Come già espresso nel titolo e nel mio Facebook che trovate sotto , tale paura ( ormai diventata sempre più viva ed reale ) che non ha colore politico \ ideologico p sempre più presente nel nostro paese nel nostro paese . A testimoniarlo il fatto che i coraggiosi Ramy e Adam, che insieme ad altri loro compagni, hanno mostrato un coraggio ben più grande dei loro anni: hanno sfidato la follia di un uomo deciso a commettere una strage su uno scuolabus nella provincia milanese e sono riusciti a chiamare i carabinieri che li hanno salvati Non sia dal punto di vista legale italiani anche vi risiedono da più da dieci anni e frequentano le scuole .Va data a queste persone #cittadinanza.Come è giusto che sia per un Paese libero da pregiudizi, paure e razzismo e che si dica democratico e difensore dei diritti umani e dall'essere umano.
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
22.3.19
21.3.19
USO IMPROPRIO SECONDO ALCUNI DEL TERMINE RAZZISMO \ STA ED MINIMAZIONE DI LLICA BOTTURA SULLA TENTATA STRAGE DI MILANO
Dopo i fatti di Milano ( ma anche non ) , si parla di razzismo e se ne parla in maniera impropria . Infatti Il termine razzismo nella sua definizione più semplice si riferisce a un'idea, spesso preconcetta e comunque scientificamente errata, come dimostrato dalla genetica delle popolazioni e da molti altri approcci metodologici, che la specie umana (la cui variabilità fenotipica, l'insieme di tutte le caratteristiche osservabili di un vivente, è per lo più soggetta alla continuità di una variazione clinale) possa essere suddivisibile in razze biologicamente distinte, caratterizzate da diverse capacità intellettive, valoriali, etiche e/o morali, con la conseguente convinzione che sia possibile determinare una gerarchia secondo cui un particolare, ipotetico, raggruppamento razzialmente definito possa essere definito superiore o inferiore a un altro.
In "senso stretto" il razzismo, come teoria della divisione biologica dell'umanità in razze superiori e inferiori, è un fenomeno relativamente recente. In senso più ampio invece si tratta di una generale antica tendenza a discriminare i 'diversi' (nazioni, culture, classi sociali inferiori), e la principale funzione del razzismo, in tutte le varianti, fu sempre di giustificare qualche forma di discriminazione o oppressione. Ora -- sempre secondo https://it.wikipedia.org/wiki/Razzismo ---- il termine può essere usato
- In senso colloquiale
per definire ogni atteggiamento attivo di intolleranza (che può tradursi in minacce, discriminazione, violenza) verso gruppi di persone identificabili attraverso la loro cultura, religione, etnia, sesso, sessualità, aspetto fisico o altre caratteristiche. In tale senso, però, sarebbero più corretti, anche se sono raramente usati nel linguaggio popolare corrente, termini come xenofobia o meglio ancora etnocentrismo
- in senso più lato e di uso non appropriato
per definire anche ogni atteggiamento passivo di insofferenza, pregiudizio, discriminazione verso persone che si identificano attraverso la loro regione di provenienza, cultura, religione, etnia, sesso, sessualità, aspetto fisico, accento dialettale o pronuncia difettosa, abbigliamento, abitudini, modo di socializzarsi o altre caratteristiche.
Quindi Non capisco quindi come l'amica ed utente del nostro blog lo definiva razzista
Carogna, razzista. Ma i bambini sono salvi, di te non m'importa nulla.
MILANO.REPUBBLICA.IT
È accaduto a San Donato Milanese. L’uomo è stato arrestato
lo stesso Salvini furbescamente
Un senegalese con cittadinanza italiana al volante di uno scuolabus, con precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale, ha dirottato il mezzo e infine gli ha dato fuoco. È successo in provincia di Milano. L’uomo è stato arrestato. In questo momento le Forze dell’Ordine stanno perquisendo la sua abitazione. Voglio vederci chiaro: perché una persona con simili precedenti guidava un pullman per il trasporto di ragazzini?
Poi a freddo ragionando ho capito che avevo optato per la scelta sbagliata . Infatti ha ragione l'amico facebookiano
Che criticano l'autore de post sOra . Infatt la minimizzazione di quello che può essere considerato il primo vero attentato in suolo italiano – fortunatamente risoltosi senza vittime – ha fatto non molto scalpore online. In molti hanno commentato sui social chiedendo a Bottura cosa ci trovi da ironizzare o minimizzare, dato che su quel bus potevano esserci i figli di tutti. Tanta la rabbia social per chi cerca di fare spicciola ironia su fatti così gravi, cercando disperatamente di attirare l’attenzione.“Quindi le urla dei ragazzini che si sentono nel video riprtatt da molti siti sono solo per le code sulla Paullese?!” come commenta “Chissà se legare 51 bambini e tenerli contro la loro volontà sarà considerato sequestro di persona?” si domanda un altro. Infatti NewNotizie 21 marzo 2019 09:51 : << Questo Luca Bottura non prova una briciola di vergogna immagino. Capace di sputare sulla vita di 51 bambini… che per lui perdono rilevanza, il senegalese ha solo creato code, non ha fatto niente di male, per questo signore >>
Non pago, Bottura ha continuato ad ironizzare su quella che, evidentemente, gli è parsa una situazione divertente, sulla quale fosse possibile scherzare. “Ma quindi il traffico dopo era scorrevole? No, perché se ho sbagliato rettifico” twitta ancora, sempre con l’hastagh immancabile #SanDonatoMilanese. Che dire se nn si dvrebbe fare ironia anche se la si sa fare su simile fatti .meglio il silenzip
20.3.19
Cari haters.... ops ... odiatori [ risposta agli odiatori del mio post : Cagliari, "orchi" in agguato sui social Minore di 10 anni viene contattato da un uomo via web. ma i genitori sottovalutano la cosa visto che il figlio di 10 anni aveva accesso sui social ]
di coa stiajmo parlando
https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2019/03/lallarme-adulti-con-migliaia-di-bimbi.html
Sitografia consultata
https://ilsuperuovo.it/il-profilo-psicologico-degli-haters-comprenderli-per-batterli/
https://mirkodelfino.com/chi-sono-gli-haters-e-come-gestirli/
http://www.giustimassimo.it/cosa-sono-gli-haters-del-web-e-come-difendersi/
Cari odiatori*
Capisco, perchè ci sono pasato ( ed ogni tanto ci ricado anch'io ) il vostro disprezzare e diffamare in maniera esagerata qualsiasi cosa su cui non siate d’accordo.Il successo, il seguito, la notorietà ma anche non genera rabbia e cattiveria : gratuita ed incontrollata dovuta al senso di inadeguatezza e dal livello di mediocrità che esso vere.Ma Ragionando un po’ fuori dagli schemi comprendo anche che le comprendo anche che le votre critiche anche pesanti che mi muovete sono prive di fondamento.Infatti nel commento riportato alla news precedente o solo distrutto \ messo indiscussione senza riscostruire cioè fornire delle alternative al emtodo educativo che ritengo deleterio e dannoso .
Ecco quindi che riponderò alle osservazioni che mi sono fatte alcune civilmente altre al limite , mentre le rimanenti mi scivolano via ( anche se un po mi fanno incazzare ma poi penso che sia un spreco d'energia \ una lotta persa contro i muri di gomma e non vale la pena prendersela rischiando d'abbassarmi al livello di alcun\e di voi e e alimentando come un circlo vizioso l'odio inutile e non necessario ) quanto pieni d'insulti personali non avete argomenti per contrastare dialetticamente e culturalmente l’oggetto \ l'argomento trattato dal post contestato che scatena in voi paura e timore che qualcuno la pensi diversamente da voi o vi metta indiscussione i votri metodi . Infatti ipotizzo che dietro
alcune email anonime ricevute insultanti e cariche d'odio , dopo questo post ci siano oltre i semplici odiatori di professione anche genitori incompeenti , ovviamente senza generalizzare , che non sanno educre i figli ad non essere massa ed omologarsi ad essa ) . Non avete argomenti e quindi odiano offendendo e cercando di distruggere virtualmente l’oggetto del loro odio e della contestazione ad essi rivolta . Dopo il fallimento ( ho rischiato il linciaggio da parte dell'odiatre ) ho smesso di rispondere con ironia ed ho imparato , anche se non sempre ci riesco ed questa lettera sfogo lo dimostra , a rispondere con la filosofia orientale quello che in in occidente cattolico chiamiamo porgi l'altra guancia . Infatti come afferma https://ilsuperuovo.it/ ( uno dei siti consultati vedere gli altri url inizio , per il post d'oggi ) :<< alla radice della maggior parte dei più osceni atti umani, l’odio, oggi sembra banalizzato poichè gettato sui social. Ma, dove il personale discernimento di un individuo dovesse non bastare, si può seguire il consiglio del vecchio samurai di un vecchio racconto orientale:
“Delusi dal fatto che il maestro avesse accettato tanti insulti e tante provocazioni senza reagire, gli allievi gli domandarono:
– “Come avete potuto sopportare tante indegnità? Perché non avete usato la vostra spada? Anche sapendo che avreste potuto perdere la lotta, avreste mostrato il vostro coraggio! La gente penserà che siete un codardo!”
L’anziano maestro samurai, allora domandò loro:
– “Se qualcuno vi si avvicina con un dono e voi non lo accettate, a chi appartiene il dono?”
– “Appartiene a chi ha tentato di regalarlo” – rispose uno dei ragazzi.
– “Lo stesso vale per l’invidia, la rabbia e gli insulti” – disse il maestro – “Quando invidia, rabbia e insulti non vengono accettati, continuano ad appartenere a chi li porta con sé” .
>>
* uso il termine odiatori anzichè che il " classico " haters perchè esiste per fortuna un corrispettivo italiano e non c'è quindi bisgno di abusare onde non è necessario usare un termine proventiente da una linga straniera l'inglese in questo caso
* uso il termine odiatori anzichè che il " classico " haters perchè esiste per fortuna un corrispettivo italiano e non c'è quindi bisgno di abusare onde non è necessario usare un termine proventiente da una linga straniera l'inglese in questo caso
Adesso veniamo alle :
vero non ho figli\e o nipoti diretti ,ma solo una figlia di mio cugin in primo ed di cugni di 3 \4 grado . Ma oltre a leggere episodi del genere sui scial e sui giornali , mi basta vedere le pagine o gli account di contaatti dei miie contatti pieni oltre che di foto dei loro figli o nipoti con dati sensibili ., vedere bambini delle elementari o al primo anno di scuola media con il cellulare o con watzapp o l'account di facebook istangram., oppure l'abilità di bambini di nepure un anno nel manovrare tablet e cellulari con il touch screeen . il fatto parlando con miei ex prof o amici prof siano in aumento fenomemi come gli insulti sui social che i ragazzi si cambiano o il cosidetto cyber bullismo o revenge ( vendetta ) porno .
e alle proposte
- non date il cell o tablet con internet e ai giochi online al di sotto dei 14
- usate insieme il internet e controllateli ovviamente a scalare fino ai 14\16 anni
- insegnate loro , come facevano un tempo con noi i nostr geniori e maestri a rifiutare caramelle da uno sconosciuto
- se qualcuno fli fa qualche propota o regalo strano ( una ricarica non nrichiesta un nuovo celluolare avvisate subito le forze del'ordine e proibite a figli di continuare a frequentarlo
- mettete una password cambiandola tuti i giorni al pc o staccate il modem e staccateli il cell fin quando non ha finito di studiare .
- proibiteli l'uso dell cell di notte e fateglielo mettere i sogggiorno e nonncamera da letto
- Insegnateli quano e dove tenerlo aaacesso e quando e dove tenerlo spento o silenzioso
non so più cos'altro dire alla prossima
17.3.19
L'ALLARME Adulti con migliaia di bimbi tra gli "amici": Cagliari, "orchi" in agguato sui social Minore di 10 anni viene contattato da un uomo via web. ma i genitori sottovalutano la cosa visto che il figlio di 10 anni aveva accesso sui social
Leggo con rabbia su questa news presa da https://www.unionesarda.it// del 17\3\2019
Adulti con migliaia di bimbi tra gli "amici": Cagliari, "orchi" in agguato sui social
Minore di 10 anni viene contattato da un uomo via web. L'esperto di cybercrime Luca Pisano analizza il profilo scoprendo indizi inquietanti
immagine simbolo |
Un bimbo cagliaritano di 10 anni è stato contattato e importunato sui social da un adulto.Un tentativo di approccio, accompagnato dall'invio di fotografie, che ha creato al piccolo "turbamento", al punto da non permettergli di dormire.A riferire l'inquietante episodio è stato, sul suo profilo Facebook, Luca Pisano, psicologo e direttore dell'osservatorio Cybercrime Sardegna.Il tentativo di adescamento, spiega lo stesso Pisano, è avvenuto su Tik Tok, social dedicato alla musica e ai video molto gettonato tra i giovanissimi.INDIZI INQUIETANTI - Ed è ancora Pisano, che, sollecitando la madre del bimbo a segnalare l'episodio alla polizia postale, ha anche provato ad analizzare il profilo, anzi di profili, dell'uomo che ha cercato di contattare il piccolo, scoprendo che:"il 90% dei suoi contatti (quasi 2000) è costituito da bambine e bambini; ha numerosissime foto (pubblicate sui suoi profili) di bimbi che giocano al parco; cerca di attirare l’attenzione dei bambini, ballando in mutande o indossando la maschera dell’uomo ragno o di Superman; cerca di ottenere la fiducia dei bambini, pubblicando i duetti dei suoi video che riportano da una parte se stesso che balla e dall’altra bimbi che danzano, seguendo il ritmo di una canzone".Elementi inquietanti, che, dice Pisano, meritano la riflessione dei genitori, che sempre di più, oggi, devono prendere le dovute precauzioni per evitare di esporre a rischi i propri figli.
Infatti mi chiedo come si chiede l'rticolo ma "Perché i genitori odiano i figli al punto da esporli intenzionalmente a gravissimi rischi?", come si chiede il direttore dell'Osservatorio.E ancora: "Perché, - nonostante i ripetuti avvisi della Polizia Postale e della Procura Minorile, i corsi di formazione svolti dagli operatori socio sanitari e le informazioni reperibili sui giornali -, i genitori continuano a trattare i bambini come se fossero persone adulte in grado di confrontarsi con le insidie del mondo virtuale?".Poi altre considerazioni: "Mentre sino a 15 anni fa, l’abuso all’infanzia era prevalentemente agito da genitori portatori di importanti disagi psichici e disturbi psichiatrici, che io ricordi , ora, anche le persone normali hanno perso la capacità di proteggere i bambini"."C’è chi permette di aprire un profilo sui social in particcolare Instagram o Tik Tok, chi lascia che il figlio tenga lo smartphone durante la notte, chi autorizza l’uso di videogiochi che permettono l’interazione con sconosciuti e chi pubblica le foto dei figli sui social network (fornendo indicazioni sullo stile di vita e i luoghi frequentati)".E proprio dalle ricerche svolte dall’Osservatorio Cybercrime Sardegna, come riporta sempre l'articolo pima citato "quasi 4 bambini sardi su 10 vivono quotidianamente numerosi pericoli sul web".
Di qui l'appello , secondo me inutile è cme dare le perle ai porci , alle famiglie affinché alzino il livello d'attenzione, per tutelare al meglio i propri bambini. Ma soprtutto cari genitori non mettetevi a piangere e o evocare pena di morte per i pedofili se poi siete voi stessi , nonostante gli avvisi di psicologici e forze dell'ordine gli fornite l'esca permettendo che un bambino di dieci anni sia lasciato solo sul web o abbia un cellulare con libero accesso ai social e alla rete non fate come fecero la generazione che ha educato i bambibi degli anni 80\90 pargheggiando i figli davanti alla tv
16.3.19
FRIDAY BLOODY FRIDAY e DEAR YOUSSEF EL HIRNOU... di © Daniela Tuscano
FRIDAY BLOODY FRIDAY
È avvenuta un venerdì, il giorno dei musulmani, ma pure dei cristiani, ora in Quaresima. È avvenuta in una città chiamata Christchurch, nome che più evocativo non si può. Una strage in nome di nessun Dio, per "vendicare" individui senza storia, fra cui, vergogna estrema, il razzista italiano Luca Traini. Risparmiateci l'ultima menzogna. Avete sterminato una cinquantina di persone colpevoli solo di pregare in una moschea. Non rappresentate nessuno. Ma, soprattutto, non siete "suprematisti". Siete neonazisti e nessun eufemismo può cancellare questa realtà. Odiate i musulmani, ovvio: ma anche gli ebrei, i disabili, le donne. Il vostro posto in questo mondo non c'è. Per voi, nel consesso umano, non è previsto spazio alcuno.
DEAR YOUSSEF EL HIRNOU...
No, Youssef, io vi chiedo scusa e ho sempre gridato, da anni grido. Grido contro tutte le ingiustizie perpetrate da questa nostra disgraziata specie umana, appartengano o no a confessioni religiose,
provenienza, condizione sociale.Hai ragione: io ieri ho reagito proprio come dici tu. Come reagiscono tanti musulmani dopo le stragi jihadiste, protestando che quello non è Islam. Similmente, l'ho detto e l'ho anche scritto. Questo non è cristianesimo, i terroristi non sono cristiani.
Ovviamente non lo sono, così come non lo erano i nazisti. Sono controreligioni, è satanismo.
In teoria.
Purtroppo invece lo sono. Sono "anche" questo. Sì, il fondamentalismo è una malattia, anzi un cancro, delle religioni.
Molti anni fa vidi un film, "La nave dei dannati", in cui si narrava un episodio realmente accaduto durante il Terzo Reich: una nave di ebrei lasciata partire ma rifiutata da tutti i paesi. Si trattava di un sadico "esperimento" dei nazisti per costringere il capitano a rientrare alla base.
Alle proteste disperate dei "passeggeri" quest'ultimo riaffermò la sua buona fede e la ferma intenzione di portarli in salvo (cosa che, fortunatamente, accadde). Ma essi domandarono, con amaro sarcasmo, se la sua fosse la promessa d'un tedesco. E quegli rispose: "No, è la mia promessa di cristiano". Al che quelli sbottarono: "Sono stati i cristiani a costruire i lager".
I cristiani, quelli veri, non costruivano i lager e combatterono l'antisemitismo, ma è indubbio che l'antigiudaismo dei secoli precedenti, alimentato anche dalle Chiese, l'accusa di deicidio, infanticidio, usura furono le indispensabili premesse a un fenomeno che, ripeto, di per sé non aveva nulla di cristiano, ma non avrebbe potuto nemmeno esser concepito senza i pregiudizi e l'odio dei secoli precedenti.
(La parola "ghetto" è italiana, veneziana per la precisione, intraducibile in altre lingue: ci siamo mai domandati perché?)
In un passato ancor più remoto le stesse, assurde accuse, toccarono proprio ai cristiani; anche adesso, in verità. Pensa ad Asia Bibi, al Medio Oriente, a Boko Haram. La religione più perseguitata al mondo, secondo gli esperti. Nel silenzio indifferente dell'Occidente ex-cristiano.
Ma purtroppo dobbiamo ammetterlo: Tarrant il blasfemo, Tarrant l'anticristo, è figlio nostro. Come lo era Anders Breivik, come lo furono Hitler e Mussolini.
Che non erano crociati, vissero 80 anni fa nel cuore della civilissima Europa, di cui la Germania era considerata paese avanzato.
Per quel che può valere ti chiedo scusa a nome dei miei correligionari. Quanto all'hashtag #jesuismuslim, non ho problemi a usarlo né la presunzione di ritenerlo inutile dato che un ministro della mia Repubblica, proprio ieri, ha dichiarato che "il terrorismo è solo islamico" (quasi quella di Christchurch sia una ragazzata), contribuendo così ad alimentare divisioni e vendette tra poveri.
Ma evidentemente è ciò che vogliono.
Sappi solo una cosa. Quelli come Tarrant non si limitano a odiare i musulmani. Odiano anche me. Perché pur essendo cristiana reco, ai loro occhi, molti imperdonabili stigmi:
1) sono cattolica
2) rispetto le altre religioni
3) con un musulmano stavo per avere un figlio (orrore, crimine contro la "stirpe"...)
4) sono donna.
Quest'ultimo punto è molto importante. Non dimenticare infatti che questa gente, dopo i musulmani, farebbe sicuramente fuori gli ebrei (adesso agisce contro di voi soltanto per motivi contingenti), poi gli altri cristiani (praticamente TUTTI quelli che si oppongono alla violenza, al razzismo...), i disabili, gli omosessuali ecc.
Per Tarrant e soci le donne sono schiave da sottomettere: se leggi le loro storie, le femministe, in quanto "ribelli", rappresentano un altro bersaglio da colpire. E non secondario. Anzi, uno dei più ambiti.
Allora cosa voglio dire?
Voglio dire che prima vengono le persone. Che le ideologie, per quanto nefaste, sono sempre le stesse; ma tutti/e coloro che testimoniano con la loro vita, anche semplice, anche ordinaria, che un mondo variegato è realizzabile, che sono liberi e considerano la diversità una ricchezza e non una minaccia, devono unirsi contro questi usurpatori. Io non mi aspetto che i musulmani scendano in piazza a giustificarsi quando un jihadista compie una strage. So bene che le prime vittime del terrorismo sono altri musulmani. Mi aspetto che, coi fatti, affermino l'esistenza di un Islam diverso. E so che ce ne sono molti.
Non basta quindi chiedere scusa. Come l'intolleranza e l'odio vanno banditi da ogni religione, riguardo alla mia occorre ricordare che cristianesimo e Occidente NON sono sinonimi.
Certo: senza cristianesimo è impossibile comprendere l'Occidente. Ma il cristianesimo ha radici altrove. Il cristianesimo è nato semita, si è diffuso principalmente in Asia, poi in Africa. Poi siamo arrivati noi.
Il cristianesimo, come l'Islam, è una religione universale: il nazionalismo suprematista quindi lo contraddice radicalmente. E non s'identifica con un'area geografica specifica. Lo è storicamente, ma c'è molto, molto di più. Cristianesimo non significa "essere bianchi".
Quando diciamo che siamo fratelli/sorelle, e non è formula retorica, intendiamo esattamente questo. Davvero ciascuno di noi lo è, se lo vuole. Davvero, in questo senso, i cristiani intendono la paternità/maternità di Dio, e in tal senso può benissimo essere accettata anche da un musulmano, secondo cui tutto ha origine da Dio e "nella religione non c'è costrizione".
Quando ci renderemo conto di tutto ciò, non occorrerà più alcuna manifestazione perché individui come Tarrant oggi e Al-Baghdadi ieri non ne nasceranno più.
Oggi ti chiedo scusa. Va bene così. Domani ti aspetto per lavorare insieme.
Tommaso Zorzi, una mamma lo accusa: “Lei ha fatto diventare mio figlio omosessuale. Si vergogni”. Lui: “Italia, 2019”
Premetto che non conosco nello specifico la situazione della persona ne tatyo meno questo artista . Ma una domanda mi viene da fare a @Tommaso Zorzi cosa c'entra che tu abbia influenzato una persona ? Boh. A mio parere il genitore ( in questo caso la madre ) avrebbe dovuto chiarire con il figlio .Magari evitare di scrivere certi post , non fa una gran bella figura .
Una persona , la madre, che dimostra che essa tenta di scaricare su gli altri le proprie responsabilità . Ovvviamente come ho già specificato in commento a tale questione slla mia bacheca di facebook
Una persona diventa gay per scelta propria, perché si sente attratto dallo stesso sesso, non per influenza d'altri poi se non accetta suo figlio non dia la colpa ad altri. Ormai siamo ne 2019 mettere in moto il proprio cervello che sarebbe anche ora.
ilfatto quotidiano del 15 Marzo 2019
Tutto è accaduto su Instagram dove l'influencer ha postato il commento di una mamma che lo accusa di "sponsorizzare apertamente questo stile di vita DEVIATO E CONTRO NATURA"
A commento del post, Tommaso Zorzi scrive solo “Italia, 2019”. Ed è abbastanza. Perché nella foto che posta su Instagram c’è il commento di una mamma che lo accusa di aver fatto diventare gay suoi figlio: “Buongiorno. Sono la mamma di … (un suo accanito “seguace”) che da quando ha iniziato a seguirla è completamente cambiato. Per COLPA sua mio figlio è diventato omosessuale in quanto lei sponsorizza apertamente questo stile di vita DEVIATO E CONTRO NATURA. Non ha una coscienza? Non si rende conto dei danni che fa ai ragazzini che la seguono? Si faccia un esame di coscienza e si vergogni. Rovinare le famiglie in questo modo“. Il protagonista di Riccanza non ha bisogno di ribattere: ci pensano i suoi follower. “Benvenuti nel 1932, non ho parole”, “Che vergogna”, “Non ho parole”, solo alcune delle cose che gli utenti scrivono.
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Una persona , la madre, che dimostra che essa tenta di scaricare su gli altri le proprie responsabilità . Ovvviamente come ho già specificato in commento a tale questione slla mia bacheca di facebook
la parola responsabilità avrei dovuta metterla fra virgolette perchè se un famliare , soprattutto se cosi conservatore e retrogrado anzichè chiedersi ma perchè mio figlio \a è gay dove ho sbagliato perhè ha fatto tale scelta ? e dai la colpa a gli altri vuol dire che non hai il coraggio di fare autocritica e vedersi dentro e prendersi " a propria responsabilita " . Perchè può capitare che essa abbia fatto tale scelta in contrasto ad un educazione troppo rigida o chiusa
Una persona diventa gay per scelta propria, perché si sente attratto dallo stesso sesso, non per influenza d'altri poi se non accetta suo figlio non dia la colpa ad altri. Ormai siamo ne 2019 mettere in moto il proprio cervello che sarebbe anche ora.
ilfatto quotidiano del 15 Marzo 2019
Tutto è accaduto su Instagram dove l'influencer ha postato il commento di una mamma che lo accusa di "sponsorizzare apertamente questo stile di vita DEVIATO E CONTRO NATURA"
A commento del post, Tommaso Zorzi scrive solo “Italia, 2019”. Ed è abbastanza. Perché nella foto che posta su Instagram c’è il commento di una mamma che lo accusa di aver fatto diventare gay suoi figlio: “Buongiorno. Sono la mamma di … (un suo accanito “seguace”) che da quando ha iniziato a seguirla è completamente cambiato. Per COLPA sua mio figlio è diventato omosessuale in quanto lei sponsorizza apertamente questo stile di vita DEVIATO E CONTRO NATURA. Non ha una coscienza? Non si rende conto dei danni che fa ai ragazzini che la seguono? Si faccia un esame di coscienza e si vergogni. Rovinare le famiglie in questo modo“. Il protagonista di Riccanza non ha bisogno di ribattere: ci pensano i suoi follower. “Benvenuti nel 1932, non ho parole”, “Che vergogna”, “Non ho parole”, solo alcune delle cose che gli utenti scrivono.
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