18.8.17

miei considerazioni a caldo sull'artentato a barcellona e sulle speculazioni politiche

Il terrporismo attuale     rispetto a quello  dei secoli  XIX e XX  Come giustamente dice il mio contatto fb

Roberto Bertu Cao2 ore faDecimomannuIl terrorismo non ha ideali, tantomeno religioni. Un uomo bianco con la croce e incappucciato che vorrebbe un mondo senza altre etnie è uguale a coloro che uccidono in nome di dio. Poi ci sono gli sciacalli che difendono o accusano gli uni e gli altri.

ed  i proprio  fra  gli sciacalli  (  sono responsabile  di quello che  scrivo  mi denunci pure   se lo ritiene  oportuno   ,ma  persona  che  strumentalizzano    tali  fatti o offendono  gratuitamente   credendondo  di fare satira  e  di fare  ridere  


da  https://www.facebook.com/SapiensUCSD )    ci  mettono  giornalisti     , politici o   gente  comune  che  hanno mandato    il cervello all'ammasso  e    si beve tutto quello   che  viene dalla  propaganda    e  non si fa  più un opinione  propria  e ragiona     cosi   : <<(...)   Mio fratello ha rinunciato   ad avere un'opinione,mio fratello ha rinunciato in cambio di un padrone che sceglie al suo posto e che non può sbagliare  perché ormai nessuno lo riesce a iudicare  (  ...   continua  qui o  qui  )


 hai ragione  Tina  Galante 
  concludo  due    mie  riflessioni  la  prima  
Li hanno finanziati ed armati per proteggere i loro interessi industriali ed economici adesso ne paghiamo le conseguenze .
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Giuseppe Scano A chi ha messo lo smile sorridente dico che C'è poco da ridere purtroppo .

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1
2 h


la seconda questo discussione   avvenu,ta per  aver  postato il  video  immediato   all'attentato       ricevuto  via  wzp     a  voi deciderlo se  cercavelo o vederlo    

le prime immagini dell'attentato a Barcellona sono crude , quindi astenersi dalla visualizzazione persone sensibili L'unico commento che mi sento dki fare a caldo è questo : Ecco il fondamentalismo appoggiato e tollerato da i governi europei e che ora gli si rivolge contro





Questo video potrebbe mostrare contenuti grafici violenti o sangue



Commenti
Roberto Facchini la smetti di condividere questa merda porcatroia

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Giuseppe Scano Roberto Facchini non sapevo che mostrare le immagini dell'attentato fosse merda

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2
5 hModificato
Gestire
Roberto Facchini spiegami il senso di condividere un video di morti girato da uno sciacallo che gira tra i morti e che vende il video alla testata che offre di più

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Roberto Facchini c'è su tutte le testate, che cazzo 
condividi e ancor di più che cazzo c'é da vedere in questi video porca puttana che atteggiamento da ignoranti

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Rox Galleri Ignorante è chi vuole ignorare....

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110 h
Maria Immacolata Concu Giuseppe ha pubblicato un video che può anche non essere visualizzato, quindi non capisco perchè questo atteggiamento così aggressivo e sgradevole. Se non vuoi vederlo, puoi non vederlo.

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7
12 h
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Roberto Facchini non vi basta che ci sia su tutte le testate? che stronzata è condividere un video di cadaveri? ma vi siete bevuti il cervello?

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Giuseppe Scano Degustibus

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1
12 h
Gestire
Roberto Facchini ma vai affanculo tu e tutti i coglioni che fanno queste cose

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12 h
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Maria Immacolata Concu Mi sa che il cervello se lo è bevuto lei.

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2
12 h
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Roberto Facchini roba da sciacalli

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Rox Galleri Realtà...terribile Realtà!

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Rox Galleri Giuseppe Scano ....non mi sento per ora di guardare il video e ti ringrazio per aver scelto di renderlo fruibile o meno a chi si sente di guardarlo! Per il resto vorrei ricordare che scelleratezze legalizzate altrettanto impressionanti accadono tutti i giorni in tutto il terzo mondo....grazie anche a chi si gira dall'altra parte!

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10 hModificato
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Giuseppe Scano Il primo ė giusto . il secondo no . perché non sta bene mettere sullo stesso piani che le fa e chi li denuncia diffondendo le loro atrocità . sarebbe come paragonare la merda con la cioccolata

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1
6 h
Gestire
Eugenio Bisbabbo Crispo A coloro che si indignano x la crudezza delle immagini, ricordo che questa è la normalità nei teatri di guerra. Teatri in cui spesso noi occidentali facciamo affari a man bassa o che noi stessi provochiamo. 
Abbiamo dimenticato gli orrori della guerra,
...Altro...

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4 h
Roberto Facchini condividere foto e video delle stragi terroristiche significa continuare a seminare terrore e fare il gioco di quelle merde.

ci arrivate cosi o no?

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Giuseppe Scano mi spiace caro cugino ma la penso come Eugenio Bisbabbo Crispo e Rox Galleri

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Tommaso Spartaco Infatti da qualche parte ho letto, che invece di andare ad aiutare i feriti, la maggior parte facevano filmati.
"La gente scatta foto e gira video invece di aiutare i feriti dell'attentato di Barcellona"
La polemica, a ogni modo, non è stata cosa solo 
spagnola, tanto che anche nella versione italiana della piattaforma di San Francisco in molti hanno lanciato messaggi chiedendo agli altri utenti di non condividere e diffondere le immagini di chi lottava tra la vita e la morte su La Rambla.

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Niccolò Zancan @NiccoloZancan
La cosa più importante. Nessun video. Niente foto strazianti. Avere rispetto delle vittime. Non fare il gioco dei terroristi. #Barcellona
20:01 - 17 ago 2017
11 11 risposte 78 78 Retweet 179 179 Mi piace
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"Avere rispetto delle vittime. Non fare il gioco dei terroristi" scrive infatti un utente, chiedendo di non retwittare post con scatti o filmati di chi giace a terra al centro della città. "Invece è un bene che tutti vedano! Che tutti sappiano!" gli controbatte un uomo, dimostrando che il dibattito sul potere emulativo di immagini scioccanti e sulla contrapposta necessità di testimoniare è ancora vivissimo.

qui il resto dela discussione  a  voi  decidere  se  sono sciacallo o meno    reo solo  d'aver  voluto documentare  l'orrore   creato   da  fanatici 


fa più notizia l'attentato di barcellona che quello . di due giorni fa, proprio a Ferragosto, altrettanto sanguinoso a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso

leggi anche
  riporto   dalla  nostra  appendice  facebook    ( https://www.facebook.com/compagnidistrada/  )  quyesto post  di Daniela Tuscano


L'immagine può contenere: cielo e sMS
Siamo qui. Solidali con Barcellona e Cambrils, in apprensione per amici, parenti o semplici turisti che trascorrevano un periodo di riposo.                                 Fra le mie conoscenze, grazie a Dio, nessuna vittima o ferito. 
Detesto gli assassini.               E proprio per questo rammento che due giorni fa, proprio a Ferragosto, c'è stato un attentato altrettanto sanguinoso aDove si trova il Burkina ? Sul pianeta Terra; ormai siamo piccoli e vicini, e i terroristi non guardano la nazionalità dei loro bersagli. Per questi morti non una parola dai Tg, alcuni quotidiani non vi hanno dedicato nemmeno un trafiletto interno. Tu, ragazzo o donna che leggi, l'avresti forse ignorato se non fossi transitato da questa pagina.. 

Si è europei (non della Ue, che non c'entra niente) quando ci si sente cittadini di ogni paese. Uniti alle culture di cui assaporare i germi migliori. Siamo europei - e non della Ue - quando siamo il mondo. Siamo le cattedrali, il Rinascimento, l'Illuminismo, Bisanzio e i NormannI, la Grecia e gli Arabi, gli Etruschi e il giudaismo, il Nord e il Mediterraneo. Da europea sto con la Spagna, col mio continente e i suoi principi, e con ognuno che lotti per la giustizia. Ogni uomo e donna innocente è il mio prossimo.

13.8.17

un ottimo film poco diffuso sul mercato nonostante e in tv i riconoscimenti L'Arte della Felicità, un film d'animazione di Alessandro Rak

cercando di rispondere  al dubblio amletico espresso in un mio stato   di fb


Essere noi a cercare la strada o la strada o cercare noi !? Con questo dubbio amletico vi auguro la buonanotte. A domani la risposta . [....] .

ho  trovato questa  canzone



  che è presente nella colonna sonora de "L'arte della felicità" un film d'animazione italiano dell'anno scorso, praticamente e immeritatamente,  come confermo d nella  righe  successive    , passato sotto silenzio. Una soundtrack eccezionale, dal primo all'ultimo brano. Non ho  fatto in tempo  a  rispondere  a tale dubbio   che incuriositò     da questa recensione





Risultati immagini per l'arte della felicità  mi metto alla ricerca del  film   e    guardarlo  , dicendomi guardiamone  qualche  secondo  va  , poi  facciamo  il post  .  Invece  mi  ha  stregato  e  preso   . Un  film tanìlemte  bello e profondo  che mi  ha fatto deviare  l'argomento  del  post odierno  .
Ma  tranquilli\e  lo riprenderò   prima o poi .  Per il momento  beccatevi  la  recensione  
All'inizio  può sembrare strano  visto    che  i primi  due  minuti  parlano le immagini . Veramente  bello , mi fa  ritornare alla mente  il cielo sopra berlino  (  url  ) . Un film caustico  ,  sarcasdtico  , poetico  . Ottima la scelta  dell'animazione  , rende benissimo  le scene oniriche     e   del passato    \  dei  flashback .  Quello     che mi ci voleva  per  riprendermi e tirarmi su dopo  la recente  scomparsa  (   quasi due  mesi fa  )    di un'amico  di  una   vita  \  quasi  30  anni  conoscenza  e  di frequentazione . Ma  soprattutto   mi prepoara  ad affrontarte con serenità senza  ritornare  nel  passato il 30 annale   della morte  di mio nonno paterno  punto di riferimento dela mia  infanzia  e  non  . La  felicità  è  aèppunti   cme mostra  il film unn atre  e la  si  puà  trovare  ovunque  sia nele piccole cose 
sia  in quello  che  non si ha  

Mi sembra  di  ritrovare i racconti   e gli scritti   non solo il cartaceo  ma anche  il  blog e    paginafb psico traxi dell'amica   Sofia  Corben da me  intervistata    ( per  queste pagine )
Cosi  come  la morte   è anche  rinascita   come  sembra   testimoniare  la scena   del film   in  cui  un giorno, mentre sta trasportando la cantante, il Vesuvio inizia ad eruttare, e Sergio si salva grazie ad un'apparizione di Alfredo, che gli consiglia una scorciatoia.Dopo la fuga si ritrova in mezzo ad una foresta, dove trova un tempio, e un pianoforte, che inizia a suonare.Ma era solo un sogno. Sogno che gli permetterà di dare una svolta alla sua vita e trovare quella pace interiore che generalmente si trova con la morte sia fisica che spirituale . Concludo con questo dialogo preso dal film , un'altro dei punti centrali del film 
Venite qui, a confidarmi le cose che sono importanti per voi, a raccontarmi le vostre storie, i vostri drammi e poi ve ne andate. E allora io dico, ma che cazzo siete? Anime dannate, fantasmi! E per chi mi avete preso? Per il vostro specchio, per il prete!Vi siete chiesti chi cazzo sono io? Ditemi, cosa me ne frega a me delle vostre storie, se poi ognuno se ne va per i cazzi suoi? Che cazzo mi venite a raccontare gli affaracci vostri, se poi mi dovete lasciare solo in questo cesso di taxi a girare a vuoto per cent'anni?Vaffanculo a quelli che si sfogano con me e poi di me non gliene frega un cazzo! Vaffanculo a tutti quelli che si curano solo del loro fottutissimo orticello e poi mi vengono a fare discorsi sull'umanità malata. Voi siete l'umanità malata!Pisciate tutti i giorni nel vostro cesso di casa, solo per marcare il territorio e vi lamentate di quello che la gente, lo Stato, il mondo non vi dà. Mettete la vostra famiglia sopra ogni cosa, come se fosse davvero un valore, la famigghia! La corruzione e le raccomandazioni non vi stanno bene, ma se si tratta dei vostri figli però eh? Sareste disposti pure a farmi un buco in fronte.Ci sputo sui vostri figli che vi destano tanta preoccupazione; perché cresceranno più brutti di voi, grazie a voi!Vaffanculo a chi mi guarda come se fossi solo un pupazzo, un manichino, un cartone animato senza cercarmi, senza capire che dietro questa maschera c'è sempre e comunque un uomo con qualcosa da dire, qualcosa nell'anima.

 e   con     un fncl     consigliandolo  a  chi  mi dice : <<    ancora leggi i  fumetti e  guardi  i cartoni animati  >> .

11.8.17

legge del contrappasso ..... aggiornamenti sul caso della nave nera' anti-migranti degli estremisti di destra: soccorsa da una Ong : rifiuta l'aiuto

http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2017/08/legge-del-contrappasso-vai-nboicottare.html

In avaria la 'nave nera' anti-migranti degli estremisti di destra: soccorsa da una Ong rifiuta l'aiuto
La nave degli estremisti di destra C-Star


Un portavoce degli attivisti C-star ha detto che non si trovano in condizioni di emergenza e che la nave ha semplicemente spento i motori per risolvere un problema tecnico. Quadruplicati arrivi migranti in Spagna. I dati forniti dall'Oim rilevano che via mare sono arrivate più di ottomila persone.




ROMA - La 'nave nera' contraria ai soccorsi resta in avaria ma rifiuta l'aiuto della nave umanitaria che si era avvicinata. La tedesca Sea Eye è stata chiamata dalla guardia costiera di Roma per dare soccorso alla C-star, la nave anti Ong noleggiata dalla Defend Europe che da alcuni giorni incrocia davanti alle coste libiche con l'intento di disturbare l'azione delle imbarcazioni che prestano soccorso ai migranti. Questa mattina la C-star era stata costretta a fermare il motore e stava andando alla deriva ma quando la nave umanitaria tedesca è arrivata in aiuto via radio ha rifiutato il soccorso. Succede anche questo, nel Mediterraneo. Un portavoce degli attivisti C-star ha detto che non si trovano in condizioni di emergenza e che la nave ha semplicemente spento i motori per risolvere un problema tecnico.
Su facebook il presidente dell'ong tedesca Sea-Eye, Michael Buschheuer, ha detto di essere stato informato delle difficoltà di "una nave nazista", sottolineando che aiutare persone in difficoltà in mare è un dovere, "indipendentemente dalla loro origine, colore della pelle, religione o idee". La Sea-Eye è stata quindi dirottata verso la C-star, ma una volta creato un contatto radio, l'equipaggio ha rifiutato ogni aiuto.
Il viaggio della C-star è stato, sin dall'inizio, abbastanza tribolato. Dopo il fermo per 48 ore dal comandante a Cipro, la nave non è mai riuscita ad attraccare in nessun porto, nè in Grecia, nè in Italia nè in Tunisia a causa delle annunciate manifestazioni di protesta contro la missione dell'equipaggio di estrema destra che è stato costretto proprio ieri a ricevere rifornimenti al largo dell'isola di Sfax. Oggi evidentemente un problema deve aver spinto la centrale di soccorso di Roma a chiedere ai tedeschi di Sea eye di recarsi in soccorso.
• MOBILITAZIONE CONTRO LA 'NAVE NERA'
Nei giorni scorsi era montata la mobilitazione contro la C-Star, la cosiddetta 'nave nera': "Facciamo appello a tutti gli attori della società civile, a tutti i responsabili, a tutti i marittimi, i guardacoste, a tutti i portuali, a tutte le parti interessate in Tunisia, Algeria, Libia ed Egitto, affinché si oppongano all'arrivo della nave C-Star in uno dei nostri porti, a impedire che entri nelle nostre acque territoriali e a rifiutarsi di trattare o comunicare con il suo equipaggio", aveva denunciato in un comunicato il neonato "Collettivo contro la C-Star in Tunisia".
DEFEND EUROPE, i GRUPPI DI ESTREMA DESTRA ANTI ONG
Il Collettivo segue gli spostamenti della nave. "Riportare i migranti verso le coste libiche dove già molti di loro sono detenuti in condizioni disumane e ostacolare le attività delle Ong e le operazioni di soccorso, mettendo così a grave rischio chi si mette in viaggio e, naturalmente, assicurarsi una chiassosa campagna di comunicazione". Questi gli obiettivi di queste organizzazioni fasciste si legge ancora nel comunicato.
"Rigiriamo contro di loro - concludeva il comunicato del Collettivo - lo slogan dell'operazione Defend Europe: che se ne tornino a casa, qui non sono i benvenuti! In Egitto, in Grecia e anche in Sicilia, gruppi di cittadini/e antirazzisti/e hanno già debellato i tentativi d'approdo della C-Star e ridicolizzato la sua propaganda. Si stanno avvicinando alle coste tunisine, allora facciamo la stessa cosa qui! Defend Europe - go home!"

legge del contrappasso vai a .boicottare le ong che salvano i migranti e poi lanci un SOS perchè sei in avaria e ti soccorrono loro

Ricordate la legge del contrappasso? La nave fascista C-Star, in mare per fermare i salvataggi dei migranti da parte delle Ong, è in panne. Il centro di coordinamento della Guardia Costiera manda la nave di una Ong tedesca Sea-Eye ad aiutarli

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La prof entra in ruolo a 67 anni: «Lascio il posto a un giovane» Aveva iniziato a insegnare nel 1975: una vita da precaria alle medie, ma ora rinuncia e ad aprile andrà in pensione: «Una situazione assurda, regna il caos»


colonna  sonora   ho preferito dare spazio anzichè alle classiche  canzoni    a  qiuelle  di  auitori  non famosi    e    ai margini dela  disocgrafia 


Il Laureato (la canzone del precario) - Salvatore Viola
MARCO DI CESIDIO - UNA VITA DA PRECARIO (cover UNA VITA DA MEDIANO - LUCIANO LIGABUE)
"LA CANZONE DEL LAUREATO" - LUCA BASSANESE CON IL CORO DELLE MONDINE DI BENTIVOGLIO
Una vita da precario! Paolo Morelli


leggi anche



dopo la storia ( vedere url sopra ) di Bernarda Di Miceli che ottiene il contratto di assunzione a tempo indetterminato sulla soglia dei 70 anni ecco  una  altra storia  , quella  di  Elena Stefinlongo,  ma  conclusasi  in modo  differente    per  il gesto di generosità  verso  i colleghi più giovani   .  Infatti     : <<   Alla soglia dei 67 anni scorrono le graduatorie e finalmente la convocano per assegnarle un posto di ruolo come insegnante di sostegno alla scuola media. Ma con la pensione ormai alle porte, in arrivo dal prossimo anno, ad aprile, alla proposta del Miur lei ha risposto: «No grazie. Lascio il posto fisso a una collega più giovane». >> 


La prof entra in ruolo a 67 anni: «Lascio il posto a un giovane»

Aveva iniziato a insegnare nel 1975: una vita da precaria alle medie, ma ora rinuncia e ad aprile andrà in pensione: «Una situazione assurda, regna il caos»


La docente Elena Stefinlongo

TREVISO. Alla soglia dei 67 anni scorrono le graduatorie e finalmente la convocano per assegnarle un posto di ruolo come insegnante di sostegno alla scuola media. Ma con la pensione ormai alle porte, in arrivo dal prossimo anno, ad aprile, alla proposta del Miur lei ha risposto: «No grazie. Lascio il posto fisso a una collega più giovane».
C’è chi dice no. A un contratto a tempo indeterminato nella scuola pubblica che può permettersi il lusso... di far capolino a una manciata di mesi dalla pensione. Protagonista della kafkiana vicenda una professoressa trevigiana di Conegliano, Elena Stefinlongo, una laurea in Lettere, per anni maestra in servizio alla scuola primaria e dal 2007 in cattedra come insegnante di sostegno alla scuola media. Sempre da precaria con contratti a tempo determinato. Sabato scorso, nel giorno della sua convocazione per le nomine in ruolo, “benedette” dal provveditore Barbara Sardella, ha fatto però marcia indietro.
Dando ascolto a quello che le ha suggerito il buonsenso prima di accettare il compromesso uscito dal labirinto della burocrazia della scuola pubblica italiana: «Il posto di ruolo a sette mesi dalla pensione? Sarebbe stato l’assurdo degli assurdi», dice la professoressa trevigiana che ha scelto di restare precaria fino al suo ultimo giorno di lavoro, «A settembre di quest’anno avrò compiuto 67 anni. E in aprile andrò in pensione per limiti di età. Certo, se avessi avuto almeno dieci anni di lavoro davanti a me avrei colto al volo l’occasione del posto di ruolo. Ma così, come stanno le cose, non avrebbe avuto senso. Non ci sarebbe stato nessun vantaggio economico. Perché il ruolo non è retroattivo. In più, dopo il danno, la beffa. Mi aspettava pure l’anno di prova, d’obbligo per tutti gli insegnanti che entrano in ruolo. Fatti due conti, mi son detta: è meglio lasciare la cattedra a qualcun altro più giovane».
Detto fatto. Poco importa se nella sua carriera tutta dedicata alla scuola pubblica la professoressa Stefinlongo ha visto scorrere un bel po’ di riforme. Ha iniziato a insegnare alle elementari nel 1975 quando a capo del ministero dell’Istruzione c’era il ministro Franco Maria Malfatti. E il prossimo aprile, con la pensione, si prepara a salutare la scuola dell’attuale ministra Valeria Fedeli. Lascia la scuola ancora da precaria, per scelta, con due figlie di 38 e 31 anni e due nipotini: «Avevo iniziato a lavorare nella scuola elementare un anno prima della laurea, nel 75», racconta la professoressa, «Ho continuato a insegnare fino al 95. Poi visto che non esisteva la possibilità di chiedere un part-time ho dovuto dare le dimissioni. Per riprendere poi a lavorare nella scuola ancora una volta da precaria di nuovo nel 2005. Per iniziare a insegnare alle medie nel 2007».
Nell’ultimo anno di scuola la professoressa ha insegnato alla Nostra Famiglia di Conegliano. A settembre si prepara a ricevere l’ultimo contratto a tempo determinato, in un istituto a scelta. Ma già sente essere arrivato il tempo del bilancio di una vita di lavoro, sempre in servizio per la scuola: «Mi sento di dire che nella scuola non è cambiato nulla. Il caos c’era prima ed è rimasto ancora oggi. Eppure di riforme della scuola ne ho viste passare davvero tante», conclude la professoressa.
Il caso della docente trevigiana decisa a concludere la sua carriera professionale da precaria non ha lasciato indifferente il
mondo dei sindacati della scuola della Marca: «La scuola pubblica funziona ancora grazie alla buona volontà di tanti docenti», puntualizza Pino Morgante della Uil, «che pur senza nessuna certezza lavorativa continuano a svolgere con impegno e professionalità il loro mestiere».


Quando il make-up diventa uno strumento di empowerment femminile, la storia di Beatrice Gherardini

  credevo che il  trucco cioè il make  up femminile  (  ovviamente  non  sto  vietando  niente  ogno donna   è libera  di  fare  quello che ...