che storie interessanti si trovano leggendo i contatti di un tuo contatto . Una storia commovente Questa storia è commovente! Ed è bellissimo il fatto che l'anziana signora, dopo tanto tempo finalmente possa conoscere le sue origini e incontrare i suoi parenti... È una cosa meravigliosa!
margine mi rassicura sull'attendibilità di questi test, ero piuttosto perplesso, dopo gli errori vedi il caso Omicidio di Meredith Kercher e forse anche quello di
Yara Gambirasio ora lo farò anch'io!! da
È cominciato tutto per curiosità, con un kit per un esame del DNA acquistato su internet come regalo natalizio nel 2019. La nostra curiosità principale era scoprire l’origine etnica, se sarda, ispanica, nordafricana, o altro. Per vari contrattempi, i risultati giunsero solo a luglio 2020. Una volta tolta la curiosità sulla stima di etnia, guardammo le corrispondenze di DNA (sta a dire tutte quelle persone che condividono tra loro una o più porzioni di corredo genetico e per tale ragione possono definirsi parenti più o meno lontani) e lì ci fu una sorpresa: F.D., età compresa tra 80 e 90 anni, cugina di secondo grado.
A questo punto, non conoscendo nessun parente con quel cognome, feci l’unica cosa logica in questi casi, scrissi a colui che gestisce il profilo di DNA di questa signora su quel sito, C.S. E fu così che scoprii quanto segue: “Buongiorno Giacomo, la storia di mia madre è particolare, anche se comune a tante persone, ed è per questo che ci siamo rivolti a MyHeritage.
Mia madre è nata a Roma nel 1934, nell’ospedale San Giovanni, e appena nata da lì fu affidata ad un orfanotrofio. Non ha mai conosciuto i suoi genitori, ha vissuto la sua vita pienamente e con tante soddisfazioni, si è sposata, ha cresciuto noi figli. Una vita felice, convivendo con l’idea di non poter mai abbracciare i suoi genitori. Ora, negli ultimi anni della sua pur felice vita, a 86 anni, si sta tormentando: vorrebbe sapere, terminare la sua esistenza avendo anche solo un'idea approssimativa delle sue origini. L’analisi del DNA di mia madre evidenzia un 60% di etnia sarda, quindi con tutta probabilità sua mamma o suo papà erano di origini sarde, ma crediamo si possa trattare più della madre. Non abbiamo altri dati, nonostante le ricerche, la nascita di mia madre è avvolta nel mistero, non è stato possibile reperire nessun documento relativo alla nascita di mia madre, tantomeno relativo ai suoi genitori. Quindi Giacomo forse lei potrebbe aiutarci nell’esaudire il desiderio di mia mamma di sapere […] un cordiale saluto, C.S.”.
Da quel momento decidemmo di fare il possibile per aiutare questa nuova zia a scoprire i suoi genitori. Dissi a C. di acquistare un kit per il DNA da un altro sito che dà maggiori informazioni (23andMe), mentre io ne acquistai 3, uno per mia madre, uno per mio padre e uno per me. Ad agosto scoprimmo quindi che F.D. è cugina di primo grado di mio padre. Andando per passi, dovevamo scoprire se la parentela fosse dal lato Calvia-Casu oppure Gaias-Fresu. E così è cominciata la parte più bella di tutta questa storia, fatta di solidarietà, disponibilità, di persone che si sono prestate, spesso volontariamente
dopo il semplice racconto di questa vicenda, in una sequela di test del DNA che ci hanno portato a scoprire tutto.
Una cugina di mio padre si è offerta per fare il test e ai primi di dicembre stabilimmo a quale ramo familiare appartenesse la parentela e che il genitore in questione era il padre. A fine gennaio, grazie a un cugino che a sua volta si era reso disponibile, sapevamo il nome del padre di F.
Nel frattempo, però, erano già avviate le ricerche della madre, grazie a una stretta parentela con una famiglia originaria anch'essa di Berchidda, ma che oggi vive negli Stati Uniti d’America. E così, dopo aver ricostruito un ricco albero genealogico in pochissimo tempo (grazie a numerosi collaboratori), siamo stati in grado di selezionare alcune famiglie berchiddesi potenziali e la fortuna ci ha sorriso. A febbraio abbiamo fatto altri due test del DNA e al primo colpo abbiamo scoperto la madre di F.D. con una precisione del 50%. Infine, ai primi di giugno, la nostra ricerca si è conclusa dopo che un ultimo test ci ha confermato che la madre era una donna nubile, morta all’età di soli 45 anni nel 1942.
Così, un segreto durato per oltre 86 anni è stato svelato grazie al DNA che, come dicono negli USA, non mente mai. E tale verità svelata ha restituito un'identità a una donna, ma anche una cugina, una zia, una sorella per varie altre persone.
Tra poche settimane, F.D. verrà a Berchidda per conoscere i parenti, i luoghi che avrebbero potuto essere la sua casa e visitare le tombe dei suoi genitori. Non le restituiremo ciò che all’epoca le fu tolto dalla mentalità di quei tempi, ma la potremo accogliere con l’affetto che merita una berchiddese d.o.c. che solo un infausto destino ha portato lontano dal nostro paese.
Pubblichero' sempre con il consenso di Giacomo gli ulteriori aggiornamenti di questa vicenda