Come cittadino, come prete e come presidente dell’Associazione “Massoero 2000” di Genova che si occupa di senza fissa dimora, dichiaro la mia totale e ferma obiezione di coscienza allo scellerato decreto dell’ignobile governo italiano, proseguendo la dichiarazione di ieri. (Paolo Farinella, prete). Parola di Dio! No, della Cei! Anzi del Vaticano! Venghino, signore e signori, la commedia è cominciata. A decreto appena sfornato, ancora caldo e fumante, il responsabile vaticano dei Migrantes osa dire che il decreto «porterà molto dolore»; gli fa eco la Cei che parla a più voci: «Sull’immigrazione non basta l’ordine pubblico ma servono anche politiche volte a favorire l’integrazione». Il direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei afferma che «di fronte al fenomeno complesso dell’immigrazione, è evidente che una risposta dettata dalle sole esigenze di ordine pubblico - che è comunque necessario garantire in un corretto rapporto tra diritti e doveri - risulta insufficiente». Non è il massimo che dovrebbero dire due istituzioni religiose, ma anche un buffetto dato al momento giusto, è significativo e meglio di niente. Le parole fragili e timide erano ancora in aria e non si erano depositate in terra, che come uno sputo a tradimento arriva la dichiarazione ufficiale del portavoce vaticano, Padre Federico Lombardi: «Il Vaticano come tale non ha detto niente sul decreto sicurezza approvato dal governo italiano. Ha parlato monsignor Marchetto [Ufficio Migrantes del Vaticano], ma non mi consta che il Vaticano in quanto tale abbia preso posizione». A noi consta, consta! Il Vaticano non ha detto niente, non ha preso posizione e il suo niente ha la potenza dirompente della parola esplicita: il governo è al sicuro, Bossi può discettare sui preti che parlano ma non contano niente e Maroni fa spallucce a quelle che definisce «liturgie», cioè rituali vuoti e inutili. Non si è fatto attendere l’esimio fascista La Russa, nonché ministro della Difesa, che, grato pose: «Siamo lieti della precisazione del Vaticano, che mette in rilievo la differenza tra un giudizio, legittimo, di monsignor Marchetto e quello del Vaticano». Obiettivo raggiunto, come si conviene tra compari. Come volèvasi dimostrare, il cerchio ora è quadrato. Speravamo di ascoltare dal portavoce del papa parole semplici, antiche, parole dal sapore evangelico come «voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù» (Ef 2,19). Oppure, se ancora il papa e la sua corte non fossero arrivati al Nuovo Testamento, le parole dell’Antico: «perché il Signore vostro Dio… [è] il Dio grande, forte e terribile che non usa parzialità e non accetta regali, rende giustizia all’orfano e alla vedova, ama il forestiero e gli dà pane e vestito. Amate dunque il forestiero, perché anche voi foste forestieri nella terra d’Egitto» (Dt 10,17-19) a cui fa eco il Cronista: «nell’agire, badate che nel Signore, nostro Dio, non c’è nessuna iniquità: egli non ha preferenze personali e non accetta regali [= non si lascia corrompere con regali]» (2Cr 19,17). Abbiamo sentito solo voci di diplomazia da tornaconto, di ossequio servile, di eresia e di apostasia dalle quali prendo le distanze in modo netto e senza paura delle conseguenze. Io, Paolo Farinella prete mi dichiaro «obiettore di coscienza» al decreto 733-B/2009 e al Vaticano che non riconosco come mio Stato e che non mi rappresenta come prete della Chiesa Cattolica, apostolica e universale. Anzi, lo considero una maledizione di Dio sull’intera Chiesa e prego che sprofondi negli abissi della Gehènna. Avevo facilmente previsto che l’inasprimento del 41-bis nei confronti dei mafiosi, sarebbe servito come foglia di fico per accreditare un governo screditato come tutore di legalità. Le cronache confermano e il diritto è affossato. Di seguito un breve ripasso della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo (Onu, 10-12-1948) sottoscritta dall’Italia quando era uno Stato di Diritto: «Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti» (art. 1). «Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione (art. 2 § 1)». «Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona (art. 3)». «Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù (art. 4)». «Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica (art. 6)». «Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad un’eguale tutela da parte della legge … contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione (art. 7)». «Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato (art. 9)». «Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese (art. 13 §§ 1-2)». «Ogni individuo ha diritto di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni (art. 14 § 1)». «Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza (art. 15, §§ 1-2)». Il decreto del governo della vergogna ci colloca fuori da questa logica, da questa civiltà e dalla storia del Diritto, ma è ancora più grave che, per graziosa concessione del Vaticano, la Chiesa intera è dichiarata estranea al Vangelo, a Dio e a Gesù Cristo. Mi chiedo con quale diritto il papa e i suoi portavoce possano chiedere che nella Costituzione UE sia scritto un riferimento esplicito alle «radici cristiane». I cristiani della base, moltissimi preti, i volontari, le associazioni e le donne e gli uomini di buona volontà si oppongono e si opporranno a questo decreto anche a costo della loro vita e il Vaticano vada in perdizione. Nessuno lo rimpiangerà, tranne il governo Bossisky-Berluskonijad, compagnucci di merende e di abiezione.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
4.7.09
"Ero forestiero, e mi avete imprigionato"
Come cittadino, come prete e come presidente dell’Associazione “Massoero 2000” di Genova che si occupa di senza fissa dimora, dichiaro la mia totale e ferma obiezione di coscienza allo scellerato decreto dell’ignobile governo italiano, proseguendo la dichiarazione di ieri. (Paolo Farinella, prete). Parola di Dio! No, della Cei! Anzi del Vaticano! Venghino, signore e signori, la commedia è cominciata. A decreto appena sfornato, ancora caldo e fumante, il responsabile vaticano dei Migrantes osa dire che il decreto «porterà molto dolore»; gli fa eco la Cei che parla a più voci: «Sull’immigrazione non basta l’ordine pubblico ma servono anche politiche volte a favorire l’integrazione». Il direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei afferma che «di fronte al fenomeno complesso dell’immigrazione, è evidente che una risposta dettata dalle sole esigenze di ordine pubblico - che è comunque necessario garantire in un corretto rapporto tra diritti e doveri - risulta insufficiente». Non è il massimo che dovrebbero dire due istituzioni religiose, ma anche un buffetto dato al momento giusto, è significativo e meglio di niente. Le parole fragili e timide erano ancora in aria e non si erano depositate in terra, che come uno sputo a tradimento arriva la dichiarazione ufficiale del portavoce vaticano, Padre Federico Lombardi: «Il Vaticano come tale non ha detto niente sul decreto sicurezza approvato dal governo italiano. Ha parlato monsignor Marchetto [Ufficio Migrantes del Vaticano], ma non mi consta che il Vaticano in quanto tale abbia preso posizione». A noi consta, consta! Il Vaticano non ha detto niente, non ha preso posizione e il suo niente ha la potenza dirompente della parola esplicita: il governo è al sicuro, Bossi può discettare sui preti che parlano ma non contano niente e Maroni fa spallucce a quelle che definisce «liturgie», cioè rituali vuoti e inutili. Non si è fatto attendere l’esimio fascista La Russa, nonché ministro della Difesa, che, grato pose: «Siamo lieti della precisazione del Vaticano, che mette in rilievo la differenza tra un giudizio, legittimo, di monsignor Marchetto e quello del Vaticano». Obiettivo raggiunto, come si conviene tra compari. Come volèvasi dimostrare, il cerchio ora è quadrato. Speravamo di ascoltare dal portavoce del papa parole semplici, antiche, parole dal sapore evangelico come «voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù» (Ef 2,19). Oppure, se ancora il papa e la sua corte non fossero arrivati al Nuovo Testamento, le parole dell’Antico: «perché il Signore vostro Dio… [è] il Dio grande, forte e terribile che non usa parzialità e non accetta regali, rende giustizia all’orfano e alla vedova, ama il forestiero e gli dà pane e vestito. Amate dunque il forestiero, perché anche voi foste forestieri nella terra d’Egitto» (Dt 10,17-19) a cui fa eco il Cronista: «nell’agire, badate che nel Signore, nostro Dio, non c’è nessuna iniquità: egli non ha preferenze personali e non accetta regali [= non si lascia corrompere con regali]» (2Cr 19,17). Abbiamo sentito solo voci di diplomazia da tornaconto, di ossequio servile, di eresia e di apostasia dalle quali prendo le distanze in modo netto e senza paura delle conseguenze. Io, Paolo Farinella prete mi dichiaro «obiettore di coscienza» al decreto 733-B/2009 e al Vaticano che non riconosco come mio Stato e che non mi rappresenta come prete della Chiesa Cattolica, apostolica e universale. Anzi, lo considero una maledizione di Dio sull’intera Chiesa e prego che sprofondi negli abissi della Gehènna. Avevo facilmente previsto che l’inasprimento del 41-bis nei confronti dei mafiosi, sarebbe servito come foglia di fico per accreditare un governo screditato come tutore di legalità. Le cronache confermano e il diritto è affossato. Di seguito un breve ripasso della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo (Onu, 10-12-1948) sottoscritta dall’Italia quando era uno Stato di Diritto: «Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti» (art. 1). «Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione (art. 2 § 1)». «Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona (art. 3)». «Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù (art. 4)». «Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica (art. 6)». «Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad un’eguale tutela da parte della legge … contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione (art. 7)». «Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato (art. 9)». «Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese (art. 13 §§ 1-2)». «Ogni individuo ha diritto di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni (art. 14 § 1)». «Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza (art. 15, §§ 1-2)». Il decreto del governo della vergogna ci colloca fuori da questa logica, da questa civiltà e dalla storia del Diritto, ma è ancora più grave che, per graziosa concessione del Vaticano, la Chiesa intera è dichiarata estranea al Vangelo, a Dio e a Gesù Cristo. Mi chiedo con quale diritto il papa e i suoi portavoce possano chiedere che nella Costituzione UE sia scritto un riferimento esplicito alle «radici cristiane». I cristiani della base, moltissimi preti, i volontari, le associazioni e le donne e gli uomini di buona volontà si oppongono e si opporranno a questo decreto anche a costo della loro vita e il Vaticano vada in perdizione. Nessuno lo rimpiangerà, tranne il governo Bossisky-Berluskonijad, compagnucci di merende e di abiezione.
quando a morire per emigrazione
Viaggio di un clandestino di Massimo Imperato
su profonde acque scure.
Sobbalzo tra corpi stesi,
per niente offesi,
in una gabbia aperta,
liberi di non scappare.
Ho forse un nome,
nessuno lo pronuncia
mentre affondano grevi
pezzi di rinuncia,
senza più una valenza,
in cambio della speranza.
Ho perso anche il nome
in questo viaggio senza età.
Cerco improbabile nuova vita,
ho già distrutto la dignità.
'TERRA' di Mario Azad Donatiello
dalla cdv di facebook http://perquelchemiriguarda.blogspot.com/
Leggendo la poesia e vendendo il video dell'ulti o post del bnlog della cdv cito nella riga precedente e questo altro video posia swll'utente di youtube http://www.youtube.com/user/indy69 che trovate qui sulla incivile legge e demagogica sulla sicurezza e il reato clandestinata ( qui il testo ) mi riportano alla mente il video vistom qualche giorno fa su suggeriemnto di amici di facebook tratto dal profilo di http://www.youtube.com/user/eliokrc cui ringranzio ( anche se le conoscevo già essendo appassionatop di storia , soprattutot quella dei vinti e del ciclo dei vinti per parafrasare Verga ) di
Ora lo so che molti voi s'annoieranno a sentire parlare del passato o si chiederanno come in una discussione sul mio facebbok riguardo a tali tematiche : << (...) a che serve ricordare il passato se siamo nel 2009 se tu hai bisogno di rimembrare il passato e fare sempre il confronto col passato per caprie che una cosa è ingiusta e non va rifatta allora caro mio hai qualche problemino perchè non ci vuole una laurea per capire che questa legge e sbagliata (...) >> pervchè il passato non ripeta , e perchè un popolo che no conosce il proprio passato è destinato a ripeterlo . infatto sempre dala discussione sul mio facebook : << ( ....) quello che si fa oggi viene direttamene dal 1938. Se non si ricorda il passato e non lo si utilizza per non fare gli stessi errori siamo sempre dalla parte del torto. E forse Vico ha ragione... (...) >>. Qui le altre discussioni Ma soprattutto per far capire alla gente che con questa legge noii tiamno tratrtando alla stessa maniera questa legge è sbagliata è disumana infatti : solo ad essere clandestini senza commettere reati ( furti , spacccio , ecc ) il clandestino viola la legge già per il fatto che è clandestino: è un paradosso giuridico.Infatti sempre dalla stessa discussione citata prima : 1) << Allora: quando una PERSONA che viene da un altro paese, non ha documenti e tocca il suolo italiano è clandestino. Nei paesi civili, ovvero tutti, essere clandestino non è un reato, è uno STATUS. Se come clandestino rubi commetti reato ed allora sei perseguibile. Ma essere solo clandestino NON DEVE essere reato. Le leggi razziali fasciste del 1938 si basavano sul fatto che essere ebrei era uno STATUS, allo stesso modo di questa legge, che per questo è SBAGLIATA. >> . E poi : 2) << Questa legge ha di sbagliato il taglio triennale di 25.000 unità nelle forze dell'ordine.
La ratificazione delle ronde, che sono fatte sì da volontari, ma le strutture organizzative saranno a carico dei comuni, che quindi investiranno risorse togliendole da cose magari più importanti.
Ha la lesione dei diritti civili delle persone, dei medici, dei dirigenti scolasti e di tutti quei pubblici ufficiali che non potranno svolgere le loro mansioni liberamente e secondo i giuramenti etici. I medici per esempio dovranno ricorrere all'obiezione o alla disobbedienza civile.
In tutti i paesi del mondo i neonati hanno diritto di essere registrati all'anagrafe, ed iniziare ad esistere; l'Italia sarà l'unico paese al mondo dove i bambini nasceranno clandestini.
Questa legge porterà gravi sanzioni all'Italia. Indovina chi paga le sanzioni? >>
Ora concludo con due citazioni la prima è una frase di un prete detta 40 anni e più ma ancora più attuale che mai : << Se voi avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora vi dirò che nel vostro senso io non ho patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato e privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri (Don Lorenzo Milani 1923-1967 ) >> la seconda ( o almeno quel poco che ancora soppravive alle distruzioni e allo smantellamento attuato dala casta negli ultimi 20 anni ) COSTITUZIONE ITALIANA art. 10.comma 3 Cost: Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.Comma 4: Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.
approfondimenti
Canti sull'emmigrazione italiana dal dal 1861 al 1980 dal sud al nord d'italia e dall'italia in Europa , America e in Australia
http://www.ildeposito.org/archivio/tematiche/tematica.php?id_tem=10
http://www.ildeposito.org/archivio/tematiche/tematica.php?id_tem=10&start=15
http://www.ildeposito.org/archivio/tematiche/tematica.php?id_tem=10&start=30
Studio di gian Antonio Stella
http://rcslibri.corriere.it/rizzoli/stella/canti/lemigrazione.spm
con vatri approffondimenti sul lato destro e nei link
Mare
Foto tratta dal Web.
Voglia di mare
di azzurro sulla pelle
Voglia di mare
di sale sulle labbra
Il corpo che galleggia
sorretto dalle onde
L'anima che si rigenera
nell'immenso spazio
Voglia di mare
lo sguardo all'infinito
Voglia di mare
l'amore di una vita.
Scritto da Marilicia - senza data.
il viaggio continua 2
per parafrasare laq canzone di cui trovate sopra il video
3.7.09
Per mio figlio
Auguri Giuseppe
Oggi alle ore ore 22 venivi alla luce.
Giuseppe detto "Pino"sei il mio primo figlio.
Sono cinquanta...sono passati in fretta
mi sembra ieri!
Un fagottino tenero di quasi quattro chili.
Ti ricordi i miei cinquanta?
Nessuno dei tuoi amici
credeva che ero tua madre
dicevano:
" Er Pino ha rimorchiato 'na bionda!"
Anche se delle volte pensi
che non ti ho compreso!
Ricordati figlio mio:
Una madre non dimentica mai i suoi figli.
Per me non ci sono differenze
siete tutti quattro figli miei
con pregi e difetti.
Ringrazio Dio di avermi dato vita
per avervi fatto da padre e da madre.
Cerca di trovare la tua strada
figlio mio.
Ricordati oggi tu sei un buon padre.
e tua figlia ha bisogno di te
non le servono le grandi cose
a lei basta solo il tuo amore.
Anche se tuo padre è venuto a mancare
quando tu ancora non comprendevi
sappi che per me è stato difficile
molto difficile fare anche le sue veci.
Una madre un padre insieme
soffrono guardano i figli
aspettano nel silenzio che
un giorno diventano grandi.
Ma per me da sola
è stato molto difficile
non commettere sbagli.
Non so se ho delle colpe!
Se credi che abbia sbagliato
oggi per i tuoi cinquanta anni
ti chiedo perdono.
mamma
il viaggio continua crisi superata
colonna sonora del post d'oggi è questa canzone di
Il viaggio - Piero Pelù
nei giorni scorso ho avuto una crisi infatti consideravo il mio viaggio finto . Infatti quando nel gennaio 2004 avevo aperto questo blog la mia intenzione era quella di farne una sorta di raccoglitore di idee, un luogo in cui avrei potuto ordinare il materiale che avevo raccolto durante le mie ricerche nella rete.
Allora, come adesso, un unico filo conduttore avrebbe unito il tutto, nel tentativo di rendere un po' più trasparente il velo che avvolge i grandi avvenimenti che accadono intorno a noi, quegli avvenimenti che segnano le nostre vite e il nostro modo di pensare, spesso in modo impercettibile.
Col tempo il blog ha seguito il suo corso naturale, divenendo forse qualcosa di diverso da quello a cui avevo pensato agli inizi ed forse questo che ha causato l'allontanamento o l'essersi persi per strada di alcuni cdv che spero come dice questa canzone dei Modena city ramblers ai tempi di cisco di cui trovate il video sotto << Buon viaggio hermano querido \ e buon cammino ovunque tu vada \ forse un giorno potremo incontrarci \ di nuovo lungo la strada. >> di cui trovate sotto il video
Mai riascoltando la colonna sonora del post e quando mi ha detto il compagno di viaggio \ di strada Mario pischedda : << il tuo blog è bello perchè è caotico , l'improvvisazione fatta per persona ub blog blues insomma >> emi sono ripetuto : << a poi mi sono detto : << la solitudine cosi come la perdita d'amici\che e compagni di strada - viaggio cioè dichiarare apertamente le cose di cui ci si vergogna e metterle indiscussione per liberarsi da pesie zavorre inutili che t'impediscono di viagggiare o di cose non tue che t'impediscono d'essere te stesso , è il prezzo da pagare per l'imortalità della tua opera d'arte e per la tua libertà \ liberazione >> (... ) >> quanto avevo detop in una mio precedente post ed ecco che ho fatto un rapido punto della situazione, ho deciso di continuare mi piacerebbe avere dei pareri anche da parte di chi capita da queste parti, per caso o per interesse o per altro.
Richieste, critiche, suggerimenti.
Argomenti che si vorrebbero vedere trattati, che si giudicano importanti, ma anche critiche sul blog o sul modo in cui gli argomenti stessi vengono presentati.
Lo spazio dei commenti ( se mia ce ne saranno ) e dele eventuali email o in splidner o sul mio spazio di facebook questo post . Quiindi totalmente dedicato ad eventuali proposte e critiche, oppure a divagazioni e quant'altro. Mi raccomando siete giudici implacabili , non lesiante nelle osservazioni e nelel eventuali critiche .
E non lamentatevi se poi non vi ascolto e non chiedetemi cose del tipo : << perchè non hai parlato di .... o di .... >>
INFERNO A VIAREGGIO
INFERNO A VIAREGGIO
Fuoco.
E la stazione
un lenzuolo di fiamme.
Ciuffi di carne
già croce tagliente.
Battaglie di rosso
ad ogni respiro,
il calore ignora le rughe
e la paura dei lampioni.
La notte è gelido cielo
di cenere,
urla sonnolente
l'incubo al resto del mondo.
Muore lo stormo
di occhi e di mani.
L'istante sembra
un inferno troppo eterno.
E la terra continua a tremare...
Dalle viscere infuocate della terra vuole uscire.
La sua lunga coda arsa dalla lava
sembra un serpentone impazzito
si dimena si contorce dal dolore
la lava ribolle!
arde la sua carne ormai piagata dal calore
il Drago non ha pace
non riesce a riposare i suo brandelli di pelle doloranti
spacca ferisce la crosta terrestre per uscire
con la sua forza modifica il livello dei mari
devia i piccoli fiumi spariscono i laghi
cadono dai monti grandi massi
dove passa tutto sopra di lui fa crollare
Alcune case stanche di tutto quel tremore
sono tristi si abbandonano
alla furia del Drago cattivo
vogliono morire!
Si arrendono lasciano cadere al suolo
le ultime pietre antiche.
Quello che non c'è
Su chi no ddui est
Tèngiu custa foto de prexu mannu
est de unu pipiu cun sa pistola sua
chi sparat deretu inantis a issu
a su chi no ddui est
apu pèrdiu su trastu,
no tenit sabori
cust àlidu de àngelu chi
mi lingit su coru
ma creu de camminai deretu in s'àcua e
in su chi no ddui est
arribat s'obrescida o frotzis no
de is bortas su chi parit obrescida
no est
ma sciu ca sciu caminai deretu in s'àcua e
in su chi no ddui est
bolis torra sa sceda,
bolis torra su cuntrollu
bolu torra is alas mias nieddas,
su manteddu miu
sa crai de sa felicidadi est sa disubidièntzia in sei
a su chi no ddui est
po i-cussu mi nau maladitu a cumenti seu fatu
sa manera mia de morri sanu e salvu inui m'apicigu
sa manera mia villiaca de abarrai
isperendi chi ddui siat
su chi no ddui est
Dòngiu a cura a is follas,
ant a èssiri fortis chi nc'arrennèsciu a no tenni contu ca
is matas funt mortas
ma custu est a caminai in artu in s'àcua e
in su chi no ddui est
mi ca arribat s'obrèscida
sciu ca est inoi po mimi
meravilliosu cumenti a bortas
su chi parit no est
afutendisindi de sei,
afutendimi de mei
po su chi no ddui est
(Afterhours)
Quello che non c'è
- Afterhours (da "Quello Che Non C’è") - 2002
Ho questa foto di pura gioia
E' di un bambino con la sua pistola
Che spara dritto davanti a se
A quello che non c'è
Ho perso il gusto,
non ha sapore
Quest'alito di angelo che
mi lecca il cuore
Ma credo di camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Arriva l'alba o forse no
A volte ciò che sembra alba
Non è
Ma so che so camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Rivuoi la scelta,
rivuoi il controllo
Rivoglio le mie ali nere,
il mio mantello
La chiave della felicità è la disobbedienza in se
A quello che non c'è
Perciò io maledico il modo in cui sono fatto
Il mio modo di morire sano e salvo dove m'attacco
Il mio modo vigliacco di restare
sperando che ci sia
Quello che non c'è
Curo le foglie,
saranno forti Se riesco ad ignorare che
gli alberi son morti
Ma questo è camminare alto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Ed ecco arriva l'alba
so che è qui per me
Meraviglioso come a volte
ciò che sembra non è
Fottendosi da se,
fottendomi da me
Per quello che non c'è.
La democradia in Iran chiama..l'Europa non risponde..
GIOVEDì 2 LUGLIO ALLE 19 ..A MILANO IN PIAZZA DELLA SCALA
CON GLI STUDENTI IRANIANI PER LA DEMOCRAZIA E LA LIBERTA'
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da testimonianze e dibattito oltre letture di articoli, partecipato e presi contatti per continuazione collaborazione come Umanista!
Torture sessuali ad alcuni studenti iraniani
Lo scorso maggio un gruppo di studenti dell'Amir Kabir University è stato arrestato, con il pretestuoso motivo di aver distribuito un notiziario studentesco che insultava il Leader Supremo. Sin dall'inizio sono iniziate a circolare con insistenza voci che asserivano che il giornalino era stato contraffatto ad arte per creare il pretesto per l'arresto degli studenti. Per i retroscena di questa vicenda, e le vignette incriminate, potete leggere questo articolo (in inglese, ndr). Più di recente, sono iniziate ad emergere alcuni dettagli sconvolgenti sulle torture subite da questi studenti, che hanno provocato l'indignazione della blogsfera iraniana. I nomi di alcuni degli studenti arrestati sono Ahmad Ghasaban (احمد قصابان), Majid Tavakkoli (مجید توکلی) and Ehsan Nansouri (احسان منصوری). In base alle informazioni trapelate, gli studenti sarebbero stati sottoposti a pesanti torture sessuali. Gli agenti del Ministero per l'Informazione (Intelligence Ministry, nell'articolo) avrebbero violentato gli studenti utilizzando bottiglie, uova bollenti etc. Le urla dei ragazzi sarebbero state sentite in tutte le stanze del carcere. Alcuni dei detenuti si sarebbero suicidati, per sfuggire alle torture, i cui segni sono ben visibili sui loro corpi. I genitori degli studenti, in una lettera, sostengono che i ragazzi sarebbero stati torturati fino a 12 ore di seguito, da gruppi di sette persone, nel cuore della notte. Inoltre, tra i torturatori vi sarebbero anche alcuni medici, con il compito di mantenere gli studenti in vita per provocare loro la maggiore sofferenza possibile. Agli studenti sarebbe inoltre stato vietato l'accesso ai gabinetti, per essere poi picchiati quando non sono più riusciti a trattenersi. Si rinvia anche al comunicato di Human Rights Watch.
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Le manifestazioni di dissenso, in Iran, ultimamente sono diventate molto più rare a causa del pugno di ferro mostrato da Teheran
Almeno settanta studenti iraniani sono stati arrestati oggi in seguito a una protesta antigovernativa che si è svolta presso la prestigiosa università Amir Kabir, a Teheran.
La protesta è stata scatenata dalla decisione del governo iraniano di seppellire i corpi di alcune delle persone morte in seguito al conflitto tra Iran e Iraq nel terreno dell'università. Durante la cerimonia di tumulazione, diversi studenti hanno esibito striscioni sui quali era scritto che il campus universitario si sta trasformando in un cimitero e che, di contro, il carcere Evin di Teheran si sta trasformando in un'università, per quanti studenti vi sono rinchiusi. Diversi testimoni hanno raccontato che durante la cerimonia vi sono stati violenti scontri tra gli studenti contrari, le forze dell'ordine e gli studenti favorevoli alla decisione governativa. Questo tipo di proteste è divenuto sempre più raro da quando Ahmadinejad è salito al potere, a causa della durezza con la quale le autorità pubbliche hanno mostrato di essere intenzionati a rispondere alle
Clima ancora teso in Iran. Il governo in carica, mentre procede al riconteggio parziale delle schede elettorali, riduce le possibilità di mobilitazione dei cittadini che chiedono il ripristino della pace e nuove elezioni. Scarcerati i funzionari del consolato britannico, sono molte le persone arrestate e ancora in carcere o dispersi, mentre proseguono le violenze e la restrizione delle libertà. Testimoni raccontano che per diverse ore oggi sono stati bloccati i cellulari e rallentate le connessioni web.
Una situazione critica che oggi tocca il popolo iraniano, ma che mette in luce la fragilità e l'importanza della democrazia.
Molte le realtà cittadine coinvolte insieme a rappresentanti delle istituzioni. Colore ufficiale il verde, per una maratona di testimonianze e interventi accompagnate da una performance artistica creata dagli studenti iraniani di Milano
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«Esprimiamo la nostra ferma condanna della violenza in atto contro i manifestanti e la nostra vicinanza al popolo iraniano sceso nelle piazze per affermare i propri diritti, battendosi per le istanze democratiche di libertà, partecipazione e autodeterminazione.
Chiediamo ad Ahmadinejad e al governo iraniano di cessare le violenze, liberare le tante persone arrestate, ripristinare la libertà di comunicazione e riammettere nel paese la stampa internazionale per garantire ai cittadini libera e completa informazione» chiede Silvia Gadda, segretario regionale dei Giovani Democratici della Lombardia «Il riconteggio del 10% delle schede non è sufficiente: solo lo svolgimento di nuove elezioni alla presenza di osservatori internazionali potrà ristabilire la legalità in Iran»
«Alla città di Milano in particolare chiediamo un atto concreto a testimonianza del proprio impegno per i diritti umani e della solidarietà con i giovani e gli studenti iraniani che si sono battuti e si battono per la democrazia e la libertà a rischio della loro stessa vita» aggiunge Daniele Nahum, presidente dell'Unione Giovani Ebrei d'Italia e coordinatore del Comitato per l'intitolazione di una via agli studenti iraniani «Sosteniamo perciò la richiesta di intitolare una via agli studenti iraniani avanzata dall’Ugei a partire dalla proposta lanciata lo scorso anno sulle colonne de "Il Riformista" da Nikou-Nesbati, il leader degli studenti iraniani che si mobilitarono nel luglio 1999».
Durante lo scorso mese di giugno il Professore Emanuele Ottolenghi propose, dalle colonne del quotidiano " Il Riformista", di intitolare la Via dell'Ambasciata Iraniana di Roma a Nikou-Nesbati, il leader degli studenti iraniani. Nikou-Nesbati, ora in carcere, aveva espresso pubblicamente i suoi ringraziamenti sulla medesima testata, proponendo inoltre di intitolare quella via alla data del 9 Luglio 1999, in ricordo del giorno in cui si svolse in Iran una grande manifestazione studentesca, durante la quale hanno perso la vita oltre venti studenti.
L'Unione Giovani Ebrei d'Italia, riconoscendo il grande valore di tale iniziativa, ha fatto propria questa proposta ed ha sollecitato il sindaco di Roma a concretizzarla, riuscendo ad ottenere la promessa ufficiale di dedicare, entro l'anno, una via della Capitale al "9 Luglio 1999".
Nel portare avanti questo progetto, l'Ugei ha ritenuto di fondamentale importanza la costituzione di un Comitato che, coinvolgendo il mondo dell'associazionismo giovanile laico e religioso, oltre alle organizzazioni giovanili dei partiti politici, possa essere - anche attraverso quest'iniziativa - uno strumento di difesa dei diritti umani, disconosciuti e costantemente violati dal regime iraniano.
A 60 anni della promulgazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, questo Comitato si pone come obiettivo fondante la tutela dei diritti umani, in quanto garanti di un sistema democratico stabile che permetta l'effettivo e stabile esercizio delle libertà personali a qualsiasi essere umano, indipendentemente dal censo, dal sesso, dall'orientamento sessuale, dalla confessione religiosa o dal credo politico, quali che siano gli svolgimenti della politica internazionale.
Daniele Nahum, Presidente Unione Giovani Ebrei d'Italia
Amalia Luzzati, Responsabile Cultura UGEI
Membri del Comitato Promotore: Giovani delle Libertà, Giovani Democratici, Giovani Socialisti, Giovani delle Acli, Studenti Coscioni, Unione Giovani Ebrei d'Italia, Giovani Verdi, Giovani Italia dei Valori, Rete Giovani Arcigay
Per aderire al Comitato: unaviaperidirittiumani@gmail.com
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Fine di un sogno - 1
Immagine di franca bassi
Fine di un sogno
Come un granello di sabbia
spazzato dal ghibli
mi poso su una calda duna
con gli occhi chiusi
piano piano ricordo
il tepore dell'amore
che mi percorreva dentro
brividi sulla pelle
mi passo una mano per toccarmi
sento il mio corpo bagnato
da un sudore freddo
come se la morte m'accarezza
mi ribello chiedo aiuto
cerco una mano una voce
ma solo il silenzio
il freddo del deserto di notte
resta a farmi compagnia.
franca bassi
Mentre mi trovavo in ospedale stavo morendo per colpa di un medico, era l'estate dell'anno 1989
Delirio e verità
matita.
Si perse in una miriade di vibranti frammenti:
colorati, come se luce filtrasse da vetri
decorati, e musicali come note in libertà in un
pentagramma multidimensionale, e profumati
come oli balsamici.
Smise di pensare …
Smise di percepire il suo corpo e quando iniziò
a scrivere, con l’ultimo barlume di una logica
ormai inutile, si chiese come potesse accadere
visto che il bianco foglio e la blu matita
sembravano fusi e ingovernabili, incorporei ma
reali come non mai.
Da un tempo, un luogo ed uno spazio che non
conosceva ma ri-conosceva vide parole
apparire:
Mi vedrai in ogni stella che riuscirai a guardare
nelle notti insonni, di vigile veglia, di amore
vissuto.
Mi troverai nel fango che calpesti e nel vuoto
in cui credi di vagare, in ogni laccio che
sembrerà vincolarti indissolubilmente, nella
prigionia e nella libertà.
Mi sentirai vibrare in ogni musica che farà
tremare le pareti della stanza e il tuo cuore.
Mi assaporerai riconoscendomi nel dolce della
cioccolata, nell’amaro della tua medicina, nel
salato dell’acqua del mare, nel pungente e
piccante sapore delle cene in compagnia e
persino nell’ insipido quotidiano pasto che
mangerai distrattamente in solitudine.
In ogni guerra ed in ogni pace, in ogni schiaffo
e in ogni abbraccio comprenderai che sono
eterno, che non pongo condizioni, che non ho
limiti e che e non giudico né condanno.
Al sopraggiungere del sonno, come al
risveglio, saprai di fluttuare come una piuma
nel mio infinito esistere, nel mio luminoso
buio, in me …
Sarò in ogni oggetto che toccherai, in ogni
persona che incontrerai, il ogni libro che
leggerai, magari nascosto e camuffato,
irriconoscibile come lo sono ora, senza limiti
di spazio, di tempo, di pensiero, di
sentimento.
Ogni immobile sasso, ogni splendido fiore,
ogni tenero cucciolo, ogni bimbo ed ogni
vecchio saranno il mio segnale per te.
Sai che queste parole, in cui ancora mi puoi
ritrovare, esprimono la mia essenza e ancora
non mi riconosci?
Un lampo, un feroce e dolcissimo stordimento
ed il bianco foglio e la blu matita si fermarono
tra le sue mani.
Riprese consapevolezza di chi lei fosse, di
dove si trovasse, del suo corpo ed il cuore le
esplose nel petto: gioia allo stato puro,
leggerezza infinita, lacrime e bisogno di
correre fuori e urlare al mondo e allo stesso
tempo bisogno di richiudersi in se stessa per
non perdere quel momento magico …
Amore le aveva parlato.
2.7.09
Se dovessi fare un collage del tuo amore
Foto tratta dal Web
Se dovessi fare un collage del tuo amore
metterei una soglia di baci ardenti
una finestra rotta
e un passero che canta sul balcone
non c'era niente dentro il nostro amore
c'era soltanto un intero universo.
Alda Merini
25 gennaio 2003
dal volume "Nel cerchio del pensiero".
Senza titolo 1552
Mamma, sono ancora un seme, ma ho tutti i miei organi. Amo il suono della tua voce. ogni volta che lo ascolto, ondeggio di qua e di là. Il suono del battito del tuo cuore è la mia ninnananna preferita.
SECONDO MESE
Mamma, oggi ho imparato a succhiarmi il pollice. Se potessi vedermi, potresti sicuramente dire che sono un bambino. Non sono ancora grande abbastanza per sopravvivere al di fuori della mia casa. E' così bello e accogliente qui!
TERZO MESE
Lo sai mamma? Sono una femmina!! Spero che ti faccia felice! Ho sempre voluto che tu fossi felice! Non mi piace quando piangi...sembri così triste...e mi sento triste anche io, e piango con te anche se so che nn puoi sentirmi...
QUARTO MESE
Mamma, i miei capelli stanno cominciando a crescere. Sono molto corti e carini, ma ne avrò molti! Passo molto del mio tempo facendo esercizio: riesco a girare la testa, ad arrotolare le dita e a stirare le gambe e le braccia. Sto diventando piuttosto brava!
QUINTO MESE
Oggi sei andata dal dottore...mamma, ti ha mentito! Ti ha detto che non sono un bambino! Sono una bambina mamma! La tua bambina... Io penso e percepisco... Ti posso sentire e so di amarti! Mamma, cos'è un aborto?
SESTO MESE
Sento di nuovo il dottore! Non mi piace...sembra freddo e insensibile! Sta infilando qualcosa nella mia casa...la chiama ago...Mamma cos'è?!? Brucia! Per favore fallo smettere! Non riesco ad allontanarmi dall'ago!! Mamma! AIUTAMI! Mamma, per favore fallo smettere...mamma! Scusa mamma! Fallo smettere ti prego! Ti prego....
SETTIMO MESE
Mamma, tutto bene. Sono tra le braccia di Gesù. Mi sta abbracciando. Mi ha parlato degli aborti...Perchè non mi hai voluto mamma?....................
Senza titolo 1551
La giornata di astensione dell’informazione, alla quale i giornalisti sono costretti dopo un anno di iniziative civili, di confronto e di dibattito e denuncia per la libertà dell’informazione, senza censure e intimidazioni, è lo strumento con il quale si vuole marcare una volta di più l’ indignazione più ferma di fronte alle previsioni del ddl Alfano: un bavaglio ai giornalisti e la sanzione (un danno economico) per gli editori al fine di impedire di dar conto delle notizie sulle indagini giudiziarie negli organi d’informazione; la pesante limitazione del diritto dei cittadini a sapere o essere informati su fatti importanti per la loro vita.
Non si sciopererà, quindi, per un aumento di stipendio ma per un aumento della libertà nel nostro Paese; una libertà che guarda ai cittadini, che pagherebbero ancora più di tutti a causa di un bene essenziale a loro parzialmente sottratto, mentre già pagano le distorsioni che gravano sul sistema per l’assenza di efficace normative antitrust e di pluralismo reale del mercato pubblicitario. I giornalisti sono, oggi, professionisti costretti alla frontiera (e ora alla protesta) per svolgere correttamente la loro funzione.
Di fronte a tutto questo, i giornalisti sono per forza condotti a essere militanti di un solo valore, l’informazione libera.
redazione Articolo 21
Senza titolo 1549
Immagine e composizione di franca bassi
Buongiorno fate e folletti del bosco... Ho sempre amato, i profumi della natura per le stanze. Adesso nella mia grande dimora, c'è il profumo dell'alloro che sta gironzolando.
Ieri ha bussato al mio portone il folletto delle missive, mentre firmavo il folletto ha esclamato!: "Che buon profumo delicato, che marca è così lo compro?" Le ho sorriso, e, le ho mostrato i mazzi di alloro, con i fiori di carta che si trovavano sui tavoli, mi guarda, mi sorride, poi esclama! mordicchiando la penna: " Che belli, e, che buon profumo, ma sono veri?" Rispondo: "Nooo! i fiori sono di carta, l' alloro è vero, questi sono i profumi che amo, i 'profumi della natura!' e non si comprano, si raccolgono in terra." Non contento della mia risposta continua a chiedermi: " perché i fiori di carta e l' alloro vero??"
Guardo la busta color del prato, che tenevo ancora nelle mani, visto che non prometteva nulla di buono, per una parola strana scritta in alto a sinistra "Entrate"... avevo voglia di non rispondere, lo guardo! e mi rendo conto che lui non ha colpa, le sue guance ancora sporche di smog, mi hanno intenerito e ho iniziato con lui una bella conversazione: "Sai caro folletto, da sempre mi è stato insegnato, che, la natura deve essere rispettata, i fiori, e, gli alberi devono finire il ciclo vitale, dove sono nati, sulla terra. Questi rami sono la potatura. Poi con i rami secchi si fanno delle fascine, che serviranno per il fuoco come i rami che troviamo in terra nel bosco; anche un ramo secco seguita a donarci ancora il profumo della natura. Le foglie dell'alloro più belle, sarà il vestito dei fichi secchi, poi si adoperano anche per cucinare. Purtroppo viviamo un periodo che queste regole non sono rispettate. Un tuono un lampo interrompe la bella conversazione, guardo il folletto indico la vetrata, vedi stanno scomparendo anche le stagioni, hai visto il cielo poco fa c'era il sole, adesso sta tuonando, eccoti la risposta alla domanda che mi stai facendo "la natura si ribella e ci ripaga delle nostre malefatte".
"Io, Babbo Natale dei bambini meno fortunati"
da Quotidiano.Net tramite msn.it Guido Pacelli è un Babbo Natale davvero speciale. Conosciuto come l’aggiustagiocattoli, lavora tutto l’...
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