4.7.09

"Ero forestiero, e mi avete imprigionato"

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.


Don Luigi Ciotti: «Come ai tempi della discriminazione razziale»

«Non sicurezza, crudeltà. Non c’è altra parola per definire le misure sull’immigrazione approvate oggi, giovedì 2 luglio 2009, in Senato. Non c’è altra parola per definire questo accanimento contro chi fugge dalla miseria, dalla discriminazione, dall’oppressione, dalle guerre. Sono persone, prima che immigrati, quelle che chiedono di essere riconosciute e accolte nella legalità, nei diritti e doveri di ogni cittadino parte attiva del consorzio sociale. É doloroso constatare come questa legge ci faccia scivolare indietro, ai tempi della discriminazione razziale, negando i valori della Carta universale dei diritti umani, della nostra Costituzione, della Convenzione di Ginevra sui rifugiati. Baluardi contro il ritorno della barbarie e della guerra, antidoti perché legge sia tutela del bene comune a partire dai più deboli, non legge del più forte. Sono vittime della povertà, gli immigrati. Ma la povertà più grande, oggi, è la nostra. Povertà di coraggio, di senso, di umanità, di capacità di scommettere sugli altri, di costruire insieme a loro. Dati alla mano, è dimostrato che, laddove si è lavorato con impegno, è stato possibile armonizzare il diritto con l’accoglienza, saldare il rispetto delle regole - che deve valere per tutti - con l’integrazione. A partire da quel “mettersi nei panni degli altri” che è stato motore delle più grandi conquiste umane e civili. E spiace che, ad eccezione di una minoranza di voci nette e coerenti, su una questione tanto cruciale come quella dell’immigrazione, la politica sia venuta meno al suo orizzonte ideale: stimolare la promozione culturale e sociale di un paese, trasformando in speranze le paure della gente».


Don Paolo Farinella: «Il decreto vergognoso del governo della vergogna»

Come cittadino, come prete e come presidente dell’Associazione “Massoero 2000” di Genova che si occupa di senza fissa dimora, dichiaro la mia totale e ferma obiezione di coscienza allo scellerato decreto dell’ignobile governo italiano, proseguendo la dichiarazione di ieri. (Paolo Farinella, prete). Parola di Dio! No, della Cei! Anzi del Vaticano! Venghino, signore e signori, la commedia è cominciata. A decreto appena sfornato, ancora caldo e fumante, il responsabile vaticano dei Migrantes osa dire che il decreto «porterà molto dolore»; gli fa eco la Cei che parla a più voci: «Sull’immigrazione non basta l’ordine pubblico ma servono anche politiche volte a favorire l’integrazione». Il direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei afferma che «di fronte al fenomeno complesso dell’immigrazione, è evidente che una risposta dettata dalle sole esigenze di ordine pubblico - che è comunque necessario garantire in un corretto rapporto tra diritti e doveri - risulta insufficiente». Non è il massimo che dovrebbero dire due istituzioni religiose, ma anche un buffetto dato al momento giusto, è significativo e meglio di niente. Le parole fragili e timide erano ancora in aria e non si erano depositate in terra, che come uno sputo a tradimento arriva la dichiarazione ufficiale del portavoce vaticano, Padre Federico Lombardi: «Il Vaticano come tale non ha detto niente sul decreto sicurezza approvato dal governo italiano. Ha parlato monsignor Marchetto [Ufficio Migrantes del Vaticano], ma non mi consta che il Vaticano in quanto tale abbia preso posizione». A noi consta, consta! Il Vaticano non ha detto niente, non ha preso posizione e il suo niente ha la potenza dirompente della parola esplicita: il governo è al sicuro, Bossi può discettare sui preti che parlano ma non contano niente e Maroni fa spallucce a quelle che definisce «liturgie», cioè rituali vuoti e inutili. Non si è fatto attendere l’esimio fascista La Russa, nonché ministro della Difesa, che, grato pose: «Siamo lieti della precisazione del Vaticano, che mette in rilievo la differenza tra un giudizio, legittimo, di monsignor Marchetto e quello del Vaticano». Obiettivo raggiunto, come si conviene tra compari. Come volèvasi dimostrare, il cerchio ora è quadrato. Speravamo di ascoltare dal portavoce del papa parole semplici, antiche, parole dal sapore evangelico come «voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù» (Ef 2,19). Oppure, se ancora il papa e la sua corte non fossero arrivati al Nuovo Testamento, le parole dell’Antico: «perché il Signore vostro Dio… [è] il Dio grande, forte e terribile che non usa parzialità e non accetta regali, rende giustizia all’orfano e alla vedova, ama il forestiero e gli dà pane e vestito. Amate dunque il forestiero, perché anche voi foste forestieri nella terra d’Egitto» (Dt 10,17-19) a cui fa eco il Cronista: «nell’agire, badate che nel Signore, nostro Dio, non c’è nessuna iniquità: egli non ha preferenze personali e non accetta regali [= non si lascia corrompere con regali]» (2Cr 19,17). Abbiamo sentito solo voci di diplomazia da tornaconto, di ossequio servile, di eresia e di apostasia dalle quali prendo le distanze in modo netto e senza paura delle conseguenze. Io, Paolo Farinella prete mi dichiaro «obiettore di coscienza» al decreto 733-B/2009 e al Vaticano che non riconosco come mio Stato e che non mi rappresenta come prete della Chiesa Cattolica, apostolica e universale. Anzi, lo considero una maledizione di Dio sull’intera Chiesa e prego che sprofondi negli abissi della Gehènna. Avevo facilmente previsto che l’inasprimento del 41-bis nei confronti dei mafiosi, sarebbe servito come foglia di fico per accreditare un governo screditato come tutore di legalità. Le cronache confermano e il diritto è affossato. Di seguito un breve ripasso della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo (Onu, 10-12-1948) sottoscritta dall’Italia quando era uno Stato di Diritto: «Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti» (art. 1). «Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione (art. 2 § 1)». «Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona (art. 3)». «Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù (art. 4)». «Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica (art. 6)». «Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad un’eguale tutela da parte della legge … contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione (art. 7)». «Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato (art. 9)». «Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese (art. 13 §§ 1-2)». «Ogni individuo ha diritto di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni (art. 14 § 1)». «Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza (art. 15, §§ 1-2)». Il decreto del governo della vergogna ci colloca fuori da questa logica, da questa civiltà e dalla storia del Diritto, ma è ancora più grave che, per graziosa concessione del Vaticano, la Chiesa intera è dichiarata estranea al Vangelo, a Dio e a Gesù Cristo. Mi chiedo con quale diritto il papa e i suoi portavoce possano chiedere che nella Costituzione UE sia scritto un riferimento esplicito alle «radici cristiane». I cristiani della base, moltissimi preti, i volontari, le associazioni e le donne e gli uomini di buona volontà si oppongono e si opporranno a questo decreto anche a costo della loro vita e il Vaticano vada in perdizione. Nessuno lo rimpiangerà, tranne il governo Bossisky-Berluskonijad, compagnucci di merende e di abiezione.








P.S.: chi volesse approfondire le cose - oltre alla sguardo rivolto al volto dei nostri fratelli e sorelle “clandestini”! - può leggere quest’ottimo libro http://issuu.com/meridiana/docs/avanti_il_prossimo




quando a morire per emigrazione



Viaggio di un clandestino di Massimo Imperato


Ho ancora un nome
su profonde acque scure.
Sobbalzo tra corpi stesi,
per niente offesi,
in una gabbia aperta,
liberi di non scappare.
Ho forse un nome,
nessuno lo pronuncia
mentre affondano grevi
pezzi di rinuncia,
senza più una valenza,
in cambio della speranza.
Ho perso anche il nome
in questo viaggio senza età.
Cerco improbabile nuova vita,
ho già distrutto la dignità.
 
'TERRA' di Mario Azad Donatiello


  dalla  cdv   di facebook   http://perquelchemiriguarda.blogspot.com/



Leggendo la poesia   e  vendendo il video  dell'ulti o post  del   bnlog della  cdv  cito  nella riga  precedente e   questo altro video posia  swll'utente di youtube  http://www.youtube.com/user/indy69 che trovate qui  sulla  incivile  legge   e demagogica   sulla  sicurezza  e il reato clandestinata   (  qui il testo ) mi  riportano  alla mente  il  video   vistom qualche  giorno  fa   su suggeriemnto di amici di facebook  tratto   dal  profilo    di  http://www.youtube.com/user/eliokrc cui ringranzio ( anche se le  conoscevo già  essendo appassionatop di storia     , soprattutot quella  dei vinti    e del ciclo dei  vinti per  parafrasare  Verga   )  di





Ora  lo so che   molti voi s'annoieranno   a  sentire parlare del passato   o  si chiederanno  come  in una discussione  sul mio facebbok  riguardo a  tali tematiche : <<  (...)  a che serve ricordare il passato se siamo nel 2009 se tu hai bisogno di rimembrare il passato e fare sempre il confronto col passato per caprie che una cosa è ingiusta e non va rifatta allora caro mio hai qualche problemino perchè non ci vuole una laurea per capire che questa legge e sbagliata (...)   >> pervchè il passato non ripeta  ,  e  perchè  un popolo che no conosce il proprio passato è destinato  a  ripeterlo    . infatto  sempre   dala  discussione  sul mio facebook  : <<  ( ....)   quello che si fa oggi viene direttamene dal 1938. Se non si ricorda il passato e non lo si utilizza per non fare gli stessi errori siamo sempre dalla parte del torto. E forse Vico ha ragione... (...)  >>. Qui  le  altre  discussioni  Ma  soprattutto per  far capire  alla gente  che  con questa legge  noii tiamno tratrtando alla stessa maniera   questa legge  è sbagliata  è disumana  infatti :   solo ad essere clandestini   senza   commettere reati  (  furti ,  spacccio , ecc )    il clandestino viola la legge già per il fatto che è clandestino: è un paradosso giuridico.Infatti  sempre  dalla stessa discussione   citata  prima  : 1) <<  Allora: quando una PERSONA che viene da un altro paese, non ha documenti e tocca il suolo italiano è clandestino. Nei paesi civili, ovvero tutti, essere clandestino non è un reato, è uno STATUS. Se come clandestino rubi commetti reato ed allora sei perseguibile. Ma essere solo clandestino NON DEVE essere reato. Le leggi razziali fasciste del 1938 si basavano sul fatto che essere ebrei era uno STATUS, allo stesso modo di questa legge, che per questo è SBAGLIATA. >>  . E  poi :  2)  << Questa legge ha di sbagliato il taglio triennale di 25.000 unità nelle forze dell'ordine.
La ratificazione delle ronde, che sono fatte sì da volontari, ma le strutture organizzative saranno a carico dei comuni, che quindi investiranno risorse togliendole da cose magari più importanti.
Ha la lesione dei diritti civili delle persone, dei medici, dei dirigenti scolasti e di tutti quei pubblici ufficiali che non potranno svolgere le loro mansioni liberamente e secondo i giuramenti etici. I medici per esempio dovranno ricorrere all'obiezione o alla disobbedienza civile.
In tutti i paesi del mondo i neonati hanno diritto di essere registrati all'anagrafe, ed iniziare ad esistere; l'Italia sarà l'unico paese al mondo dove i bambini nasceranno clandestini.
Questa legge porterà gravi sanzioni all'Italia. Indovina chi paga le sanzioni? >>

Ora   concludo con   due  citazioni  la  prima è  una  frase  di un prete    detta  40 anni e  più ma  ancora  più attuale  che mai  : << Se voi avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora vi dirò che nel vostro senso io non ho patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato e privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri (Don Lorenzo  Milani 1923-1967 ) >> la seconda   ( o almeno quel poco che ancora soppravive alle  distruzioni e  allo  smantellamento  attuato dala casta  negli ultimi 20 anni  ) COSTITUZIONE ITALIANA  art. 10.comma 3 Cost: Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.Comma 4: Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.



 approfondimenti





Canti   sull'emmigrazione italiana dal  dal 1861 al  1980  dal sud  al nord  d'italia    e  dall'italia   in Europa  , America  e in Australia 
http://www.ildeposito.org/archivio/tematiche/tematica.php?id_tem=10
http://www.ildeposito.org/archivio/tematiche/tematica.php?id_tem=10&start=15
http://www.ildeposito.org/archivio/tematiche/tematica.php?id_tem=10&start=30


Studio di  gian Antonio Stella
http://rcslibri.corriere.it/rizzoli/stella/canti/lemigrazione.spm
  con  vatri approffondimenti sul lato destro  e  nei link 



Mare




      

96                                                Foto tratta dal Web.

                       

                     Voglia di mare
                     di azzurro sulla pelle

                     Voglia di mare
                     di sale sulle labbra

                     Il corpo che galleggia
                     sorretto dalle onde

                     L'anima che si rigenera
                     nell'immenso spazio

                    Voglia di mare
                    lo sguardo all'infinito

                    Voglia di mare
                    l'amore di una vita.
                    
                        Scritto da Marilicia - senza data.
        
                 
                               

il viaggio continua 2

  se  non cìè stata  nessuna  risposta  a  questo post  http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2009/07/il-viaggio-continua-crisi-superata.html  vuol dire  che sono sulla buona  strada  o   secondo altri  sulla  



per  parafrasare  laq  canzone di cui trovate  sopra il video 

Senza titolo 1554

  VI PIACE LA CANTANTE LADY GAGA ?  :-)


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3.7.09

Per mio figlio

                                     

Auguri Giuseppe


Oggi  alle ore ore 22 venivi alla luce.
Giuseppe detto "Pino"sei il mio primo figlio.
Sono cinquanta...sono passati in fretta
mi sembra ieri!
Un fagottino tenero di quasi quattro chili.
Ti ricordi i miei cinquanta?
Nessuno dei tuoi amici
credeva che ero tua madre
dicevano:
" Er Pino ha rimorchiato 'na bionda!"
Anche se delle volte pensi
che non ti ho compreso!
Ricordati figlio mio:
Una madre non dimentica mai i suoi figli.
Per me non ci sono differenze
siete tutti quattro figli miei
con pregi e difetti.
Ringrazio Dio di avermi dato vita
per avervi  fatto  da padre e da madre.
Cerca di trovare la tua strada
figlio mio.
Ricordati oggi tu sei un buon padre.
e tua figlia ha bisogno di te
non le servono le grandi cose
a lei basta solo il tuo amore.
Anche se tuo padre è venuto a mancare
quando tu ancora non comprendevi
sappi che per me è stato difficile
molto difficile fare anche le sue veci.
Una madre un padre insieme
soffrono  guardano i figli
aspettano nel silenzio che
un giorno diventano grandi.
Ma per me da sola
è stato molto difficile
non commettere sbagli.
Non so se ho delle colpe!
Se credi che abbia sbagliato
oggi per i tuoi cinquanta anni
ti chiedo perdono.




mamma


il viaggio continua crisi superata


colonna sonora   del post  d'oggi     è questa  canzone  di
Il viaggio - Piero Pelù




 nei giorni scorso  ho  avuto una crisi infatti   consideravo il mio viaggio finto . Infatti  quando nel  gennaio  2004 avevo aperto questo blog   
la mia intenzione era quella di farne una sorta di raccoglitore di idee, un luogo in cui avrei potuto ordinare il materiale che avevo raccolto durante le mie ricerche nella rete.
Allora, come adesso, un unico filo conduttore avrebbe unito il tutto, nel tentativo di rendere un po' più trasparente il velo che avvolge i grandi avvenimenti che accadono intorno a noi, quegli avvenimenti che segnano le nostre vite e il nostro modo di pensare, spesso in modo impercettibile.
Col tempo il blog ha seguito il suo corso naturale, divenendo forse qualcosa di diverso da quello a cui avevo pensato agli inizi ed  forse   questo che ha  causato l'allontanamento  o l'essersi persi per  strada  di alcuni cdv   che  spero  come dice  questa  canzone  dei  Modena  city ramblers  ai tempi di cisco  di cui trovate il video sotto  <<  Buon viaggio hermano querido \ e buon cammino ovunque tu vada \ forse  un giorno potremo incontrarci \ di nuovo lungo la strada. >>  di  cui trovate  sotto il video






Mai riascoltando la colonna sonora  del  post   e  quando mi ha detto  il compagno di viaggio  \  di strada  Mario pischedda  : <<  il tuo blog  è bello  perchè è caotico ,  l'improvvisazione  fatta per  persona  ub  blog blues insomma   >>   emi sono  ripetuto : <<  a poi  mi  sono detto  : <<   la  solitudine   cosi come la perdita  d'amici\che    e  compagni di strada - viaggio     cioè dichiarare  apertamente   le cose  di cui ci si  vergogna  e metterle indiscussione  per liberarsi da pesie  zavorre  inutili  che  t'impediscono di viagggiare    o  di cose  non tue  che t'impediscono d'essere  te  stesso  ,  è il prezzo da pagare  per  l'imortalità della  tua opera  d'arte   e  per la  tua libertà \ liberazione  >>  (... ) >> quanto avevo detop in una mio precedente post  ed  ecco che   ho  fatto un rapido punto della situazione, ho deciso di continuare   mi piacerebbe avere dei pareri anche da parte di chi capita da queste parti, per caso o per interesse o per altro.
Richieste, critiche, suggerimenti.
Argomenti che si vorrebbero vedere trattati, che si giudicano importanti, ma anche critiche sul blog o sul modo in cui gli argomenti stessi vengono presentati.
Lo spazio dei commenti ( se mia  ce ne saranno  )  e dele eventuali email  o  in splidner  o  sul mio spazio di facebook   questo post . Quiindi totalmente dedicato ad eventuali proposte e critiche, oppure a divagazioni e quant'altro. Mi raccomando  siete  giudici  implacabili   , non lesiante  nelle  osservazioni    e  nelel  eventuali critiche  .
E non lamentatevi  se  poi  non vi ascolto   e non chiedetemi  cose  del tipo : <<  perchè non hai parlato di .... o  di  .... >>

INFERNO A VIAREGGIO

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INFERNO A VIAREGGIO


Fuoco.


E la stazione


un lenzuolo di fiamme.


Ciuffi di carne


già croce tagliente.


Battaglie di rosso


ad ogni respiro,


il calore ignora le rughe


e la paura dei lampioni.


La notte è gelido cielo


di cenere,


urla sonnolente


l'incubo al resto del mondo.


Muore lo stormo


di occhi e di mani.


L'istante sembra


un inferno troppo eterno.

E la terra continua a tremare...

 




Il Drago cattivo si è di nuovo svegliato.
Dalle viscere infuocate della  terra vuole uscire.
La sua lunga coda arsa dalla lava
sembra un serpentone impazzito
si dimena si contorce dal dolore
la lava ribolle!
arde la sua carne ormai piagata dal calore
il Drago non ha pace
non riesce a riposare i suo brandelli di pelle doloranti
spacca ferisce la crosta terrestre per uscire
con la sua forza modifica il livello dei mari
devia i piccoli fiumi spariscono i laghi
cadono dai monti grandi massi
dove passa tutto sopra di lui fa crollare
Alcune case stanche di tutto quel tremore
sono tristi si abbandonano
alla furia del Drago cattivo
vogliono morire!
Si arrendono lasciano cadere al suolo
le ultime pietre antiche.

franca bassi

immagine in rete

Quello che non c'è

Su chi no ddui est


Tèngiu custa foto de prexu mannu
est de unu pipiu cun sa pistola sua
chi sparat deretu inantis a issu
a su chi no ddui est
apu pèrdiu su trastu,
no tenit sabori
cust àlidu de àngelu chi
mi lingit su coru
ma creu de camminai deretu in s'àcua e
in su chi no ddui est
arribat s'obrescida o frotzis no
de is bortas su chi parit obrescida
no est
ma sciu ca sciu caminai deretu in s'àcua e
in su chi no ddui est
bolis torra sa sceda,
bolis torra su cuntrollu
bolu torra is alas mias nieddas,
su manteddu miu
sa crai de sa felicidadi est sa disubidièntzia in sei
a su chi no ddui est
po i-cussu mi nau maladitu a cumenti seu fatu
sa manera mia de morri sanu e salvu inui m'apicigu
sa manera mia villiaca de abarrai
isperendi chi ddui siat
su chi no ddui est
Dòngiu a cura a is follas,
ant a èssiri fortis chi nc'arrennèsciu a no tenni contu ca
is matas funt mortas
ma custu est a caminai in artu in s'àcua e
in su chi no ddui est
mi ca arribat s'obrèscida
sciu ca est inoi po mimi
meravilliosu cumenti a bortas
su chi parit no est
afutendisindi de sei,
afutendimi de mei
po su chi no ddui est


(Afterhours)



Quello che non c'è
- Afterhours (da "Quello Che Non C’è") - 2002


Ho questa foto di pura gioia
E' di un bambino con la sua pistola
Che spara dritto davanti a se
A quello che non c'è
Ho perso il gusto,
non ha sapore
Quest'alito di angelo che
mi lecca il cuore
Ma credo di camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Arriva l'alba o forse no
A volte ciò che sembra alba
Non è
Ma so che so camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Rivuoi la scelta,
rivuoi il controllo
Rivoglio le mie ali nere,
il mio mantello
La chiave della felicità è la disobbedienza in se
A quello che non c'è
Perciò io maledico il modo in cui sono fatto
Il mio modo di morire sano e salvo dove m'attacco
Il mio modo vigliacco di restare
sperando che ci sia
Quello che non c'è
Curo le foglie,
saranno forti Se riesco ad ignorare che
gli alberi son morti
Ma questo è camminare alto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Ed ecco arriva l'alba
so che è qui per me
Meraviglioso come a volte
ciò che sembra non è
Fottendosi da se,
fottendomi da me
Per quello che non c'è.




 


La democradia in Iran chiama..l'Europa non risponde..

la democrazia in Iran chiama... l'EUROPA non risponde!



GIOVEDì 2 LUGLIO ALLE 19 ..A MILANO IN PIAZZA DELLA SCALA

CON GLI STUDENTI IRANIANI PER LA DEMOCRAZIA E LA LIBERTA'



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da testimonianze e dibattito oltre letture di articoli, partecipato e presi contatti per continuazione collaborazione come Umanista!


Torture sessuali ad alcuni studenti iraniani


Lo scorso maggio un gruppo di studenti dell'Amir Kabir University è stato arrestato, con il pretestuoso motivo di aver distribuito un notiziario studentesco che insultava il Leader Supremo. Sin dall'inizio sono iniziate a circolare con insistenza voci che asserivano che il giornalino era stato contraffatto ad arte per creare il pretesto per l'arresto degli studenti. Per i retroscena di questa vicenda, e le vignette incriminate, potete leggere questo articolo (in inglese, ndr). Più di recente, sono iniziate ad emergere alcuni dettagli sconvolgenti sulle torture subite da questi studenti, che hanno provocato l'indignazione della blogsfera iraniana. I nomi di alcuni degli studenti arrestati sono Ahmad Ghasaban (احمد قصابان), Majid Tavakkoli (مجید توکلی) and Ehsan Nansouri (احسان منصوری). In base alle informazioni trapelate, gli studenti sarebbero stati sottoposti a pesanti torture sessuali. Gli agenti del Ministero per l'Informazione (Intelligence Ministry, nell'articolo) avrebbero violentato gli studenti utilizzando bottiglie, uova bollenti etc. Le urla dei ragazzi sarebbero state sentite in tutte le stanze del carcere. Alcuni dei detenuti si sarebbero suicidati, per sfuggire alle torture, i cui segni sono ben visibili sui loro corpi. I genitori degli studenti, in una lettera, sostengono che i ragazzi sarebbero stati torturati fino a 12 ore di seguito, da gruppi di sette persone, nel cuore della notte. Inoltre, tra i torturatori vi sarebbero anche alcuni medici, con il compito di mantenere gli studenti in vita per provocare loro la maggiore sofferenza possibile. Agli studenti sarebbe inoltre stato vietato l'accesso ai gabinetti, per essere poi picchiati quando non sono più riusciti a trattenersi. Si rinvia anche al comunicato di Human Rights Watch.



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Le manifestazioni di dissenso, in Iran, ultimamente sono diventate molto più rare a causa del pugno di ferro mostrato da Teheran

Almeno settanta studenti iraniani sono stati arrestati oggi in seguito a una protesta antigovernativa che si è svolta presso la prestigiosa università Amir Kabir, a Teheran.

La protesta è stata scatenata dalla decisione del governo iraniano di seppellire i corpi di alcune delle persone morte in seguito al conflitto tra Iran e Iraq nel terreno dell'università. Durante la cerimonia di tumulazione, diversi studenti hanno esibito striscioni sui quali era scritto che il campus universitario si sta trasformando in un cimitero e che, di contro, il carcere Evin di Teheran si sta trasformando in un'università, per quanti studenti vi sono rinchiusi. Diversi testimoni hanno raccontato che durante la cerimonia vi sono stati violenti scontri tra gli studenti contrari, le forze dell'ordine e gli studenti favorevoli alla decisione governativa. Questo tipo di proteste è divenuto sempre più raro da quando Ahmadinejad è salito al potere, a causa della durezza con la quale le autorità pubbliche hanno mostrato di essere intenzionati a rispondere alle

Clima ancora teso in Iran. Il governo in carica, mentre procede al riconteggio parziale delle schede elettorali, riduce le possibilità di mobilitazione dei cittadini che chiedono il ripristino della pace e nuove elezioni. Scarcerati i funzionari del consolato britannico, sono molte le persone arrestate e ancora in carcere o dispersi, mentre proseguono le violenze e la restrizione delle libertà. Testimoni raccontano che per diverse ore oggi sono stati bloccati i cellulari e rallentate le connessioni web.

Una situazione critica che oggi tocca il popolo iraniano, ma che mette in luce la fragilità e l'importanza della democrazia.

Molte le realtà cittadine coinvolte insieme a rappresentanti delle istituzioni. Colore ufficiale il verde, per una maratona di testimonianze e interventi accompagnate da una performance artistica creata dagli studenti iraniani di Milano


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«Esprimiamo la nostra ferma condanna della violenza in atto contro i manifestanti e la nostra vicinanza al popolo iraniano sceso nelle piazze per affermare i propri diritti, battendosi per le istanze democratiche di libertà, partecipazione e autodeterminazione.

Chiediamo ad Ahmadinejad e al governo iraniano di cessare le violenze, liberare le tante persone arrestate, ripristinare la libertà di comunicazione e riammettere nel paese la stampa internazionale per garantire ai cittadini libera e completa informazione» chiede Silvia Gadda, segretario regionale dei Giovani Democratici della Lombardia «Il riconteggio del 10% delle schede non è sufficiente: solo lo svolgimento di nuove elezioni alla presenza di osservatori internazionali potrà ristabilire la legalità in Iran»

«Alla città di Milano in particolare chiediamo un atto concreto a testimonianza del proprio impegno per i diritti umani e della solidarietà con i giovani e gli studenti iraniani che si sono battuti e si battono per la democrazia e la libertà a rischio della loro stessa vita» aggiunge Daniele Nahum, presidente dell'Unione Giovani Ebrei d'Italia e coordinatore del Comitato per l'intitolazione di una via agli studenti iraniani «Sosteniamo perciò la richiesta di intitolare una via agli studenti iraniani avanzata dall’Ugei a partire dalla proposta lanciata lo scorso anno sulle colonne de "Il Riformista" da Nikou-Nesbati, il leader degli studenti iraniani che si mobilitarono nel luglio 1999».



Durante lo scorso mese di giugno il Professore Emanuele Ottolenghi propose, dalle colonne del quotidiano " Il Riformista", di intitolare la Via dell'Ambasciata Iraniana di Roma a Nikou-Nesbati, il leader degli studenti iraniani. Nikou-Nesbati, ora in carcere, aveva espresso pubblicamente i suoi ringraziamenti sulla medesima testata, proponendo inoltre di intitolare quella via alla data del 9 Luglio 1999, in ricordo del giorno in cui si svolse in Iran una grande manifestazione studentesca, durante la quale hanno perso la vita oltre venti studenti.

L'Unione Giovani Ebrei d'Italia, riconoscendo il grande valore di tale iniziativa, ha fatto propria questa proposta ed ha sollecitato il sindaco di Roma a concretizzarla, riuscendo ad ottenere la promessa ufficiale di dedicare, entro l'anno, una via della Capitale al "9 Luglio 1999".

Nel portare avanti questo progetto, l'Ugei ha ritenuto di fondamentale importanza la costituzione di un Comitato che, coinvolgendo il mondo dell'associazionismo giovanile laico e religioso, oltre alle organizzazioni giovanili dei partiti politici, possa essere - anche attraverso quest'iniziativa - uno strumento di difesa dei diritti umani, disconosciuti e costantemente violati dal regime iraniano.

A 60 anni della promulgazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, questo Comitato si pone come obiettivo fondante la tutela dei diritti umani, in quanto garanti di un sistema democratico stabile che permetta l'effettivo e stabile esercizio delle libertà personali a qualsiasi essere umano, indipendentemente dal censo, dal sesso, dall'orientamento sessuale, dalla confessione religiosa o dal credo politico, quali che siano gli svolgimenti della politica internazionale.

Daniele Nahum, Presidente Unione Giovani Ebrei d'Italia

Amalia Luzzati, Responsabile Cultura UGEI

Membri del Comitato Promotore: Giovani delle Libertà, Giovani Democratici, Giovani Socialisti, Giovani delle Acli, Studenti Coscioni, Unione Giovani Ebrei d'Italia, Giovani Verdi, Giovani Italia dei Valori, Rete Giovani Arcigay


Per aderire al Comitato: unaviaperidirittiumani@gmail.com



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Fine di un sogno - 1

deserto 1989Immagine di franca bassi


Fine di un sogno


Come un granello di sabbia
spazzato dal ghibli
mi poso su una calda duna
con gli occhi chiusi
piano piano ricordo
il tepore dell'amore
che mi percorreva dentro
brividi sulla pelle
mi passo una mano per toccarmi
sento il mio corpo bagnato
da un sudore freddo
come se la morte m'accarezza
mi ribello chiedo aiuto
cerco una mano una voce
ma solo il silenzio
il freddo del deserto di notte
resta a farmi compagnia.


franca bassi


Mentre mi trovavo in ospedale stavo morendo per colpa di un medico, era l'estate dell'anno 1989

Senza titolo 1553

  L'AVETE LETTA LA FIABA NASCONDINO ?  :-)


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Delirio e verità

piuma_04


Bloccata davanti al bianco foglio con la blu

matita.

Si perse in una miriade di vibranti frammenti:

colorati, come se luce filtrasse da vetri

decorati, e musicali come note in libertà in un

pentagramma multidimensionale, e profumati

come oli balsamici.

Smise di pensare …

Smise di percepire il suo corpo e quando iniziò

a scrivere, con l’ultimo barlume di una logica

ormai inutile, si chiese come potesse accadere

visto che il bianco foglio e la blu matita

sembravano fusi e ingovernabili, incorporei ma

reali come non mai.

Da un tempo, un luogo ed uno spazio che non

conosceva ma ri-conosceva vide parole

apparire:

Mi vedrai in ogni stella che riuscirai a guardare

nelle notti insonni, di vigile veglia, di amore

vissuto.

Mi troverai nel fango che calpesti e nel vuoto

in cui credi di vagare, in ogni laccio che

sembrerà vincolarti indissolubilmente, nella

prigionia e nella libertà.

Mi sentirai vibrare in ogni musica che farà

tremare le pareti della stanza e il tuo cuore.

Mi assaporerai riconoscendomi nel dolce della

cioccolata, nell’amaro della tua medicina, nel

salato dell’acqua del mare, nel pungente e

piccante sapore delle cene in compagnia e

persino nell’ insipido quotidiano pasto che

mangerai distrattamente in solitudine.

In ogni guerra ed in ogni pace, in ogni schiaffo

e in ogni abbraccio comprenderai che sono

eterno, che non pongo condizioni, che non ho

limiti e che e non giudico né condanno.

Al sopraggiungere del sonno, come al

risveglio, saprai di fluttuare come una piuma

nel mio infinito esistere, nel mio luminoso

buio, in me …

Sarò in ogni oggetto che toccherai, in ogni

persona che incontrerai, il ogni libro che

leggerai, magari nascosto e camuffato,

irriconoscibile come lo sono ora, senza limiti

di spazio, di tempo, di pensiero, di

sentimento.

Ogni immobile sasso, ogni splendido fiore,

ogni tenero cucciolo, ogni bimbo ed ogni

vecchio saranno il mio segnale per te.

Sai che queste parole, in cui ancora mi puoi

ritrovare, esprimono la mia essenza e ancora

non mi riconosci?

Un lampo, un feroce e dolcissimo stordimento

ed il bianco foglio e la blu matita si fermarono

tra le sue mani.

Riprese consapevolezza di chi lei fosse, di

dove si trovasse, del suo corpo ed il cuore le

esplose nel petto: gioia allo stato puro,

leggerezza infinita, lacrime e bisogno di

correre fuori e urlare al mondo e allo stesso

tempo bisogno di richiudersi in se stessa per

non perdere quel momento magico …


Amore le aveva parlato.



 

2.7.09

AMORE: PER UN ANNO SENZA SESSO!

AMORE: PER UN ANNO SENZA SESSO! Leggi ancora...

Se dovessi fare un collage del tuo amore





     

Waiting                                                            Foto tratta dal Web


                                           Se dovessi fare un collage del tuo amore
                            metterei una soglia di baci ardenti
                            una finestra rotta
                            e un passero che canta sul balcone
                            non c'era niente dentro il nostro amore
                            c'era soltanto un intero universo.

                     
                            Alda Merini
                            25 gennaio 2003
                            dal volume "Nel cerchio del pensiero".
                   



Senza titolo 1552

PRIMO MESE
Mamma, sono ancora un seme, ma ho tutti i miei organi. Amo il suono della tua voce. ogni volta che lo ascolto, ondeggio di qua e di là. Il suono del battito del tuo cuore è la mia ninnananna preferita.

SECONDO MESE

Mamma, oggi ho imparato a succhiarmi il pollice. Se potessi vedermi, potresti sicuramente dire che sono un bambino. Non sono ancora grande abbastanza per sopravvivere al di fuori della mia casa. E' così bello e accogliente qui!

TERZO MESE

Lo sai mamma? Sono una femmina!! Spero che ti faccia felice! Ho sempre voluto che tu fossi felice! Non mi piace quando piangi...sembri così triste...e mi sento triste anche io, e piango con te anche se so che nn puoi sentirmi...

QUARTO MESE

Mamma, i miei capelli stanno cominciando a crescere. Sono molto corti e carini, ma ne avrò molti! Passo molto del mio tempo facendo esercizio: riesco a girare la testa, ad arrotolare le dita e a stirare le gambe e le braccia. Sto diventando piuttosto brava!

QUINTO MESE

Oggi sei andata dal dottore...mamma, ti ha mentito! Ti ha detto che non sono un bambino! Sono una bambina mamma! La tua bambina... Io penso e percepisco... Ti posso sentire e so di amarti! Mamma, cos'è un aborto?

SESTO MESE

Sento di nuovo il dottore! Non mi piace...sembra freddo e insensibile! Sta infilando qualcosa nella mia casa...la chiama ago...Mamma cos'è?!? Brucia! Per favore fallo smettere! Non riesco ad allontanarmi dall'ago!! Mamma! AIUTAMI! Mamma, per favore fallo smettere...mamma! Scusa mamma! Fallo smettere ti prego! Ti prego....

SETTIMO MESE

Mamma, tutto bene. Sono tra le braccia di Gesù. Mi sta abbracciando. Mi ha parlato degli aborti...Perchè non mi hai voluto mamma?...........................

Senza titolo 1551

I giornalisti si fermeranno nei prossimi giorni per una giornata di silenzio, il 14 luglio prossimo (con blocco però dell’attività nella carta stampata il 13), per contrastare il ddl Alfano sulle intercettazioni che introduce inaccettabili divieti al diritto di informazione sulle indagini e sulle inchieste giudiziarie. E’ la decisione del Consiglio Nazionale della Stampa Italiana riunito oggi a Roma, che ha approvato con 1 solo voto contrario e due astenuti la proposta della giornata di protesta di tutto il nostro giornalismo avanzata dal Segretario Generale Franco Siddi.
La giornata di astensione dell’informazione, alla quale i giornalisti sono costretti dopo un anno di iniziative civili, di confronto e di dibattito e denuncia per la libertà dell’informazione, senza censure e intimidazioni, è lo strumento con il quale si vuole marcare una volta di più l’ indignazione più ferma di fronte alle previsioni del ddl Alfano: un bavaglio ai giornalisti e la sanzione (un danno economico) per gli editori al fine di impedire di dar conto delle notizie sulle indagini giudiziarie negli organi d’informazione; la pesante limitazione del diritto dei cittadini a sapere o essere informati su fatti importanti per la loro vita.
Non si sciopererà, quindi, per un aumento di stipendio ma per un aumento della libertà nel nostro Paese; una libertà che guarda ai cittadini, che pagherebbero ancora più di tutti a causa di un bene essenziale a loro parzialmente sottratto, mentre già pagano le distorsioni che gravano sul sistema per l’assenza di efficace normative antitrust e di pluralismo reale del mercato pubblicitario. I giornalisti sono, oggi, professionisti costretti alla frontiera (e ora alla protesta) per svolgere correttamente la loro funzione.
Di fronte a tutto questo, i giornalisti sono per forza condotti a essere militanti di un solo valore, l’informazione libera.
redazione Articolo 21

Senza titolo 1550

Senza titolo 1549

Cornucopia 3


                                    Immagine e composizione di franca bassi



Buongiorno fate e folletti del bosco... Ho sempre amato, i profumi della natura per le stanze. Adesso nella mia grande dimora, c'è il profumo dell'alloro che sta gironzolando.


Ieri ha bussato al mio portone  il folletto delle missive, mentre  firmavo il folletto ha esclamato!: "Che buon profumo delicato, che marca è così lo compro?"  Le ho sorriso, e, le ho mostrato i mazzi di alloro, con i fiori di carta che si trovavano sui tavoli, mi guarda, mi sorride, poi esclama! mordicchiando la penna: " Che belli, e, che buon profumo, ma sono veri?"  Rispondo: "Nooo! i fiori sono di carta, l' alloro è vero, questi sono i profumi che amo, i 'profumi della natura!'  e non si comprano, si raccolgono in  terra."   Non contento della mia risposta continua a chiedermi: " perché i fiori di carta e l' alloro vero??"
Guardo la busta color del prato, che tenevo ancora nelle mani, visto che non prometteva nulla di buono, per una parola strana scritta in alto a sinistra "Entrate"... avevo voglia di non rispondere, lo guardo! e mi rendo conto che lui non ha colpa, le sue  guance ancora sporche di smog, mi hanno intenerito e ho iniziato con lui una bella conversazione: "Sai caro folletto, da sempre mi è stato insegnato, che, la natura deve essere rispettata, i fiori, e, gli alberi devono finire il ciclo vitale, dove sono nati, sulla terra. Questi rami sono la potatura. Poi con i rami secchi si fanno delle fascine, che serviranno per il fuoco come i rami che troviamo in terra nel bosco; anche un ramo secco seguita a donarci ancora il profumo della natura. Le foglie dell'alloro più belle, sarà il vestito dei fichi secchi, poi si adoperano anche per cucinare. Purtroppo viviamo un periodo che queste regole non sono rispettate. Un tuono un lampo interrompe la bella conversazione, guardo il folletto indico la vetrata, vedi stanno scomparendo anche le  stagioni, hai visto il cielo poco fa c'era il sole, adesso sta tuonando, eccoti la risposta alla domanda che mi stai facendo "la natura si ribella e ci ripaga  delle nostre malefatte". 


"Io, Babbo Natale dei bambini meno fortunati"

da  Quotidiano.Net  tramite  msn.it  Guido Pacelli è un Babbo Natale davvero speciale. Conosciuto come l’aggiustagiocattoli, lavora tutto l’...