fine,dopo   vari ri tira e molla , mi convinse ad  andare   , soltanto che  anzi che andare  alle altalene   , andai  dall'alra parte    del paese in piazza  .  E quando capi d'aver sbagliato posto era  troppo tardi e le  era  già andata via  . 
Ora  , qui il ricordo si fà labile  e confuso , la   chiamai  io per per chiederle    se potevamno vederci l'indoamni o  chiamo lei  ,  dicendomi  :  <<   mi spiace  hai tradito la mia  fiducia    ,  sarò io  a decidee  se  vorrò rivederti  >>  .  Li p'er  li  mi rammaricai  , e mi dissi  pazienza   chi se ne frega  , la prossima volta  imparerò  a  decidermi prima e  fare meglipo  . Poi  la notte   mi arrivo  questo  suo  sms  .<<  ascometto che   ti stai  ....  , io   con una mano scrivo e  con l'altra  ..... >> .
E  risposi   si  mi  .....  pensando  a te  e  al nostro mancato incongtro 
però visto che era  qualche  giorno che non mi chiamava   o mi chiudeva il cell in faccia  ,  gli amndai un messaggio  (  forse osceno  è  vero  , ma  quando unjo prende  lucciole  per lanterne  .....  )  : << mi sono stancato di  ...... pensando a te  . perchè  non ......    dimmi quando  e  dove  . >> . le   mi disse  che ero  un caffone   e non mi chiamo  più  . poi qualche  giorno dopo   scopri   , confidandomoi con  amici  \  che della  ex  Sg   che   era  tutto  uno scherzo  fatto  da  una  loro amica  , per kmettere ala prova  il mio essere provolone  .  Sono riuscito adesso non ricordo  nè  come  nè il nome  a scoprire  chi era   e  gli dedicai   ad una radio locale  ( ovviamente  omettendo  il nome  , ma   dicendo  al suo posto la   data  dekl supo primi  sms  )  Bella stronza   di masini



Ovviamente   ci sono anche delle  buone   storie  di rapporti d'amicizia    e sentimentali  (  falliti  )  , ma  ho preferito  ,  concentrarmi   su quelle cattive  1) per fare autocritica sul mio passato  e  dimenticare   più in fretta  .,e
mettere    a nudo il  mio  "The Dark Side Of The Moon"  (  foto a  destra   )  per  parafrasare il  celebre    e storico disco dei  Pink Floid  dekl 1973     2) perchè erano   , insieme   ad altre   storie ormai  coperte  dalla polvere del  tempo  , tanto  da  non ricordare  (  o non voler  )   come  si son0o  svolti  i fatti  ,  ed altre  in particolare  quelle  di chiara  cleopatra   e dell'ex utente   uvacerb87 ( non ricordo  il suo nik su  splinder  )   di cui  parlai  qui  da qualche parte   nel  blog   e  di cui non mi  di  cercarvi   per i motivi   etti in precedenza  e per  non mettere  il  classico  dito nella piaga  e  non  impolverarmi  con  la polvere  del tempo  . 
 


Cerco di ricordarne  altre , ma   guardo l'orologio e  m'accorgo che l'ora  è volata  e   devo andare   a studiare  . Le altre  , se  la polvere dell'oblio  , non le  avrà coperte   completamente  ,  e  se  avrò  voglia    di riaprire  vecchie  e    a volte dolorose  ferite    ferite   ad  una prossima volta 
Concludo lasciandovi sotto  l'elenco  delle altre canzoni che  hanno accompagnato questo post





Passo delle Capannelle 1967

Fiat 850 CL

                                    Immagine di franca bassi "Passo delle Capannelle" Gran Sasso autoscatto


I tempi cambiano, ma, non sempre in meglio! Sicuramente a tutti sarà capitato di restare in panne? A me spesso, ma ho sempre risolto con un po' di fantasia. Per esempio: con questa piccola vettura in estate  al rientro a Roma, ero  partita da Roseto degli Abruzzi, dopo una quarantina  di chilomentri un rumore secco al filo dell'accelleratore, si rompe! sistemo la piccola auto con l'acceleratore a mano, mi fermo dove ero visibile, e rifletto sul da farsi; mi preoccupo  solo del buio, nessuna luce intorno, solo la mia piccola torcia,  alzo gli occhi, il cielo bellissino, un grosso respiro, e per farmi compagnia metto un disco, apro gli sportelli, alzo il volume,  la musica echeggia tra le montagne, credetemi è stata una notte stupenda. Dopo che ho concentrato la mia fantasia, comincio a rovistare nel borzone di 'Mary Poppins' trovo una cinta di spugna gialla del mio accappatoio; apro il tetto di tela, della piccola auto, faccio passare la cinta  nella fessura del  cofano posteriore, aggancio la cinta al filo dell'acceleratore, spengo la pila, metto in moto e via. Avevo appena inventato, "un accelleratore di scorta". Vabbè... direte ma a noi che ci frega? Adesso vi spiego questo episodio è una premessa, di quello che ieri sera ho passato. Con una macchina automatica di buonissima  marca a detta di mia figlia, perfetta, che io non desidero fare il nome, altrimenti faccio pubblicità. Dopo aver preso mio nipote a scuola e portato a casa , al rientro, mi trovo un traffico del cavolo sulla tangenziale a tre corsie, dopo un'ora di fila ferma  al centro,  mi stavo addormentanto dentro l'abitacolo, un colpo secco! si accendono tantissimi triangoli con segnale di pericolo! un sobbalzo e non vi dico gli sguardi delle persone intorno, automobilisti che parlavano da soli, e sicuramente anche molte parolacce. Accendo le luci di emergenza, alzo il cofano, prendo il triangolo e non vi dico la complicazione per aprirlo e tutto questo al centro del traffico. Nessuno si ferma, ebbene si! mi trovavo al centro di Roma, in mezzo a una folla di auto, ma il deserto era più vivo. Ho abbandonato la vettura per il pericolo, senza perdere la mia calma, ho camminato un po' e al distributore  hanno  chiamato un carroattrezzi; al suo arrivo,  ha dovuto faticare moltissimo per girare il volante. Alla mia donanda, di cosa era accaduto, spontaneamente mi risponde: "Eelttronica del cazzo! mi scusi signò, queste so le machine de oggi".  Franca Bassi

Senza titolo 1323

Senza titolo 1322

Firenze - "Emerging talents" è il titolo della mostra sulla nuova arte italina che ha luogo a Firenze fino al 29 marzo del corrente anno nei locali di Palazzo Strozzi. La mostra costituisce l'esito del premio Emerging Talents, creato dalla Fondazione Palazzo Strozzi. I lavori presenti all'interno della struttura sono stati scelti da un Comitato Scientifico di selezione composto da quattro tra i più affermati curatori di arte italiani indipendenti: Andrea Bellini, Luca Cerizza, Caroline Corbetta, Andrea KLissoni e dall'artista e docente Paolo Parisi.  Nel corso della mostra avranno luogo anche due incontri di "Lectures e Focus on Artists": "Le ragioni della nuova architettura in Italia" il 12 marzo, presiede Luca Molinari (architetto e docente presso la Seconda Università degli Studi di Napoli) e "l'opera d'arte all'interno del suo contesto. Oggetto, ambiente e confini a cura del dipartimento di medieazione del Centro di Cultura Contemporanea Strozzina.Gli incontri avranno luogo alle ore 18,30. La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 20 solo il giovedì dalle 10 alle 23. Il lunedì è chiusa.


Romilda Marzari


Senza titolo 1321

  VI PIACEVA IL GRUPPO MUSICALE DEI BUGGLES ?  :-)


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2.3.09

Senza titolo 1320

Berlusconi e Dell'Utri indagati come mandati delle stragi di Capaci e di Via D'Amelio.
Guardate il video fino alla fine.
Sono atti giudiziari ufficiali, non chiacchiere.





Senza titolo 1319


 


Dedico questa poesia a pochi giorni dall’ 8 Marzo a quelle donne che hanno subito una violenza non solo di tipo sessuale. Ricordando che gli abusi fanno parte di quei dolori che difficilmente si cancellano. Possano queste righe essere un monito per tutti coloro che in queste circostanze voltano il viso incuranti di quel che accade sotto i loro occhi volutamente chiusi.  


 


STUPRO


 


E’ stato sufficiente


il balzo di una belva,


perché l’incontro di due linee


distanti , ma convergenti,


s’incontrassero alla


curvatura cieca del destino.


 


Il tempo di un attimo


è divenuto all’improvviso odissea.


Un viaggio infinito nel male


per i miei occhi


che avrebbero voluto esser


privi di vista.


 


Il tutto assomigliò


all’impatto improvviso


di un evento che pensi


non ti possa mai accadere.


Un brusco risveglio


che la vita fa nella realtà,


mentre un fiato sul viso


appannò il primo dolore.


 


I ricordi nel tempo


son divenuti cartavetra,


note silenziose


di chi ebbe urla in gola,


e le tue mani sul mio collo.


Radici che affondarono


nella terra, nella carne,


di chi si dimenò


graffiando il nulla.


 


Tu che hai lacerato i vestiti


giungendo sino all’anima,


non sai della mia stupidità


che ancora prego


venga cancellata.


 


Tu non sai delle colpe


che sento come lividi,


mentre la breccia


di un marciapiede


si conficca nella pelle.


 


Non sai degli spasmi


che nessun silenzio


riesce a coprire,


e delle ombre che


continuano a inseguirmi


sulle scale.


 


Il tuo nome idiota


scritto in qualche pagina di giornale


è un tarlo che scalfisce,


e il ventre che toccasti


una pietra che ora inibisce.


 


Mi sento sporca


sotto la doccia che non lava,


mi sento sola


nella denuncia che non ripaga.


 


Voltando il viso da un lato


decisi di lasciarti fare


mentre tagliavo il cielo a veli


per bendare il cuore.


 


Al tuo sussulto


capii che era finita …


 


Ma quella non era


che la prima volta.


 


Alle altre tu non c’eri,


ma io, io sono sempre lì,


in ogni notte come questa


dove mi sveglio di soprassalto,


mentre il ticchettio della sveglia


a compiuto un altro giro,


 


sono qui che mi rialzo…


come quella sera,


nelle luci distratte


di una città


senza occhi.

Senza titolo 1318

 L'AVETE LETTO IL LIBRO LA RAGAZZA DRAGO ? :-)


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Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata IX SE NON POTETE SCAPPARE USATE I GOMITI E LE GINOCCHIA

 puntate  precedenti  puntata  I  e II  puntata  III  Puntata  IV Puntata  V Puntata VI Puntata VII Puntata VIII  Se vi trovate in una situa...