...E poi sì, 'azzo, sì, devo occuparmi anche di 'sta roba. Di 'sta robetta. Di 'sta robaccia. Ma noi italiani siamo molto affaccendati in questa faccenda. Mica solo faccenda di corna, veh. A quella crede solo il confessore del Capo, secondo cui, come da allucinante intervista a "Repubblica", tutti i grandi qualche vizietto nascosto ce l'hanno, perché non perdonare proprio quelli dell'Uomo provvidenziale? Solo un po' più di sobrietà, lo ammonisce paternamente il giornale dei vescovi, quegli stessi vescovi che scomunicano dodicenni incinte, rifiutano i funerali religiosi ai poveri cristi come Welby e vietano l'aborto anche in caso di violenza (se la donna non è facoltosa, però: perché, in quei casi, si può sempre troncare, sopire... padre molto reverendo...). I lussuriosi verginoni in gonnella di raso che aborrono l'omosessualità altrui come specchio delle loro intime perversioni, i fustiganti Torquemada inflessibili coi deboli e carezzevoli coi forti hanno consacrato la loro decrepita, sterile vecchiezza sull'altare di lustrini del loro piccolo dio e relative lepidezze da Basso Impero. Con contorno di smutandati fiori in boccio e già recisi. Tanto le donne, specie se giovani, non sono che esuli figlie d'Eva.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
7.5.09
Uccidere i giovani
...E poi sì, 'azzo, sì, devo occuparmi anche di 'sta roba. Di 'sta robetta. Di 'sta robaccia. Ma noi italiani siamo molto affaccendati in questa faccenda. Mica solo faccenda di corna, veh. A quella crede solo il confessore del Capo, secondo cui, come da allucinante intervista a "Repubblica", tutti i grandi qualche vizietto nascosto ce l'hanno, perché non perdonare proprio quelli dell'Uomo provvidenziale? Solo un po' più di sobrietà, lo ammonisce paternamente il giornale dei vescovi, quegli stessi vescovi che scomunicano dodicenni incinte, rifiutano i funerali religiosi ai poveri cristi come Welby e vietano l'aborto anche in caso di violenza (se la donna non è facoltosa, però: perché, in quei casi, si può sempre troncare, sopire... padre molto reverendo...). I lussuriosi verginoni in gonnella di raso che aborrono l'omosessualità altrui come specchio delle loro intime perversioni, i fustiganti Torquemada inflessibili coi deboli e carezzevoli coi forti hanno consacrato la loro decrepita, sterile vecchiezza sull'altare di lustrini del loro piccolo dio e relative lepidezze da Basso Impero. Con contorno di smutandati fiori in boccio e già recisi. Tanto le donne, specie se giovani, non sono che esuli figlie d'Eva.
6.5.09
Senza titolo 1478
ma ci siamo
non puoi conoscerci
il manto oscuro della notte ci protegge
la luna sorride alle sue figlie
irradia di luce argentata le tenebre
il nostro regno ci accoglie
quando il mondo ci respinge
una goccia di sangue bagna le mie labbra
illuminate dal fuoco vivo che arde nel cuore del bosco
come una ferita
canti si levano sino all'alba
grida ed invocazioni ci trascinano in danze sfrenate
la Dea ci è vicina
e noi siamo le sue figlie...
fuggi grida trema al nostro arrivo
perché nulla frenerà il nostro impeto
l’impeto delle streghe.........
Messaggio a Vittorio Agnoletto
L'autostrada per il cielo
Immagini di franca bassi, per chilometri ho inseguito questa strana nuvola nel cielo, non finiva mai tutta unita, sembrava finta era grandissima.Bellissima
Autostrada per il cielo
Ti ho scovato nel cielo di Macerata.
Che nuvola strana!
Per chilometri ti ho inseguito
eri lunghissima ma strana.
Non avevo mai visto una nuvola
così strana.
Sei spuntata da dietro le case
ti nascondevi dietro i cipressi
eri bellissima!
Una nuvola di cotone grandissima
ma eri una nuvola tanto...tanto strana.
franca bassi
Riarmo e questione occupazionale
La crisi attuale, causata dal dilagare delle forme più oscene di speculazione finanziaria, sta esasperando le condizioni di tutti i lavoratori e in particolare degli immigrati e dei giovani precari, arrivando a produrre vere e proprie condizioni di nuova schiavitù in cui all’instabilità si somma il fatto di dover accettare il ricatto che impone di lavorare in situazioni che spesso mettono a repentaglio la vita stessa.
Dove sono finite le risorse che potrebbero permettere l’uscita da questa situazione? Le risorse più ingenti di capitale, oltre che nella speculazione finanziaria diretta che non produce nulla se non povertà, sono oggi investite nell’Industria Bellica (1.300 miliardi di dollari all’anno a livello globale), che garantisce agli stessi speculatori un’alta redditività attraverso la produzione di strumenti di morte.
L’Italia nel 2007 ha speso 31 miliardi di dollari in armamenti, classificandosi al nono posto a livello mondiale e Il governo Italiano in questo momento di crisi ha deciso di investire 14 miliardi di euro per dotarsi di una flotta di caccia F‐35.
Il vero investimento per la sicurezza deve essere quello della riconversione immediata dell’industria bellica verso attività prduttive che non solo possono generare un numero maggiore posti di lavoro, ma soprattutto che producano un circolo virtuoso di rilancio di tutto il sistema economico.
In questo momento c’è bisogno di investire nelle fonti energetiche rinnovabili, in misure per la sicurezza sul lavoro e in tutti quei settori che possano dare un contributo reale alla qualità della vita e a benessere delle popolazioni.
Giorgio Schultze
MA CHE C’ENTRANO QUESTI CODARDI CON NOI?
Mettendo un attimo da parte l’evidente intento discriminatorio che risiede dietro proposte di questo genere, sorge quasi spontanea una domanda: con chi credono di aver a che fare i suddetti personaggi che si aggirano nei palazzi istituzionali del nostro paese?
È molto probabile che un gran numero di italiani stia provando un senso di vergogna nell’essere rappresentato da un governo che sta provando in tutti i modi ad imporre, tramite la manipolazione dell’informazione e la promulgazione di leggi assurde, comportamenti antisociali dettati dall’egoismo e dal risentimento.
Solo l’egoismo e il risentimento possono ridurre, infatti, un essere umano a scagliare la propria aggressività contro i più deboli, contro coloro che non possono difendersi adeguatamente. Persone ammalate che hanno bisogno di cure e bambini che hanno bisogno di andare a scuola: ecco, alla fine, chi sono i primi bersagli prestabiliti da chi ha pensato che i medici e i presidi potrebbero trasformarsi in sonde per facilitare l’individuazione di chi deve essere colpito ed eliminato.
Non è solo una questione di schieramenti politici, perché purtroppo l’egoismo e il risentimento risiedono si a destra che a sinistra. La questione invece è un’altra: qual è la qualità, in quanto esseri umani, di ministri, parlamentari, sindaci e consiglieri che pensano ed agiscono in questo modo? Di che pasta è fatto il loro “paesaggio interno”?
Se è vero che la chiave di ciò che facciamo risiede nel cuore di ciò che crediamo, qui non si tratta soltanto di una lotta tra superficiali opinioni politiche diverse, ma di una lotta tra mondi interni molto diversi tra loro. In altre parole, si tratta di una lotta tra intenzioni umane. E siccome si tratta di intenzioni umane e non di forze meccaniche o naturali, ecco che allora possiamo parlare, non solo di oppressi e oppressori, ma anche di persone coraggiose e persone codarde. Sì, perché anche di questo si tratta, di codardia. Come potrebbe essere definito, se non di un codardo, il comportamento di chi incita alla denuncia di bambini e di ammalati senza permesso di soggiorno?
Qualcuno potrebbe dire: ma tutto questo non c’entra nulla con la politica. Davvero? E perché?Che cosa c’entrano, allora, il clientelismo, la corruzione e l’interesse personale che spesso e volentieri vengono a galla quando si parla di politica? Perché più di una volta, quando si parla di politica, viene a galla la questione morale?
Non è forse l’ostinazione ad escludere dalla politica temi come l’intenzionalità umana che ha ridotto la stessa politica a quel ciarpame a cui siamo costretti ad assistere?
E se fosse, invece, proprio il mettere al centro l’essere umano e la sua intenzionalità il primo vero obiettivo di una nuova politica? Sarebbe troppo scomodo per i codardi del momento. Rimettere al centro della politica l’intenzionalità umana significherebbe considerare il clientelismo, la corruzione e l’interesse personale non più come ingredienti “naturali” della politica, ma come il frutto di intenzioni egoistiche che spogliano altri della propria intenzionalità, quindi violente.
Rimettere al centro della politica l’intenzionalità umana significherebbe considerare il trattare come criminali i cosiddetti “immigrati clandestini” non più come la “naturale” reazione di un popolo che vorrebbe sentirsi più sicuro, ma come il frutto di intenzioni discriminatorie che spogliano altri della propria intenzionalità, quindi, ancora una volta, violente. Rendiamo scomoda la vita a questi codardi! Riempiamo la politica della nostra comune umanità!
Ecco perché non è di libertà che bisogna parlare, ma di liberazione. Ora e sempre, liberazione!
Roma, 5 maggio 2009
Carlo Olivieri
umanista
5.5.09
il mio moby dick [ pace dei sensi ? ]
Led Zeppelin- Moby Dick
Infatti ho eliminato ed è già il primo passo i sensi di colpa ( nel significato negativo \ distruttivo ) per il male inutile e a volte gratuito a detterminate persone . Di alcuni casi ne ho parlato nei primi post sul blog . Nonb chiedetemi l'url , chi vuole leggerseli vada in archivio , non ho voglia di cadere nel fondo buio e nero come dante Alighieri nella divina Commedia << Nel mezzo del cammin di nostra vita\mi ritrovai per una selva oscura\ché la diritta via era smarrita. >> ( inferno canto versi 3 ) e rincominciare la scalata verso la luce cioè : << (...) salimmo sù, el primo e io secondo,\tanto ch'i' vidi de le cose belle \ che porta 'l ciel, per un pertugio tondo. ( inferno canto XXXIV versi 136-139 ) >>. Ora il mio silenzio interiore ( nel significato positivo ) ed il mio animo \ coscienza è libero da zavorra è pieno di pace interiore . Anche se, ma devo decidere se lavorarci o meno ( cioè svuotarmi completamente ) oppure convivere il ricordo perchè : << Certi ricordi sono come ferite dell'aniam , non si rimarginano mai ... e ogno tanto tornano a farti male e tormentarti >> ( dylan dog in Sulla rotta di Moby dick copertina a destra ) qui news sulla storia in questione .Ma soprattutto perchè certe cose ti rimangono dentrpo per sempre e non ( o lo fanno dolorosamente e difficilmente , ed io ancora non mi sento coompletamente prointo per cacciarle via perchè le vedo come una parte brutta della mia opera d'arte ) se ne vogliono andare ed essere stirpate .
concludo con la citazione di Moby dick di Herman Melville ( New York, 1º agosto 1819 – New York, 28 settembre 1891) :
“Chiamatemi Ismaele.
Qualche anno fa -non importa quando esattamente- avendo poco o nulla in tasca, e niente in particolare che riuscisse a interessarmi a terra pensai di andarmene un po’ per mare, e vedere la parte equatoriale del mondo”.
alla prossima sempre vostro cdv
Senza titolo 1475
cercando una poesia
quando il mio vuoto
resta senza parole
ma si gonfia
come la gola di un rospo
in uno stagno senz’acqua
spingo le dita sugli occhi
fino a vedere il nero
per cercare nel mio dentro
il tutto
il troppo
il nulla
che mi sfugge
e spingo spingo
sempre più in fondo
fino a veder le stelle
piccole luci
dolorose che illuminano
un foglio in attesa di parole
usciranno le lacrime
a riempire lo stagno
scoppierà la gola del rospo
e il mio vuoto si riempirà
con una poesia.
Le ferite della mia Tana
La mia piccola tana di Assergi
Cari amici oggi sono andata a visionare la mia tana di Assergi. Ho provato dolore, non credo che rivedrò la mia piccola tana funzionante, Per adesso ho portato con me un cesto di ricordi.Franca Bassi
La mia piccola tana
Una manciata di pietre antiche!
Il soffitto a volta pieno di stelle fluorescenti
la piccola radio che suonava
il fresco che arrivava dal Piccolo Tibet
i fiori sul piccolo balcone...
cosi ti voglio ricordare.
Oggi ho provato dolore!
Ti ho visto diversa... sofferente...stanca
le tue rughe sono profonde!
Ti hanno segnato.
Cara piccola tana mi manchi!
come mi manca il profumo dei tuoi vicoli
e i giorni felici che ho passato tra le tue mura.
Ricordo il piccolo presepio
fatto sui gradini e la sera imbiancato
da soffici fiocchi di neve
-Ti ricordi quando la grande luna filtrava
il suo chiarore t'illuminava
e la voce degli anziani nei vicoli?
Sai passano gli anni... anch' io sono stanca!
le rughe stanno a solcare il mio viso
non credo che riuscirò a darti una nuova vita
ce ne andremo insieme
ci consumeremo lentamente
nell'oblio dei nostri ricordi.
Oggi ho preso il grande cesto l'ho portato con me
ti ricordi quando lo riempivo di pigne secche erbusti
e ci scaldavamo insieme intorno al piccolo camino?
sai ci ho riposto i nostri ricordi.
Addio! piccola tana resterai sempre dentro di me.
Franca Bassi
Brillerà il sole?
Immagine tratta dal Web.
Abbandono il capo sul cuscino
unica compagnia il silenzio
nessuna voce arriva dalla strada
solo il ticchettìo della pioggia.
Fa da cornice ai pensieri tristi
alla nostalgia ed ai ricordi frusti
vaga la mente, si costruisce sogni
che nessuno potrà mai realizzare .
Piano piano si ovattano i pensieri
una nebbia scende nella mente
cerchi di pensare a cose liete
a cose che da nessuno mai avrai.
Poi arriva il sonno ma non te n'accorgi
si rilassano le membra tace il cuore
ti abbandoni a quel dolce torpore
con la speranza che domani brilli il sole.
Scritto da Marilicia il 22/02/2005
si puo fare
anche la pazzia e la follia più essere creativa . Oltre che preziosa in un mondo fatto di bimbiminkia e acritici oltre che di sostantizzati e defilipilizzati ( che vedono i programmi dela defilippi e di maurizio costanzo ) o fratelizzati ( grande fratello )
CUI PRODEST?
IL FASCISMO CHE I PARTIGIANI HANNO COMBATTUTO E SCONFITTO OGGI RIENTRA IN GIOCO ATTRAVERSO LA SPETTACOLARIZZAZIONE DELLA POLITICA CHE TOGLIE CONTENUTI E TRASFORMA TUTTO IN UNA GRANDE GIOSTRA LUDICO- MEDIATICA .
CUI PRODEST?
I valori sono falsati dal cortile mediatico di tronisti e troniste ... giovani donne messe alla gogna da vecchie megere e da rapaci pupazzi da teleromanzo, sotto gli occhi del "PROFITTO". Si vuole fare apparire giusto quello che è semplicemente irreale e banale e si spettacolarizzano le peggiori doti dell'animo umano, facendo in modo che la DONNA diventi un oggetto da copertina, da salotto, o se vuole lei stessa può trasformarsi in uomo e dirigere con ferocia la giostra, da uomo.
Poi qualcuno si chiede perchè i giovani sono così violenti e maleducati? Alla Famiglia e alla scuola si è sostituita la TELEVISIONE. Chi detiene la RETE TELEVISIVA è il capomafia che detta le regole a chi ci vuole stare, se no sei fuori. Questa si chiama MAFIA? NO. E' ancora più pericolosa della MAFIA, perchè non ci sono POTERI DI SALVAGUARDIA. Questo è il ritorno del FASCISMO in forma di spettacolo e di circensem! Toglie pure il panem!
UGO ARIOTI ....
L'indispensabile.
Talvolta,
il poter ottenere meno di quel che vorresti,
ti permette di scoprire una nuova dimensione di te e della tua vita.
Ti chiedi se quel che avevi desiderato fino a quel momento
era poi per te davvero indispensabile,
se era la tua massima aspirazione..
e capisci, poi, che quel che conta davvero è altro..
Ora non ti resta che seguirlo e farne tesoro.
4.5.09
RES NULLIUS di Luca "Ruphus" Valerio
nel bar di una mattina normale
telvisionandomi in uomini-down
col cielo troppo in su per catturarlo...
ma
queste parole di travestito affetto
non bastano ci stringono in panico
gente anestetica, it's one night affair,
naufragio catartico frettoloso
dove vai, dove vai,
lo sai ch'hai l'aria troppo strabica
cosa fai, nei tuoi nei,
la schiena controluce è un classico
viole in pick-up,
storcinandomi newagàndomi
nelle tue anche smilze:
mi servono per non pensare
per non pesare sulla mia coscienza:
è un gorgo?
No, è un diesel,
l'Italia risucchiata
Nb: non so se è sdegno o malinconia, qella che mi spinge a ri-pubblicare questa poesia, del 1995, riletta e riscritta in alcuni punti...
varie dalla mia moleskina e dal mio archivio cartaceo
come da diamanti non nasce dal letame nascono i firi , dale figure di merda posso nascere cose belle e profonde come amicizie e collaborazioni e l'amore
ai falsi valori megklio le allucinazioni , ovviamene quelle fantastiche e non quelle indotte da droghe ( legali o meno ) e o dal sistema politico culturale cioè dalla casta
a volte la fretta ti fò vedere lontano e in anticipo le cose che verranno prossimamente
la carità deve incontrare la carità
non si può sempre filosofare o caszzeggiare puurtroppo . ci sono anche cose serie
non siamo noi che cambiamo ilmondo ma il mondo che cambia noi
siamo ridotti male come dice questa vignetta
O CAPITANO! MIO CAPITANO!
O CAPITANO! MIO CAPITANO!
La nave ha superato ogni tempesta, l'ambito premio è vinto,
Il porto è vicino, odo le campane, il popolo è esultante,
Gli occhi seguono la solida chiglia, l'audace e altero vascello;
Ma o cuore! cuore! cuore!
O rosse gocce sanguinanti sul ponte
Dove è disteso il mio Capitano
Caduto morto, freddato.
O Capitano! mio Capitano! àlzati e ascolta le campane; àlzati,
Svetta per te la bandiera, trilla per te la tromba, per te
I mazzi di fiori, le ghirlande coi nastri, le rive nere di folla,
Chiamano te, le masse ondeggianti, i volti fissi impazienti,
Qua Capitano! padre amato!
Questo braccio sotto il tuo capo!
É un puro sogno che sul ponte
Cadesti morto, freddato.
Ma non risponde il mio Capitano, immobili e bianche le sue labbra,
Mio padre non sente il mio braccio, non ha più polso e volere;
La nave è ancorata sana e salva, il viaggio è finito,
Torna dal viaggio tremendo col premio vinto la nave;
Rive esultate, e voi squillate, campane!
Io con passo angosciato cammino sul ponte
Dove è disteso il mio Capitano
Caduto morto, freddato.
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