24.5.19

gemellaggio tra Guspini e Paperopoli

Oggi  ho  comprato io  i  giornali di solito  li compra  mia madre  in quanto la mattina    all'alba  sono al lavoro  , ma  stavolta  avevo  da  fare  in un ufficio  ( e  purtroppo per  problemi  e  non solo     essi aprono  dalle  10-13   ). Ed  è  grazie  a  questo  articolo   della  nuova  sardegna d'oggi    24\5\2019 L'immagine può contenere: 1 persona, con sorrisoche  la  mia  giornata  è iniziata  con il  sorriso  ,   facendomi dimenticare oltre  al lavoro ,   la  lotta  contro la monotonia     sia     il farmi film  \  elucubrazioni mentali  o come pensare  a  rompere  circoli viziosi  .  Infatti credevo che a leggere topolino & paperino fossero solo bambini o fans scatenati. Ma un ' amministrazione comunale che arriva a metterlo in delibera fa ridere a meno che non segua ed applichi il motto che  poi è anche  il ritornello   di una famosa canzone  ( qui il  testo    completo )  degli anni    fine  anni 60 :


[...] E sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam,
e sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam!

 Ma  poi leggendo  , l'articolo   e  non solo il  titolo  ,  m'accorgo  che si tratta  di    roba  seria  . Infatti  ecco  qui   sotto la  vicenda  tratta  da   


Clima: le galline in aiuto del pianeta

In Sardegna, a Guspini, i pennuti adottati dalla comunità


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                                        di Stefano Ambu
Gallina vecchia fa buon brodo? Un proverbio del passato perché, per fare il brodo, il pennuto doveva essere ucciso. Ora, nell'epoca di Greta Thunberg, anche la saggezza popolare cambia bersaglio. E la gallina non viene più uccisa, ma adottata dalla comunità. Perché è un animale che fa il mondo più verde. E allora il proverbio si trasforma: gallina vecchia fa buon mondo. Morale della favola: Guspini, comune a un centinaio di chilometri da Cagliari, anche in virtù di questo progetto, da oggi sarà gemellata con Paperopoli.E sarà, proprio in occasione dello sciopero globale ispirato dalla protesta di Greta, il primo gemellaggio in Europa di un comune reale con un territorio della fantasia. Il progetto è contenuto in una delibera partecipata frutto del lavoro svolto dall'assessorato alle Attività produttive di Guspini guidato da Stefania Atzei, insieme a bambine e bambini, genitori, Consorzio Pip commercio artigianato industria, Confcommercio, Associazione nazionale La Casa Verde CO2.0. Tutto questo rientra nell'evento "Operiamo per il Clima", presentazione di azioni e produzioni green per salvare il pianeta realizzate da aziende e istituzioni in programma venerdì alla scuola Alessandro Volta di Guspini."Un invito a guardare il mondo sia con occhi da gallina che con occhi da bambini: dalla loro semplicità e freschezza nascono grandi cose", spiega all'ANSA Daniela Ducato, imprenditrice leader nell'innovazione per le sue idee e produzioni verdi, in prima fila nella promozione di questo evento. Le galline, ad esempio, aiutano il pianeta, se lasciate allo stato libero. "Un esemplare - ricorda Ducato che il 18 maggio ha incontrato Greta a Roma - in un anno smaltisce, nutrendosi, circa 150-200 kg di rifiuti organici vegetali che corrispondono all'incirca alla quantità prodotta da due persone in un anno. E azzera circa 1.200 kg di CO2". Non solo. In un mese rende fertile 50 mq di suolo, sanifica 10 mq di terreno in una settimana nutrendosi di larve e uova di insetti, limitando così disinfestazioni e insetticidi. Inoltre la vicinanza con le galline rasserena la mente: negli Usa il pennuto viene già usato nella pet therapy per combattere lo stress.UN OSPEDALE SPECIALE PER RIDARE VITA ALLE COSE - Scioperiamo per il clima. Ma anche "Operiamo per il clima", titolo dell'evento che oggi caratterizza a Guspini la giornata mondiale per salvare il pianeta. Daniela Ducato, imprenditrice della bioedilizia pluripremiata per le sue produzioni green con la filiera Edizero, lo dice subito: "Non è un convegno. Qui si producono cose che si possono toccare - spiega all'ANSA - mentre nel 96% dei casi, quando si parla di verde, bio, green, non si tocca nulla". Il qui è domani a Guspini - in concomitanza con le manifestazioni ispirate da Greta Thunberg - con la presentazione di azioni e produzioni green concrete realizzate da aziende e istituzioni. Il quartier generale sarà l'aula magna dell'istituto d'istruzione superiore.Tutto in un'ora. Sono stati presentati innanzitutto l'ospedale (ospitale) degli oggetti, la prima casa di cura per salvare la 'vita' delle cose. E poi un paese a misura di gallina gemellato con Paperopoli. E ancora, la canapa al posto del petrolio. "In Sardegna c'è la più grande filiera d'Europa di prodotti di canapa a chilometri zero", ricorda Ducato. Infine Fuffa Verde, tre minuti per imparare le prime regole base per smascherare il finto green."Un evento 'materico' - così lo definisce l'imprenditrice - che nasce dalla coralità. Dalla creatività dei ragazzi e dei bambini. Ci sarà ad esempio un vero e proprio ospedale degli oggetti con tanto di diagnosi e intervento operatorio. Oppure dei piatti che, oltre a contenere pietanze, possono essere mangiati perché sono di canapa. Uno sguardo fresco e nuovo verso le cose, aiutato dalle istituzioni, fondamentale la spinta innovativa dell'assessora Stefania Atzei, e dal mondo della scuola. Ma anche da imprese e industrie".Sulla locandina dell'evento ci sono i loghi anche di Azi Pip Guspini, aziende artigianali commerciali e industrie della zona Pip, Confcommercio sud Sardegna, Associazione nazionale La Casa Verde CO2.0 e Sardegna Film Commission. Bambini grandi protagonisti: dalle loro mani sono nati oggetti utili di design per moda e casa, fatti di canapa, sostitutivi dei similari petrolchimici, che a fine vita non diventano rifiuti ma orti. Le migliori idee sono diventate prodotti realizzati e adottati da aziende artigiane del made in Italy che riportano in etichetta la firma e le storie dei loro vincitori.




23.5.19

sempre più retrograda ed ipocrita quest'italia Modena, si fidanza con una pornostar. Poliziotto nei guai

 tramite  l'aggregatore  per  cellulari https://va.news-republic.com/leggendo    questa news sotto riportata  mi chiedo  
 Ma sti poveri ragazzi gia rischiano la vita x due soldi e non possono nemmeno essere liberi nel loro privato..e mettiamo fosse stato geande amore e voleva restarci assieme lo stesso lo licenziavanio ???Ma cavolo ....saranno fatti suoi!!! Mica li faceva lui i film .. che non sono illegali...e poi magari si GODEVA e aveva Il SUO PUBBLICO di Estimatori. Povera Italia stiamo regredendendo Penso che ci sia un analfabetismo funzionale diffuso in maniera molto preoccupante, è una regressione culturale pericolosa per l'Italia".



   de  Il Resto del Carlino 23 maggio 2019

Modena, 22 maggio 2019 - «Non sapevo di convivere con una pornostar e, quando mi sono reso conto che girava filmini hard in Repubblica Ceca, l’ho lasciata». I giudici della prima sezione del Tar hanno annullato il provvedimento assunto dal questore nei confronti di un agente della Polizia di Stato che si era visto appunto elevare una sanzione disciplinare per quella relazione intrapresa con una pornostar. I giudici hanno anche condannato il Ministero dell’Interno a rifondere le spese di giudizio, duemila euro e a restituire la cifra trattenuta al poliziotto. Secondo l'accusa, infatti, l’operatore «frequentava una persona che non godeva di pubblica estimazione poichè protagonista di film hard».La vicenda inizia nel 2014 quando il poliziotto conosce quella che poi diviene la sua fidanzata che, all'epoca dei fatti, lavorava come barista al Bowling di Modena. Nel 2015, secondo gli accertamenti, all'insaputa dell’agente la giovane parte per la Repubblica Ceca per girare due film hard.Ora    nonostante, sempre  secondo l'articolo  in questione  ,  l’operatore della polizia di Stato faccia presente di non sapere nulla circa la seconda vita della compagna e di averla per questo motivo lasciata, viene accusato di aver intrattenuto una relazione con una pornostar, comportamento in contrasto il regolamento di servizio della Polizia di Stato.Scatta nei confronti del poliziotto il procedimento disciplinare con contestuale sanzione: una pena pecuniaria nella misura di 3/30 della retribuzione. A quel punto l’agente decide di presentare ricorso al tar . 
Infatti a conformare la mia sarcastica elucubrazione espressa all'inizio del post c'è  il fatto che  , e  se  dovesse   trovare  dei giudici   a passo con i tempi e  non prevenuti e  dalla mentalità  arcaica  \  retrograda  ma  di buon senso ,tra i motivi del ricorso i legali del poliziotto fanno presente come al giovane sia stata inflitta una sanzione amministrativa senza motivare sull'esistenza dell’elemento soggettivo sotto il profilo della colpa: il ricorrente, infatti, non era a conoscenza della nuova professione della convivente.Inoltre, sempre  secondo  l'articolo  in questione  , i legali contestano un altro aspetto: ovvero come i concetti di buon costume e di moralità siano storicamente condizionati in ragione del fatto che i medesimi variano notevolmente, secondo le condizioni storiche d’ambiente e di cultura.Pertanto il divieto di frequentare persone dedite ad attività immorali o contro il buon costume, la cui infrazione gli viene contestata deve tener conto dell’evoluzione del costume. Non solo: nel ricorso si sottolinea come la ex convivente del poliziotto nei film porno utilizzasse uno pseudonimo, non risultando quindi riconoscibile. I giudici del tribunale amministrativo, valutati i motivi del ricorso, lo hanno alla fine accolto. Aspetiamocu ulteriori sviluppi  






bravissimi fava e musumeci falcone sarebbe fiero di voi lasciamolo solo #ilministrodellamalavita ops #salvini vanagloriarsi

L'immagine può contenere: testo

22.5.19

il 23.5.2019 - 23.5.1992 strage di capaci non solo mafia e ricordi personali

per approfondire  il  contesto di Capaci  e  il dopo  (  Borsellino-  via  d'Amelio  , le bombe  delle  1992\93  e   il  colpo  di coda   [?]   di  mafia  e  potere politico  )






Risultati immagini per auto della scorta di falcone
auto  degli  uomini  della   scorta  del giudice  Falcine 
 Come ben sapete , cari compagni di strada e di viaggio , io sono sempre contrario agli anniversarti e alle celebrazioni ufficiali ma li celebro qualche giorno prima o qualche giorno dopo in ( almeno ci provo ) maniera non retorica celebrativa e d ipocrita cavalcata da cloro che lo accusarono di essersi messo da solo la bomba all'addaura - Ma a causa di problemi di lavoro e di salute , per questo evento lo faccio in tale data e con ricordi diretti o semi indiretti . Ricordo tale evento come se fosse oggi . Infatti ci sono eventi che ti rimangono impressi dal farti ricordare quello che sta facendo o dov'eri quando hai appreso la notizia del fatto . E la strage di Capaci ( anche se in realtà' l'attentato non avvenne proprio a capaci . Infatti secondo la voce di https://it.wikipedia.org/wiki/Capaci : << [...] Il 23 maggio 1992, sull'Autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci (ma in territorio di Isola delle Femmine, un comune adiacente [....] ) è uno di questi . Ricordo che stavo studiando per le  ultime interrogazioni ed alle 18.55 feci una sosta per sentire i titoli del tg3, quando già 5 minuti prima smisero di fare pubblicità e comparve non ricordo  se   La  Cuffaro o la  Berlinguer   annunciando la news che già circolava essendo l'attentato avvenuto un ora prima . Io urlai con e lacrime a volto , e scosso riferisco la news a mia madre che si trova in cucina a preparare la cena . E lei venne in soggiorno e mi disse << avrai sentito male >> , di non preoccuparmi , poi scosso aspettai due \ tre minuti in più quando il tg3 delle 19 apri con la notizia e con l'aggiornamento della morte del giudice e vedi mia madre con il volto rigato dalle lacrime . Ricordo le immagini ( di cui trovate sotto  una foto ) Attentato Falcone: da Roma agli Stati Uniti passando per il cratere di Capaci

Ma  non come  descritto  dall'ottimo speciale  di Atlantide  di andrea  purgatori   andato in onda   sabato  18\5\2019    su la7  intitolata  "Capaci le verità nascoste "  non sapevo  o  avevo vaghi ricordi  tramite  i  giornali  e   vari servizi tv  ,  su la  confusione   che  ci fu dopo la  strage  .
La  trasmissione  mi  ha  fatto ricordare  di come  falcone inizio  a morire   per  gli attacchi da quelli che  ora  l 'osanno e (  mi pare   che non si sono  neppure  scusati  per la  merda     fango  che  gli hanno gettato addosso  )   santificano










Spero  d'esserci riuscito   e  d'aver  svolto   il  dovere   di  ricordare non  solo falcone  ma  anche gli uomini  della sua  scorta     senza  retorica   e  frasi di circostanza   un fatto   della storia   italiana con cui non abbiamo     ancora   fatto i  conti  e   di cui ancora  (  vedere  siti    citati all'inizio  e la  trasmissione  di Atlantide   di Andrea  Purgatori citata    e  che trovate  qui  sul sito  della  trasmissione http://www.la7.it/  )  ancora avvelena  il nostro paese   e     della  mia  gioventù 


tappa tempiese del progetto Viaggio in Sardegna: 377 Project di Sebastiano dessany

N.b  per   i  lettori  vecchi e nuovi  , foissi  ed  occasdsionali per   segnalazioni  di   difficoltòà  di lettura    da parte  di chi mi  legge   dai social   su  cui  metto alcune righe  iniziali    ,  i  rifermenti    consigliati fatta  (  siti per  approfondire    ,  libri , film ,   canzoni  , ecc  )    saranno messi   ,  in via  sperimentale  ,  in chiusura  post




Dopo 11 anni , da quel che interpretato dall'introduzione http://377project.com/il-progetto/   al  suo  diario di  bordo ,   di assenza dalla Sardegna, Sebastiano Dessanay ha voluto riprendere i contatti con la sua isola attraversandone tutti i comuni, per incontrare la gente del posto, ascoltare i loro racconti e vivere insieme a loro esperienze uniche. Motivo della scelta, la mancanza dell’isola ma anche ritrovare quell’uomo sardo che per diverso tempo aveva abitato la sua persona. del suo percorso, dove descrive   con dirette    fb  e    video   il suo viaggio in bici.  nella  tappa  tempiese (  lunedì  20 maggio 2019   di     cui  trovate    ai lati  alcune  foto    (  le  altre insieme  ad alcuni video  le   trovate   sui miei social    istangram   e  facebook  mia  :   bacheca    e  nostra   pagina   , e ci ha parlato del suo diario  \ moleskina  dove non solo riporta le sue sensazioni, ma anche la sua musica che nasce spesso dall’improvvisazione  e dall'ispirazione .  Ma per  noi  dell'associazione  la sardegna  vista  da  vicino  l'ha  fatto  con le  sue  foto  
L'incontro   prima  alla  libreria  bardamu 





e  poi  all'associazione  culturale fotografica    la  sardegna  vista  da  vicino





e  poi la  cena    in pizzeria   hanno ulteriormente  confermato in pieno   le  prime  impressioni  avute    dalla lettura  dei aggiornamenti  facebook     trovate  sopra  l'url della  pagina  e    del  suo blog   e  da  un articolo  riportato  da me     su questo  blog    su  di lui  . Infatti la descrive  la descrizione  

 di  https://cantonmarittimo.jimdo.com/2018/12/31/viaggio-in-sardegna-377-project/











C’è chi parte per affrontare viaggi avventurosi e impegnativi, quasi epici, in capo al mondo, a piedi, in bici, in Vespa, in barca a vela, in barca a remi, o con modalità di trasporto ancora più particolari e improbabili.Sono i moderni esploratori, viaggiatori e sognatori allo stesso tempo, alla ricerca di esperienze e sensazioni autentiche, sempre più rare in un mondo appiattito dalla globalizzazione.
Ma non sempre è necessario andare lontano, magari a decine di migliaia di chilometri di distanza da casa.
L’impresa che può arricchire di emozioni, lasciando un segno indelebile nella propria vita la si può trovare molto più vicino, quasi dietro l’angolo.
Così come si possono offrire suggestioni interessanti anche per chi ti segue a distanza, senza che queste arrivino necessariamente da località esotiche e remote.
Perché questa è una caratteristica, questa volta positiva di un mondo social sempre connesso in rete, la condivisione da parte dei moderni viaggiatori, passo dopo passo, del proprio percorso. [....  continua  sul  sito   ]
Quindi    vale  questa  citazione   fatta mia   presa     da  uno   tanti account  che  taggano la sua bacheca  facebook

“La persona speciale e quella che basta un attimo per notarla, un ora per apprezzarla è una giornata intera per renderla indimenticabile” Questo sei stato e sarai per me dopo la giornata di ieri..❤️
grazie per aver condiviso con me e la mia famiglia questa tua tappa e per il fascino che mi hai tramandato di questo tuo percorso. Spero che il mio piccolo contributo nella tua giornata di ieri sia stato all altezza delle tue aspettative per quello che sarà il tuo progetto finale! Grazie di cuore
  
Un    tipo alla Philippe  Daverio   insomma   un ottimo compagno di strada




IL progetto di Sebastiano lo  trovate
sul web:
http://377project.com/
su Facebook:
https://www.facebook.com/377project/
https://www.facebook.com/sebastiano.dessanay
su Instagram: 
https://www.instagram.com/377project/

Libreria Bardamu
https://www.facebook.com/libreriabardamu/
la sardegna vista da vicino
https://www.facebook.com/La-Sardegna-Vista-da-Vicino-291471094257704/

Colonna  sonora
  • Riportando tutto a  casa   -  Mcr   in particolare le  canzoni  : Ninna  nanna    e  il bicchiere  dell'odio  (   anche  se  poi  è un  arrivederci   ) 
  • Le  radici e  le  ali    -  Gang  
  • La  terra  , la  vita  ,  una  questione  privata   - Csi   in particolare   le  canzoni  : del mondo, esco 
  • radici -Francesco Guccini   in particolare  il vecchio  ed il bambino  , radici
  • Le radici ca tieni (con testo  ) - Sound  System 


 

20.5.19

lettera aperta ai collettivi femministe - canagliecatanesi catanesi che vogliono boicottare il catania porn fest dal 24 al 26 maggio.

Care esponenti  delle  canaglie catanesi
Leggendo il vostro  comunicato   di cui  riporto  sotto uno  stralcio ( per    il miei   40 lettori 😛🤣  che  trovate integralmente  qui  https://www.facebook.com/notes/canagliecatanesi/catania-odia-le-donne/856507124703576/


Catania odia le donne?
CANAGLIECATANESI·



Festival del patriarcato e mistica del servizio sessuale
Nel giro di poche settimane la città di Catania vedrà avvicendarsi, in una sorta di staffetta etero-patriarcale, il Catania PornFest (titolo: Vieni?) e il Festival Siciliano della Famiglia (titolo: Per Servire, Servire). In un modo o nell’altro, si tratta pur sempre di mettere un sesso al lavoro, di legittimare l’idea che le donne sono il sesso e che soltanto entro questi limiti, più o meno elastici, ma sempre presidiati dal dominio maschile, esse potranno determinarsi e desiderare. Tanto basta a ricordarci che la politica antifemminista si presenta in molte forme, capaci di coabitare nello spazio pubblico. A volte avanza con la faccia tradizionalista delle destre al governo e dei loro simpatizzanti dichiaratamente fascisti, altre volte con la maschera modernizzatrice del neo-liberalismo, e altre volte ancora con un’aureola indie e “contro-culturale” calata sul principale dispensatore di aggressività maschile contro le donne e i corpi femminilizzati: il pene eretto. A quest’ultima categoria appartiene il primo degli eventi in programma, il PornFest, una tre giorni di proiezioni, letture e performance, incluso un concorso di cortometraggi porno aperto a professionisti e dilettanti, che il Teatro Coppola ospiterà dal 24 al 26 maggio. Negli intenti di chi la organizza, la manifestazione si propone di «sospendere la cupa e forzosa clandestinità del consumo di materiale pornografico», al prezzo di 22 euro di abbonamento. Curioso il richiamo a una «cupa e forzosa clandestinità» da sospendere, quasi che in Sicilia vigessero norme di censura da regime dittatoriale, quasi che procurarsi materiale pornografico costringesse l’utenza a una pericolosa discesa agli inferi, quando una connessione a internet è più che sufficiente. Evidentemente, per solleticare l’interesse del pubblico occorre alimentare l’impressione che il consumo pornografico sia una pratica minoritaria estigmatizzata a cui restituire dignità trasgressiva. La realtà, però, è un’altra. [..... continua qui 

non vi biasimo ed avete ragione , ed a dirlo è un porno dipendete . Infatti certi film o spezzoni di film o racconti non mi lasciano niente e certi attrici fra cui la nappi sono totalmente asservite come .... al maschio dominante . Pero il porno , ovviamente quello fatto bene e di qualità  : << rappresenta un'enorme parte della cultura in cui viviamo. Non possiamo semplicemente ignorare il porno, dobbiamo partecipare e discutere di questo genere così influente.>> Erika Lust. Erika Lust, pseudonimo di Erika Hallqvist (Stoccolma, 1º gennaio 1977) una regista porno . Infatti     1)  ci  sono  un alta  percentuale  di  donne  che vedono  ( bisogna vedere se passivamente    per    far  contento  noi maschi allupati o perchè  gli piace  )  . 2) ci  sono delle registe  porno che  raccontare la pornografia da un altro punto di vista. 


image: https://www.si24.it/wp-content/uploads/2014/04/leragazzedelporno.png


 da  https://www.si24.it/

Le ragazze del porno, dodici registe per raccontare la pornografia da un altro punto di vista. Le donne coinvolte nel progetto sono Erika Z. Galli, Martina Ruggeri e Mara Chiaretti, Tiziana Lo Porto, ideatrice del progetto, Anna Negri, Regina Orioli, Titta Cosetta Raccagni, Lidia Ravviso, Emanuela Rossi, Slavina, Monica Stambrini e Roberta Torre. Le protagoniste di questa storia hanno tra i 25 e i 70 anni e sono tutte professioniste di cinema, televisione, teatro e video arte. Sono loro il gruppo di registe che nel 2012 hanno deciso di lavorare insieme su alcuni film pornografici ed erotici.
Ma il progetto non è un caso isolato al mondo. Infatti un progetto simile è stato realizzato in Svezia da Mia Engberg con l’antologia di cortometraggi “Dirty Diaries”. Ma qualcosa di simile è successo anche in Spagna ad opera di Erika Lust. Anche in Francia alcune registe sono state coinvolte nelle antologie di corti “X-Femmes”, prodotte da Canal +, mentre il Danimarca, la casa produttrice fondata da Lars Von Trier è stata pioniera nella produzione di film porno girati da donne e destinati al pubblico femminile.(.....Read more at https://www.si24.it/2014/04/02/le-ragazze-del-porno-dodici-registe-per-raccontare-lerotismo-e-la-pornografia ) 
Se  invece  di boicottare    avreste  chiesto     uno sazio   proponendo  film  di  queste  registe    o  film di  uomini    che  sono  contrari ad  una  visione maschilista     nel sesso  avereste fatto più bella  figura  . Infatti  : << per combattere la pornografia Mainstream patriarcale, per mostrare corpi queer non-binary, per fare un altra politica di imagine sul corpo fuori del etero-patriarcale, per educazione sessuale, per creare una rete LGBTIQ_* performativa a catania e per creare una energia inclusiva e non esclusiva ! >> ( Fabienne Linda Lebowsky  ovvero  https://www.facebook.com/linda.lebowsky6  )  . E poi  con  il boicottaggio    rischiatre  di  fargli ancora  più  pubblicità  ed  oindirre  gli indecisi ad  andarci  per  vedere     come  mai  lo  si  vuole  censurare   \  boicottare  . Inoltre   tale  gesto  non serve     n'è  un esempio  il  caso  di Madonna  All'eurovision  qualche  giorno  fa  .

  da https://www.optimagazine.com/2019/05/19   segnalatomi  dall'utente   Cristian Porcino  

Ieri sera ho seguito con molto interesse la performance di Madonna all’Eurovision, 








anche perché ero curioso di vedere la sua risposta alle polemiche che l’avevano preceduta. Roger Waters e Brian Eno l’avevano invitata a non andare a Tel Aviv per boicottare la politica di Israele in Palestina. Lei aveva ignorato il dictat e per questo le avevano dato anche della prostituta. [.... ]

Scusate    lo sfogo ma  
Risultati immagini per corto maltese censori
 

19.5.19

assistente sessuale per gli invalidi . che ne pensante sondaggio

Quando della sessualità e il desiderio sessuale dei disabili si riferimento solo agli uomini ebbene sappiate che le donne hanno lo stesso problema e gli stesi desideri


Alcuni\e affermano che "L'assistenza" sessuale è solo un modo per sdoganare la prostituzione facendo leva su un tema vero. Non a caso le femministe vi si oppongono duramente. E no, la percentuale maschile in questo senso è la stragrande maggioranza.
  Ora   ecco il mio  sondaggio  

SI sono concordo  è  solo un modo per  sdoganare  la  prostituzione 
No non sono  d'accordo  non la  sdogana   affatto



18.5.19

messaggio di Irene Carmina, palermitana anche lei, per Rosa Maria Dell’Aria: «Non provi neanche per un attimo vergogna, amarezza o rimorso per quanto accaduto»


  canzoni  suggerite  

  • la  tua  libertà - Guccini 
  •   cara  democrazia -  Fossati
  • via  della povertà  -  de  adrè





Lo  che  saresti stufi   di sentire  e  di leggere    sempre  il soliti  ritornelli  (  sintetizzabili  con due  famose  canzoni    ironiche    I  II  )  o  come   vedere    i precedenti post  o  la mia nostra bacheca e pagina  di fb   ma  qui  è  a rischio   la  libertà (  uno dei  classici  ritornelli che  si  sente  dire   dal periodo  berlusconiano  )  ancora  di più  del periodo      dell'unità    d'italia .   Infatti


L'immagine può contenere: testo

 Capisco  il non essere  d'accordo  o  essere  demenziale  come  dice  il  protagonista  dei video 



 con tale  interpretazione  in  quanto poso esserci  si   delle  analogie      in quanto   niente   è per  sempre  e  niente   e  niente  si ripete  in  maniera    sempre  uguale  al 100  %  ma  si discute  e  si  contesta  non si  fanno  gli infami e  i ruffiani  care  😤🤬😡💩  del   blocco studentesco e  Claudio Perconte, attivista di estrema destra, che scrive per siti estremisti e sui social. A innescare l’indagine, gli  senatrice Lucia Borgonzoni,, sottosegretario al ministero per i Beni culturali  ,  gli  incompetenti ispettori del provveditorato  e  il responsabile  del provveditorato     che  non  s'accertano    di  come   sono andati realmente  i fatti   in quanti non  è  lei  che  gli ha  obbligati  od  imposto   niente e poi non sanno  come difendersi o  replicare      e  manda   a  fncl   chi vuole sentire  la  sua versione 
o cancellano ( il caso del  sottosegretario )    post  sul loro  fb   .     Il suo post infatti recitava: "Se è accaduto realmente andrebbe cacciato con ignominia un prof del genere e interdetto a vita dall’insegnamento. Già avvisato chi di dovere"



https://www.corriere.it/scuola/  del  17 maggio 2019 (modifica il 17 maggio 2019 | 19:18)


Prof sospesa, la lettera dell’avvocatessa palermitana: «Alzi lo sguardo, perché noi non ce lo facciamo abbassare»

Il messaggio di Irene Carmina, palermitana anche lei, per Rosa Maria Dell’Aria: «Non provi neanche per un attimo vergogna, amarezza o rimorso per quanto accaduto»


Prof sospesa, la lettera dell'avvocatessa palermitana: «Alzi lo sguardo, perché noi non ce lo facciamo abbassare»
shadowll
Vuole esprimere il suo sostegno alla professoressa sospesa. E lo fa scrivendo una lettera aperta a Rosa Maria Dell’Aria, allontanata dalla cattedra per il video degli studenti in cui Salvini veniva paragonato al Duce. A scriverla è Irene Carmina, 34 anni, avvocatessa specializzata in Diritto penale internazionale, anche lei di Palermo (ma che ora vive ad Anversa). Una lettera accompagnata da una petizione a sostegno della prof, e che in breve tempo è diventata virale.
«Non provi neanche per un attimo vergogna, amarezza o rimorso per quanto accaduto - si legge - sebbene ora sia costretta a subire un provvedimento grave e riprovevole e a vedere il suo viso triste comparire su tutte le testate giornalistiche, come fosse colpevole di una condotta illegale o peggio di un comportamento diseducativo nei confronti del suoi allievi. Sia invece orgogliosa del pensiero critico che ha saputo instillare nei suoi studenti, della libertà di manifestazione del pensiero che non è solo formale, ma sostanziale e praticata nella sua scuola, della levatura culturale di un gruppo di studenti che non si imita a imparare pedissequamente la data di una battaglia, ma riflette, analizza criticamente e crea un suo pensiero indipendente, manifesta i suoi dubbi e la sua contrarietà».
«Essere contrari, quando ciò non si materializzi nell’agire violento ma rimanga manifestazione del proprio libero pensiero oppositivo come esercizio di una libertà positiva e del suo contrario negativo, è un diritto, non certo un’attività di propaganda politica, come pure si è voluto far pensare - prosegue nella lettera pubblicata su Facebook da Irene che precisa di non conoscere la professoressa ma di essere spinta dalla sua “coscienza critica e civica” - Gioisca perché, pur inconsapevolmente, ha palesato la verità di questo governo allergico al diverso, allo straniero, all’oppositore, che si serve di una squadra della Digos per fare irruzione in un liceo». E ancora, conclude: «Sia fiera dei suoi studenti perché il paradosso di quanto accaduto è che hanno mostrato, con i fatti susseguenti al video incriminato, che un dubbio ragionevole esiste sull’accostamento dell’agire di questo governo ad una condotta di regime. Alzi lo sguardo, perché noi non ce lo facciamo abbassare». Il post si conclude con l’invito ad aderire a una petizione a sostegno della professoressa. E oltre 250 persone hanno già inviato una lettera a Rosa Maria Dell’Aria.

17.5.19

#Italia La rivolta delle catcalls di Torino: ora le molestie verbali finiscono scritte sull'asfalto. Un gruppo di studentesse sfida le attenzioni non volute a colpi di gessetti

Le scritte comparse in centro a Torino (foto di Melissa Lombardi) 

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"Le ragazze ci scrivono e ci dicono di sentirsi in colpa, perché non sono riuscite a reagire a molestie verbali subite mentre passeggiavano da sole. Ci raccontano le loro storie, le frasi a sfondo sessuale, le attenzioni non volute e noi le scriviamo sulle strade della città dove sono state dette, per lasciarle impresse". È l'iniziativa di Catcalls of Turin, un gruppo di studentesse guidate dalle 21enni Malvina Ghidetti e Giulia Grasso che, viste le loro esperienze e quelle di tante amiche, hanno deciso di denunciarle. Lo fanno "armate" di gessetti e social, con pagine omonime su Facebook e Instagram dove accolgono le storie e le trasformano in azioni concrete.
La sfida a colpi di gessetti contro le molestie verbali.
Così sono comparse in strada a Torino frasi come "Che belle gambe... mucho rispetto", "Tu sì che mi daresti una svegliata la mattina", "Se vuoi una spalla a cui appoggiarti ce l'ho io qua, amore mio". Ma anche "Ehi ci offri un caffè?", detto da due ragazzi a Porta Susa prendendole il braccio. O anche "Bellissima, ti va un bicchiere?", urlato a una ragazzina di 11 anni. Tutte frasi di sconosciuti dette a ragazze sole, che hanno scelto di raccontarle per far capire cosa hanno vissuto.L'azione di protesta pacifica prende il nome dal termine inglese "catcalling" che indica le molestie verbali: partita da New York, è arrivata in Italia e da pochi mesi anche a Torino dove sono stati già "colpiti" luoghi come piazza Castello e la zona dei Murazzi. Anche via Lagrange dove ieri è comparso "Tu si che mi daresti una svegliata stamattina"."Quelle storie non potevano essere dimenticate, ma urlate dove le leggono tutti. Sperando magari che tra tutti ci sia anche chi quella frase l'ha detta".