27.6.22

violenza psicologica in sala parto di sara giudice

 un conto  è dire   non la  facciamo    l'epidurale   ,  non altro   è  deride o sminuire   che  la   richiede  per paura  o tensione davanti  ad  un evento  importantissimo  e cruciale  per la  donna  


Valentina ha partorito ieri in un ospedale pubblico campano. Voleva l’epidurale, la scelta migliore, perché se la madre soffre meno anche il bambino soffre meno.
Invece di vedersi riconosciuto un diritto sacrosanto si è sentita dire dal medico anestesista:
“signora lei crede in Dio? Preghi che è meglio dell’ epidurale.”
L’unica ad avere il diritto di scegliere sul suo corpo era Valentina che invece ha trovato teorie antiscientifiche e retrograde.
C’è ancora molta strada da fare, noi ci siamo.

Federico primo nato dopo 16 anni in un paese della Lunigiana con dieci abitanti

repubblica   
di   Chiarastella Foschini , Gianmarco Lotti

Nel piccolo borgo di Groppodalosio il 24 giugno Anastasia Biancardi ha dato alla luce il suo bambino. Il papà, Daniele Armanini, canta nei Septem, una band heavy metal






Se a Groppodalosio Inferiore si mettessero in testa di fare una squadra di calcio paesana, arriverebbero a undici per un pelo. Il merito, se così si può dire, è di Federico, che però è ancora troppo piccolo per giocare. Venerdì 24 giugno il pugno di case in provincia di Massa Carrara ha accolto il nuovo nato, per la prima volta dopo più di un decennio.
In casa di Anastasia Biancardi e Daniele Armanini è arrivato un fiocco azzurro. Il piccolo Federico è nato a La Spezia e tra pochi giorni sarà l’undicesimo residente di Groppodalosio Inferiore, tra Molinella e Pracchiola, nel comune dai Pontremoli. La particolarità sta tutta nei numeri: con Federico nel piccolo borgo a venti minuti dalla città i residenti adesso sono undici. Ma, attenzione, questa borgata non vedeva nuove nascite da ben sedici anni.

Anastasia Biancardi e Daniele Armanini


Anastasia Biancardi e Daniele Armanini sono entrambi lunigianesi. Lei domani compirà 34 anni, è originaria di Aulla, è l’addetta stampa dell’Unione dei Comuni della Lunigiana. Lui ha 47 anni ed è un operaio metalmeccanico nel Parmense. È molto conosciuto in zona anche per la sua attività musicale. Canta nella band heavy metal dei Septem, molto seguita tra le province di Parma, Massa Carrara e La
federico  con la mamma  
Spezia e pure sui social network.
“Abbiamo scelto di vivere lì perché Daniele abitava a Groppodalosio quando ci siamo conosciuti due anni fa. Lui ci era tornato dieci anni prima perché i suoi nonni vivevano a Pracchiola. Abbiamo scelto di vivere in un paesino sperduto che si trova quasi sul passo del Cirone perché è bello abitare lì. I paesi montani andrebbero ripopolati. È vero, mancano i servizi, si fa tanta e fatica, abbiamo deciso di investire lì dove passa la via Francigena” racconta Anastasia Biancardi.
“Ho partorito però all'ospedale di La Spezia, dove le ostetriche sono per la maggior parte lunigianesi, perché il reparto a Pontremoli per le nascite è stato chiuso e quindi sono dovute andare fuori regione. È una grave mancanza che la Lunigiana non abbia più un centro nascite” prosegue Biancardi.

Federico appena nato



A Groppodalosio, famosa per il suo ponte romanico, Anastasia e Daniele hanno dato vita a una struttura turistica molto visitata nella Valdantena. “Crediamo nella Lunigiana, siamo amanti della nostra terra. Ho lavorato a Milano e in Puglia, ma sono sempre tornata in Lunigiana, un luogo meraviglioso con grandi potenzialità turistiche, con borghi bellissimi, ricchi di storia e immersi nella natura, se ci fossero più servizi i giovani potrebbero investire qui. Siamo felici perché ora inizia la nostra vita in tre, abbiamo la grinta giusta per affrontarla e per portare a termine i nostri progetti per la nostra terra".
Il piccolo borgo stretto tra Toscana, Liguria e Emilia-Romagna ha adesso un bel fiocco azzurro che campeggia su una porta. E finalmente a Groppodalosio si torna a far crescere il numero degli abitanti.

non sempre chi è contro l'aborto lo vieta a gli altri o è che aderisci a quella teoria fondamentalista che ritiene che la vita si formi sin dal concepimento.

  ho ricevuto all'email del blog   un commento   al mioprecedente    post        : << in italia  succedera  la stessa  cosa  che  negli Usa ? vieteranno  l'aborto  e  si ritonerà alle mammane  o ad  andare  all'estero   ?  >>    da una  che  deve avere  letto  i miei  post  precedenti  su tali argomenti     sei  contro


l'aborto  e  poi   pubblichi  tali  post  a  favore  . ?  Io  sono   a favoire  della libertà da  parte  della donna  di scegliere  o  se metterlo   in atto    o meno    sono due  cose  diverse  . Lo Consideravo come un  omicidio , poi leggendo  testimonianze pro e contro   e  soprattutto la  storia  dell'aborto* ,   ho capito  che non è solo quello   ed riuduttivo   

considerarlo  tale  .  Infatti  da qualunque parte  lo si veda   è una situazione  drammatica  e  dolorosa    che  la  donna  sia che    ci debba ricorre per motivi di salute   sia   che ci debba ricorre  per   scelta personali  sia  consapevoli  che   prese  alla legera  ,  mette  in atto   .Riporto   con   sotto le mie opinioni  il  post    da te  citato 



"Caro ragazzo, per affermare che l'aborto è un omicidio significa che aderisci a quella teoria fondamentalista che ritiene che la vita si formi sin dal concepimento. Ti pongo una semplice domanda: senza l'utero della donna quell'agglomerato informe di cellule potrebbe sopravvivere? Stiamo parlando di un ovulo e di uno spermatozoo che accidentalmente si sono uniti e non sono ancora vita, non c'è distinzione tra apparato gerente e sistema nervoso, non c'è differenza tra sistema muscolare e apparato osseo, si tratta di embrione e non di bambino. La differenza terminologica è differenza sostanziale. Tra questo grumo di cellule informi e la volontà della donna di tenerselo in grembo, io dico che deve essere preferita la volontà della donna. .


Non è propriO vita al 100 % ma è vita in formazione che sta per diventare . Per quello tu la uccidi impedendo di svilupparla ?

La maternità è un atto consapevole e l'utero di una donna non è un forno a microonde dove, una volta che hai inserito i popcorn devi per forza farli scoppiettare. Il concepimento non è un atto divino, è un atto sessuale, con o senza piacere. La maternità indesiderata è tra le peggiori sciagure che una donna sente di dover sopportare e se desidera interrompere una gravidanza indesiderata, nessuno può permettersi di giudicare. Lo Stato non può permettersi di limitare un diritto ma deve dare assistenza sanitaria altrimenti la partita si gioca, come al solito, tra donne ricche che trovano comunque una modalità per interrompere la gravidanza, e donne povere che lo faranno ricorrendo a mezzi di fortuna. Ricordati che quando una donna non vuole una gravidanza, non la ferma nessuno, soprattutto se ha subito uno stupro e quella gravidanza ne è la conseguenza.

come non essere d'accordo meglio i contraccettivi che l'aborto  


Se ti dispiace che una donna si trovi nella dolorosa circostanza di interrompere una gravidanza, hai un solo modo per dimostrarlo: combatti per una consapevole educazione sessuale nelle scuole, fai in modo che l'uso degli anticoncezionali diventi argomento di discussione tra le persone che conosci, agisci sulla prevenzione, e soprattutto studia le fasi dell'ovulazione e della produzione di spermatozoi, oltre che gli stati embrionali e fetali. L'aborto è comunque una violenza che la donna accetta di subire su se stessa perchè l'idea di un figlio indesiderato è un tormento peggiore. Quando avrai capito questi passaggi sarai più credibile se parli di aborto."

gli ho già capiti grazie

approfondimenti

* https://it.wikipedia.org/wiki/Aborto#Storia Aborto - Wikipedia


ingiustizie ed insabbiamenti italiani . il caso del giovane ciclista di Giovanni Ianelli

 Oggi  raccontero  dopo  quella   dell'Alpino Angelo Garro   (  ne  ho parlato  qui   su  queste pagine  )    una delle   tante  storie  di ingiustizia  italiane  . Una  storia   da  non raccontare  ,  da fa passare  sotto  silenzio  .  Infatti  gli amici  dei politici   in essa  coinvolti  non replicano  in maniera  da  far  passare il  padre   che lotta  per avere giustizia  come  un  polemico ed  un folle solitario  che parla male    in modo
che su d'essa  cada  l'oblio  .Giovanni  Ianelli     era  un giovane corridore di 22 anni d’età, morto a 144 metri dal traguardo   \ dalla linea di arrivo, a causa ed in conseguenza dell’evento occorso, durante la volata finale a ranghi compatti, della corsa ciclistica svoltasi il 5 Ottobre 2019 a Molino dei Torti in Provincia di Alessandria. Inizialmente   sembra  , come spesso succede  in gare  ciclistiche  anche nazionali ed  internazionali un banale  incidente  . ma  vedendo  sia il  video amatoriale   gentilmente  inviatomi   dal padre   via watsapp  ,  non lo  riporto er   problemi di  dimensione  e di banda   ma  lo trovate    all'interno  di questo  buon  reportage  \ documentario a cura del  canale    youtube    https://www.youtube.com/user/ciclismoweb


      ecco le  altre  due   parti :

 e leggendo  la lettera   che  trovate  integralmente  sotto     del padre  Carlo  ( pubblicherò nei prossimi  giorni un  intervista  concessami  )  più competente  di me  in  ambito giuriudico   e  ciclistico   in

quanto   egli è   :  un avvocato iscritto all’Albo di Prato sin dal 1990, ho dedicato oltre 30 anni al ciclismo, facendo di tutto, tranne il corridore; ho organizzato centinaia di corse per tutte le categorie, compreso i Professionisti, sono stato Vice presidente per 8 anni del Comitato Regionale Toscano della Federazione Ciclistica Italiana (di seguito FCI), da ultimo sono stato oltre 10 anni in qualità di Giudice agli Organi di Giustizia della FCI. 



LETTERA APERTA PER LA MORTE DI MIO FIGLIO GIOVANNI


Salve, sono e mi chiamo Carlo Iannelli, sono nato a Prato l’11 Luglio 1963 ove risiedo in Via dei Lanaioli, 5. Sono il babbo di Giovanni Iannelli, il giovane corridore di 22 anni d’età, morto a 144 metri dalla linea di arrivo, a causa ed in conseguenza dell’evento occorso, durante la volata finale a ranghi compatti, della corsa ciclistica svoltasi il 5 Ottobre 2019 a Molino dei Torti in Provincia di Alessandria. Sono un avvocato iscritto all’Albo di Prato sin dal 1990, ho dedicato oltre 30 anni al ciclismo, facendo di tutto, tranne il corridore; ho organizzato centinaia di corse per tutte le categorie, compreso i Professionisti, sono stato Vice presidente per 8 anni del Comitato Regionale Toscano della Federazione Ciclistica Italiana (di seguito FCI), da ultimo sono stato oltre 10 anni in qualità di Giudice agli Organi di Giustizia della FCI.

Di seguito Le elenco alcune circostanze oggettive relative a questa tremenda vicenda:

- il G.S. Bassa Valle Scrivia è la società organizzatrice di quella corsa ciclistica che ha sede in Guazzora (AL) Via Statuto, 1 ed è affiliata alla FCI;

- il Presidente della suddetta società è FERRARI Ennio nato a Tortona (AL) il 23.05.1956 residente a Casalnoceto (AL) Via Papa Giovanni XXIII, 16;

- uno dei due Vice Presidenti della suddetta società è CEREDA Pierino nato a Tortona (AL) il 03.12.1939, è l’attuale Sindaco di Guazzora (AL) (dovrebbe essere al secondo mandato) ove ha sede il G.S. Bassa Valle Scrivia. E’ un personaggio molto noto anche in ambito ciclistico (è stato praticamente l’inventore del Trofeo Bassa Valle Scrivia del quale quella corsa ciclistica fa parte);

- l’altro Vice Presidente della suddetta società è CISI Piero Angelo nato a Alzano Scrivia (AL) il 16.11.1941, è stato per tanti anni Sindaco di Alzano Scrivia ed è attualmente il Vice Sindaco di quel Comune. Anche lui è un personaggio molto noto in ambito ciclistico. Il 3 Gennaio 2020 ha rilasciato un’intervista al giornale LA STAMPA, dichiarando che le transenne a quella corsa erano già installate ai 180 metri dalla linea di arrivo; tale affermazione peraltro è clamorosamente smentita dai filmati, dalle fotografie ed anche da una sentenza emessa dalla Corte Sportiva di Appello della FCI della quale di seguito dirò;

- tra i coordinatori generali del predetto Trofeo Bassa Valle Scrivia, accanto a CEREDA Pierino ed a CISI Piero Angelo, quale socio ed attuale Consigliere della suddetta società c’è GUAGNINI Adolfo nato ad Alzano Scrivia (AL) il 09.02.1954 ed attuale Sindaco di quel Comune; è il soggetto che, per quanto dichiarato dal Presidente FERRARI Ennio alla Procura Federale della FCI, quel giorno fa da supervisore all’installazione delle transenne su quel rettilineo di arrivo di Via Roma a Molino dei Torti (AL) dove, a 144 metri dalla linea di arrivo, muore mio Figlio Giovanni;

- FANTATO Anna nata ad Alessandria il 08.01.1960 è l’attuale Sindaco di Molino dei Torti (AL).

Quel giorno, sabato 5 Ottobre 2019, come riportato anche dalla stampa, era in programma, al termine della corsa, una conferenza stampa legata al Progetto Maglia Etica Antidoping, per cui erano presenti: il Prof. Renato Balduzzi (già Ministro della Salute, già componente del Consiglio Superiore della Magistratura, cittadino onorario di Molino dei Torti, facente parte del gruppo di lavoro della Ministra della giustizia Marta Cartabia per la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura, presente sin dalla partenza), il Presidente della Provincia di Alessandria Gianfranco Baldi, i NAS presenti addirittura con uno stand di fronte all’arrivo, il Comandante Provinciale dei NAS Tenente Colonnello Biagio Fabrizio Carillo, tra l’altro criminologo di fama, nonché moltissime altre Autorità locali, regionali, nazionali.Vengono fatti intervenire i Carabinieri di Castelnuovo Scrivia i quali dichiarano di essere giunti sul posto alle ore 16 e 15 ovvero addirittura qualche minuto prima che la corsa finisse atteso che la stessa è terminata alle ore 16, 24 minuti e qualche secondo, che peraltro non fanno nessun rilievo stradale, nemmeno una fotografia con il telefonino, non sentono neppure un testimone dei moltissimi presenti, non sequestrano nessun mezzo. Redigono un verbale di una paginetta e mezza relativamente ad un sinistro mortale. Dopo un’ora e quarantacinque, alle ore 18:00, sentono sul posto a sommarie informazioni solamente un componente del collegio di giuria tale Giulia FASSINA che fa tutta una serie di dichiarazioni clamorosamente false, smentite e contraddette da filmati, fotografie, testimonianze, perizie ed altro per cui ho denunciato la stessa alla Procura della Repubblica di Alessandria. A ciò si aggiunga che quegli stessi Carabinieri svolgono le successive indagini di polizia giudiziaria per conto della Pubblico Ministero di Alessandria: Dott. Andrea Trucano.Il collegio di giuria, presieduto da Luca Botta (volontario della CROCE ROSSA ITALIANA Sezione di Biella) non segnala nulla di anomalo nel rapporto di gara (NULLA DA SEGNALARE !!! scrivono) che viene inviato al Giudice unico sportivo piemontese il quale, dopo pochi giorni, omologa la gara, senza provvedimenti, noncurante di ciò che è successo.La società ciclistica per la quale era tesserato mio Figlio Giovanni impugna detto provvedimento di omologa avanti alla Corte Sportiva di Appello della FCI; in quel procedimento si costituisce la società organizzatrice G.S. Bassa Valle Scrivia, rappresentata e difesa dall’Avv. Gaia Campus, iscritta del Foro di Roma, la quale è anche Componente effettivo della Commissione Nazionale Elettorale della FCI; quel procedimento sportivo si conclude con la decisione/sentenza (definitiva) del 3 Marzo 2020 con la quale, al termine dell’istruttoria, vengono accertate due gravissime irregolarità a carico della predetta società organizzatrice, direttamente correlate alla morte di mio Figlio Giovanni: la non conformità della transennatura a quanto imposto dal Regolamento Tecnico della FCI e la pericolosità di quel rettilineo di arrivo; pertanto il G.S. Bassa Valle Scriva viene sanzionato, nella misura massima, prevista dal PUIS (Prospetto Unico Infrazioni e Sanzioni della FCI).La stessa Avv. Gaia Campus assiste nel procedimento svoltosi avanti alla Procura Federale della FCI tutti i soggetti tesserati FCI; all’esito dell’istruttoria i soggetti deferiti (parzialmente rispetto alla denuncia da me inoltrata alla Procura Federale della FCI nel Marzo 2020 e che non è mai stata presa in considerazione ma che è stata letteralmente insabbiata !) sono la società organizzatrice G.S. Bassa Valle Scrivia e per essa il suo Presidente FERRARI Ennio, MASSOCCHI Danilo che a quella corsa ciclistica svolge, per conto e su incarico della predetta società, il ruolo di Direttore di corsa, DOTTORE Francesco che a quella corsa ciclistica svolge, per conto e su incarico della predetta società, il ruolo di Vice direttore di corsa; quel procedimento si conclude con un patteggiamento (farsa persino offensivo) per cui i suddetti soggetti vengono condannati con la sanzione di mesi otto di inibizione, mentre il G.S. Bassa Valle Scrivia con la sanzione della censura con ammenda di € 1.000,00.Un altro avvocato, anche lui iscritto al Foro di Roma, l’Avv. Nuri Venturelli, assiste e difende, sin dalla fase stragiudiziale, il G.S. Bassa Valle Scrivia e gli altri soggetti tesserati FCI (compresa la medesima FCI) coinvolti, a vario titolo, nell’organizzazione e nella direzione di quella corsa ciclistica mortale, avanti al Tribunale civile di Alessandria ed avanti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Alessandria; l’Avv. Nuri Venturelli è anche il legale della FCI in molti altri procedimenti.Il Dott. Roberto Sgalla, Responsabile della Commissione Nazionale Direttori di Corsa e Sicurezza della FCI, svolge l’attività di consulente per la Procura Federale della FCI (quella consulenza viene trasmessa anche al Pubblico Ministero di Alessandria: Dott. Andrea Trucano); ed inoltre, nonostante la formale opposizione avanzata con istanza di “ricusazione” dai Familiari di Giovanni che evidenziano un macroscopico conflitto di interessi nonché l’incompatibilità di quell’esponente apicale della FCI (nel frattempo i Familiari di Giovanni hanno avviato una causa civile di risarcimento danni nei confronti di tutti i soggetti tesserati FCI, ed anche nei confronti del Comune di Molino dei Torti, coinvolti a vario titolo nell’organizzazione di quella corsa ciclistica e quindi il Presidente della FCI Renato Di Rocco annuncia che la FCI si costituirà in quel giudizio per chiedere la reiezione della domanda, ritenendola infondata) viene nominato dal Pubblico Ministero di Alessandria: Dott. Andrea Trucano (che in quel momento sta indagando in ordine ad eventuali responsabilità ascrivibili a soggetti tesserati FCI) suo consulente; a tale riguardo si evidenzia che il giornale LA STAMPA già a Gennaio 2020 riporta la notizia e che il conferimento dell’incarico risale peraltro al 28 Maggio 2020.Quindi, in data 26.11.2020, con richiesta depositata il 30.11.2020, il Pubblico Ministero di Alessandria: Dott. Andrea Trucano (il fascicolo per omicidio colposo, iscritto al n. 2126/2020 RGNR, risulta cointestato anche Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Alessandria Dott. Enrico Cieri) ha chiesto disporsi l’archiviazione del procedimento.A seguito dell’opposizione alla richiesta di archiviazione proposta dai Familiari di Giovanni alla fine dello scorso anno, il Giudice per le Indagini Preliminari di Alessandria: Dott. Andrea Perelli ha fissato l’udienza del 24 Febbraio 2021 e quindi, sciogliendo la riserva, in data 1° Marzo 2021, con ordinanza depositata il 3 Marzo 2021 ha dichiarato inammissibile l'opposizione alla richiesta di archiviazione, disponendo l'archiviazione del procedimento, con conseguente restituzione degli atti al Pubblico Ministero.Successivamente ho presentato ben due istanze di riapertura indagini, con richiesta di svolgimento di ulteriori indagini suppletive. In particolare la seconda, pervenuta alla Procura della Repubblica di Alessandria il 7 Giugno scorso (alle ore 12 e 34), è stata immotivatamente rigettata all’istante (quello stesso giorno) dal Pubblico Ministero Andrea Trucano che non mi ha neppure notificato il suo provvedimento; tra l’altro in quella istanza, di 66 pagine con documentazione allegata, si denunciano almeno due reati che sono stati commessi dal predetto consulente del Pubblico Ministero, ma nessuna indagine è stata svolta in merito, ne’ è stata esercitata l’azione penale.Le segnalo anche che, nonostante le numerose e reiterate richieste, non sono mai stato convocato dalla Procura della Repubblica di Alessandria.Rilevo e sottolineo inoltre che, al di là degli specifici precedenti rappresentati dalla suddette decisioni/sentenze già emesse dagli Organi di Giustizia Sportiva di cui sopra, su questa tragica vicenda ci sono molteplici pareri e perizie espresse, con cognizione di causa, dopo avere esaminato documenti, filmati e fotografie e, in taluni casi, dopo sopralluoghi effettuati sul posto, da Campioni del ciclismo (tra i quali si segnalano Vincenzo Nibali, Gianni Bugno, Silvio Martinello, Mario Cipollini ed altri), Direttori di corsa internazionali (tra i quali si segnalano Raffaele Babini Direttore di corsa internazionale, Direttore di corsa del Giro d’Italia e di tutte le cosi dette “classiche monumento” del panorama ciclistico mondiale, Gianni Cantini Direttore di corsa internazionale, Responsabile della Commissione Regionale Toscana dei Direttore di Corsa nonché docente in materia ed altri), Tecnici (tra i quali si segnalano Rino Di Candido, Commissario Tecnico della Nazionale Juniores della FCI ed altri) Consulenti Tecnici (tra i quali si segnalano l’Ing. Piercarlo Molta, perito e consulente tecnico per diverse Procure della Repubblica e Tribunali ed altri), Giornalisti esperti di ciclismo (tra i quali si segnalano Marco Bonarrigo e Gaia Piccardi del Corriere della Sera, Tommaso Lorenzini di Libero, Alessandra De Stefano attuale Direttore di Raisport, Riccardo Magrini ex ciclista ed attuale commentatore per Eurosport ed altri) Personaggi esperti di ciclismo ecc. ecc., le quali sono tutte univoche e concordi nel ravvisare palesi negligenze, imperizie ed omissioni a carico degli organizzatori e degli altri soggetti coinvolti, a vario titolo, in quella corsa ciclistica mortale.Per giunta lo stesso presidente del G.S. Bassa Valle Scrivia FERRARI Ennio, nel corso dell’interrogatorio svoltosi avanti alla Procura Federale della FCI, ammette di non avere mai verificato la sicurezza dell’ultimo chilometro ed ammette la pericolosità di quel rettilineo di arrivo.Tutto questo materiale è già stato sottoposto all’attenzione della Procura della Repubblica di Alessandria, ma ad oggi, come detto, quel Processo non si vuole neppure avviare.Pertanto ho chiesto, chiedo e chiederò, finché avrò la forza per farlo, che in ordine alla tragica vicenda relativa alla morte di mio Figlio Giovanni venga celebrato almeno un Processo poiché solamente in quella sede, nel dibattimento, nel contraddittorio tra le parti ed in condizioni di parità, possano essere approfondite e chiarite certe situazioni, determinate circostanze, possa emergere davvero la Verità nel nome della Giustizia.Ritengo che celebrare almeno un Processo corrisponda anche ad un Principio di Civiltà, sia un Diritto Sacrosanto, specialmente per la Parte Offesa, per una Famiglia che ha perso un Figlio, strappato alla Vita nel fiore degli anni con quelle modalità. E che sia anche un gesto di Riconoscenza e di Rispetto nei confronti di un Ragazzo esemplare, che ha donato i suoi organi, consentendo ad altre Persone di proseguire quel cammino che invece a Lui, durante una corsa ciclistica, mentre stava praticando uno sport, è stato per sempre negato.Ritengo che celebrare almeno un Processo significhi altresì focalizzare, davvero e finalmente, la massima attenzione sulla questione, finora trascurata ed in certi casi persino ignorata, della sicurezza alle corse ciclistiche, e questo nell'interesse dei Corridori di ogni età, di ogni categoria, di oggi e di domani, affinché simili tragedie come quella di mio Figlio Giovanni non abbiano mai più a verificarsi e l’estremo sacrificio di mio Figlio Giovanni non risulti vano.In questi due anni e passa non ho fatto altro che scrivere ripetutamente alle più alte cariche dello Stato, ivi compreso il Presidente della Repubblica, il Senato della Repubblica, la Camera dei Deputati, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Consiglio Superiore della Magistratura (personalmente anche al Dott. Nino Di Matteo), il Ministro della Giustizia ecc. ecc. senza ottenere risposte concrete; sulla vicenda sono state presentate due interrogazioni a risposta scritta al Ministro della Giustizia da parte del Senatore Riccardo Nencini ed un’altra è stata depositata dall’Onorevole Manfredi Potenti. Le garantisco che non sono un mitomane e neppure un padre disperato, ma solamente un uomo in cerca di Verità e di Giustizia per suo Figlio.Resto a Sua completa disposizione nel caso in cui mi voglia convocare per ogni chiarimento; nel caso in cui voglia che Le mostri o Le produca tutta la documentazione a specifico e dettagliato conforto di tutto quanto Le ho scritto.La ringrazio infinitamente per l’attenzione e Le porgo i miei migliori saluti.

                      Prato, Giugno 2022
                Carlo Iannelli 3337396977

concludo  condividendo   un  commento     all'ultima parte   dell'inchiesta  video   prima citati





Fa sempre tristezza apprendere di queste storie. In molte delle azioni che compiamo ogni giorno ci affidiamo alla competenza di qualcun'altro. Sperando che costui abbia fatto il necessario. A volte non è così. A volte qualcuno affronta i suoi doveri con insufficiente professionalità o addirittura non li esegue. E l'incolumità degli altri è messa a repentaglio. Dovremmo pensare più spesso a questo aspetto, quando decidiamo o quando ci viene chiesto di fidarci o di "affidarci" a qualcuno.

con  questo  è tutto  

26.6.22

in italia succedera la stessa cosa che negli Usa ? vieteranno l'aborto e si ritonerà alle mammane o ad andare all'estero ?

 Oggi affronto un argomento    che   dovebbe  essere   per  molti femminile  . ma  se  ci pensiamo   quando si tratta  di diritti  dovrebbe interessare  tutti  .  Infatti 

“Comunque la si pensi c'è una cosa infinitamente peggiore dell’aborto: l’aborto clandestino.
Vietare l'aborto non vieta mai l'aborto. Vieta solo l’aborto sicuro. Chi nega un diritto lo nega a tutti.
Chi sancisce un diritto lascia libertà di scelta a tutti secondo la propria coscienza”.
                                Claudio Marchisio su aborto e Corte Suprema.
voglio raccontarvi una storia.Una storia che non arriva da Washington ma dall’italianissimo Molise.
Ops mi sono ricordato che ho l'ho già raccontata , non rammento se qui qui  sul   blog  o  sull'appendice facebook  , Quindi  che  l'avesse  già  letta o la  conosce  già  puoì  terminare  di leggere il post d'oggi

È la storia del dottor Michele Mariano, 70 anni, di professione ginecologo.Per 40 anni Mariano è stato l’unico medico a tempo pieno non obiettore di coscienza a garantire l’interruzione volontaria di gravidanza in tutta la regione.
Talmente solo che, a un certo punto, è stato costretto addirittura a rimandare la pensione a cui aveva diritto pur di garantire il rispetto della legge 194 per tutte le donne, ovunque.
E il bando lanciato per la sua sostituzione è andato letteralmente deserto. Zero. Nessun candidato. E lo stesso accade in larghe parti del centro-sud Italia, dove si sta tornando agli aborti clandestini.
Mariano è rimasto lì, al suo posto, in trincea, per altri sei mesi, pur di preservare un diritto sancito per legge e tradito nei fatti, e solo nel 2022 ha passato il testimone alla dottoressa Giovanna Gerardi che lo affiancava per 18 ore a settimana.Esistono molti modi per negare un diritto.Uno è cancellarlo, come hanno fatto loro.
Ce n’è un altro, forse più subdolo: impedire che venga garantito, lasciando tutto il peso su pochi medici eroici.
Quando insorgiamo (e menomale) per gli Stati Uniti, ricordiamoci anche di difendere le conquiste delle donne e degli uomini che ci hanno preceduto, di garantire una Sanità realmente Pubblica e universale per tutti e PER TUTTE.
Ricordiamoci di medici e persone straordinari come il dottor Mariano e la dottoressa Gerardi.  Visto che   il problema resta e si presenterà identico nel momento in cui il dottor Mariano andrà effettivamente in pensione, il prossimo 31 dicembre (questo l’ultimo slot programmato), riaprendo una lacuna che in Molise esiste ormai da anni e che appare ben lungi dall’essere risolta.

 concludo   con  quanto  dice  

Lorenzo Tosa Si torna nei anni 70 e indietro... Giustamente non serve criticare l'oltreoceano riguardo cancellazione legge aborto...Pure qui in Italia tira brutta aria di regressione a sentir una certa politica.E per i professionisti obiettori lo facciano nel privato e non nel servizio pubblico!! Assurdo che una donna decida di praticarlo, deve girare il paese intero per accedere ad un diritto sancito dalla legge!!


Tre anni fa salvarono il compagno, crollato durante l'allenamento di basket per un arresto cardiaco: decisive le mosse di primo soccorso imparate durante il corso blsd. Oggi per sensibilizzare sull'utilità dei corsi girano le regioni del Nord

 da  repubblica  

"Giriamo l'Italia su una Fiat 127 per raccontare come si salva una vita"



ROMA — Carlo è crollato a terra durante l'allenamento di basket. All'improvviso. Un compagno di squadra lo ha salvato: due settimane prima aveva seguito uno di quei corsi che si dovevano fare per forza, per avere l'autorizzazione a giocare le partite di campionato. Che noia le lezioni, ma alla fine è risultato decisivo. Carlo è vivo, dopo un intervento d'urgenza, e a luglio, per una settimana, girerà il Nord Italia con tre amici a bordo di una Fiat 127 del 1982 e tre motorini 50 degli Anni 90. Un modo simpatico per far capire l'importanza vitale dei corsi Blsd, la sigla sta per Basic life support-early defibrillation, le prime manovre da seguire quando una persona viene colpita da arresto cardiaco. Quelle fatte da Andrea, che hanno salvato l'amico. "Siete stati bravi", aveva detto un'infermiera alle tre e mezzo, nel freddo di una notte di fine ottobre del 2019, alla squadra che fuori dall'ospedale aspettava notizie. "Vogliamo raccogliere fondi per pagare a tutti i giocatori di basket di Pordenone corsi Blsd - spiega Fabio Pessotto, insegnante di 38 anni ed ex presidente di YouBasket, squadra cancellata dalla pandemia - e sensibilizzare la Federazione. Il sogno è che la Fip paghi il corso a tutti i tesserati. Per chi vuole aiutarci, abbiamo aperto un crowdfunding".

Tour del Nord Italia per spiegare l'importanza dei corsi Blsd

Partenza da Pordenone, poi Bologna, il livornese, Lerici, la provincia di Piacenza e ritorno a casa. Ma il viaggio tra i campetti di pallacanestro potrebbe cambiare. "Siamo emozionati e felici per la reazione del mondo del basket - racconta Pessotto -. Da quando la nostra idea è stata lanciata sulla pagina Facebook 'La Giornata Tipo' abbiamo ricevuto centinaia di messaggi. Ancora devo leggerne buona parte. Società, avversari, appassionati: c'è chi ci ha offerto posti per dormire, birre, pranzi. Qualcuno ci vorrebbe sfidare, ma siamo arrugginiti perché non giochiamo da tempo".

Pronti per la partenza col cognome e numero di Carlo Sist sulle maglie
Pronti per la partenza col cognome e numero di Carlo Sist sulle maglie 

Il malore di Carlo Sist e le mosse che gli hanno salvato la vita

La storia di Carlo Sist, 26 anni, operaio e giocatore amatoriale di pallacanestro, non può lasciare indifferenti. Perché può capitare a chiunque, in qualsiasi momento. Il 28 ottobre 2019 la YouBasket, che l'anno prima aveva dominato il campionato di prima Divisione con 18 vittorie e nessuna sconfitta, ha iniziato l'allenamento da poco. Carlo all'improvviso crolla al suolo, arresto cardiaco. Andrea Colussi, impiegato di 38 anni, che da pochi giorni ha concluso il corso Blsd, con lucidità esegue le prime manovre di soccorso. Nel frattempo i compagni di squadra liberano l'uscita della palestra per permettere all'ambulanza, che arriva in 4 minuti, di intervenire. L'ha chiamata il coach, Stefano Misuraca, con una telefonata usata oggi dalla Regione Friuli Venezia-Giulia come modello durante i corsi di primo soccorso. Senza farsi la doccia, tutti corrono all'ospedale di Pordenone dove Carlo viene operato d'urgenza: ha bisogno di un defibrillatore sottocutaneo. Fuori dalla Cardiochirurgia ci sono anche i suoi genitori, sotto shock. "Colussi era a pezzi - racconta Pessotto - temeva di aver sbagliato qualcosa e di aver fatto qualche danno irreparabile. Invece è stato bravissimo: Carlo non ha subito traumi e oggi deve rinunciare solo all'attività agonistica. Io, da presidente, mi stavo disperando anche per la mia posizione: Carlo, dopo aver ricevuto l'idoneità medica, aveva firmato il tesseramento proprio quella sera, prima dell'allenamento. Ma non si sa mai, il responsabile ero io e ho vissuto ore angoscianti".

Il viaggio a bordo di una Fiat 127 del 1982 e di tre scooter 50cc degli Anni 90. Carlo Sist &egrave; il primo da sinistra
Il viaggio a bordo di una Fiat 127 del 1982 e di tre scooter 50cc degli Anni 90. Carlo Sist è il primo da sinistra 

Il secondo compleanno di Carlo

Carlo ce l'ha fatta, il 28 ottobre è il suo secondo compleanno, quello della rinascita. Durante l'ultima festa, l'anno scorso, è nata l'idea del viaggio. "Ci ha dato la scossa - scherzano gli amici sul defibrillatore sottocutaneo dopo la paura passata - . Vogliamo dimostrare che anche le persone normali come noi, se si impegnano, possono fare una cosa utile per tutti. Speriamo che i protagonisti dello sport italiano ci diano una mano mettendoci la faccia. Un giocatore di Serie A1, o magari Tamberi, chissà". Intanto Carlo è pronto a guidare la 127 con cui sei anni fa ha corso il Mongol Rally, perché con i motorini non ha gran feeling. Gli altri lo seguiranno in scooter: con lui Pessotto, Colussi e Giacomo De Chiara, 33 anni, giardiniere, altro compagno di squadra. In questo viaggio pieno di vita, quattro amici insegneranno sui parquet d'Italia come salvaguardarla.

La passione senza tempo dell'artista di Subbuteo \ calcio da tavolo ., Bentornato orso gentile, a settembre tour della convivenza sulla Majella ., Giulia Pession, a 19 anni confuta Eraclito e diventa campionessa mondiale di filosofia: “Non esiste il logos, ognuno ha idee proprie”

 
La passione senza tempo dell'artista di Subbuteo

  Una  passione senza  tempo  quella  del Subbuteo ovvero il calcio  da tavola    , riscoperta  in quanto   A settembre l'Italia ospiterà i mondiali. E in Toscana c'è chi rievoca maglie e campioni vintage, il perchè esso sia ancora  una passione   o una  cosa  che non  muore  e  che ancora     resiste    alla tecnologia     come potete vedere  nel video  sotto  



                                         di Margherita Cecchin


il Subbuteo o meglio il calcio da tavolo Nato 75 anni fa, il calcio da tavolo non si arrende alla tecnologia. Infattti secondo quanto trovato su wikipedia : << ..... Nel corso degli anni novanta l'azienda produttrice del gioco (la Waddingtons Games), fu acquisitadall'azienda statunitense produttrice di giocattoli Hasbro la quale, però, nel 2000 interruppe la produzione del gioco considerandolo non più competitivo nei confronti dei nuovi videogiochi di argomento calcistico. La produzione del gioco è continuata, in Italia, fino al 2003 grazie ad una licenza concessa al distributore locale, la ditta Edilio
Parodi, che ha inoltre creato una nuova versione del gioco da tavolo chiamata "Zëugo" (gioco in genovese). Il marchio Subbuteo è ricomparso ufficialmente in Italia nel 2009, grazie a una collana edita dalla Fabbri Editori su licenza Hasbro e distribuita nelle edicole.
In Italia esiste un movimento organizzato, detto "Old Subbuteo", che tende a replicare il medesimo gioco degli anni settanta e ottanta utilizzando materiali dell'epoca oppure fedeli riproduzioni attuali.
La Federazione Italiana Sportiva Calcio da Tavolo (di seguito FISCT) a partire dal 2013 ha creato un circuito denominato "Subbuteo" nel quale è possibile gareggiare con materiali dell'epoca o repliche. Nel 2012 la Hasbro tentò di rivitalizzare il marchio Subbuteo proponendo il prodotto sulla falsariga delle prime figurine Subbuteo di cartone e distribuendo nelle edicole bustine per completare le formazioni da schierare. Il tentativo si rivelò un errore di merchandising per un prodotto che è sempre stato commercializzato come gioco pronto, e venne quindi abbandonato. Successivamente l'azienda commercializza di nuovo, con un catalogo di proposte minimo, le tradizionali composizioni dello scatolame Subbuteo apportando le ormai ben note modifiche alle figurine dei calciatori nel nuovo materiale antiurto in voga in buona parte dei prodotti di calcio da tavolo.
Tra i progetti principali vi è la diffusione del gioco del Subbuteo, nelle sue discipline Subbuteo/Calcio Tavolo, verso una platea sempre più vasta, con il coinvolgimento dei più piccoli, mediante attività mirate presso gli istituti scolastici e tramite l’organizzazione di tornei a livello regionale e nazionale, per giocatori di entrambi i sessi, per gli under 16 e per i soggetti diversamente abili.
Il 27 ottobre 2018 viene presentata a Roma la Lega Nazionale Subbuteo (di seguito LNS), associazione che rappresenta il settore nazionale Subbuteo di OPES, Ente di promozione sportiva affiliato al CONI.
LNS ha come proprio obiettivo primario la promozione e lo sviluppo del Subbuteo/Calcio Tavolo, nel pieno rispetto dei valori della sportività e dell’associazionismo.>> 
 continua  su https://it.wikipedia.org/wiki/Subbuteo

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Tra gli esemplari dell'Appennino abruzzese abituati alla presenza dell'uomo. Ora hanno ripreso a riprodursi. E il Wwf organizza un progetto per aiutare la convivenza .  
Parte il primo ‘Tour della Convivenza – Bentornato orso gentile’ che dal 7 all’11 settembre si snoderà nei territori del Parco Nazionale della Maiella dove la presenza dell’orso bruno marsicano è sempre più tangibile, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei cittadini affinché una popolazione stabile di orso marsicano possa insediarsi, riprodursi e svolgere il suo ruolo ecologico nell’ecosistema: lo sforzo è annullare o minimizzare le minacce antropiche per questa specie chiave della fauna protetta dell’Appennino. ... segue  su  https://www.ilportaledibirillo.it/bentornato-orso-gentile-sulla-majella/

per    saperne  di più  e  del perchè  ciò sia importante     vedere   questo video   
di   di  Chiara Nardinocchi

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  chi lo dice che   I giovani non hanno voglia di rimboccarsi le maniche? Qualcuno lo vada a dire a Giulia Pession che a 19 anni ha confutato Eraclito, diventando campionessa mondiale di filosofia. La studentessa valdostana, di Saint-Christophe, alunna del quinto anno del liceo classico ‘XXVI Febbraio’ di Aosta, ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi Internazionali di Filosofia, che si sono tenute a Lisbona dal 26 al 29 maggio. La ragazza ha conquistato il titolo superando altri 87 finalisti provenienti da 42 nazioni in tutto il mondo. E una menzione speciale è stata poi assegnata a Giovanni d’Antonio del liceo classico e scientifico ‘Torricelli’ di Somma Vesuviana. Due giovani ragazzi, l’orgoglio dell’Italia.
Giulia Pession, 19 anni, valdostana, ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi Internazionali di Filosofia (Foto / Facebook / Giulia Pession)

ha vinto  Ha vinto il titolo mondiale in Portogallo, ora affronta l'esame di Stato nella sua Valle d'Aosta nel video di Alessandra Del Zotto
 Intervista alla giovane che ha fatto dello studio una passione

LE ANIME BELLE ESISTONO E RESISTONO ... Lei si chiama Chiara Trevisan, ha 46 anni e di mestiere legge libri agli sconosciuti.

  da   Mauro Domenico Bufi    21 dicembre alle ore 11:05   il suo carretto carico di libri, frasi, parole, storie. In testa un buffo cappell...