13.8.09

Ne siamo orgogliose


Ormai la conoscono tutti. Ormai lo sanno, che è stata nuovamente, ignominiosamente condannata ad altri inutili, protervi, impacciati, stupidi (poiché inutilmente crudeli) 18 mesi di arresti domiciliari. E' un problema di democrazia, hanno detto. Certo. Perché è un problema di donne. E di uomini.


Non per nulla un raro uomo che l'aveva compreso si chiamava Walt Whitman. For you o democracy, ricordate? No, arrestate i sorrisini. Non alludeva solo al "dolce amore dei compagni". Voleva pure le compagne, lui. Femminista, cioè compiutamente uomo, come Pasolini.


Aung la conoscono tutti, dicevo. Ma non si tratta solo di lei. Isabella Bossi Fedrigotti scrive di donne sole, libere e coraggiose. Concordo solo in parte. Nel suo commento usa il termine "fragilità". Sono forse fragili, Natalia Estemirova, Zarema Sadulayeva, Clotilde Reiss e, nemmeno a dirlo, Anna Politkovskaia e l'arcinota Neda Agha Soltan? Perché "fragile" è un aggettivo ambiguo, dolciastro, venato d'un tradizionalismo sospetto. Le donne sono sole, da sempre, questo è vero; non potrebbe andare diversamente, in una società dominata dal patriarcato più fosco e vieto. Ma la loro resistenza non è fragilità. A meno che non si consideri fragile un Gandhi, e, perché no, un Cristo, con buona pace del Vaticano che inorridisce al vederlo accostato a una femmina peccatrice.



Non è stata fragile neppure Barbara Bellerofonte, forse per quel suo nome mitologico, peraltro d'un eroe così controverso. Lei no, a differenza delle congeneri sunnominate non era un'eroina. Non ne aveva bisogno, come non ne ha bisogno alcuna donna. La mentalità maschile, sessista e discriminatrice, pervasa da immaginifiche esaltazioni, per arginare il nemico sente sempre l'esigenza di dipingerlo come angelo o diavolo. Ma Barbara, come le altre, voleva solo essere sé stessa, vivere in pace col mondo e nel mondo. In tal senso non c'è differenza tra le coraggiose martiri della libertà e una ragazza calabrese stanca d'un fidanzato violento e prevaricatore, che non amava più. Lui, naturalmente, non poteva sopportare di perdere una "cosa" sua. Libero e spensierato dopo due anni, stranamente l'hanno riacciuffato, e le altre "sue donne" si lagnano frignando, povero, bravo ragazzo... Proust, sia pure in un contesto tutt'affatto differente, parlava di "uomini-donne", ma tra questi ultimi e le "donne-uomo" che perpetuano il machismo, non so chi sia il peggiore. Per loro vale il mio vecchio post; a tanto porta la "cultura" delle veline. E per adesso mi astengo, dato che mi trovo ancora al mare, dall'approfondire il discorso sulla feroce e pronta scomunica del Vaticano della Ru486 e delle donne "assassine" (seguita dalla barzelletta di quello spiritosone del sig. card. Poletto, secondo cui "l'omicidio comporta sempre una scomunica": infatti abbiamo visto come sono stati scomunicati i vari Hitler, Pinochet, mafiosi e pedofili... Il sig. Poletto ignora, o forse non gl'importa, che il numero delle donne vittime di omicidi da parte di mariti, padri e familiari ha superato quelli di mafia). Già lo scatenato don Paolo Farinella ha risposto agl'interrogativi, sia pur retorici, formulati da Vito Mancuso e Franco Monaco. La Chiesa sta coi ricchi, constatava a suo tempo Odon Von Horvàth in Gioventù senza Dio e, più tardi, lo stesso Pasolini. Aggiungiamo: coi ricchi di sesso maschile. Lo capiamo, politicamente è forse stato indispensabile per la sua sopravvivenza nel mondo. In questo mondo. Ma il cristianesimo è altro e altrove, e, come preannunciato, riprenderò il discorso di qui a qualche giorno.


Daniela Tuscano

Ormai la conoscono tutti. Ormai lo sanno, che è stata nuovamente, ignominiosamente condannata ad altri inutili, protervi, impacciati, stupidi (poiché inutilmente crudeli) 18 mesi di arresti domiciliari. E' un problema di democrazia, hanno detto. Certo. Perché è un problema di donne. E di uomini.

Non per nulla un raro uomo che l'aveva compreso si chiamava Walt Whitman. For you o democracy, ricordate? No, arrestate i sorrisini. Non alludeva solo al "dolce amore dei compagni". Voleva pure le compagne, lui. Femminista, cioè compiutamente uomo, come Pasolini.

Aung la conoscono tutti, dicevo. Ma non si tratta solo di lei. Isabella Bossi Fedrigotti scrive di donne sole, libere e coraggiose. Concordo solo in parte. Nel suo commento usa il termine "fragilità". Sono forse fragili, Natalia Estemirova, Zarema Sadulayeva, Clotilde Reiss e, nemmeno a dirlo, Anna Politkovskaia e l'arcinota Neda Agha Soltan? E' forse fragile una giornalista come Lubna Ahmed al Hussein, che ha anzi preteso di essere ripresa il giorno che verrà frustata per aver "portato i pantaloni" (contrari alla tradizione islamica secondo le maschie corti sudanesi, e nemmeno sanno, ignoranti!, che lo stesso Profeta che tanto costoro affermano di venerare raccomandava i calzoni per le donne, in particolare per recarsi in moschea). Perché "fragile" è un aggettivo ambiguo, dolciastro, venato d'un tradizionalismo sospetto. Le donne sono sole, da sempre, questo è vero; non potrebbe andare diversamente, in una società dominata dal patriarcato più fosco e vieto. Ma la loro resistenza non è fragilità. A meno che non si consideri fragile un Gandhi, e, perché no, un Cristo, con buona pace del Vaticano che inorridisce al vederlo accostato a una femmina peccatrice.

Non è stata fragile Cory Aquino, prima presidente democratica di un Paese d'Asia (in Italia, una carica del genere ancora non è concepibile). Se ne è andata quasi dimenticata, uccisa da un cancro, mentre la compagna del dittatore assassino di suo marito, quel mélange tra Moira Orfei e Eva Peron Duarte che risponde al nome di Imelda Marcos presentava la sua fastosa collezione di orpelli, e si permetteva pure una preghiera per la "rivale". Santa donna! Magari un domani, sulle gesta di costei, gireranno un film, e pure una canzone; mi permetto di proporne il titolo: "Don't cry for me Philippina".

Non è stata fragile neppure Barbara Bellerofonte, forse per quel suo nome mitologico, peraltro d'un eroe così controverso. Lei no, a differenza delle congeneri sunnominate non era un'eroina. Non ne aveva bisogno, come non ne ha bisogno alcuna donna. La mentalità maschile, sessista e discriminatrice, pervasa da immaginifiche esaltazioni, per arginare il nemico sente sempre l'esigenza di dipingerlo come angelo o diavolo. Ma Barbara, come le altre, voleva solo essere sé stessa, vivere in pace col mondo e nel mondo. In tal senso non c'è differenza tra le coraggiose martiri della libertà e una ragazza calabrese stanca d'un fidanzato violento e prevaricatore, che non amava più. Lui, naturalmente, non poteva sopportare di perdere una "cosa" sua. Libero e spensierato dopo due anni, stranamente l'hanno riacciuffato, e le altre "sue donne" si lagnano frignando, povero, bravo ragazzo... Proust, sia pure in un contesto tutt'affatto differente, parlava di "uomini-donne", ma tra questi ultimi e le "donne-uomo" che perpetuano il machismo, non so chi sia il peggiore. Per loro vale il mio vecchio post; a tanto porta la "cultura" delle veline. E per adesso mi astengo, dato che mi trovo ancora al mare, dall'approfondire il discorso sulla feroce e pronta scomunica del Vaticano della Ru486 e delle donne "assassine" (seguita dalla barzelletta di quello spiritosone del sig. card. Poletto, secondo cui "l'omicidio comporta sempre una scomunica": infatti abbiamo visto come sono stati scomunicati i vari Hitler, Pinochet, mafiosi e pedofili... Il sig. Poletto ignora, o forse non gl'importa, che il numero delle donne vittime di omicidi da parte di mariti, padri e familiari ha superato quelli di mafia). Già lo scatenato don Paolo Farinella ha risposto agl'interrogativi, sia pur retorici, formulati da Vito Mancuso e Franco Monaco. La Chiesa sta coi ricchi, constatava a suo tempo Odon Von Horvàth in Gioventù senza Dio e, più tardi, lo stesso Pasolini. Aggiungiamo: coi ricchi di sesso maschile. Lo capiamo, politicamente è forse stato indispensabile per la sua sopravvivenza nel mondo. In questo mondo. Ma il cristianesimo è altro e altrove, e, come preannunciato, riprenderò il discorso di qui a qualche giorno.

Senza titolo 1606

  L'AVETE LETTO IL LIBRO LA RAGAZZA DELLE ARANCE ?  :-)


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12.8.09

risposta alla sorella di Antonio De Meo per le sue dichiarazioni verso i rom

Questa  è sopratutto  dal  1.08 la risposta alle  dichiarazioni razzistiche  e  pregiudiziali  verso iol popolo  rom  \  zingari     , spero siano dettate  a caldo  ,  per  l'uccisione del fratello   da parte  di alcuni rom  italianizzati   del fratello  qui la news






consiglio a chi volesse aproffondire questi argomenti  questi siti


e altri se  ne potrebbero aggiungere  , ma  credo che questi siano suffficenti

Senza titolo 1605

  VI PIACE IL GRUPPO MUSICALE DEI GREEN DAY ?  :-)


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Quadro magico

quadro_chiara_semeraroVorrei saper dipingere


un quadro magico



che si anima per me sola


e fermare sulla tela


la tua essenza,



certo che si,


fermare col colore


rosso del mio amore:


il tuo amore

11.8.09

letteratura oon the road Sicilia Poetry Bike 2009



Il video  girato  dalla  cdv   di  facebooik 
Giusy Alba Zappala del "Sicilia Poetry Bike 2009" realizzato da Giusy Alba Zappalà, e proiettato il 7 agosto, giornata di chiusura della manifestazione, al Circolo del tennis e della vela di Messina.






L'ironica summa di una settimana sui pedali e sulle parole, vale a dire di una serie di tappe ciclistiche con eventi-appuntamento, veri e propri meeting point aperti alla partecipazione del pubblico e alla condivisione della poesia, quale punto di raccordo e scambio di tradizioni.
L'evento è stato ideato e curato dai poeti Enrico Pietrangeli e Ugo Magnanti, in collaborazione con due artisti siciliani, Andrea Ingemi e Vittoria Arena, e con il patrocinio delle città di Milazzo, Messina, Patti, Taormina e Nettuno, dellUNESCO di Messina, Milazzo e Udine, dellAccademia Peloritana dei Pericolanti ed il sostegno dell U. P. L. A. C. L. A. A. I. di Messina.
Le tappe sono state le seguenti:
Messina, sabato 1 agosto 2009, alle ore 18.30, Circolo del Tennis e della Vela.
Milazzo, domenica 2 agosto 2009, alle ore 18.00, Palazzo DAmico.
Milazzo, domenica 2 agosto 2009, alle ore 21.30, Caffè Puck.
Patti, lunedì 3 agosto 2009, alle ore 18.00, Caffè Galante (con reading trasmesso in streaming).
Patti, lunedì 3 agosto 2009, alle ore 21,30, Villa Pisani.
Rocca di Capri Leone, martedì 4 agosto 2009, alle ore 17.00, Piazza Getifaranda (incontro associazione ciclistica La Madonnina).
San Salvatore di Fitalia, martedì 4 agosto 2009, alle ore 21,00, Basilica del Salvador Mundi.
Randazzo, mercoledì 5 agosto 2009, orari e luoghi della Rassegna di poesia gallo-italica.
Taormina, giovedì 6 agosto 2009, alle ore 18.00, Giardino del Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, Fondazione Mazzullo.
Messina, venerdì 7 agosto 2009, alle ore 18.30, Circolo del Tennis e della Vela

qui le altre parti Il video di Enrico Pietrangeli:


Senza titolo 1604

  L'AVETE LETTA LA FIABA IL LINO ?  :-)


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internet: fashion game per veline Per il proprio 'avatar' anche interventi di chirurgia estetica







Leggo online questa news

<<







Ansa 10 agosto 2009



Internet: fashion g ame per veline Per il proprio 'avatar' anche interventi di chirurgia estetica





Impazzano sul web due giochi virtuali per diventare veline dai 9 anni in su. Sono il francese 'Ma bimbo'  e il britannico 'MissBimbo'. Si possono acquistare creme di bellezza, cambiare acconciatura, comprare abiti, e perfino sottoporre l'avatar', il proprio alter ego virtuale, a interventi di chirurgia plastica. La filosofia del gioco e' 'imparare a diventare delle veline o ragazze veramente cool'. Su alcuni blog gia' monta la preoccupazione dei genitori

>>
















Ora e' vero che da gli anni '80 con il cosidetto riflusso i tempi sono cambiati . Infatti c'’era un tempo ( da quel che ricordo dai discorsi dei compagnetti dell'asilo e delle elementari o del mare ) in cui il sogno di ogni ragazza era diventare una principessa o una

dama dell’alta nobiltà, o per le più concrete fare la hostess .
Oggi invece, con i tempi moderni, le ragazze un pò contagiate dalla TV e dai giornali, hanno evoluto i loro sogni maturando e sognando per la maggior parte di diventare VELINE! Eh già, il loro successo avuto dal programma televisivo di striscia la notizia è indiscutibile e un datodi fatto .Cosi come La moda, il trucco, l’apparire sempre una ragazza al passo con i tempi e very cool come è usuale dire oggi, sembra essere la novità nella loro filosofia di vita.
Ma quello che mi da fastidio è  << ( ... ) il perbenismo interessato,\la dignità fatta di vuoto,\l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto (.... )  >> ( come dice in Dio è morto , colonna sonora di questo post , il poeta Guccini ) . Esso ha creato ( e credo che ne ancora ne sentiremo parlare ) duiscussioni fra gli psicologici e gli pschiatri dato che << (...)  Alcuni psicologi sostengono che la velina è un modello positivo di femminilità, in quanto essa è ragazza pudica e operosa, d’iniziativa insomma. Altra parte sostiene che il dogma “Se vuoi avere successo nella vita devi essere bella e piacente a qualunque costo” può essere discutibile ma non per questo impraticabile, osserva Davide Bennato sul blog Tecnoetica: "Il punto è presentare questa affermazione come l’unica possibile a una bambina di 9 anni". Un gioco pericoloso >> ( da  ilquotidianonet  qui l'ntero articolo   ) . Ora quel che mida fastidio è non tanto la posizione della chiesa perchè fa il suo dovere " d'ente religioso e morale " , ma di quei genitori ( che si possono avere anche ragione ) ma predicano bene e razzollano male , se invece di limitarsi aprotestare ed ad indignarsi ( cosa sacrosanta per carità ) ma insegnassero ai figli ad esercitare lo spirito critico , non loi parcheggino davanti a tv ed internet o peggio ( parlo con quello che vedo tutti i giorni qui nel mio paesello di 12 mila abitanti ) che preferiscono , famig,ie quasi nullatenenti che non hanno i soldi neppure per piangere , fare debiti o andare alla caritas o alla lidol per far contenti in maniera acritica i desideri consumistici e omologati figli , creando in cosidetti bimbiminkia e truzzi o lasciandoli allo sbando e al ricatto di pervertiti pedofili  e  guardoni  che in cambio danno di soldi , ricariche telefoniche , ecc per comprarsi la spazzatura collaterale che producono trasmissioni come amici , i tronisti , ecc o si vedono mandando mms con loro foto in cambio di tali oggetti , come dimostramno anche   casi di cronaca 

Ecco quindi che alle loro proteste \ indignazioni tout court del tipo predico bene ma razzolo male , "prefrisco" , almeno sono più coerenti quelle dei movimenti come : A)  il MOIGE  1  2 .,  B )    e il  gruppo   http://www.fattisentire.org/ .  Associazioni   che sono lontani anni luce e da me criticatissimi ed   a volte  osteggiati  , ma  nel limite  del rispetto   per le loro posizioni uiltra conservatrici e di stampo vandeistico ( http://it.wikipedia.org/wiki/Guerre_di_Vandea ) ma  almeno  sono coerenti 





Senza titolo 1603

  QUESTA E' UNA VECCHIA PALETTA PER GRANO !  VE LA RICORDATE ?  :-)


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Senza titolo 1602

  L'AVETE SENTITI QUESTI DUE PROVERBI ?  :-)


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10.8.09

Via libera ai servizi telefonici con prefisso 899, 892, 144, 166, ecc. e alle connessioni satellitari

Leggo Basito e sempre più indignato dal corriere della sera online d'oggi questa vergognosa news . che trovate sotto . Lo so che i fatti devono esser separati dale opinioni e dai commenti . Ma non ce la faccio . Infatti da ex ( ebbene si cari amici\che , ho sofferto ben ben 6 anni di questa dipendenza , specie dei telefoni erotici e pseudo erotici , ne ho fatto cenni nel post sulla mia pornodipendenza , ne parlerò prima o poi ) unnfiltro ci vuole . Ora molti diranno , ma come , se conro ogni forma di censura e contro ogni repressione , sei libertario , e poi approvi i tentatiiv del governo .?
Provate voi a vivere quella dipendenza o ad avere un figlio\a con quella sindrome   ch'era  arrivato al punto  tale   visto che i suoi genitori dopo  certe bollette  ed un uso continuo  gli bloccavano il telefono , ricorreva a quelllo della nonna paterna  malata d'alzaimer e poi non aveva il coraggio di ammettere  le  sue responsabilità dietro quelel chiamate  annuiva lo sconforto dei genitori  : <<   chi sa poverina  a chi avrà telefonato ,   non possiamo più lasciarla sola , gli dovremo togliere il elefono   ,  ormai  è andata   del   tutto , ecc >>  e rideva  con loro ,  quanto arrivavano  al n della nonna bolette altissime , )  Ma chi se frega di che colore politico-ideologico sia il governo che si batte per una legge giusta . Qui non si tratta di repressione o di leggi antilibertarie \ liberticide  , ma di aiuto a chi non vuole usufrire di tali servizi o a un famliare minorenne ( perchè gli operatori o nastri registrati ) non controllano neppure , ma si limitano alla ipocrita e deleteria avvertenza << se hai meno di 18 anni lascia tale servizio >> ed è logico   (  parlo per la mia esperienza personale  ( che la persona minorenne se ne frega e viene tratta in inganno fal fascino del proibito . coem dimostra  questo video  di una delle saghe di fantozzi 





  ed ecco come ne  sono uscito \ vinto la dipendenza 



Qui si vuole lasciare la possibbilità di scegliere ai genitori o tutori   se far usare questi servizi o meno  ai minorenni   .

Adesso basta bon vorei tediarvi ed evitare che la mia indignazione si trasformni in predicozzo \ cazziattone ecco l'articolo


 


La sentenza del Consiglio di Stato dà torto al Garante delle comunicazioniServizi telefonici di eros e maghi, mettere il filtro è vietato














 


ROMA - I servizi telefonici con prefisso 144, 166, 892, 899, delle connessioni satellitari e di altre chiamate internazionali non possono essere sottoposti a filtri preventivi. Cioè non possono essere bloccati di prassi e autorizzati solo dopo il consenso dell'utente. Il Consiglio di Stato dà torto all'Autorità per le comunicazioni, che per la terza volta ha cercato di arginare i numeri i cui servizi sono stati molte volte al centro delle cronache per le proteste di chi, spesso inconsciamente, si è trovato a pagare bollette di centinaia (e in alcuni casi di migliaia) di euro per oroscopi, maghi e cartomanti, chat line erotiche, foto, video, giochi e suonerie tramite costosi servizi telefonici a pagamento e che, a insaputa dell'utente, in taluni casi scaricavano i dialer per accedere ai servizi tramite costosissime chiamate satellitari o all'estero.CONSENSO - Secondo il Consiglio di Stato, con una sentenza depositata lo scorso 31 luglio, i numeri devono essere sempre disponibili e possono essere bloccati solo dopo il consenso dell'utente. L'esatto contrario di quanto intendeva fare il Garante, anche a protezione dei minorenni. Il Consiglio di Stato ha riconosciuto la competenza in materia dell'Autorità per le comunicazioni, che era stata negata in primo grado dal Tar, ma ha contestato che la misura era stata adottata senza coinvolgere «i centri servizi e tutti i soggetti imprenditoriali coinvolti». I gestori telefonici con i servizi a pagamento spesso di dubbia eticità, gestiti da società terze, incassano però lauti guadagni.SOSTEGNO - A settembre l'Authority tenterà per la quarta volta di disporre un filtro per arginare il fenomeno. Il 6 agosto si è già svolta una prima riunione con operatori telefonici e associazioni dei consumatori. Gli operatori intervenuti (Telecom Italia, Vodafone, Wind e Bt) sono d'accordo e hanno garantito il loro sostegno.


lettera al sindaco di firenze di poetarainer

solidarietà a http://aedo07.splinder.com/post/21093723/Lettera+aperta+al+sindaco+di+F anche se non sono fiorentino e toscano ma la solidarietòà per l'abuso e il torto subito dalla mala amministrazione non ha nazionalità e cittadinanza

Senza titolo 1601

  QUESTO E' UN VECCHIO INTERRUTTORE DELLA LUCE IN PORCELLANA !  VE LO RICORDATE ?  :-)


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l'eco bianco delle stelle



L'ECO BIANCO DELLE STELLE


E' notte,


un rincorrersi buio di sogni


sotto l'eco bianco delle stelle.


Cerco il rumore chiaro della luce


tra le gonne di una luna in equilibrio.


Aquiloni neri confondono


le gerarchie del cielo.


Vorrei capire,


capire e sentire il passo veloce


delle distanze,


aggrappandomi alle labbra


di un silenzio quasi perfetto.


Al contatto con i miei occhi


le allegrie di una cometa


annusano le lenzuola del confine.


E fuggo con la pelle


a godere


il naufragare lento di un nettare


d'estate.


 


Senza titolo 1600

  VE LO RICORDATE IL FILM LA TRAGEDIA DI UN UOMO RIDICOLO ?  :-)


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9.8.09

Senza titolo 1599

  L'AVETE LETTO IL LIBRO UNA BARCA NEL BOSCO ?  :-)


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Altri giovani quelli che lottano contro la noia di vivere


(...) Storia diversa per gente normale
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite. (....)



                                                  Fabrizio  de Andrè  una  storia  sbnagliata 



Questa nota  \ post   d'oggi è la risposta a chi come D.P nel commentare la precedente nota  su facebook   ( ne  ho parlato anche qui da noi   http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2009/07/persone-coraggiose-e-non-defilipilizzate.html  )  hanno commentato : << (....  ) forse da fuori sembriamo più ricchi, o lo dicono per lavarsi la coscienza, ma nel cuore abbiamo un oscuro velo di solitudine. (.... ) >> e che mitizzo ( cosa lontana da me , perchè l'accusa sui basa sul fatto che provo cercare parlandone e raccontando storie o facendone raccontare nel mio blog o qui se qualcuno\a vorrà dell' handicap una risorsa , una vitalità nascosta ai più ed elogiata , quelo si che è mitizzata , solo quando si fanno cose importanti ).Questa vuole anche palare , meglio raccontare ( purtroppo non ho testimonianze dirette e quindi devo farlo attraverso un articoo quotidiano ) storie di chi ha scelto di vivere ( coerentemente o o meno ) come un "vegetale" come il caso di Salvatore Crisafulli (   http://www.salvatorecrisafulli.it/ ) o di chi da amlato lotta per la dignita e non subire accanimento come il caso di paolo-ravasin ( vedere qui http://www.youtube.com/watch?v=ZkBtLcbypxU metto l'url  del vidoe  sia perchè l'avevo messo tempo  sia  perchè   il blog  , molti amici\che  di facebbok utenti  di questo blog  si lamentano che il  blog   è troppo pesante  d'aprire   e quindi cerco di metterne  il meno possibile   )

o come una della " mia famiglia " di facebook evito il nome per problemi con la privacy , ha fatto dela suia malattia la sla una risorsa ed è piena di vitalità interiore e etteraria . Ma soprattutto è dedicata a tuti\e queimragazzi che al buttano via nell'alcol ( vedere le ultime news di ragazzi minorenni finiti in coma etilico ) o nell'uso di droghe . Gesti di ribellione   \ trasgressione   (  anche se   ormai  è solo conformismo  )   come   quello che si faceva  un tempo  imitando un famoso film  di cui trovate sotto il  video (  grazie  a http://www.youtube.com/user/123Jolly )






Ma ora bado alle ciancie ed ecco l'articolo di Umberto Galimberti su d dell'8\8\2009 ( inserto settimanale di repubblica ) più precisamentre il n 658 lo trovate anche  nell'archivio online  del settimanale  D  cercando  ovviamente   fra  gli arretrati

Era estate. L’estate del 2000. L’estate che ricorderò per tutta la mia vita.Avevo tredici anni e la scuola stava finendo. Tutti i miei compagni si stavano preparando per l’esame di terza media. Per me come per i miei amici era un esame importante. Il primo vero esame. Mi stavo impegnando. Ero felice di prepararlo non rendendomi conto che c’era un esame tutt’altro che scolastico ma ben più impegnativo ad attendermi.Vedevo e sentivo che c’era qualcosa che non andava. Quelle forti emicranie al mattino appena sveglia, la spossatezza continua e poi quella mano, i cui piccoli gesti non riuscivo bene a controllare. Mi cadevano di mano gli oggetti, la mia scrittura non era più la stessa e a danza ogni piroetta finiva con un giramento di testa. Perdevo l’equilibrio. Mi dovevo fermare. Non capivo. Eppure dentro di me sapevo che c’era qualcosa di strano.
La risposta è arrivata un pomeriggio di maggio nel corridoio dell’ospedale adiacente alle sale della TAC. Mi ricordo che io e i miei genitori stavamo aspettando seduti su quelle sedioline asettiche dell’ospedale. Per me l’attesa era snervante, c’era puzza di disinfettante e quel posto nonmi piaceva.
Solo dopo la risonanza magnetica capii tutto fino in fondo. C’era una noce annidatasi nel mio cervelletto anzi, “una lenticchia”, proprio così mi venne spiegato.
In seguito, questa lenticchia venne tolta. Quello che successe in quell’estate non fu molto piacevole.Chemioterapia e radioterapia non sono facili da sopportare.Eppure ora, a ventun anni, posso dire di essere cresciuta in un’estate,
durante quell’estate. In quei mesi scoprii quanto ero fortunata. In fondo avevo  una leucemia fulminante e non ero in attesa di un donatore che chissà quando sarebbe
arrivato. Ero fortunata.
Nell’estate del 2000 ho imparato tante cose. Ho imparato ad amare la vita e ciò che fino ad allora mi sembrava scontato, un mio diritto.
Ho scoperto un dovere: quello di ringraziare per tutte le meraviglie della vita. Ho imparato a sorridere con il cuore davanti a uno sguardo divertito, davanti a un mazzo di fiori, davanti a una giornata di sole e anche davanti a una di pioggia.
Ogni sera prima di addormentarmi penso alle cose che ho fatto durante la giornata e mi sento privilegiata. Anche se la radioterapia ha portato via i miei bellissimi boccoli biondi, ho imparato che non è quello che mi farà essere migliore.
Sono fiera di ciò che sono diventata.Adesso guardo a ciò che è successo  come una grande esperienza che ha contribuito a forgiare il mio carattere. Mi ha dato la possibilità di vivere  qualcosa che prima conoscevo solo come lunghe e complicate parolone  pronunciate dai più grandi, come qualcosa di lontano da me. Certo  sbatterci contro ha fatto male, ha lasciato la cicatrice. Una cicatrice che è sempre lì per non farmi dimenticare quanto sono fortunata.
A volte, sento addosso l’opprimente  sguardo di qualcuno che, trovandosi davanti a me per la prima volta, non può fare a meno di volgere inconsciamente lo sguardo ai miei capelli. Ormai ci sono abituata. Ma una  cosa bellissima è notare come l’interesse gradualmente si sposti verso qualcos’altro, come le involontarie occhiate furtive vengano sostituite dall’interesse per ciò che esprimo con le parole e che lascio trasparire dai miei occhi.
Mi piace comparare la mia storia alla scelta fatta da un atleta per coronare il sogno di vincere le Olimpiadi.Una lunga strada fatta di duri allenamenti lo attende per raggiungere la forma perfetta. Io non ho mai sceltodi gareggiare alle Olimpiadi, ma
qualcuno ha deciso che dovevo fare l’atleta.
Chiara

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Mi ha inviato questa lettera un oncologopediatra del Centro di Riferimento Onco-
logico di Aviano, dott. Maurizio Mascarin ( mascarin@cro.it )che ha raccolto gli scritti, gli sms, le mail degli adolescenti che aveva e ha in cura, decidendo con loro di pubblicarli, nel settembre 2008, in un libro intitolato Non chiedermi come sto, ma dimmi cosa c’è fuori, una frase che un giorno le rivolse una ragazza  ammalata. Lo scopo? Far vedere quanta vita palpita in chi non sa se e fin quando potrà viverla. Non conosco l’editore, altrimenti lo segnalerei a tutti quei giovani demotivati che non sanno cosa farsene della loro vita. E però, quando la noia li assale e, con quel suo spessore opaco e buio, li opprime fino a indurli all’ultimo gesto, perché non scrivere a questo medico oncologo, farsi indicare dove reperire il libro e leggerne qualche pagina, dove forse la vita cede il suo segreto, la sua bellezza inosservata e spesso trascurata, prima di spegnerla perché non se ne è reperito il senso, che forse non è in un altrove lontano e segreto, ma in quel giorno dopo giorno che non a tutti purtroppo è concesso.

umbertogalimberti@repubblica.it

  oltre  ala canzone  che  apre  il post   sono   collegate  per le tematiche  che essoe esprimmono  anche  queste tre  canzoni  sia nela versione originale  di Faber     sia   nlle versioni che  ne fanno  il gruppo  faberiano i faber  noster  ( http://www.viadelcampo.com/html/fabernoster.html  ora  anche su facebook ( qui  il  gruppo )

çymma
via del campo
il ritorno di  giuseppe


Senza titolo 1598

  VI PIACEVA IL DISCO IO MI FERMO QUI DEI DIK DIK ?  :-)


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8.8.09

la storia delle cose

Produci consuma crepa produci consuma crepa produci consuma crepa
Sbattiti fatti crepa sbattiti fatti crepa sbattiti fatti crepa
Cotonati i capelli riempiti di borchie rompiti le palle rasati i capelli
Crepa crepa crepa


da  "Affinità-divergenze tra il compagno Togliatti e noi (Del conseguimento della maggiore età)" ( Ccp)  qui il  resto del testo e  il contesto della canzone 

 


 


questa è l'era del consumismo; tutto diventa un prodotto; e noi dei consumatori; propongo la visione di questo filmato diviso in 3 parti che riguarda il consumismo in generale; ma ritengo che sia collegato al consumismo del corpo delle donne: oggetti tecnologici sempre più nuovi perchè altri percepiti come già vecchi = corpo femminile continuamente ritoccato = oggetto da usare e consumare. ecco la prima delle tre parti:









Mentre  mi  s'avvicina  la  fine di questo post   dallo stereo  escono  le  note di  questa  canzoine suadente   che  poi alleggiano nell'aria   posandosi  soavemente  nel mio spirito e mi riportano indientro nel tempo  , le  note    di questa    canzone  in cui ikl ritornello   fa  : << Non e' tempo per noi che non ci svegliamo mai \ Abbiam sogni pero' troppo grandi e belli sai \Belli o brutti abbiam facce che pero' non cambian mai\Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai >> Non E' Tempo Per Noi  di  .....   è troppo famoso  a voi indovinare  di chi si tratta  qui la soluzione con  il resto  del testo

N.b

Le frasi fra virgolette  fra  virgolette  sono estratti  \  deliberamente  tratti dalla poesia  , precedentemente citata  integralemente  nel mio post precedente  ( non ricordo  l'url   cercatelo nell'archivo  )  il jazz  spiegato  a  ..... ,  Jazz  di Angela Meloni 


culturamente mainate ha presentato Donna Fenice V – Crisalidi” di Barbara Cavazzana“

  Ieri sera in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne si è svolto presso il Cen...