26.3.19

COME MANTENERE INTATTO LO SPIRITO DI UN BESTSELLER ADATTANDOLO ALL'OGGI IL NONE DELLA ROSA UNA FICTION TRA STORIA E FANTASY

Della bellezza e del profumo di una rosa quello che rimane, quando il fiore appassisce e muore, è soltanto una parola: il suo nome.


A me , la  fiction  #ilnomedellarosa  , che sono nato a metà degli anni '70 e quindi aver letto il libro dopo : il film omonimo di Jean-Jacques Annaud interpretato da Sean Connery (Guglielmo da Baskerville), il fumetto parodia disney Il nome della mimosa (1988) storia apparsa originariamente sul settimanale  “Topolino” n. 1693 (8 maggio 1988) e scritta da Bruno Sarda e disegnata da Giampiero Ubezio ed appassionato del genere fantasy e distopico in particolare Martin mystere non è dispiaciuta .



La fiction è interessante e ben fatta,molto attinente  al  romanzo  e  soprattutto ne sviluppa alcune storie accennate marginalmente nell'opera di Eco . 
Ha sviluppato ulteriormente il tema già presente nel romanzo di Eco ovvero : << La conoscenza contro il totalitarismo, cioè il potere in qualunque sua forma, la forza della ragione e del ragionamento contro i fanatismi, la logica contro la mistificazione (oggi potremmo dire il reale contro l’inventato), ma anche l’accoglienza contro il rifiuto, l’empatia contro l’arroganza, la forza dell’eresia contro l’ordine precostituito o imposto. >> Infatti è confermato q
uando diceva  sempre    questo  interessante  ed  premonitore articolo  della pagina  culturale  de  https://www.ilsole24ore.com/ << Se la sfida di Giacomo Battiato e dei suoi sceneggiatori era di fare de Il nome della rosa, la serie in quattro puntate che andrà in onda dal 4 marzo, un racconto fitto che enfatizza, così come è nel romanzo di Umberto Eco, gli snodi della modernità, questa sfida ci pare vinta.[...] >> 
Infatti , come dico nel titolo ha mantenuto lo spirito del libro di Eco , rendendolo  ancora  più attuale  , un opera  contro in  fondamentalismi    religiosi   e  le regressioni dei cattolici  ultra  conservatori  (  i  quali l'hanno attaccata  già dalle prime puntate    senza  neppure  aspettare la  fine     e  dare  un giudizio  globale  )     pur adattandolo a chiave di lettura all'oggi .
 
Giacomo Battiato è stato onesto perchè lo aveva già detto in una intervista mi pare per raiplay extra sul nome della rosa che   c'era  un ispirazione  al Il trono di spade . E  poi lo  si  capisce  ( specie  per  chi ha molta  dimestichezza   con e  serie TV    degli ultimi  20 anni  )    fin dai titoli di testa si capisce che il libro è stato preso con lo stesso atteggiamento con cui si affronta un fantasy
Unici limiti    è uno dei motivi  per  cui non è piaciuta  ai  puristi  \  lanacaprinosi   è  quello  d'essere  troppo  accessibile e quindi non lasciare ( o  quasi  )   spazio all'immaginazione      (  infatti in alcuni punti   sbadigliavo   o  mi distraevo  con il cellulare   forse  perchè  no sono abituato completamente  a film  de o  opere  cinematografiche  \ televisive  lente  o  forse perché  ho letto  ,  vero dopo il film omonimo    e la parodia  fumettistica  e quindi  sapevo  già  dove  sarebbe  andato    in alcuni momenti a parare    ) anche  a  chi   non ha  letto   il   romanzo   ne  visto  o letto   le opere   d'esso derivate  . Interminabilmente pesante...lungo....  a tratti   Troppo pesante.

rai nomedellarosa fiction 2 web1280

Ma  Ottimo cast    ed   ottima  fotografica  . 
Ecco quindi  che Nonostante   gli   
errori storico-artistici disseminati nella fiction 'Il nome della Rosa' in onda su Rai Uno.  Trovati   , in una caccia al tesoro tra statue e affreschi, sono stati gli studenti del corso di Storia della critica d'arte tenuto da Alessandra Galizzi Kroegel, nell'ambito del corso di laurea in Beni culturali dell'Università di Trento, che nel loro blog riportano le sviste puntata per puntata. Infatti   ecco   i  più macroscopici      segnalati   da  https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/25/
[.....]

Se  il buongiorno si vede dal mattino, nella scena della prima puntata ambientata nella stanza dell'abate appare una statua raffigurante la Madonna stranamente priva di basamento, con parti rifatte con un legno diverso forse per effetto di un restauro, e caratterizzata da una posa serpentinata che non è tipica del Trecento ma che appare solo dal Cinquecento in poi. Nella seconda puntata, quando Guglielmo da Baskerville va dal mastro vetraio per farsi fare un nuovo paio di occhiali, il novizio Adso adocchia il disegno preparatorio per alcune vetrate, dove si notano due angeli: uno risale ai primi del Quattrocento mentre l'altro alla fine dell'Ottocento.Si passa così alla terza puntata, dove Adso si imbatte in due miniature che raffigurano una donna e un uomo frutto dell'immaginazione di un disegnatore moderno. Effetto 'minestrone' invece per la facciata dell'abbazia della quarta puntata, che al centro presenta una statua in una posizione insolita per l'epoca, oltre che una una sirena a doppia coda nella lunetta sopra la porta che è fuori contesto in quanto simbolo di peccato o fertilità: simili sirene si possono trovare nelle chiese romaniche, ma sui capitelli.Nella quinta puntata compare un ciclo di affreschi sulla Maddalena, soggetto inusuale per una sala capitolare dove si tiene una disputa teologica, mentre nella sesta puntata pullula di errori anche la sala del refettorio. "Umberto Eco si rivolterebbe nella tomba a vedere che nella sua storia ambientata nel 1327 appaiono vetrate ottocentesche prese da chiese americane", commenta Alessandra Galizzi Kroegel.




Ma Errare humanum est, perseverare autem diabolicum', direbbe il Guglielmo da Baskerville nato dalla penna di Umberto Eco, e soprattutto si  vede  la pagliuzza  nel  'occhio del vicino  e  non la  trave  che    hai  nel  tuo    dimenticandosi   di come  lo stesso Eco   un medievalista ja  non solo  molto rigoroso  fino alla pignoleria  fece  secondo   alcuni di proposito   ( proprio   come  gli autori della  fiction  ) in  quanti  alcuni errori storici presenti sono molto probabilmente parte dell'artifizio letterario, la cui contestualizzazione è documentabile nelle pagine del libro che precedono il prologo, in cui l'autore afferma che il manoscritto su cui è stata successivamente svolta la traduzione in italiano corrente conteneva interpolazioni dovute a diversi autori dal medioevo fino all'epoca moderna[ Eco inoltre ha segnalato di persona alcuni errori ed anacronismi che erano presenti nelle varie edizioni del romanzo fino alla revisione del 2011
                                         
                        da  l https://it.wikipedia.org/wiki/Il_nome_della_rosa



  • Nel romanzo si menziona una ricetta a base di peperoni ("carne di pecora con salsa cruda di peperoni"), ovvero un "piatto impossibile". I peperoni furono infatti importati dall'America oltre un secolo e mezzo dopo l'epoca in cui si ambienta il romanzo. Lo stesso errore si ripropone più avanti quando Adso sogna una sua rielaborazione della Coena Cypriani, nella quale tra le diverse vivande che gli ospiti portano alla tavola compaiono, appunto, anche i peperoni[19]. Un anacronismo simile si ritrova quando nel romanzo viene citata la zucca, che viene confusa con la cicerbita, menzionata in un erbario dell'epoca[19].
  • Durante il settimo giorno-notte, Jorge dice a Guglielmo che Francesco d'Assisi "imitava con un pezzo di legno i movimenti di chi suona il violino", strumento che non esisteva prima dell'inizio del XVI secolo[19].
  • In un punto del romanzo Adso afferma di aver fatto qualcosa in "pochi secondi" quando quella misura temporale non era ancora utilizzata nel medioevo[19].

edi alcune  incongruenze    come segnalato   in questa  discussione su questa pagina  fb  dedicata  ad il nome della rosa    


Barbara Rurale Quello che trovo incoerente e assurdo è il bosco, dove Adso si incontra con la ragazza: palesemente estivo, verde e mite...mentre nell'abbazia regna un gelo siberiano🤔 Brina e ghiaccio ovunque...Anche i monti che si intravedono sono innevati. Innevati fino a valle. Ma quando Adso esce dall'abbazia e fa poca strada a piedi, magicamente è estate..😒
Gestire


Rispondi1 s

Gigi Cara Barbara Rurale è vero 🤣
Gestire


Rispondi1 s

Sarah Colombo-Crespi Barbara Rurale credo sia voluto...almeno io L ho visto come un mondo bello rispetto al cupo brutto mondo del convento ...
Gestire


Rispondi1 s

Barbara Rurale Sarah Colombo-Crespi In un primo momento l'ho pensato anche io ma allora perché, nelle inquadrature dentro l'abbazia, si vede neve e gelo fino alle cime montane all'orizzonte e fino a valle? Fuori dall'abbazia. Certo che, se questa cosa non è voluta, ma è sfuggita, è una bella stupidata perché è troppo evidente.


Ecco   che  come potete vedere nessuno è immune da errori e sviste sia fatte di proposito o a sproposito . Anche se pur alcuni gravi nulla toglie all'ottimo lavoro fatto con questa fiction che ha portato riportato in auge facendoli segnare un aumento delle vendite e delle prenotazioni su amazon del romanzo di eco . E qui concludo È una bellissima storia che si può raccontare in diversi modi, sempre bella è, qualche dettaglio che cambia non toglie niente. Peccato  che   come  dice   questa  discussione   su facebook  

Fabrizio Ingitti Bello o non bello, vedere un film interrotto ogni 15 minuti per pubblicizzare un dentifricio o un’auto, o la presentazione di quello schifo di porta a porta è un delirio! La Rai fa vomitare

Gestire


Rispondi22 h

Marcello Tanca non parliamo dell'interruzione nel mezzo della scena clou dell'incendio in biblioteca che ne ha smorzato del tutto la tensione.



siamo alle solite ma   pazienza   che  ci possiamo  fare 






:

25.3.19

La più famosa influencer crudista vegana pizzicata a mangiare pesce fritto


La  storia  d'oggi    è un esempio di vegani modaioli .senza nulla togliere a chi ha fatto tale scelta in modo coerente e sentita



La 29enne si è subito scusata su Youtube ma è stata presa di mira dai suoi stessi fan

                                     Di Beatrice Tomasini   https://www.tpi.it/  25 Mar. 2019


Yovana Mendoza Ayres, 29 anni, fino a ieri era una delle più potenti e seguite influencer del panorama crudista vegano: solo sulla sua pagina Instagram, Rawvana, si contano oltre un milione e trecento mila follower. La californiana è famosa per dispensare consigli e indicazioni molto rigide sul tipo di regime alimentare che prevede principalmente cibo crudo come frutta e verdura ed esclude ogni tipo di derivato animale. Ma la carriera della 29enne ora è seriamente a rischio: la giovane è stata pizzicata a mangiare pesce fritto in un ristorante e la foto, neanche a dirlo, è finita sui social scatenando l’ira dei suoi follower e dei più intransigenti seguaci del “raw food” (cibo crudo). Neanche le scuse tempestive su Youtube da parte di Rawvana (qui 500mila iscritti) sono servite a placare gli animi: “Troppo tardi per le tue scuse, sei una falsa”, “Dovresti ridare indietro tutti i soldi che hai fatto dicendo che sei vegana”, “Ormai puzzi di pesce”, “Noi non ti scusiamo, fai schifo!”. I fan sembra proprio che non le abbiano perdonato questo strappo alla regola che, a detta della influencer, le è stato imposto dal medico: “Mi dispiace davvero tanto per il modo in cui le notizie vi sono state comunicate, il modo in cui l’avete scoperto”, ha spiegato Rawvana sul suo canale Youtube. “So che molti di voi si fidano di me, mi ascoltano e probabilmente ora vi sentite ingannati e avete tutto il diritto di sentirvi così. E per questo chiedo perdono, ma sono un essere umano… Non avrei mai pensato di dovermi sedere un giorno davanti a questa videocamera per dirvi che sono già due mesi che mangio uova e pesce e mi sento molto meglio perché la dieta crudista vegana fa male. Tornerò a una dieta vegetariana”. Le conseguenze per l’ormai ex influencer crudista vegana sembrano scontate: perderà non solo follower sui social ma soprattutto ben remunerati contratti di sponsorizzazione con prodotti e marchi “raw food”.

L’identità non coincide col passaporto e tanto meno con una bandiera o una religione È un insieme di valori in continuo cambiamento Dacia Maraini

visto che  le mie  risposte  sull'identità non vi  convincono riporto  qui questo articolo  sul corriere    della sera  d'oggi  speriamo  (  anche  se  per  alcuni\e  visto il tono  delle  email  che    cestino     non credo  ,  ma   me  ne frego  e   vado  avanti  )    che   vi va  vada  bene   e  vi soddisfi .







S
econdo me tutte le grandi paure che serpeggiano in questo periodo di spostamenti di popoli, non vengono tanto dal timore di perdere il lavoro, o di condividere la magra economia del Paese, ma da un profondo e irrazionale terrore di essere toccati nella propria identità. Il sentimento di identità non è una cosa da poco. Ha radici profondissime e una persona può sentirsi persa e perdere la ragione se ritiene di essere minacciato nella propria identità.Ma cos’è l’identità? Questa è una domanda complessa a cui le risposte sono tante e forse anche ambigue. La domanda che segue è: si possono incarnare diverse identità? Questo è il punto essenziale. Se l’identità non la si vuole riconoscere unicamente in una bandiera, in un territorio geografico disegnato sulla carta, o nel luogo di nascita o nella lingua che si parla o nella religione che si pratica (che spesso non si identifica con un territorio), si comprenderà che l’identità è multipla e ricca di sfaccettature. 
Esemplificando: io sono europea, e sono italiana e sono anche in parte toscana perché nata a Firenze, ma anche in parte siciliana per parte di madre, ho perfino qualche barlume di identità giapponese avendo vissuto i primi otto anni della mia vita in quel Paese e così via. L’identità non coincide col passaporto e tanto meno con una bandiera o una religione. L’identità, potremmo dire così, è un insieme di apprendimenti culturali che hanno formato la nostra coscienza, il nostro carattere, la nostra capacità di aderire a un sistema di idee, di giudizi, di valori. Ma questi valori non sono fissi e pietrificati, bensì mobili e in continuo mutamento, come è mobile e suscettibile di mutamenti la vita. Chi ha in qualche modo fossilizzato la sua idea di identità in un piccolo mondo conosciuto e immutabile, stenta a riconoscere la enorme capacità di metamorfosi della storia e la miracolosa capacità dell’uomo di adattarsi ai cambiamenti. Se non avessimo sempre ampliato e allargato le nostre identità non saremmo ancora qui a chiederci cosa sia l’identità.

Terrorismo, Cesare Battisti ammette quattro omicidi: "Era una guerra, ora chiedo scusa alle famiglie delle vittime" lo fa per liberarsi del peso della cosciehza per poter arrivare alla prescrizione ed sconti di pena ?

in sottofondo   renato  curcio    -   francesco baccini  

Terrorismo, Cesare Battisti ammette quattro omicidi: "Era una guerra, ora chiedo scusa alle famiglie delle vittime"Leggendo   gooogle  news  i vari  flash riguardanti  le  iltime  notizie   su  Cesare  battisti  ed  il suo pentiment    mi chiedo   : Come reagiranno adesso coloro che lo hanno difeso e favorito latitanza ?! perchèmoso  da   crisi  di coscienza   dovuta  alla  stanchezza  di portarsi dietro  peso enorme ,oppure    se  Egli ha " cantato  " cioè    ammesso  la se responsabilita per  accedere alla prescrizione del reato e quindi scarcerato in quanto l'accordo con il brasile prevvede che debba scontare 30 anni e non l'ergastolo. 
Ora   secondo me   visto che il tipo  è  furbo  ed  calcolatore la  seconda ipotesi  . 
Il post   sembra  finito  qui  invece   , la riflessione   appena  esposta   ,  mi  fa  venire in mente   un altra  doamnda    provocatoria   se  sapevano   che avrebbe  fatto una simile  furbata   non potevano   lasciarlo dov'era   e  magari accordarsi   con la  Bolivia  il paese   della  sua ultima latitanza per  tenerlo   li in carcere  .Visto che in Italia   esistono  de  pesi e  due misure   nessuna  condanna   seria  se  non pene    ridicole   o prescrizioni per  reati gravi    ed  pene  pesanti  per  sciochezze   come  ,   ,  il  caso di Renato  Curcio  ed  altri  che si  sono fatti   30    solo  per  la  banda   armata     e  l'hanno scontta  tutta   fino all'ultimo  senza   mai  fare   glin infami   per  avere  sconti di pena  come   altri protagonisti dell'orribile stagione   degli anni di  piombo   e delle  bombe  che  hanno   avuto sconti  di  pena   o  pena  ridotta  solo  4\5  anni  per  omicidi  e  altri reati ben   più gravi  .

24.3.19

l'italia non è solo malpancisti , salvinisti ed haters A Napoli c'è via Ipazia d'Alessandria «contro ogni violenza e fanatismo»

ringrazio  l'amica   daniela  tuscano per la  segnalazione  fatta  sulla nostra  appendice  facebook  


A Napoli c'è via Ipazia d'Alessandria
«contro ogni violenza e fanatismo»

Ippazia d’Alessandria fu una scienziata e filosofa greca uccisa dal fanatismo religioso cristiano nel marzo del 415, lapidata in una chiesa. Ancor oggi è un simbolo della libertà di pensiero, lei che fun importantissima matematica e astronoma, figlia del filosofo Teone, che  studiò nell'enorme e perduta biblioteca d’Alessandria d'Egitto. 

Oggi, a questa donna di religione pagana che viene ricordata anche come inventrice dell’astrolabio, del planisfero e dell’idroscopio, è stata intitolata una strada nel cuore dei Quartieri Spagnoli. «Simbolo di sapienza femminile e libertà di pensiero» è stata definita nel corso della cerimonia, alla presenza di tantissimi giovani. «Con la commissione Toponomastica - ha detto il sindaco Luigi de Magistris - stiamo dando il doveroso e giusto risalto alla storia delle donne non solo di Napoli ma di luoghi oltre i confini della nostra città. Stiamo scrivendo la storia di Napoli anche attraverso la toponomastica e in particolare la toponomastica femminile».
Alla cerimonia hanno partecipato anche gli studenti del liceo 'Pansini' e del liceo 'Calamandrei' e, tra gli altri, rappresentanti della II Municipalità, dell'Università L'Orientale. L'intitolazione della strada a Ipazia d'Alessandria nasce su proposta di Francesco Ruotolo, consulente alla memoria della III Municipalità. «Sono fiero - ha affermato Ruotolo - di aver contribuito in questa città a colmare un vuoto enorme perché a Napoli come in altre città italiane appena il 5 per cento delle strade, fino a dieci anni fa, era intitolato a figure femminili». Un'intitolazione che cade nel programma dell'amministrazione comunale per il Marzo Donna.
«In questo mese - ha concluso l'assessore alla Toponomastica, Alessandra Clemente - abbiamo voluto dedicare luoghi importanti a figure femminili che possano ricordare sempre il nostro progetto per il presente attraverso cui vogliamo lottare e difendere le pari opportunità anche attraverso intitolazioni. Oggi intitoliamo questa strada a una donna di grande carisma che in modo truce e vigliacco fu uccisa e aggredita nel suo progetto di educazione e di sapienza».


 

ma che ..... l'hanno fatta a fare la legge sul bullismo quando lo stesso potere bulizza le persone il caso d salvini e il 13 uno degli eroi dei fatti di Milano tirando fuori gli attributi e espondendosi in prima persona e non facendo fare il lavoro sorco a gli altri

Risultati immagini per salvinistiChe  il  nostro  Capitano   facesse  il bullo   con i  suoi  contestatori      facendo  fare    il lavoro sorco ai  suoi seguaci   non fosse   una  novità   già si   sapeva  . Ma   che   stavolta  lo  facesse   in meniera  cosi  spudorata  e diretta   non     ne  aveva  dato  prova   lampante  in quanto  faceva  fare  il lavoro  sporco  agli altri   non  è   che   ha  finalmente  trovato   e  tirato  fuori   gli attributi   ?
 Infatti  






Così Pif ---- secondo il Fq ( il fattoquoidiano ) --- ha commentato su Instagram l’uscita di Matteo Salvini che, rispondendo a Ramy, uno dei ragazzini eroi dell’autobus dirottato e incendiato a Milano, aveva detto: “Vuole lo Ius Soli? Si faccia eleggere in Parlamento e cambi la legge”.IL riferimento era al fatto che il ragazzino di origini egiziane ma nato in Italia aveva definito la possibilità di ricevere la cittadinanza italiana come “un sogno”, lanciando l’ipotesi di poterla ottenere proprio tramite lo “Ius Soli”. “Definirlo ‘ministro della mala vita’ forse va al di là delle sue capacità. È semplicemente un BIMBOMINKIA“, ha aggiunto ancora Pif.

Purtroppo Salvini ha perso un'occasione per stare zitto e tacere . Capisco che debba calcare la pancia della gente ma un po' di contegno non guasta . A quando il prossimo bullizzamento diretto di Salvini ? ppure dobbiamo ancora aspettarci un bulizzamento indiretto con il lavoro fatto fare a gli altri .

chi dice che i disabili non sono erotici il caso di valentina tomirotti alias pepitosa


“Ci facciamo un giro vicino a Porta Romana? C’è una piazzetta con i muri che hanno qualcosa da raccontare”. Un po’ come io e Malika Ayane. Passeggiamo, c’è un bellissimo sole e i muri sono tiepidi anche per le parole che indossano marchiate, sembrano fatte apposta per Noi. Ne esce una bellissima intervista esclusiva per la Repubblica (correte ora in edicola), dove raccontiamo un sacco di cose e sensazioni palpabili, e parliamo di com’è nata la nostra “coppia” letteraria, la sua prefazione al mio libro. Aveva ragione Ovidio: “la bellezza è un bene fragile” e io e Malika non so se siamo belle, ma siamo due belle persone.

Lei che ha saputo conoscermi dentro. Lei che non ha deciso solo di regalarmi le sue parole, ma ne ha fatta la poesia che meglio mi rappresenta. Lei che è prima di tutto Malika Ayane e poi la cantante che tutti conoscono. Lei che mi ha detto "sei sicura di volere me ad aprire la storia della tua vita?". Io che sapevo fin dall'inizio che Malika sarebbe stata parte di questa vita.
Il libro esce il 26/3 in tutte le librerie, ma potete pre-ordinarlo su Amazon:https://amzn.to/2Ctw8Gn
#unaltrodanno Mondadori Electa
Mondadori Electa
Né un diario, né un calendario, dodici mesi che parlano di una vita vissuta comodamente seduta su quattro ruote. "Un altro (d)anno" di Valentina Tomirotti è rosa ed è in tutte le librerie dal 26 marzo, preordinalo subito: https://goo.gl/qkRpnZ 💌

Infatti a confermare   il  mio  titolo    oltre  alla  sua  storia  di  cui  parla  sui  suoi  facebook  e  i  suoi video   c'è  , tratta  dall'articolo  di    repubblica    ,  questa  sua  foto   sensuale



 

23.3.19

vedere i sovranisti ed i malpancisti come francesca donato rosicare perchè uno degli eroi dell'attento di milano è non è italiano anche se risiede in italia d'anni non ha prezzo

di chi  e  di cosa  stiano parlando  


Dopo  esserm ripresa  dalle risate indignate   trovo  le parole  per  rivolgermi   ai Sovranisti e ai loro fans   . Gli chiedo (  e mi chiedo  )   perché strumentalizzare sempre i fatti, focalizzandosi su dettagli che possano piacere o meno alle  varie sensibilità, sta di fatto che un uomo con precedenti, che doveva fare altro anziché trasportare minori su un bus, ha commesso un reato di cui dovrà rispondere, e dei ragazzini, che non importa di che nazionalità fossero, ma hanno fatto qualcosa di meraviglioso e coraggioso, salvando se stessi e i loro compagni. Ma soprattutto  ed   a  gente   come l'autrice  dei post   riportati sotto  
francesca donato autobus eroi ragazzini immigrati - 8



Antonella Lótë Grimaldi
Per chiarire le sue idee molto confuse circa il suo tweet sul ragazzo che ha telefonato per dare l'allarme. Allora, il telefono era di Samir, quello che lei ha bisogno di descrivere biondo e con gli occhi azzurri, ragazzo di origine marocchine, che coraggiosamente lo ha nascosto all'autista. Poi lo ha passato a Ramy l'altro ragazzo, di origini egiziane, che ha telefonato. Ora, nel 2019 non dovrebbe essere necessario sottolineare chi ha fatto cosa e di che nazionalità sia, ma con gente come lei purtroppo siamo costretti a farlo anche solo per il gusto di farvi fare la figuraccia che meritate.


Ora Basta con le polemiche! !!!!! Infatti con questo post chiudo su fatti di Milano .



le risposte di Jovanotti: "Mozart e Tony Effe sono colleghi" - a Belve 17/12/2024

Caro Jovanotti alias Lorenzo Cherubini Anche nelle provocazioni o nell'ironia ci dev'essere un minimo di cultura di ba...