Ritengo di pubblicare questo articolo perchè lo condivido in pieno. Grazie. Giovanna Nigris
QUANDO LA POLITICA DIVENTA FANATISMO FA PRECIPITARE IL SUO VALORE E GENERA CONFUSIONE E VIOLENZA
Giacomo Montana
Se prima constatiamo e poi consideriamo che tutto va di male in peggio, risulta inutile credere a tizio o a caio che si improvvisano sedicenti supervisori. Di fronte a tutto il caos che viene generato dai nostri politicanti, si può benissimo vedere che c’è chi focalizza solo gli aspetti negativi, distruttivi, dolorosi e terrificanti e chi invece si blocca, soffermandosi a cercare gli aspetti positivi per trovare la carica di sperare e di credere, persino al buontempone di turno. Pare che oggi la delinquenza, il terrorismo e le guerre non siano più sufficienti a colmare la cronaca nera dei giornali ed allora ci si aggiunge un’altra vasta rubrica: quella del fanatismo politico, della confusione ad oltranza, della discriminazione, del disprezzo, degli insulti e delle minacce. L’imperfezione del modo di concepire la politica, l’irregolarità della competizione in tale ambito, può certamente suscitare nella gente proteste legittime, tanto che c’è già chi persino ne approfitta con volgarità per aggravare il malumore, accogliere per sé tutte le opportunità di stima e di fama. Stando così le cose nella nostra civiltà, il fanatismo politico tende a proliferare, vincente come è nel non fare salvaguardare la pace e la libertà di tutti. Una sorta di fanatismo si è così insinuata nel dominio dell’attuale politica, mettendo in azione l’antipolitica. E’ così accaduto e accade che una competizione politica degeneri in un putiferio, tendendo a trasformarlo in nuove occasioni di conflitto e in altri numerosi scontri tra fazioni opposte, così come accadeva parecchi secoli fa. Nella nostra storia ci sono stati uomini che hanno dedicato una intera vita per il proprio paese, oggi invece viene dedicata a criticare e denigrare e manca un punto di riferimento. Chi volesse governare con saggezza, sceglierebbe indispensabilmente fidati e imparziali consiglieri, con i quali ovviare la trasformazione e la ricostruzione profonda del Paese. Viene fatto di tutto per impedire di dare all’Italia un volto democratico e moderno: per fare questo con più facilità, verosimilmente solo per interessi personali, si rincara la dose sulla confusione e la degradazione: altri pregiudizi messi in voga da certe forme estreme di fanatismo politico, che vengono presentate , udite, udite, come antipolitica. Oggi chi esercita la politica in questo modo e chi si presenta alla gente protestando su tutto e su tutti, di fatto dimostra di predicare bene e razzolare male, in quanto anche nel caso di torture psico-fisiche, ognuno sceglie di fare orecchie da mercante, pur essendo stato più volte informato dei fatti.
A riprova di ciò è possibile visitare il Blog http://sisu.leonardo.it
e il sito http://www.mobbing-sisu.com
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
26.9.07
Politica, fanatismo e confusione
vibrante protesta verso gli busi del potere
"
Mentre il cuore d'Italia da Palermo ad Aosta si gonfiava in un coro di VIBRANTE PROTESTA"
mastella a ballaro
Kuklos
Immagini eseguite dal bambino Andrea Rosati -Riserva naturale di Carbonara Bagnoregio-
Gli antichi Greci mi chiamavano "Kuklos". Sono un piccolo fiore, dai colori delicati. Vivo nel sottobosco, all'ombra dei grandi alberi. Mi si attribuivano dei poteri speciali, ma non è vero. Secondo loro, potevo eccitare l'amore, la sensualità e rendere la donna feconda. Quanta importanza mi si dà. Scusate, sono solo un piccolo Ciclamino, dalla foglia a cuoricino. franca Bassi
l'autunno sta arrivando
ringrazio per la bellissima foto la curatrice del bellissimo e a volte catartico blog fotografico ilterzoochio.splinder.com
Infatti Il topos letterario della foglia morta, che cade ed è fragile, è affrontato da Leopardi nella sua poesia Imitazione
Lungi dal proprio ramo,
Povera foglia frale,
Dove vai tu? — Dal faggio
Là dov'io nacqui, mi divise il vento.
Esso, tornando, a volo
Dal bosco alla campagna,
Dalla valle mi porta alla montagna.
Seco perpetuamente
Vo pellegrina, e tutto l'altro ignoro.
Vo dove ogni altra cosa,
Dove naturalmente
Va la foglia di rosa,
E la foglia d'alloro.
da Carducci sia in San Martino un bozzetto naturalistico in cui i ritmi agresti autunnali mostrano una umanità semplice e serena.Ma anche in Alla stazione in una mattina d’autunno sopratutto nei vv.53-56
(...)
Oh qual caduta di foglie, gelida,
continua, muta, greve, su l'anima !
Io credo che solo, che eterno,
che per tutto nel mondo è novembre
(...)
poesia tratta dalla raccolta Odi barbare qui il testo integrale
Da Giovanni Pascoli in Novembre dobe nonostante la sua pedantezza che sfocia talvolta in stuchevolezza l’autunno invece rappresenta la delusione di una primavera che non c’è più. Il sole così chiaro e gli albicocchi in fiore non fanno che perpetuare l’inganno: in realtà è “l’estate, fredda, dei morti”. Anche l’attività tipica autunnale dell’aratura dà spunto per un altro affresco sincero di carattere naturale nella poesia Arano, simile a San Martino di Carducci, ma con in più procedimenti tipici pascoliani dell’onomatopea (suo sottil tintinno) e della precisione lessicale (roggio,,, marra, e infine nel senso di gelso). Analoga la poesia Sera d’ottobre in cui ricompaiono i campi arati e le foglie stridule. Importante anche la poesia Nella nebbia moro fratte porche più descrittiva.
Sul tema della nebbia ritorna anche Corrado Covoni, sopratutto nele sue poesie del periodo crepuscolare .
Ma quella , che secondo me è la più pessimistica ed è quella che ha contribuito a farmi passare da un cultura bellicistica \ guerradondaia a una cultura non violenta ( vedere l'archivio dei mie scritti ) è come appunto dice il sito atuttascuola : << (...) Soldati di Ungaretti instaura una immediata, esclusiva, e per questo ancora più toccante, similitudine fra le foglie che cadono e gli uomini, i soldati, che durante la guerra morivano a migliaia. Si noti l’utilizzo del settenario, primo sentore di un ritorno del poeta ai metri classici della letteratura italiana >> :
Si sta come d’autunno
Sugli alberi le foglie
Infatti ....
.... ci sono dei posti come L'Irlanda o Quèbec dove l'autunno è suggestivo Per vedere questi video dovete scaricarvi almeno che non lo avete già nei vostri pc gratuitamente Flash Player.L'articolo e le foto del Quebec sono del sito tutistico www.bonjourquebec.com
L'autunno arriva in un tripudio di colori, profumi e sapori. Gli alberi, sovrani incontrastati dei nostri spazi sterminati, si tingono delle sfumature più calde e accese del rosso, del giallo e dell'arancio. A questa festa cromatica si uniscono i meli carichi di rossi frutti maturi e gli stormi di oche delle nevi che solcano il cielo a migliaia... uno spettacolo da non perdere!
L'autunno in Québec è…
Una sinfonia di colori
In settembre i monti delle Laurenziane e degli Appalachi sfoggiano la loro veste più sfavillante e gli aceri, in particolare, si producono in effetti spettacolari, raggiungendo il massimo fulgore dalla fine di settembre a metà ottobre.
Un arrivo spettacolare
Tra la fine di settembre e la metà di ottobre centinaia di migliaia di oche delle nevi si fermano lungo il fiume San Lorenzo, in una breve sosta nel loro lungo viaggio dal Grande Nord alle coste degli Stati Uniti, dove sverneranno. Punti d'osservazione privilegiati per ammirare stormi a distesa di questi superbi volatili sono Montmagny e l'Isle aux Grues (Chaudière-Appalaches), la Réserve nationale de faune du cap Tourmente (nei pressi della città di Québec) e Baie-du-Febvre, sulle sponde del lago Saint-Pierre.
Vivaci avventure
Molte delle attività all'aria aperta risultano ancora più piacevoli se praticate nei boschi accesi dai colori dell'autunno. Si può salire in seggiovia da una stazione sciistica e godere il panorama a perdita d'occhio; partire per un' escursione a piedi in uno dei tanti parchi nazionali, fare equitazione o percorrere in bicicletta i sentieri ricoperti da un tappeto frusciante di foglie. E, ancora, giocare a golf [ che aboorro no come sport in se ma perchè per la manutenzion e dei cammpi si utilizza una emnorem quantita d'acqua quando c'è gente che non ne ha oltre pesticidi e altri farmaci che inquinano le falde ) su di un prato ancora verde con le chiome fiammanti degli alberi sullo sfondo.
Il tempo delle mele
Il sud del Quebec è rinomato per i suoi meleti, e l'autunno è la stagione consacrata alla raccolta e alle attività correlate (come il popolare pick-your-own, ossia la raccolta diretta da parte del cliente) in Montérégie e nei Cantons-de-l'Est, fra Montréal e la frontiera con gli Stati Uniti. Spesso le case del sidro e le cantine vinicole offrono degustazioni della loro produzione, come i deliziosi cidres de glace e vins de glace(meglio noti coi nomi inglesi di ice ciders e ice wines), sidri e vini prodotti con mele e uve gelate!
La stagione della caccia [sic ]
I
I vasti territori selvaggi del Québec costituiscono un vero paradiso per i cacciatori. E l'autunno sembra fatto apposta per loro! Questa è la stagione della caccia all'alce, al cervo virginiano e alla piccola selvaggina nelle numerose riserve faunistiche e pourvoiries (tenute attrezzate in mezzo ai boschi) del Québec. Ad Anticosti, isola dai tratti selvaggi incastonata nel golfo del San Lorenzo, la presenza di 120.000 cervi virginiani richiama ogni anno migliaia di cacciatori. L'immenso territorio del Nunavik, inaccessibile in auto, è invece meta d'eccezione per chi predilige la caccia al caribù - i branchi che vivono da queste parti sono i più numerosi al mondo, con quasi un milione di esemplari !
concludo con una canzone , Il cielo d'Irlanda di Fiorella Mannoia , della mia infanzia ritornatami alla mente mentre dopo aver scritto con alcuni copia e incolla questo post chiudevo gli occhi e mi mettevo a canticchiarla ecco sperando di farvi cosa gradita il testo
il cielo d'irlanda e' un oceano di
nuvole e luce
il cielo d'irlanda e' un tappeto che
corre veloce
il cielo d'irlanda
e' un oceano
di nuvole e luce
il cielo d'irlanda
e' un tappeto che
corre veloce
il cielo d'irlanda ha i tuoi occhi se
il cielo d'irlanda
e' i tuoi occhi se
guardi lassu'
ti annega di verde e ti copre di blu
ti copre di verde e ti annega di blu
ti annega di verde
e ti copre di blu
ti copre di verde
e ti annega di blu
il cielo d'irlanda si sfama di
muschio e di lana
il cielo d'irlanda si spulcia i capelli
alla luna
il cielo d'irlanda
si sfama di
muschio e di lana
il cielo d'irlanda
si spulcia
i capelli alla luna
il cielo d'irlanda e' un gregge che
pascola in cielo si ubriaca di stelle
il cielo d'irlanda
e' un gregge
che pascola in cielo
si ubriaca di stelle
e il mattino e' leggero
si ubriaca di stelle
e il mattino e' leggero
si ubriaca di stelle
e il mattino e' leggero
dal donegal alle isole aran
e da dublino fino al connemara
dal donegal alle isole aran
che da dublino
fino al conne ... mara
dovunque tu sia viaggiando con
zingari o re
il cielo d'irlanda si muove con te
dovunque tu sia
viaggiando con
zingari o re
il cielo d'irlanda
si muove con te
il cielo d'irlanda e' dentro di te
il cielo d'irlanda
e' dentro di te
alla prossima
Senza titolo 2035
Se Marco Biagi fosse vivo ora lavorerebbe al miglioramento della legge 30. Questa legge ha prodotto un processo non previsto che va corretto:
la flessibilità da opportunità di ingresso nel mondo del lavoro è diventata modello contrattuale prevalente.
Questo modello di lavoro rovina la vita quotidiana dei giovani, dei lavoratori, di certo non contribuisce al miglioramento delle professionalità. Esiste un partito che senza false demagogie, senza slogan sappia davvero entrare nel cuore del problema? I cattolici d'Italia cosa dicono e cosa fanno per la vita quotidiana dei lavoratori? é possibile che l'rea politica cattolica si muova solamente per l'embrione?
alle primarie vota la Fatanuda
25.9.07
Senza titolo 2034
ecco il depliant dell'iniziativa
Teatro Smeraldo, 27 ottobre 2007
HumaniorA
Manifestazione “Ponti non muri”
per
L’Hogar de chicos “San Roque”
(Chaco – Argentina)
La località di Presidencia Roque Sáenz Peña si trova nel Chaco (la Regione più povera e dimenticata dell’Argentina). Nel Chaco il 58% degli abitanti è povera, il 30% indigenti. I bambini denutriti sono 9.000. La fame colpisce il 17% della popolazione infantile. La denutrizione abbassa le difese immunitarie e sono molti i minori che contraggono malattie infettive quali tubercolosi, lebbra, meningite. Soltanto nell’Ospedale “4 de Junio” di Roque Sáenz Peña i casi di tubercolosi sono aumentati quasi del 100% negli anni dal 1999 al 2002 (del 72% nel 1999-2000 e del 134% nel 2001-2002).
Origini dell’Hogar de chicos “San Roque”
Le origini del “Focolare” risalgono alla fine del 1982 quando, grazie all’iniziativa del Vescovo, preoccupato per la presenza in città di bambini abbandonati a se stessi, propone la creazione di un Focolare e offre il vecchio arcivescovado come luogo di incontro. Inizia una forte azione sociale che si esprime nel dare tutti i giorni la colazione ai bambini, aiutarli nella pulizia personale ed offrirgli un pasto. Nel 2004 la Congregazione Benedettina della Divina Provvidenza, con la presenza di tre suore, forma la sua prima Comunità religiosa con la missione e l’impegno di farsi carico dell’amministrazione del Hogar de Chicos “San Roque”.
L’Hogar de chicos “San Roque” oggi
Nel 2004 i bambini che si riunivano giornalmente nell’Hogar erano 80-100; oggi sono più di 270. Ha avuto iniziato l’appoggio scolastico: i bambini che vanno a scuola la sera arrivano all’Hogar alle 7.30 del mattino, fanno colazione e si fermano per svolgere i compiti e disegnare fino alle 10.30. Fanno una piccola ricreazione e si occupano della pulizia personale. Alle 11 pranzano e si preparano per andare a scuola. I bambini che vanno a scuola di mattina arrivano all’Hogar alle 12.30, pranzano, e fino alle 13.30 fanno la ricreazione, i compiti, disegni, giochi didattici fino alle 15.30. Dopo una merenda arricchita con latte e frutta tornano alle loro case. I bambini dell’Hogar fanno lezioni di calcolo, coro, sport, catechesi, manualità, teatro e letteratura, orientamento per la pulizia personale Le suore stanno cercano di formare una rete di azioni complementari tra le famiglie dei bambini, l’Hogar e le scuole frequentate dai piccoli, dando inizio così alla “Pastorale dei bambini” che si occupa di aiutare mamme incinte e bambini dai 0 ai 6 anni. In questi colloqui ricevono orientamenti di alimentazione e nutrizione, pulizia personale, controllo di peso e si insegnano le buone abitudini. Li si istruisce sull’educazione familiare e le relazioni umane, evidenziando la valorizzazione dell’essere umano e il suo sviluppo armonico. Si fanno visite periodiche alle famiglie dei bambini per conoscere le loro realtà e necessità e si visitano le scuole frequentate dai bambini, per stabilire mete comuni e vedere lo sviluppo educativo di ognuno di loro.
Sono molti i volontari che si avvicinano a questo Hogar che si sta ingrandendo, raggiungendo i suoi obiettivi iniziali. L’età per partecipare alle attività dell’Hogar è dai 5 ai 13 anni inclusi, anche se ci sono delle eccezioni e si è aperti ad eventuali casi che si possano presentare.
La Sardegna e l’Hogar de chicos “San Roque”
Presidencia Roque Sáenz Peña è nata nel 1912 con l’occupazione del territorio indio per mano dei bianchi e del potere politico e militare, con relativa uccisione degli indios che vi abitavano. Nella fondazione di Presidencia Roque Sáenz Peña ha un ruolo importante un emigrato sardo che da semplice manovale diventa il vice sindaco del paese (divenuta ormai seconda città del Chaco). Quel sardo si chiamava Juan Piras ed è il padre delle signore che hanno fatto da tramite in Argentina contattando il vescovo, creando così un ponte tra noi e L’Hogar de chicos “San Roque”. Sono Irene Olga e Lidia Piras, due donne speciali che hanno superato gli 80 anni, e sono ancora molto attive nel volontariato a vantaggio dei nostri e loro bambini ... Questa collaborazione permette alle Signore Piras, figlie di un sardo, di sentirsi parte integrante di un progetto tra Sardegna e Argentina a cui partecipa anche la dottoressa Giovanna Porcu, autrice del libro “Uomini in viaggio” che narra appunto le vicissitudini di quella Regione e la storia di Juan Piras.
La Sardegna è presente nel Chaco anche attraverso i suoi discendenti sardi, tutti attivi nel volontariato sociale e l'Argentina è qui, in mezzo a noi, grazie a questo Progetto. Vogliamo che questo “ponte solidale” tra Donne Sarde di Sassari, Buenos Aires, Oristano e Chaco, iniziato lo scorso anno da Teresa Fantasia, Giovanna Porcu e le signore Piras, giunto al vescovo della città e a noi e a voi tutti, prosegua in una lunga catena di solidarietà.
Senza titolo 2033
ABBIAMO GIA' PIU' DI 4000 FIRME
Quello che sta succedendo qui in Calabria ha dell'incredibile: non si tratta di un semplice movimento d'opinione. Neanche il tempo di partire con i banchetti assieme alle altre associazioni ed abbiamo già superato quota 4.000 firme in meno di 24 ore.
Ma non c'è solo la Calabria che non si arrende a reagire, ora anche gli amici lucani si stanno mobilitando nella raccolta di firme a sostegno del giudice De Magistris.
Non ci fermiamo, in vista della seconda mobilitazione straordinaria per venerdì 28 settembre in piazza Matteotti a Catanzaro sono in programma raccolte di firme nelle piazze di tutta la regione da parte di tante, tantissime associazioni e gruppi spontanei di cittadini, soprattutto giovani. La Calabria non si arrende: trasferiteci tutti!
Sono disponibili on-line i moduli per la raccolta delle firme: www.perlacalabria.it.
PROSSIMO APPUNTAMENTO: COSENZA - Mercoledì 26 Settembre
Piazza XI Settembre, ore 18.00
DAL BLOG DI www.ammazzatecitutti.org
Senza titolo 2032
immagine reperita in rete
VIVERTI
La mia pelle…
Telo vermiglio all’ abbraccio vivo delle tue mani.
Fissavi lo sguardo e nei tuoi occhi intravedevo l’amore.
Assaporavi la mia passione e trovavi l’impazienza
di viverti senza attesa.
Stringevi i miei fianchi e assaporavi
l’ esaltazione diffusa di un impaziente desiderio.
Selvaggi fragori di armonie fuggenti.
Lo zefiro sospirava fresche e accennate carezze,
dando gioia alla calura.
Rapita sussurravo un nome
il tuo nome
e….
straripava di delizia l’anima mia.
Silvana Bilardi
la legge sulla fecondazione assistita fa acqua da tutte le parti
Cosa che però non è sdtata riconosciuta nell'ottobre del 2006 dalla consulta che aveva rigettato il ricorso ,ma la questione è stata portastya avanti da un tribunale normale dove il l giudice Maria Grazia Cabitza andando contro l’interpretazione finora corrente della controversa legge 40 ha riconosciuto il diritto della donna a sapere se il feto è malato . ora ( almeno per il momento salvo colpi di scena imprevvisti ) l’Asl dovrà consentire l’esame dato che Il giudice dice sì alla diagnosi preimpianto sull'embrione .
Tale Sentenza del tribunale che supera i divieti della legge sulla fecondazione fa gustizia nei confronti di tale donna ( e quindi di chi deve andare all'estero ) che è andata in Turchia per avere quanto le è stato negato in Italia dalla vergogna e poco dignitosa legge
Cagliari è l’unica città d’Italia ( peccato che tale sentenza non costituisca come nei dalll un porecedente legislativo ) dove una donna può ottenere la diagnosi sull’embrione fecondato in vitro prima che questo venga impiantato nell’utero materno. E’ la conseguenza della sentenza del tribunale di Cagliari sull’istanza presentata da una donna (rappresentata dall’avvocato Luigi Concas). Il giudice Maria Grazia Cabitza ha riconosciuto il diritto della donna a sapere se il feto è malato, contro l’interpretazione finora corrente della controversa legge 40. La possibilità per ora riguarda soltanto le coppie infertili e non quelle fertili portatrici di talassemia. Ma la porta è stata aperta dalla sentenza di Cagliari che ricalca anche la richiesta del pubblico ministero Mario Marchetti : nelle motivazioni della sentenza si affaccia il principio dell’uguglianza fra le donne le quali, tutte, infertili e no, devono poter sapere se potranno avere un figlio sano. La considerazione non nasce da ispirazioni eugenetiche, bensì dal diritto alla salute fisica e mentale.
Per ora tale possibilità riguarda soltanto le coppie infertili e non quelle fertili portatrici di talassemia. Ma la porta è stata aperta dalla sentenza di Cagliari (che ricalca anche la richiesta del pubblico ministero Mario Marchetti): nelle motivazioni del dispositivo si affaccia un principio destinato a suggerire nuove azioni alle donne decise a difendersi da una legge molto discussa. E’ il principio dell’uguaglianza fra le donne le quali tutte, infertili e no, devono essere messe nelle condizioni di sapere se potranno avere un figlio sano. Per sgombrare il campo dagli equivoci: la considerazione non nasce da ispirazioni eugenetiche, bensì dal diritto alla salute fisica e mentale della donna ribadito dalla Corte Costituzionale e che deve prevalere sul diritto di colui che non è ancora persona, vale a dire il feto.
IL«condannato» Giovanni Monni direttore della diagnosi prenatale dell’ospedale Microcitemico plaude alla decisione del tribunale di Cagliari e si dice pronto a eseguire la sentenza. Il suo pensiero va alla donna che ha promosso l’azione legale: adesso è in attesa di un bambino (sano) perché in seguito alla polemica sollevata dal suo caso, attraverso un giornale nazionale è stata fatta una colletta e lei (disoccupata, il marito lavora saltuariamente) è potuta andare a Istanbul dove le hanno praticato la fecondazione assistita e quindi anche la diagnosi preimpianto laggiù consentita. Monni sta seguendo la gravidanza che è all’ottavo mese e ha già raccolto la volontà della futura mamma di dare un fratellino al nascituro: ora che sull’embrione congelato si può stabilire se è sano oppure no, la paziente intende dare corso a una nuova gestazione appena le sue condizioni lo consentiranno.
La vicenda esplose due anni fa: la coppia infertile portatrice di talassemia aveva potuto accedere alla fecondazione assistita, ma la legge 40 secondo l’interpretazione data nelle linee guida dell’allora ministro Sirchia vietava la diagnosi preimpianto. Una contraddizione messa in luce con toni accesi dai ginecologi di tutta Italia, Monni in testa: «Perché la diagnosi prenatale si poteva e si può fare e quella preimpianto no? La signora l’aveva chiesta con forza perché voleva evitare che le accadesse quel che aveva dovuto soffrire in occasione di una precedente gravidanza conclusa con l’aborto terapeutico perché prostrata psicologicamente dall’idea di partorire un bambino malato di talassemia. Io - ricorda Monni - non le feci la diagnosi preimpianto perché rischiavo, tra le altre cose, la chiusura del reparto. L’embrione fu congelato». A Cagliari, di fatto, sono state cancellate le linee guida di Sirchia e c’è una tendenza nazionale a rivedere l’intera questione: Monni spiega che per le nuove linee guida si sta valutando se dare ai malati di Aids la possibilità di avere un figlio sano attraverso la diagnosi preimpianto. La legge 40 sulla fecondazione medica assistita, secondo i detrattori aveva molti difetti scaturiti dai compromessi politici che l’avevano generata. Per esempio: nonostante la decisione del tribunale di Cagliari, la diagnosi preimpianto può essere fatta solo sulle coppie che non possono avere figli per le vie naturali perché la fecondazione in vitro è concessa soltanto a queste. Una coppia portatrice di talassemia che sia fertile, secondo la legge 40 deve concepire un figlio e poi eventualmente abortirlo.
Vaste le reazioni alla sentenza del tribunale cagliaritano . La senatrice dell’Ulivo Vittoria Franco parte proprio dalle coppie fertili portatrici di malattie ereditario: «Mi impegno a presentare un disegno di legge nelle prossime settimane». Daniela Poretti di Rosa nel Pugno commenta: «Ora la responsabilità della politica è quella di modificare la legge 40 nella traccia segnata dal tribunale di Cagliari». Filomena Gallo e Rocco Berardo di Amica Cicogna Onlus e Associazione Coscioni chiedono al ministro Turco di cancellare le linee guida del predecessore Sirchia varate tre anni fa. Andrea Borini presidente di Cecos (che raduna tutti i centri italiani di fecondazione assistita) giudica «molto positiva» la sentenza di Cagliari e chiede che si stabilisca se la diagnosi preimpianto si possa fare solo su embrioni congelati. Unica nota negativa dall’Udc. La responsabile per la famiglia Luisa Capitanio Santolini definisce ideologica la sentenza e ribadisce che la diagnosi preimpianto è proibita dalla legge 40. Chissà se cambierà idea se farà quello annuncia: «...leggere il testo nella sua interezza ».
Speriamo che questa sentenza permetta di mettere indiscussione la porcata ( per parafrasare un noto politico,se si può chiamare tale,del centro destra ) di tale legge che costringe anche per " semplici " casi come questo ad andare all'estero .
La tutela dei dati personali è una questione di democrazia
Di seguito il testo dell'appello, firmiamolo e facciamolo girare.
20 settembre 2007
E' in corso al Senato un nuovo tentativo di svuotare la legge sulla protezione dei dati personali, a danno dei cittadini e dei lavoratori e a favore delle imprese. La Commissione Industria sta esaminando gli emendamenti alla cosiddetta "lenzuolata Bersani". In seguito alle pressioni di forti organizzazioni imprenditoriali, alcuni parlamentari di entrambi gli schieramenti hanno proposto che tutte le imprese siano esonerate dal predisporre le misure minime di sicurezza a tutela dei dati personali.
Prima dell'estate la Camera aveva già introdotto questo esonero per le imprese con meno di 15 dipendenti. Ora si vorrebbe estendere la cosa a tutte le aziende, violando così la normativa comunitaria, che non consente di sottrarre intere categorie di titolari del trattamento dall'ambito applicativo della disciplina della sicurezza dei dati personali.
Secondo la nostra legge ciascun titolare del trattamento ha l'obbligo di adottare misure di sicurezza "idonee" a ridurre "al minimo" i rischi di distruzione o di perdita, anche accidentale dei dati o di accesso non autorizzato ai dati stessi, ed è esposto a responsabilità per risarcimento del danno ove non riesca a provare di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il pregiudizio eventualmente verificatosi. Tutto ciò verrebbe ora cancellato per le imprese. Già era grave l'esclusione delle piccole imprese. L'estensione a tutte le aziende è addirittura paradossale, oltre che gravemente lesiva dei diritti dei cittadini. Basti pensare ai dati, anche sensibili, dei lavoratori dipendenti da queste imprese. Un esempio? Le notizie riguardanti la salute. E' un micidiale attacco ai diritti fondamentali. Ma se tale approccio si rivela come un indizio preoccupante di una deriva sociale che antepone i profitti ai diritti dei cittadini, può trasformarsi in un boomerang per le stesse aziende.
Infatti, se tale esonero può apparire nell'immediato come un "risparmio" per le aziende, avrà l'effetto di ingenerare perplessità e sfiducia nei lavoratori e nei clienti, che non si sentiranno più adeguatamente tutelati, sollecitando i consumatori a preferire quelle imprese che la privacy la considerano un valore da tutelare e un asset della propria attività. Tale esonero determinerà anche un freno alla spinta innovativa di quelle aziende che nella tutela e nel corretto trattamento dei dati personali hanno trovato uno stimolo per innovare procedure e professionalità e ampliare la propria offerta di servizi.
Ancora più grave è però che gli stessi emendamenti prevedono l'eliminazione delle tutele per le persone giuridiche, gli enti e le associazioni. Si dà il via libera alla schedatura delle associazioni con l'effetto di limitare grandemente il diritto alla libertà di associazione, critica e libera manifestazione del pensiero che sono il sale di ogni democrazia. Per questo chiediamo al Parlamento di intervenire subito per impedire un attacco tanto micidiale alla libertà dei cittadini.
Stefano Rodotà, Fiorello Cortiana, Carlo Formenti, Arturo Di Corinto
Coloro che sono disposti a cedere una parte della loro libertà per un po' di sicurezza temporanea non meritano né libertà né sicurezza.
Benjamin Franklin 1759
24.9.07
Garlasco la verità si logora sull'onda dell'audience
Fra gli articoli più interessanti sul caso Garlasco ho letto sul il nord sardegna di oggi 24\9\2007 questo articolo di Gianpiero Gamaleri ( Professore ordinario di sociologia della comunicazione università degli studi di Roma 3 )
Agenzia Ansa, 13 agosto 2007, ore 16.05: «Una ragazza di 26 anni è stata trovata morta intorno alle 15 nella sua abitazione di Garlasco, in via Pascoli. Secondo i primi rilievi sarebbe stata uccisa con un colpo alla testa. A trovare il corpo della giovane è stato il fidanzato. La ragazza, che stava svolgendo uno stage in un'azienda di Milano, era sola in casa, una villetta monofamiliare ». Sono passati 42 giorni. Sul fronte delle indagini non si è verificato nulla di decisivo. Eppure Garlasco entra quotidianamente nelle nostre case. Negli spazi attigui alla villetta hanno stazionato per settimane i pulmini con la parabola per i collegamenti satellitari delle principali tv. L’inviata Flavia Lorenzoni del Tg1 si è trasferita là in pianta stabile per ripetere ogni giorno quel poco che c’era da dire,mai decisivo. Perché tanto accanimento mediatico su una notizia che sinora si è rivelata una non-notizia? Questa insistenza quali riflessi negativi ha sull’opinione ne pubblica? Il primo interrogativo merita una risposta un po’ approfondita. I media, specie la tv, privilegiano quella che Umberto Eco, con grande preveggenza,ha chiamato l’“opera aperta”:tipi di evento incompiuti, non conclusi, possibilmente angoscianti, che rinviano al giorno dopo, alla “puntata successiva”. Eventi da tenere in vita anche quando languono, come il vulcano che borbotta senza ancora eruttare. Fanno leva,questi eventi, sulla curiosità umana, ma ancor più su una certa morbosità, sull’incompiutezza che attende una qualche soluzione. “Giallo Garlasco: è il momento del turismo del macabro”, titolava un’altra Ansa di sabato 25 agosto. Un “turismo” certamente indotto dalla tv. E veniamo al secondo interrogativo: quali sono gli effetti sull’opinione pubblica di queste “opere aperte” o meglio scoop inconclusi (Cogne ne è il prototipo)? Non c’è dubbio che si crea nella gente un certo “logorio della verità”,un sentimento collettivo di frustrazione che nasce anche dall’assenza di quella prova regina che è la confessione, che ogni giorno in più si allontana, convincendosi il colpevole della sostenibilità della propria innocenza. Gli abissi della menzogna sono infiniti, come ha dimostrato l’assassino di Tommy, Mario Alessi ancora una volta con una forse incauta intervista televisiva. Ma c’è di più. L’insieme di queste notizie gestite secondo la logica dell’auditel ha come effetto quello di favorire la paura. Nel solo biennio 2005/07 (fonte Demos-Eurisko) il bisogno di sicurezza è cresciuto di 11.5punti, al 33.7 %, balzando al primo posto nella graduatoria delle istanze sociali.
Questo articolo assume validità maggiore ora che
da today.reuters.it/news/ lunedì, 24 settembre 2007 5.01
MILANO (Reuters) - La procura di Vigevano ha disposto il fermo per Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara Poggi, la 26enne trovata morta lo scorso 13 agosto nella sua villetta a Garlasco in provincia di Pavia.
"Confermo che Alberto Stasi è stato fermato perchè ora abbiamo delle prove e non più solo degli indizi", ha dichiarato Alfonso Lauro, procuratore capo di Vigevano.
Secondo quanto appreso da fonti investigative, per il fermo disposto dalla Procura sarebbero stati decisivi gli esiti di alcuni esami compiuti dai Ris (Reparti investigazioni scientifiche ) dei carabinieri sulla scena del delitto.Secondo quanto appreso da fonti investigative, per il fermo disposto dalla Procura sarebbero stati decisivi gli esiti di alcuni esami compiuti dai Ris (Reparti investigazioni scientifiche) dei carabinieri sulla scena del delitto.
Secondo questi accertamenti, dicono gli inquirenti, un indizio in soprattutto si sarebbe trasformato in una prova contro il giovane. In particolare, le tracce di sangue della vittima rinvenute sulla bicicletta dell'indagato, cosa che contrasta con la sua versione, poiché il giovane ha sempre dichiarato di essere andato in auto a casa di Chiara.
Informata dall'avvocato di famiglia Gianluigi Tizzoni, la madre di Chiara, Rita Preda, ha dichiarato: "Accettiamo quello che la procura ha deciso. E' la soluzione peggiore perchè amplifica il nostro dolore. E' quanto di più doloroso potesse accadere".
Il delitto ha attirato l'attenzione di molti media e che ha sconvolto la cittadina in provincia di Pavia quest'estate.
La vittima, Chiara Poggi, era stata trovata morta nella sua abitazione dal fidanzato 24enne, anch'egli di Garlasco e laureando in Economia e commercio, che aveva dato l'allarme. Ma diversi aspetti della sua versione dei fatti non avevano convinto gli inquirenti, che sinora non avevano però raccolto elementi di prova consistenti contro di lui.
Stasi al momento è l'unico indagato per il delitto.
Luigi Mariano e La Banda di Tom Joad ai Glory Days di Rimini
E' stato un bel modo di cominciare questa avventura di diffusione delle liriche springsteeniane in italiano, intrapresa da tempo da Luigi Mariano, che ha deciso farsi accompagnare dalla Banda in giro per l'Italia. Questo è il video dell'evento.
A presto,
Donnigio.
Senza titolo 2031
la domanda che la società civile dovrebbe farsi è la seguente: Veltroni cosa dice?
Boohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
E allora divertiamoci e restiamo liberi, se volete scrivete il mio nome sui vetri. Fatanuda
Non ho mai...
Immagine reperita in rete
Non ho mai detto, ti amo, le mie carezze, i miei baci, ti devono bastare. Le parole, sono solo, parole. Non dirmi mai ti amo, le tue carezze, i tuoi baci, mi devono bastare. Franca Bassi
per una questione etica
Non si tratta ripetop di un'auto censura o accettae le pressioni e suggeriementi ( poi voi credete pure quel che vi pare ) ma di buon senso . Quello che però non capisco è perchè la cosa viene chiesta solo a me e non 1) alla nuova sardegna dove siua in cartaceo e quindi pubblico , basta andare nelle biblioteche dove si conservano per un ano o due i cartacei per anni il i microfilm con le edizioni giornaliere ., in abbonamento online lo stresso con l'archivio . E sempre dello gruppo editoriale e il settimanale l'espresso online senza abbonamento disponibile per un tempo variabile dipende da quanto si decide di tenerlo online ma con i , sempre più avanzati , motori di ricerca si può cercare nella copia cahe digitando o i nomi o altri elementi che riguardano il fatto in questione 2) a questo blog contenuto anche all'interno dei commenti al mio post che riporta anche se " coperto " ma basta evidenziarlo e si leggono tranquillamente le generalità ovvero i nomi degli indagati e della madre della ragazza 3) il portale web www.wikio.it che riporta oltre i miei articoli sia l'articolo di romagnaoggi sull'accaduto con tanto di nome e cognomi dei due .
Adesso fartemi pure il crucifige e datemi dell'incoerente è contraddditorio , ma prima di guardare la pagliuzza nelll'occhio del vostro vicino guardate la trave nel vostro
a presto
confronto le opinioni sull'
avete letto panorama 33
Vi sembra giusto quello che ha fatto pubblicare De Magistris ? Una denuncia denuncia originale fatta per denunciare dei mafiosi con nomi e cognomi...io sono felicissima di questo trasferimento perche' si deve tutelare chi ha il coraggio di denunciare la mafia ,non si sbatte sui giornali...
ed ecco la mia risposta
Caro\a anonimo\a
Infatti sono andato ( essendo registrato su www.panorama.it ) incuriosito dal vedere cosa sui dicesse nel numero da te citato . Cercando nell'archivio ho scoperto che non è il n 33 ma sono i numeri 28-29-30-31 .
Dopo questa precisazione . veniamo alle tue affermazioni .
Molto spesso i giornalisti di qualunque giornale ( quotidiano, settimanale , online , ecc ) pubblicano le news vengono dagli atti ufficiali \ pubblici quindi è loro responsabilità primaria ( salvo eccezzioni ) se per uno scoop o perchè la linea editoriale del giornale ha deciso cosi se sul giornali ed internet fionioscono nonoi e cognomi , in quanto ( anche qui senza generalizzare \ fare di tutta un erba un fascio ) non sanno discernere se mettere gli ommiss o pubblicarli integralmente, cosa è importante o meno al fine della notizia vedi il caso di Vallettopoli ( rtriccatopoli come preferisco chiamarla io ) finendo come è sucesso con il caso di Moggiopoli che fu pubblicato su un dossier dell'espresso il numero di uno degli interccettati .
Il giudice è vero è responsabile quando è lui che passa tali atti alla stampa con tutti i dati sia quelli insignificanti che quelli utili o sesibili .
Ma generalmente -- conoscendo direttamente come funziona un troibunale avendo amici e parenti che fanno gli avvocatoi o il praticanti e amici degli amici che lavorano come custodi , segretari , uscieri, ecc --- non è responsabile in quanto il giornalisti pur di bruciare la concorrenza ed avere anteprime fanno ricorso a coloro i quali i giudici danno le fda fotocopiare gli atti ( i quali se ne fanno una copia per se e per gli amici , una da dare ai giornali in modo d'avere qualche guadagno o per amicizia ) e una per le cancelleriee gli avvocati della difesa , oppure e il caso che siano quest'i ultimi a passarli a loro .
Ora Puoi avere ragione se è nel caso viene dimostrato che è lui --- cosa a cui non credo dopo che ho sentito l'intervista sui fatti di reggio e l'omicidio fortugno all'italia in diretta di iacona quest'estate -- ad aver dato alla stampa tali documenti completi . Allora Mastella potrebbe anche aver fatto bene , ma però guarda caso perchè non lo ha fatto prima , ma solo quando hanno toccato lui ? Ecco perchè , nonostante non sia clabrese ma sardo difendo De magistris e appoggio i ragazzi di Locri .
Un sorriso per i bambini ospedalizzati
Una realtà, questa, che da trent’anni si impegna per promuovere il cosiddetto processo di umanizzazione degli ospedali in rapporto ai bambini.
Alla sofferenza di un bimbo in ospedale, corrisponde il disagio di un intero nucleo familiare.
E per questo motivo, oltre a adoperarsi affinché le strutture sanitarie siano sempre più a misura dei piccoli degenti, l’associazione crede fortemente nell’importanza dell’impatto che le corsie di ospedale devono avere su di loro e il mondo affettivo rappresentato dai parenti: i centri medici possono e devono suscitare una reazione non traumatica, ma addirittura trasmettere qualcosa che si avvicini alla serenità.
fino al prossimo sette ottobre,si potrà contribuire alla raccolta fondi della fondazione,
inviando un messaggio di testo
Così facendo, si donerà 1 euro dal telefonino personale oppure 2 euro chiamando da telefono fisso.
Vedi qua....
Senza titolo 2030
non lasciamolo solo!
La Calabria onesta e pulita dei ragazzi, delle associazioni, dei movimenti, si sta mobilitando in difesa del Giudice Luigi De Magistris. Infatti, l'On. Mastella ha chiesto ieri al Consiglio Superiore della Magistratura un "trasferimento cautelare" per Luigi De Magistris, sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro.
De Magistris è, per intenderci, quel giudice che nelle sue inchieste sta indagando gli intrecci tra politica, malaffare e massonerie deviate in Calabria. Semmai dovessero trasferirlo, ovviamente, perderebbe la possibilità di portare a termine tutte queste inchieste, in una delle quali - l'inchiesta "Why Not" vi sono delle intercettazioni che riguardano lo stesso Mastella.
Senza titolo 2029
Quando un partito si dice “democratico”
A meno di 10 ore dalla chiusura delle liste per le primarie del Pd, il viceministro dell'Interno Marco Minniti resta l'unico candidato alla segreteria regionale calabrese
Senza titolo 2028
Voci di corridoio dicono che gli USA abbiano già un piano pronto per attaccare l’Iran. Sembra infatti che Ahmadinejad non abbia nessuna intenzione di arrestare lo sviluppo della bomba nucleare, che potrebbe quindi essere pronta nel 2011, secondo le stime israeliane.
Conoscendo Bush, credo che prima di lasciare la casa bianca farà di tutto per sferrare l’attacco.
Di certo la democrazia non imperversa in Iran: in questo filmato vedrete che fine fanno colore accusati di essere gay.
23.9.07
l'ennesima vergogna di Mastella
<<
Ancora una volta si sta ripetendo quell'assurda manipolazione che caratterizza l'intreccio tra politica e mafia (in mezzo ad un sporco giro di affari e potere)! Ancora una volta le persone oneste vengono lasciate sole, ma ora peggio! i "rappresentanti" della politica, invece che mettere le persone competenti (come il giudice De Magistris) nelle condizioni di poter operare, li ostacolano! La politica dovrebbe aprire possibilità, non chiuderle. E' questo il suo compito! Ricordo che "Ammazzatecitutti" aveva già denunciato gli errori di Mastella nell'amministrare una giustizia che non rende giustizia a chi opera contro la mafia (ho firmato anch'io quella petizione). In una democrazia un giudice rappresenta più onestamente i cittadini che non un deputato. Quindi la mobilitazione a Catanzaro è tanto vera quanto necessaria. Anche De Magistris ha bisogno di sentire l'appoggio dei calabresi!
Cari Aldo, Alessandro, Rosanna, Simone..., bisogna muoversi in fretta!E' una questione di tempo!(se la mobilitazione sarà venerdì 27 io non potò esserci sicuramente, ma se sarà il venerdì dopo cercherò di esserci assolutamente!). A presto >>
mi viene in mente questa canzone di baccini da Nomi e cognomi del 1992 prima che si " prostituisse " nei reality show dedicata Giulio andreotti ( cambia a distanza d'anni il nome ma non la sostanza del resto isa ci si può aspettare da un girovago della politica che dopo il crollo dela ex D c ondeggia da una parte all'altra e ne fa di cotte e di crude leggetevi gli articoli dell'unità e in particolare della rubrica Ulivood Party riportatati dal blog vivamarcotravaglio )
Giulio Andreotti
Giu',giu',giu'giu',giu-lio-o (5 volte)
Chi ha mangiato la torta?
Andreotti
Chi ha permesso il calo della borsa?
Andreotti
Ma lasciatelo stare, poverino
questo dargli addosso e' assurdo e cretino.
Chi ha sbagliato manovra?
Andreotti
Chi c'e' dietro la piovra?
Andreotti
Siamo tutti pieni di pregiudizi
convinti di pulir l'Italia da tutti i vizi.
Giulio ti salvero'u-uo u-uo
saro' il tuo don chisciotte eh eh
Giulio ti difendero' u-uo u-uo
sarai la mia mascotte eh eh
e come fece balilla che un giorno perse il controllo
le malelingue io lapidero'-o'-e io ti difendero'
Giu',giu',giu.giu,giu-li-o (4 volte )
Chi ha baciato cicciolina?
Andreotti
Chi non paga mai in tribuna?
Andreotti
Ma lasciatelo stare, poverino
questo dargli addosso e' tipico italiano
Chi incasina il partito?
Andreotti
Ma perche' non ho marito?
colpa di Andreotti
Siamo tutti pieni di pregiudizi
convinti di pulir l'Italia da tutti i vizi
Giulio ti salvero' u-uo u-uo
saro' il tuo don chisciotte eh eh
Giulio ti difendero' u-uo u-uo
sarai la mia mascotte
e come fece balilla che un giorno perse il controllo
le malelingue io lapidero'-o e
a mani nude
io ti, io ti,io ti,
Giu, giu, giu, giu', giu-li-o
Giu, giu. giu. giu, giu le mani
Giu',giu', giu', giu',giu-li-o
Giu', giu', giu', giu, giu-li-
infatti senttie qua travaglio da santoro giovedi scorso su Mastella
Ecco alcuni personaggi che sono stati toccati dalle inchieste del pm De Magistris:
Romano Prodi: indagato per abuso di ufficio. Secondo l'accusa, Prodi e i suoi collaboratori avrebbero avuto un ruolo nel "pilotaggio" dei fondi pubblici europei destinati all'Italia nel periodo 2004-2007.
Lorenza Cesa (Udc): indagato per truffa e associazione per delinquere nell'inchiesta denominata "Poseidone".
Pino Galati (Udc)
Giancarlo Pittelli (FI)
Elisabetta Spitz: la moglie di Follini
Clemente Mastella (che strano... ): intercettato mentre parla con una delle persone successivamente indagate dalla procura di Catanzaro, tale Antonio Saladino: imprenditore accusato di associazione per delinquere, truffa aggravata e violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete.
Giovambattista Papello: personaggio molto vicino all' ex ministro Gasparri (AN). Sarebbe implicato in un traffico di tangenti destinate alle segreterie nazionali dei partiti.
Fabio Schettini: ritenuto vicino all'ex ministro Frattini (FI). Anche lui indagato per tangenti.
Giuseppe Chiaravalloti: ex presidente della Regione Calabria.
Nicola Adamo: esponente di punta dei Ds calabresi. Si ipotizzano a suo carico i reati di truffa, abuso d'ufficio e associazione a delinquere.
Agazio Loiero: presidente della Regione Calabria, indagato in relazione a reati connessi al settore della sanità.
Giovanni Dima (An)
Paolo Poletti: capo di Stato maggiore della Guardia di Finanza.
Semmai dovessero trasferirlo, ovviamente, perderebbe la ossibilità di portare a termine tutte queste inchieste, in una delle quali - l'inchiesta "Why Not" - è coinvolto direttamente anche lo stesso Ministro Mastella, più volte intercettato telefonicamente assieme ad uno dei principali indagati.Eccco perchè la Cdl si è schierata con lui . E adesso trasferiteci tutti! Organizzeremo assieme ad altre associazioni ed ai movimenti calabresi una giornata di mobilitazione a Catanzaro, davanti al Tribunale per manifestare la nostra vicinanza al PM De Magistris, e speriamo che tutta la Calabria degli Onesti sia con noi in questa battaglia di Civiltà. Nelle prossime ore comunicheremo la data definitiva dell'iniziativa, che comunque salvo variazioni dovrebbe essere quella di venerdì 28 settembre prossimo.
PRIMO APPUNTAMENTO:
LUNEDI' 24 SETTEMBRE, ORE 16.30 PIAZZA MATTEOTTI A CATANZARO (DI FRONTE AL PALAZZO DI GIUSTIZIA): SIT-IN SPONTANEO DI SOLIDARIETA' AL DR. DE MAGISTRIS E RICOGNIZIONE ORGANIZZATIVA PER LE INIZIATIVE FUTURE.
per informazioni ed adesioni alle mobilitazioni e per aderire al Comitato spontaneo :
- via cellulare 333\8312583.,340\8988999.,339\4886216
- via email a perdemagistris@perlacalabria.it
Senza titolo 2027
Mi ero persino dimenticato di aver mandato il mio libro a quelli di LeggendoScrivendo per recensirlo... ma dopo qualche mese ecco che loro, che al contrario non si erano dimenticati, mi segnalano questa recensione. Forse la più attenta ed "esatta" che mi sia stata fatta finora.
TOPO ORESTE E LA GRANDE CITTA'
Pesce Nicola Editore, pagg. 68, Euro 12
http://www.toporeste.4000.it/
Rispettabile incursione di un autore esordiente nel difficile mondo della narrativa per ragazzi. Incursione in gran parte riuscita, è bene dirlo subito, perchè il libro presenta alcune caratteristiche basilari del genere. Innanzitutto, il protagonista è perfetto: Topo Oreste è piccolo, fragile, saggio, leale, disinteressato, ma vincente. In secondo luogo, il romanzo ha la giusta lunghezza e la giusta prevedibilità: sì, ho detto proprio prevedibilità che qui è un pregio perchè i piccoli lettori vogliono avere esattamente quello che si aspettano, fremono dall'impazienza di scoprire quello che già immaginano o addirittura già sanno.
Il giovane autore (classe 1975) tutto questo lo ha compreso, e ha lasciato ammirevolmente da parte tutti i miti degli esordienti, dedicandosi al suo obiettivo: narrare una fiaba a dei bambini.
E ci riesce: scrive una favola ben calibrata in cui entrano però i temi del nostro reale: la voglia di giustizia, l'emarginazione, la paura della diversità e il suo superamento. Sono convinta che chi la leggerà ai figli, lo farà volentieri. Magari in alcuni punti il linguaggio è un po' troppo complesso, ma è un difetto che - forte dell'esperienza accumulata negli oltre dieci anni in cui ho letto libri ai miei figli - definirei marginale.
Lilli Luini
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