Mi si accusa di fare accuse infamanti alle forze dell'ordine , d'essere complice dei violenti , ecc . Rispondo come ho risposto ad una email di un amico poliziotto che poi ho replicatoad uan discussione sui facebook : << sono infami quei poliziotti , carabinieri che fanno quelle cose e come gli indiffferenti di gramsci coloro che con " uddidir tacendo " permettono quelle cose . Questi hanno il mio disprezzo o infamia come la definisci tu . Gli altri queli che s'incazzano per tali cose il mio rispetto e stima . >> Potrei continuare a lungo ma non volendo volendo dare adito a discussioni poco fertili, e visto che le mie parole volano nel vento (*) ed è secondo alcuni mie amici dae le perle ai porci ( ma io le dò lo stesso sia p erchè prima o poi , sentitevi questo video della litizzetto
soprattutto 06.o0 al 7.00 , succcederà che forse << (..) dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fiori ... >> (**) )
Lascio che a parlare sono :
scusate , ma non sono riuscito a copiarla dal cd allegato al libro ( ingraditeli per leggerli )
Vi odio cari studenti!
È triste. La polemica contro
il PCI andava fatta nella prima metà
del decennio passato. Siete in ritardo, figli.
E non ha nessuna importanza se allora non eravate ancora nati...
Adesso i giornalisti di tutto il mondo (compresi
quelli delle televisioni)
vi leccano (come credo ancora si dica nel linguaggio
delle Università) il culo. Io no, amici.
Avete facce di figli di papà.
Buona razza non mente.
Avete lo stesso occhio cattivo.
Siete paurosi, incerti, disperati
(benissimo) ma sapete anche come essere
prepotenti, ricattatori e sicuri:
prerogative piccoloborghesi, amici.
Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
coi poliziotti,
io simpatizzavo coi poliziotti!
Perché i poliziotti sono figli di poveri.
Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.
Quanto a me, conosco assai bene
il loro modo di esser stati bambini e ragazzi,
le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui,
a causa della miseria, che non dà autorità.
La madre incallita come un facchino, o tenera,
per qualche malattia, come un uccellino;
i tanti fratelli, la casupola
tra gli orti con la salvia rossa (in terreni
altrui, lottizzati); i bassi
sulle cloache; o gli appartamenti nei grandi
caseggiati popolari, ecc. ecc.
E poi, guardateli come li vestono: come pagliacci,
con quella stoffa ruvida che puzza di rancio
fureria e popolo. Peggio di tutto, naturalmente,
è lo stato psicologico cui sono ridotti
(per una quarantina di mille lire al mese):
senza più sorriso,
senza più amicizia col mondo,
separati,
esclusi (in una esclusione che non ha uguali);
umiliati dalla perdita della qualità di uomini
per quella di poliziotti (l’essere odiati fa odiare).
Hanno vent’anni, la vostra età, cari e care.
Siamo ovviamente d’accordo contro l’istituzione della polizia.
Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete!
I ragazzi poliziotti
che voi per sacro teppismo (di eletta tradizione
risorgimentale)
di figli di papà, avete bastonato,
appartengono all’altra classe sociale.
A Valle Giulia, ieri, si è cosi avuto un frammento
di lotta di classe: e voi, amici (benché dalla parte
della ragione) eravate i ricchi,
mentre i poliziotti (che erano dalla parte
del torto) erano i poveri. Bella vittoria, dunque,
la vostra! In questi casi,
ai poliziotti si danno i fiori, amici.
[....]
Note
** via del campo di http://it.wikipedia.org/wi