25.6.08

Milano Teatro di Razzismo











Milano, 20 giugno 2008. La città di Milano è ancora teatro di una vile, brutale spedizione punitiva nei confronti di un cittadino romeno di etnia Rom, effettuata questa volta da agenti di polizia in divisa. Dopo l'aggressione avvenuta la mattina del 17 giugno nei confronti di Rebecca Covaciu - la bambina che si è aggiudicata il Premio Unicef 2008 per le sue doti artistiche - e dei suoi familiari,ieri sera, 19 giugno 2008, un altro pestaggio, ancora più violento e inquietante, ha colpito il papà di lei, Stelian Covaciu, missionario della Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale. In seguito al primo,drammatico episodio di matrice razzista il Gruppo Every One aveva lanciato un allarme internazionale, coinvolgendo i media nonché numerose personalità della cultura e della politica.
Contemporaneamente i deputati radicali - Pd depositavano un'interrogazione urgente al Ministro degli Interni. Immediatamente dopo la nuova aggressione, Gina Covaciu, moglie di Stelian, chiamava ancora Roberto Malini del Gruppo EveryOne che, insieme a una responsabile dell'associazione milanese Naga, allertava un'ambulanza e le forze della polizia di stato, che accorrevano sul luogo dell'agguato e conducevano l'uomo, pieno di contusioni e traumi interni, sofferente e in stato confusionale, presso l'ospedale San Paolo, dove veniva sottoposto ad esami e ricoverato. E' tuttora in prognosi riservata. Dopo aver allertato il Partito Radicale, che raccoglieva i particolari dell'avvenimento per agire a tutela delle vittime sul piano politico, il Gruppo EveryOne contattava la questura centrale per assicurarsi che le autorità formalizzassero la denuncia di aggressione ed effettuassero indagini scrupolose. "Quando Gina ci ha chiamato," riferiscono i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, "era talmente agitata e disperata che faticava ad articolare discorsi comprensibili. Vicino a lei, Stelian si lamentava, pronunciando parole sconnesse. Quando la donna si è calmata, ci ha raccontato i particolari dell'agguato. Gli stessi energumeni che avevano picchiato, insultato e minacciato i Covaciu si trovavano ancora davanti a loro. Stavolta però erano scesi da un'auto della polizia, in divisa e armati di manganelli. Dopo la prima aggressione, la piccola Rebecca, che è una ragazzina molto intelligente e intuitiva, ci aveva già detto che gli aguzzini della sua famiglia indossavano guanti simili a quelli che indossano i
poliziotti. Sospettavamo che avesse ragione, anche perché un numerocrescente di Rom ci segnala di questi tempi un comportamento violento o intimidatorio da parte delle forze dell'ordine, ma speravamo di sbagliarci. L'ipotesi più grave, invece, è stata confermata dai fattie gli agenti razzisti hanno colpito ancora". Questa volta, però, la violenza degli uomini in divisa si è concentrata su Stelian. La loro azione brutale si svolgeva in piazza Tirana, nei pressi della Stazione San Cristoforo, dove la famiglia vive all'interno di un
riparo di emergenza, fatto di teli e cartone. "Gli agenti si sono avvicinati all'uomo," proseguono i leader Every One, "e l'hanno apostrofato con un tono minaccioso: 'Ci riconosci? Hai fatto un
errore a parlare con i giornalisti, un errore che non devi ripetere' Quindi hanno cominciato a picchiarlo con cieca violenza, sia con ipugni che con i manganelli, riducendolo in condizioni penose. Quindi,mentre Stelian era a terra, l'hanno insultato e minacciato: 'Non raccontarlo a nessuno o per te saranno guai ancora maggiori'. Quando
i due picchiatori si sono allontanati, Gina, i figli e alcuni concittadini di Stelian l'hanno soccorso. Lui si lamentava ed era in evidente stato di shock". Intanto un'attivista sopraggiungeva sul posto e raccoglieva numerose testimonianze da parte dei Rom che vivono nei dintorni della stazione di San Cristoforo, che confermavano le parole di Gina Covaciu ovvero che due poliziotti in divisa, scesi da un'auto della polizia, erano gli autori del violentopestaggio. "E' necessario che si ponga fine a questa persecuzione, concludono gli attivisti, "perché il diffondersi dell'odio razziale di cui sono latori politici e numerosi media, ha scatenato unasequenza impressionante di atti di violenza nei confronti dei cittadini Rom. Sappiamo che le forze dell'ordine sono formate per la maggior parte da agenti che operano seguendo il codice etico europeo.


Ci appelliamo anche a loro affinché i razzisti e i violenti sianoisolati e perseguiti, mentre le famiglie Rom, che rappresentano la parte più vulnerabile della società, siano protette. La violenza contro i Rom e le intimidazioni nei confronti degli attivisti che si battono per i diritti dei 'nomadi' crescono, in Italia, ogni giorno che passa. Famiglie intere vengono braccate fin sotto i ponti, nelle case abbandonate, nei parchi. Forze dell'ordine, sindaci e assessori\sceriffi, squadristi e giustizieri hanno scatenato una cacciaall'uomo tanto feroce quanto irrazionale. I Rom vengono costretti a fuggire da un luogo all'altro, privati di qualsiasi forma di sostentamento - dall'elemosina ai servizi di strada - ridotti afuggiaschi disperati, affamati, malati, senza alcun diritto. Nedo
Fiano, Piero Terracina, Goffredo Bezzechi, Tamara Deuel, MirjamPinkhof, tutti sopravvissuti all'Olocausto, avvertono conpreoccupazione i cittadini europei affinché non cedano alle seduzioni del razzismo e paragonano la persecuzione dei Rom agli anni della Shoah, gli sgomberi e le spedizioni punitive ai pogrom. Rebecca, lafiglia 12enne, di Stelian, è un grande talento, che l'Unicef ha premiato proprio nel 2008, ma che l'Italia punisce ogni giorno con ilveleno dell'emarginazione, della povertà, dell'odio e della violenza.Un Paese che si rende colpevole di una simile ingiustizia, un paese che accetta tanta violenza, tanta crudeltà verso un intero popolo èun paese imbarbarito, è un Paese che ha perso la strada dei Diritti Umani ed è vicino a una crisi dei valori tanto grave da essere paragonata all'Italia delle leggi razziali, dei manganelli, dellecamicie nere e dei treni per Auschwitz".


 





Siti consigliati:




www.lasvolta. org
www.brahmaweb.net


www.pumilano.it

Madre di Luce: Luoghi d'amore materno tra il Sacro e l'Umano

C'è il nuovo E-book scaricabile gratis: 




http://www.praticomondo.net/download/downloadpage.htm


E' una produzione di Praticomondo realizzata dal geniale team guidato da Pratico in persona e realizzato da Vinnie Commedia ai quali vanno la mia viva riconoscenza e la personale soddisfazione.  Un progetto multimediale gradevolissimo al quale ho contribuito con le mie opere.



Si tratta di un flip book dei miei quadri, scelti e stupendamente commentati dalle poesie di Maria Serena Peterlin che ad essi si è ispirata.


Il flip book si chiama MADRE DI LUCE ed ha come argomento la maternità. Maria Serena dedica la sua fatica alle donne nelle quali la maternità si è già espressa o si esprimerà in tutte le forme che loro desiderano per sè e i loro cuccioli.


L'accesso è semplicissimo, basta cliccare sull'indicazione "clicca qui":  buona visione e grazie per la vostra attenzione.


Lucia







Lucia Merli - Ragazza con aquilone

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Il farnetico cowboy sprona il suo cavallo ferroso

nella prateria tra Milano e Modena.

Disprezza, com’è giusto, gli indiani, tutti

ma anche marocchini e rumeni.

Lui ha la stoffa del dominatore.

Almeno per i prossimi quindici anni.

Ciò che ancora non può immaginare adesso

nel pieno del suo vigore padano

è da dove verrà la badante

che lo porterà alla fossa.


Senza titolo 639

  QUESTO ERA UN CESTINO PER ASILO DEGLI ANNI 60 !  VE LO RICORDATE ?  :-)


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Di chi?





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FAR FINTA CHE TUTTO SCORRA
COME ACQUA DI RUSCELLO
ATTESA
ATTESA
DI CHI ?
FORSE COSA VERAMENTE ASPETTI. NON TROVO RISOLUZIONE.
IMMENSA LA VITA
COME COROLLE DI FIORI
CADONO LENTE
DOLCEMENTE MUORE !



Senza titolo 638

  QUESTA E' UNA VECCHIA SCATOLA DI LATTA DELLE PASTIGLIE VALDA !  L'AVETE MAI VISTA ?  :-)


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24.6.08

Help!

Per chi volesse, gentilmente può dare una mano ad una persona validissima nella riuscita di questo concorso. Votatela onestamente valutando anche gli altri progetti...ammicco ammicco  ;-P

Nobel per la Pace a INGRID BETANCOURT








Nobel per la Pace


acollection_foto



http://petizioni.liberacittadinanza.it/petizione_betancourt



Amici blogger e non se condividete la proposta del Nobel per la Pace a Ingrid firmate e aiutateci a pubblicizzare l’iniziativa di liberacittadinanza.Ingrid e gli altri prigionieri hanno bisogno anche di NOI. I nostri blog per la LIBERTA' di Ingrid e degli altri prigionieri .


PASSAPAROLA




«Chi vive “in trincea” da una vita, può comprendere meglio di chiunque altro il sacrificio di una donna di pace come è Ingrid Betancourt. Da donna, da israeliana che crede nella forza del dialogo, aderisco con entusiasmo all’iniziativa lanciata da l’Unità per l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace a Ingrid Betancourt». A farlo è Yael Dayan, scrittrice, più volte parlamentare laburista, paladina dei diritti delle donne israeliane, figlia dell’eroe della Guerra dei Sei Giorni, il generale Moshe Dayan.



 Un Nobel per la Pace a Ingrid Betancourt visto da Israele.


«Ingrid Betancourt è una donna che non si è chiesta mai se le cose in cui credeva incontravano il consenso delle élite al potere in Colombia o se potevano essere gradite dai narcoguerriglieri. Ingrid non ha sposato lo stato di cose esistenti nel suo Paese magari facendo valere la sua posizione sociale. È andata controcorrente, come spesso controcorrente sono andati e continuano ad andare qui nel mio Paese, Israele, coloro che si oppongono alla logica del più forte, che rifiutano di piegarsi al ricatto di chi crede possibile raggiungere la pace attraverso l’annientamento del nemico. Per questo io come tanti altri in Israele saremmo felici se il Nobel per la Pace fosse assegnato a Ingrid Betancourt».


 


Ingrid Betancourt, e come lei Aung San Suu Kyi: le donne assurgono a simbolo di grandi battaglie di libertà.


«È un fattore di speranza, perché un mondo nuovo, con meno oppressione e ingiustizia, non può che essere coniugato al femminile. Le donne sono portate a costruire laddove gli uomini alimentano i loro impulsi distruttivi; le donne sanno cosa significhi dare alla vita un essere umano e per questo, io credo, hanno più a conto la vita umana. Le donne combattono ma difficilmente odiano. E sanno trasformare il loro dolore in energia attiva. Lo vedo qui in Israele: penso alle associazioni di donne che hanno perso i loro figli nella guerra in Libano o in attentati terroristici: ho conosciuto molte di loro, ho scritto di loro, e ciò che più mi ha colpito è stata la loro capacità di trasformare una indicibile sofferenza, un dolore immenso, quale è la perdita di un figlio, in un’azione costruttiva, in un fare positivo. Ecco: il dolore che si fa energia di cambiamento. Questa considerazione mi riporta a Ingrid Betancourt, alle lettere da lei scritte dalla sua prigionia».


 


Cosa raccontano quelle lettere?


«Raccontano di una donna stremata nel fisico ma non piegata nel morale; parlano di una donna lucida, consapevole, che consegna alla scrittura non solo la sua tenace volontà di resistere ma anche la sua visione del mondo, la convinzione di essersi battuta per una causa giusta. Ingrid non fa abiure, non implora pietà. La prigionia non l’ha ridotta a schiava. I suoi carcerieri non sono riusciti a imprigionare la sua mente. Sì, Ingrid è nel suo essere più profondo ancora una donna libera».


 


Visto dalla comunità internazionale, che valenza politica potrebbe avere il Nobel alla Betancourt?


«Significherebbe assumere la liberazione di Ingrid come impegno esplicito della comunità internazionale, come un fatto politico, per l’appunto, e non solo come un gesto umanitario».


 


Lei ha parlato del coraggio delle donne israeliane. E quelle palestinesi?


«So di tante madri palestinesi che hanno alzato la loro voce per dire “no” all’uso dei propri figli come “shahid”, terroristi suicidi, ribellandosi così ad una cultura, oltre che ad una pratica, di morte. Conosco giovani donne palestinesi colte, sensibili, impegnate nel dialogo, che anche nell’inferno dei campi profughi, anche nei giorni più duri dello scontro tra l’esercito israeliano e le fazioni dell’Intifada, hanno continuato a costruire il futuro, ad esempio insegnando ai bambini, o mandando avanti con grande dignità la famiglia. Queste donne che non si rassegnano al peggio rappresentano una ricchezza della società palestinese e una speranza di pace per Israele».


 


Di pacificazione parla e per la pacificazione si è battuta Ingrid Betancourt.


«Sento Ingrid vicina anche per l’idea di pace che ha ispirato la sua azione. Quella di Ingrid non è una pace generica, utopica. Ingrid coniuga pace con giustizia sociale, pace con democrazia, pace con rispetto dei diritti umani e civili, pace con lotta alla corruzione e alla falsa rivoluzione imposta dai narcoguerriglieri. È una pace impegnativa, scomoda, quella che Ingrid propugna. Ed è per questo che è sempre stata invisa ai corrotti del suo Paese e alla falsa alternativa di chi con Ingrid tiene in ostaggio un intero popolo».


 


Una speranza?


«Di poter festeggiare il Nobel con Ingrid libera, e magari farlo qui, in Israele, per raccontare che in questo mondo a tinte fosche si possono vivere e raccontare anche storie a lieto fine».


 


Umberto De Giovannangeli da lUnità del 23 giugno 2008


i bei sogni finisco o all'alba

Violenza donne: senatrici Pd, salva-premier salva anche stupratori

lo  sono che molti di voi ( infatti è questa  , almeno creo una dellle  cause  per cui molti\e di voi si sono persi  per  strada   non  scrivono o non commentano  più  )   odiano   e  sono  su posizioni   di qualunquismo acritico (  e li  capisco  e  comprendo  non  hanno tutti i torti  ) ma  è  ora di  svegliarsi   per  evitare  simile porcherie  indipendentemente  dal governo politico  che c'è  oggi al potere  . 
infatti  ricevo  dala mia  carissima  cdv  www.splinder.com/profile/anarcadia questa  news  alluccinante  ripresa  dal blog  talentisgr.blogspot.com  che  a sua volta  la riprende  dall'agenzia  asca  che   riporta  il comunicato    del  sito le donne democratiche

il che  fà si  che ciò   sia  un motivo  in più  per  firmare  l'appello  lanciato dal  cdv    solaria   sul  nostro blog  che trovate  qui , scendere in piazza  anche  da  soli   se   i vertici  dei partiti sia governativi  o d'opposizione    non si decidono a fare qualcosa   . 
L'agghiacciante  e  abberrante  news  è questa  qui

Non solo il presidente del Consiglio dai rischi collegati al processo Mills, ma anche gli stupratori e tutti coloro che hanno usato violenza, nelle piu' svariate forme, alle donne ed ai minori potranno beneficiare delle norme cosiddette salvapremier (cioe' la sospensione per un anno di tutti i processi per reati commessi entro il 30 giugno 2002, all'infuori di quelli per pene gravissime), inserite nel decreto sicurezza che sta avviandosi ad approvazione del Senato. E' questa la denuncia che giunge dal ministro per le Pari opportunita' del governo ombra, Vittoria Franco e le senatrici Pd, Albertina Soliani, Silvia Della Monica, Maria Fortuna Inconstante e Teresa Armato, che non mancano di esprimere con forza tutto il loro ''stupore'' ed il loro ''sconcerto'', specie dopo il via libera del consiglio dei ministri al ddl contro lo stalking (molestie, persecuzione) presentato dal ministro per le pari opportunita', Mara Carfagna.

''Lo stupore nasce dal fatto che la maggioranza mentre bocciava gli emendamenti sullo stalking e la violenza sessuale presentati da noi al decreto sicurezza, d'altro canto nella stessa giornata, approvava un disegno di legge sulla violenza sessuale'' osservano, sottolineando che allora ''sarebbe bastato accogliere i nostri emendamenti per anticipare norme decise al consiglio dei ministri'' e che in questo modo inoltre anche ''l'introduzione del reato di stalking nell'ordinamento italiano sarebbe stato più rapido''.''Siamo d'accordo con il senatore Casson quando afferma che questo e' un caso di 'narcisismo politico' da parte della Carfagna'' proseguono le esponenenti Pd per cui anche in questo caso il governo Berlusconi attua ''solo una politica di immagine e di annunci''.

Ma l'analisi politica non si ferma qui, proseguono le senatrici. ''La maggioranza ha fatto campagna elettorale in nome della sicurezza e noi avevamo dato credito al governo - osservano -. Ora ci troviamo con una norma che per salvare Berlusconi blocchera' centomila processi, tra cui quelli per maltrattamenti in famiglia, contro le donne e i minori, violenza sessuale e sfruttamento dei minorenni. Senza contare il fatto che questi processi cadranno in prescrizione e per reati come lo stupro non ci sara' piu' certezza della pena''.

Come ricorda la senatrice Della Monica, ''la violenza domestica e' la prima causa di morte per le donne; con i nostri emendamenti al decreto sicurezza si sarebbe colmata una lacuna del nostro ordinamento. Noi volevamo introdurre da subito disposizioni che inibivano i molestatori, spesso ex mariti, ex fidanzati o conviventi dall'avvicinarsi ai luoghi frequentati dalle loro vittime, si sarebbe introdotta l'aggravante dell'ergastolo se prima di un omicidio la vittima fosse stata oggetto di stalking, invece ora non sarà possibile''.

In ogni modo il Pd ha depositato in commissione Giustizia del Senato un ddl, sottoscritto da tutto il gruppo, ''che si rifa' al testo contro le molestie e la violenza sulle donne messo a punto nella scorsa legislatura dal ministro Pollastrini''.



scusate  ma   non trovo pèiù la forza di continuare


Violenza donne: senatrici Pd, salva-premier salva anche stupratori

chiedo scusa per il post kilometrico ma sonomtalmente disgutato da non riuscire a riassiumere tale news vergognosa ed indecente

lo so che molti dell'altro mio blog ( infatti è questa , almeno creo una dellle cause per cui molti\e di loro si sono persi per strada non scrivono o non commentano più ) odiano e sono su posizioni di qualunquismo acritico ( e li capisco e comprendo non hanno tutti i torti ) ma è ora di svegliarsi per evitare simile porcherie indipendentemente dal governo politico che c'è oggi al potere .
infatti ricevo dala mia carissima cdv anacardia questa news alluccinante ripresa dal blog talentisgr.blogspot.com che a sua volta la riprende dall'agenzia asca che riporta il comunicato del sito le donne democratiche
il che fà si che ciò sia un motivo in più per firmare l'appello lanciato dal cdv solaria sul nostro blog che trovate qui , scendere in piazza anche da soli se i vertici del partito non si decidono .
L'agghiacciante e abberrante news
Non solo il presidente del Consiglio dai rischi collegati al processo Mills, ma anche gli stupratori e tutti coloro che hanno usato violenza, nelle piu' svariate forme, alle donne ed ai minori potranno beneficiare delle norme cosiddette salvapremier (cioe' la sospensione per un anno di tutti i processi per reati commessi entro il 30 giugno 2002, all'infuori di quelli per pene gravissime), inserite nel decreto sicurezza che sta avviandosi ad approvazione del Senato. E' questa la denuncia che giunge dal ministro per le Pari opportunita' del governo ombra, Vittoria Franco e le senatrici Pd, Albertina Soliani, Silvia Della Monica, Maria Fortuna Inconstante e Teresa Armato, che non mancano di esprimere con forza tutto il loro ''stupore'' ed il loro ''sconcerto'', specie dopo il via libera del consiglio dei ministri al ddl contro lo stalking (molestie, persecuzione) presentato dal ministro per le pari opportunita', Mara Carfagna.
''Lo stupore nasce dal fatto che la maggioranza mentre bocciava gli emendamenti sullo stalking e la violenza sessuale presentati da noi al decreto sicurezza, d'altro canto nella stessa giornata, approvava un disegno di legge sulla violenza sessuale'' osservano, sottolineando che allora ''sarebbe bastato accogliere i nostri emendamenti per anticipare norme decise al consiglio dei ministri'' e che in questo modo inoltre anche ''l'introduzione del reato di stalking nell'ordinamento italiano sarebbe stato più rapido''.''Siamo d'accordo con il senatore Casson quando afferma che questo e' un caso di 'narcisismo politico' da parte della Carfagna'' proseguono le esponenenti Pd per cui anche in questo caso il governo Berlusconi attua ''solo una politica di immagine e di annunci''.
Ma l'analisi politica non si ferma qui, proseguono le senatrici. ''La maggioranza ha fatto campagna elettorale in nome della sicurezza e noi avevamo dato credito al governo - osservano -. Ora ci troviamo con una norma che per salvare Berlusconi blocchera' centomila processi, tra cui quelli per maltrattamenti in famiglia, contro le donne e i minori, violenza sessuale e sfruttamento dei minorenni. Senza contare il fatto che questi processi cadranno in prescrizione e per reati come lo stupro non ci sara' piu' certezza della pena''.
Come ricorda la senatrice Della Monica, ''la violenza domestica e' la prima causa di morte per le donne; con i nostri emendamenti al decreto sicurezza si sarebbe colmata una lacuna del nostro ordinamento. Noi volevamo introdurre da subito disposizioni che inibivano i molestatori, spesso ex mariti, ex fidanzati o conviventi dall'avvicinarsi ai luoghi frequentati dalle loro vittime, si sarebbe introdotta l'aggravante dell'ergastolo se prima di un omicidio la vittima fosse stata oggetto di stalking, invece ora non sarà possibile''.
In ogni modo il Pd ha depositato in commissione Giustizia del Senato un ddl, sottoscritto da tutto il gruppo, ''che si rifa' al testo contro le molestie e la violenza sulle donne messo a punto nella scorsa legislatura dal ministro Pollastrini''.

se per problemi tecnici non si dovessero elggere i link andate su questo link qui
http://www.splinder.com/myblog/post/58797/17585684/yes

Senza titolo 637

  VE LO RICORDATE IL FILM L'AVVERTIMENTO ?  :-)


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Senza titolo 636

  QUESTA E' UNA LOCOMOTIVA DI LATTA DEGLI ANNI 60 !  L'AVETE MAI VISTA ?  :-)


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buon san giovanni a tutti\e

in particolare  a delfina  che  ne  ha parlato qui    con questa canzone degli ex Csi

Fuochi nella Notte (di San Giovanni)


Parlano piano al sole le ombre stanche di rumorose rabbie e infinite menzogne
Lunghe di sterminati fili in lunga fila sorde ai tonfi di corpi che vengono abbattuti
Tra poco arrossa il cielo della sera sospeso tra azzurri spazi gelidi e lande desolate
Tu quietami i pensieri e le mani in questa veglia pacificami il cuore
S'alzano sotto cieli spenti i canti di chi è nato alla terra ora di volontà focose speranze
E da energie costretto e si muove alla danza, danza, danza, danza
Festa stanotte di misere tribù sparse impotenti, di nuclei solitari che è raro di vedere insieme ancora
E s'alzano i canti e si muove la danza
E s'alzano i canti e si muove la danza
Muoiono i preti rinsecchiti e vecchi e muoiono i pastori senza mandrie
Spaventati i guerrieri, persi alla meta i viaggiatori
La saggezza è impazzita, non sa l'intelligenza
La ragione è nel torto, conscia l'ingenuità
Ma non tacciono i canti e si muove la danza
Tu quietami i pensieri e il canto in questa veglia pacificami il cuore
Così vanno le cose, così devono andare
Così vanno le cose, così devono andare
Non fare di me un idolo o mi brucerò (così vanno le cose così devono andare...)
Se divento un megafono m'incepperò
Cosa fare non fare non lo so
Quando dove perché riguarda solo me
Io so solo che tutto va ma non va
Io so solo che tutto va ma non va
Sono un povero stupido so solo che che
Chi è stato è stato è chi è stato non è
Chi c'è c'è chi non c'è non c'è
Chi c'è c'è chi non c'è non c'è
E s'alzano i canti e si muove la danza
E s'alzano i canti e si muove la danza
Danza, danza, danza, danza
Danza, danza, danza, danza
Om mani padme om
Om mani padme om
Om mani padme om
Om mani padme om...




Come il giorno e la notte

Hai mai provato a stare su un balcone di notte mentre tutto fuori è buio e c'è silenzio? L'aria è tiepida e tu hai una bottiglia in mano, immaginalo. Ci sei tu, il buio e qualche luce ancora accesa. Luci che illuminano camere di gente vulnerabile, di gente che si offre al tuo sguardo.

Continua a leggere...

23.6.08

Senza titolo 635

ADERISCI ALL'APPELLO

PER UNA GIORNATA DELLA GIUSTIZIA



Appello da spedire a

veltroni_w@camera.it

dipietro_a@camera.it

redazione@micromega.net


Aderisco all'appello di Furio Colombo, Giuseppe Giulietti e Pancho Pardi pubblicato su MicroMega per una giornata della giustizia, che vi chiedo di convocare al piu' presto per affermare con rinnovata energia la necessita' che l'informazione e la giustizia siano svincolate dal controllo del potere politico.

Il tuo nome e cognome

 

da Paolo Flores d'Arcais
Vedo che Walter Veltroni si è deciso a dare una risposta chiara alla proposta di scendere in piazza contro le ennesime leggi-vergogna di Berlusconi (che avevo ripreso sulla prima pagina dell’Unità di oggi). Appuntamento a settembre. Peccato che l’approvazione delle vergogne sia in calendario in Parlamento tra un paio di settimane. Veltroni insomma propone una forma di protesta decisamente innovativa: non più “sit-in”, non più “meet-up” ma “close-after”. Nel senso di scendere tutti in piazza, a chiudere le stalle, dopo che i buoi sono scappati. Avrà tanti difetti, il segretario del Partito democratico, ma certo non gli manca il senso della comicità.

 

Di seguito la lettera di Paolo Flores d'Arcais a Walter Veltroni, pubblicata il 20/06 in prima pagina su l'Unità:

Caro Walter,
le ultime mosse legislative del governo Berlusconi in tema di giustizia costituiscono o no un vulnus gravissimo alle fondamenta liberaldemocratiche di una convivenza civile? La risposta che si fornisce è decisiva per il tipo di opposizione che di conseguenza si sceglierà.
A me sembra che il disegno di legge sulle intercettazioni, e il decreto sulla sicurezza (con l’emendamento ad personam blocca-processi) costringa ormai a parlare di fascismo strisciante. Non credo proprio si tratti di esagerazioni polemiche. Perfino una personalità di proverbiale saggezza e prudenza, che non ha mai amato la politica girotondina e ha sempre aperto generosissimi crediti alla credibilità dei partiti di centro-sinistra, dai tempi di Berlinguer e passando per tutte le metamorfosi del Pci fino a Veltroni (senza dimenticare l’appoggio a De Mita) - sto parlando di Eugenio Scalfari - è arrivato a dire che se quello di Berlusconi non è già fascismo è qualcosa che sempre più pericolosamente gli si avvicina e gli assomiglia.
Già da molti giorni, consapevoli della gravità della situazione, tre parlamentari dell’opposizione (che prendono il termine nell’accezione del vocabolario della lingua italiana, nel quale si menziona “un’azione di contrasto e di critica” – Devoto-Oli – ma mai di dialogo), l’on. Furio Colombo, l’on. Giuseppe Giulietti e il sen. Francesco Pardi detto Pancho, hanno reso pubblica attraverso il sito www.micromega.net una lettera (vedi sotto) a te e Antonio Di Pietro, nella vostra qualità di capi del Partito democratico e dell’Italia dei valori, nella quale vi invitavano ad indire una manifestazione pubblica (a scendere in piazza, insomma) che vedesse insieme opposizione parlamentare e società civile (quella definita “giustizialista”, sottolineavano i tre parlamentari, a scanso di equivoci). Lettera sostenuta da personalità come Margherita Hack, Andrea Camilleri, Antonio Tabucchi, e da migliaia di cittadini che stanno firmando sul sito www.micromega.net.
Antonio Di Pietro ha risposto positivamente, a nome del suo intero partito. Di una tua risposta, invece, sui due principali quotidiani di giovedì 19 giugno, non c’è ancora traccia alcuna. Forse perché la nota che hai diramato alle agenzia costituisce un perfetto esempio di risposta-non-risposta. In essa infatti si legge che “il leader del Partito democratico condivide le ragioni che hanno spinto a promuovere l'appello. Rispetto all'iniziativa di piazza, tuttavia, almeno per il momento Veltroni non aderisce”. Almeno per il momento. Che vuol dire? Che in futuro potresti? E quando, se non ora?
Oggi che tutti fanno a gare per dichiararsi cristiani, credo che un tratto squisitamente evangelico dovremmo assumerlo tutti, politici in primis: “il tuo dire sia sì sì no no, perché il di più viene dal maligno” (Matteo, 5,37). Oltretutto, in politica la scelta dei tempi è cruciale, e rispetto al disegno di legge sulle intercettazioni, che fa strame del principio secondo cui “la legge è eguale per tutti”, e rende di fatto impossibile ogni indagine per tutti i crimini di establishment, la scadenza per una manifestazione è dettata dal calendario parlamentare.
Questa legge-canaglia va in discussione tra due settimane, o si scende in piazza un minuto prima che la discussione inizi oppure vuol dire che alle manifestazioni si vuole rinunciare. E per manifestare tra due settimane, e in modo unitario, opposizione parlamentare accanto a società civile “giustizialista”, bisogna cominciare a lavorare subito, a organizzare subito, a mobilitarsi subito. Altrimenti è preferibile un chiaro e rotondo no, in cui ciascuno si assume le sue responsabilità (per atti od omissioni) di fronte al baratro morale e costituzionale in cui Berlusconi sta trascinando il paese.
I cittadini democratici, per i quali “la legge uguale per tutti” non costituisce un optional, troveranno comunque i modi per testimoniare pubblicamente, anche da soli, contro questo strame di legalità. Ma le forze politiche che questa protesta lasceranno senza rappresentanza in parlamento perderanno per sempre ogni credibilità di fronte ai tanti, tantissimi elettori (sempre più ex-elettori), che non capiscono l’ossimoro di una “opposizione che non esclude il dialogo”.
Un caro saluto,
tuo Paolo Flores d’Arcais

(20 giugno 2008)

 Lettera di Colombo, Giulietti e Pardi

Caro Walter Veltroni, Caro Antonio Di Pietro,
lo spirito con cui scriviamo a Voi questa lettera è di allarme per la promessa fatta solennemente sabato scorso dal Presidente del Consiglio Berlusconi al convegno dei giovani industriali.
Se ci saranno ancora intercettazioni nelle indagini contro la criminalità saranno puniti con cinque anni di carcere i magistrati che hanno richiesto le intercettazioni, con cinque anni di carcere chiunque si presterà a eseguire l’ordine e a renderlo disponibile, nei modi e tempi previsti attualmente dalle leggi in vigore (e non cancellate) e cinque anni di carcere ai giornalisti che, sulla carta stampata, in televisione o in rete rendano possibile la divulgazione di atti altrimenti consentiti dalle leggi.
Ricorderete che come nella sequenza di un film deliberatamente pensato per denigrare gli imprenditori italiani (nel caso i più nuovi e più giovani) i tre impegni del Presidente del Consiglio, contro i giudici, contro i giornalisti, contro chiunque voglia restare nella lettera e nello spirito della Costituzione combattendo il crimine, sono stati accolti da uno scroscio di applausi entusiastici.
Anzi ci sono stati tre scrosci, come per ringraziare il premier per la pietra tombale che si appresta a gettare sulla giustizia e per la protezione offerta alla criminalità, soprattutto la criminalità dei colletti bianchi, degli affari, delle banche, delle aste truccate, dello insider trading, del passaggio indebito e riservato di notizie che arricchiscono immensamente e scardinano la concorrenza se conosciute solo da alcuni prima del tempo. E la criminalità delle cliniche.
Ma le tre aree indicate come sole permesse per le intercettazioni sono solo una parte di tutta la criminalità che tormenta il paese e contro cui si battono magistrati e forze dell’ordine. E non solo: interi rami di attività criminosa di mafia, camorra e ndrangheta si esercitano e si attuano lungo percorsi che adesso diventano area proibita alle intercettazioni, come gli affari di finanza.
Nello scrivervi questa lettera noi siamo certi che condividete il nostro allarme. Però nelle grandi questioni pubbliche che riguardano soprattutto la protezione dei cittadini (che sono coloro che pagano i grandi imbrogli, le grandi truffe, i grandi silenzi) è importante che l’allarme diventi pubblico, proclamato, comune.
Siamo convinti che il Partito Democratico e l’Italia dei Valori debbano – con urgenza – farsi testimoni di un allarme che vuole avvertire il Paese contro questi tre solenni impegni liberticidi. Viene denunciato il normale percorso della giustizia, viene deformato il fondamento della democrazia che esige la separazione dei poteri, si mette in atto un attacco del potere esecutivo contro il potere giudiziario ma anche contro le prerogative del Parlamento. Infatti il nuovo applaudito editto contro i giudici di Silvio Berlusconi corrisponde, nella forma stentorea e definitiva dell’annuncio, a un potere che un primo ministro democratico non ha. E scavalca con la disinvoltura delle nascenti dittature la voce del Parlamento.
L'editto presidenziale è una minaccia intimidatoria contro i giornalisti italiani che osassero disubbidire e rendere pubbliche notizie di crimini.
Noi siamo convinti che il Partito democratico e l’Italia dei Valori siano i naturali difensori della giustizia e della libera informazione nel paese di un vasto conflitto di interessi mediatico in cui gran parte delle fonti di informazione sono già nelle mani di una sola persona, in veste di proprietario e capo del Governo. Perciò contiamo di ritrovarci uniti con i cittadini che ci hanno votato in una “giornata della giustizia” che vi chiediamo di convocare al più presto. Una grande manifestazione in piazza del protagonismo civile, a torto definito giustizialista, per affermare con rinnovata energia la necessità che l’informazione e la giustizia siano svincolate dal controllo del potere politico.
Abbiamo di fronte un governo prepotente e deciso a tutelare gli interessi particolari che incarna e rappresenta, e a gestire il Parlamento come un parco a tema a cui, di volta in volta, si impongono immagini e rituali di Berlusconi e di Bossi, in un alternarsi di protezionismi, interessi speciali e paure ingigantite fino alla caccia all’uomo. In questa situazione preoccupante e grave, noi pensiamo che il silenzio sia il vero pericolo che dobbiamo respingere con la massima energia.

Roma, 12 giugno 2008

On. Furio Colombo
On. Giuseppe Giulietti
Sen. Francesco Pardi

MitoMania

Se tu avessi il coraggio di tornare, ricordati di restituirmi la vita.

Per favore, riportami la stessa che mi hai rubato anni fa.

 

Ti sei presentata ai piedi del mio letto azzurro.

Ti ho accolta senza stupore.

Sarebbe stato normale, vent’anni ignorandosi.

 

Ti ho fatto entrare nella mia nuova famiglia.

In quella vecchia già ci stavi.

 

Ho sospinto la flebo fino alla vetrina.

Ti ho mostrato la testolina calva.

Lui ti ha salutata puntandosi sui gomiti.

 

Mi hai chiesto quale regalo mi avrebbe fatto piacere.

Un ferro da stiro.

Davvero.

 

Ti ho ascoltata a lungo

Raccontare dei tuoi successi

Dalla tua laurea

Del tuo lavoro

Dei tuoi capelli

Che cambiavano colore ogni settimana.

 

Hai parlato per ore

Mentre cullavo il bimbo

Mentre gli davo il seno

Mentre leggevo le favole

Mentre intrecciavo i lunghi ricci neri

Sempre uguali.

 

Hai infilato nel mio armadio

Un cappotto firmato

Nella sua camera costose futilità.

 

Ti ho preparato il pranzo

A Natale.

Hai svuotato le borse dei miei amici

A Capodanno.

 

Che io non abbia capito mai nulla

È difficile da credere.

Lo ripeteva senza tregua il commissario della polizia.

 

Ti sedevi accanto a borse costose.

fingendo si aspettare il tuo turno.

Sfogliavi lo stesso loro libro.

Se ne andavano serene, lasciando ogni cosa nelle tue mani:

“ci dai un occhio tu?”.

Sottraevi portafogli, assegni, carte di credito e contanti.

 

Cosa c’entravo io?

Ricettazione.

Occultamento di prove.

Favoreggiamento.

 

Ninnavo il mio unico tesoro.

E cercavo le parole.

Non ho mai chiesto nulla.

Certo non avevo niente.

Ma non mi serviva altro.

Tranne un ferro da stiro.

 

Su un tavolo giacevano

Gli oggetti comprati con assegni rubati.

Persino a me pareva impossibile

Credere che ti fossi infilata nella mia vita

Fino a farmi venire a prendere dalla volante.

 

Ninnavo il mio unico tesoro

E cercavo le parole

Non ho mai chiesto nulla

Certo non avevo niente

Ma non mi serviva altro

Tranne un ferro da stiro.

 

L’infermità mentale ti ha fatto rinascere.

Nessuno ha più detto nulla della laurea che non hai mai preso

Degli anni in cui hai vissuto di furti ed espedienti

Raccontando una vita che non avevi.

Cose che non facevi.

Gente che non incontravi.

Clienti con cui non parlavi.

Giornate che non passavi.

 

Difficile credere che non sapessi nulla

Ma ancora più difficile credere che io fossi la mandante.

Perciò lo pensarono.

La dichiarata povertà in cui vivevo non era certo un buon alibi.

 

Vennero in mio soccorso solo gli angeli.

Ogni giorno in quel commissariato ripetevo con diligenza la stessa storia.

Quella vera:

“Non ci vedevamo da anni.

Si presentò in ospedale.

Perché non avrei dovuto crederle?

Credo sempre a tutto, a priori.

Era pur sempre mia cugina…

Cosa avrebbe fatto lei?”

 

Uscirne pulita non fu sufficiente.

L’aria si fece pesante nella cittadina universitaria.

Me ne andai.

Nel bel mezzo di una vita che prendeva forma.

Nel buio di una nazione nuova che forse mi avrebbe accolto.

Nel dubbio di non potermi mai più fidare, di nessuno.

Nel boato del solitudine dei rifugiati e dei rinnegati.

Nel vortice del silenzio, quando la lingua materna non parla più.

Me ne andai.

Costruii un’altra vita.

Però, quella che mi hai rubato tu,

Certi giorni mi manca.





Sbarco tra voi con questa partenza per un viaggio lungo, cari compagni...

per evitare un altra figuraccia come quella contro la spagna caro Donadoni o ....

....  chi  ti sostituirà a llenate  di più  i   giocatori   come   questo prima  manga  e poi anime  cartone animato  in Europa   sul gioco del calcio  non dico il  titolo perchè   è stato replicato tante di quelle  volte  l'ultima  , se non erro  nel 2004\5  sul canale  satellittare boing    e poi vedendo il video   anche  chi non è dela mia generazione  (  sono del '76 ) o l'ha cosa  che non credo  visto  il successo che ha  riscosso  e riscuote    capirà da  sè il titolo  del cartone

Infatti   << ( .... ) ha riscosso molto successo sia in Giappone che nel resto del mondo. In Italia è tuttora oggi una delle serie più amate . Capitan Tsubasa ha contribuito a diffondere il calcio in Giappone e molti ritengono che sia stato uno dei fattori che hanno contribuito al miglioramento di prestazioni della nazionale nipponica che nel 1998 si è qualificata per la prima volta ai mondiali e nel 2002 è riuscita persino a raggiungere gli ottavi di finale. Inoltre molti calciatori famosi come Hidetoshi Nakata, Alessandro Del Piero, Francesco Coco, Zinedine Zidane e Yoshikatsu Kawaguchiche lo guardavano quando erano piccoli, hanno dichiarato che se sono diventati calciatori professionisti è anche merito di questa serie che ha contribuito a far nascere e crescere in loro la passione per il gioco del calcio. In Italia il manga è edito dalla Star Comics.>>  (  da  wikipedia
  )  .
concludo   , mi è venurta  in mente  mentre  guardavo ilo video in  questione   questa  canzone di de  gregori adatta    alla situazione 


La Leva Calcistica Della Classe '68 ( Titanic (1982) )

Sole sul tetto dei palazzi in costruzione,
sole che batte sul campo di pallone e terra
e polvere che tira vento e poi magari piove.
Nino cammina che sembra un uomo,
con le scarpette di gomma dura,
dodici anni e il cuore pieno di paura.
Ma Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore,
un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia.
E chissà quanti ne hai visti e quanti ne vedrai di giocatori
che non hanno vinto mai
ed hanno appeso le scarpe a qualche tipo di muro
e adesso ridono dentro a un bar,
e sono innamorati da dieci anni
con una donna che non hanno amato mai.
Chissà quanti ne hai veduti, chissà quanti ne vedrai.
Nino capì fin dal primo momento,
l'allenatore sembrava contento
e allora mise il cuore dentro alle scarpe
e corse più veloce del vento.
Prese un pallone che sembrava stregato,
accanto al piede rimaneva incollato,
entrò nell'area, tirò senza guardare
ed il portiere lo fece passare.
Ma Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore,
non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore,
un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia.
Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette,
questo altro anno giocherà con la maglia numero sette.


con questo  è tutto sempre  voster   cdv

schiavitù sentimentale o schiavitù sentimentaler questo è il problema parte 2

visto  che   splinder non capisco il perchè  non permette di modificarlo , faccio   qui dele  aggiunbte  che volevo fare alla  parte  1

...  oppure  come  dico  dei mie carissimi cdv  internauti   contattati via  sms   alla mia domanda  : <<  cosa  è meglio una schiavitù \  dipendenza   pornografia   o  un a sentimentrale  ? >>  maschio il primo     : << credo che siano due argomenti  distiniti .. credo che la pornografia e la prostituzione  siano più fiotrenti   di un tempo  perchè l'uomo oggi ha un ruolo  mediamente  difficile  .. è diventato  ancora più sesso debole di prima  e tutto questo  fa  crollare l'amore  sentimentale >> : donne le altre  due  : 1) <<  nessuna delle  due  la  Priam può portarti  ad  acvere problemi   fisici  a. la seconda  al suicidio . quindi  ... >> : 2)  << in questi casi il meglio è relativo  : credo che sia meglio  quello che ti  fa stare meno  male  >>  ...    riprende al  frase  dela prima parte   .


Dal web


Un clandestino in carrozza

Per due giorni sono rimasta chiusa in una villa a Formello. Mio figlio  si era dimenticato di lasciarmi le chiavi, e mi ha chiuso dentro. Al suo rientro mi ha detto: "L' ho fatto apposta, così ti decidi a prendere un telefonino", non fa nulla, io sto bene senza, anche se sono rimasta chiusa per due giorni,  senza contatti. Vediamo cosa può succedere in due giorni: ho preso il sole, mi sono girata intorno, ho cucinato, la tv non m'interessa, il pc era a Roma. La natura nel 'Parco di Veio' è molto bella,  gli uccellini, le lucciole e le cicale, mi hanno fatto un bel concerto sotto le stelle. Vi chiederete: ma a noi del blog cosa c'interessa se la Principessa orchidea Cegliese è rimasta chiusà in un castello?
Vengo a raccontarvi il seguito. Al rientro alla capitale nella la mia carrozza (premessa, quando guido non bevo mai), inizio a sentire una vocina, credo nella mia testa, che diceva: -"finalmente! sono due giorni che aspetto, dove eri finita?"Mi  domando, forse è il sole che ho preso? la corrozza silenziosa, con le luci illumina i bordi della stada, e ancora la vocina.
-Principessa, ma cosa ti è successo?
Pensavo che stavo impazzendo, anche se spesso  parlo con gli alberi antichi di Ceglie, e con le bellissime orchidee, ma nella carrozza non mi era mai capitato.
-Principessa, ti devo ringraziare per le belle cose che insieme a te ho potuto vedere, fontane, ville, boschi, montagne. Anzi, questa notte, quando tu non arrivavi, ho curiosato intorno alla carrozza, fino al torrente, c'era una bellissima ragazza con le vesti ricamate con fili d'oro, parlava con l'acqua,  diceva di essere una fanciulla Etrusca, che aspettava ancora il suo uomo che era partito per una battaglia e non era più tornato, piangeva tanto, tu sai chi sono?
-Qui siamo nel parco di Veio, è una zona dove nei tempi antichi viveva un grande popolo, gli 'Etruschi'. Poi mi riprendo,  mi comincio a spaventare, ma con chi sto a parlare?
Ancora sulla strada, poi fermo la carrozza, mi tocco la fronte, pensando di stare male, resto ancora un po' di tempo dentro la carrozza, poi di nuovo la vocina. Appoggio la schiena al sedile, mi guardo intorno, nessuno, solo tanto profumo nella carrozza, di frutta fresca raccolta nei campi.
-Perdonami Principessa, non volevo spaventarti, e dovevo chiederti il permesso  prima di fare il clandestino, sono due mesi che mi scarrozzi gratis, per questo ti ringrazio, però devo chiederti ancora un favore?
-Dimmi? anche se non ti vedo, e sento solo la tua voce.
-Se mi puoi portare alla mia  Ceglie?
-Cosa?
-Si, al trullo fatato.
Mi tocco di nuovo la fronte, e continuo a non capire.
-Mi mancano tanto, le pietre fresche del tuo trullo, i miei amici, la bellissima terra rossa.
Mi abbandono sul sedile, mi  rilasso, pensando di stare veramente male, poi mi sento accarezzare le ginocchia, penso, oddio sto morendo, mi blocco, cosa succede? con la mano tocco il ginocchio, e un piccolo animaletto, sale sul dorso della mia  mano, fino all' avambraccio, un piccolo bellissimo Geco.
Scusatemi, se ho modificato la realtà, ma il Geco, nella mia carrozza,  c'è veramente, a me sembra quello di Ceglie, che la notte gira indisturbato dentro il mio trullo.




Franca Bassi

Senza titolo 634

  VE LA RICORDATE L'AUTO FILOGUIDATA ?  :-)


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Senza titolo 633

E si fa nuvola


 


Come mi lasci


amore


colpevole


svuotato


la notte a pensarti


colpevole


per quello che avrei potuto darti


svuotato


a guardare impotente


quello che avrei potuto darti


dalla realtà


scivolare nel sogno


sono terra umida e fertile


che evapora in cielo


e si fa nuvola


 


Pietro Atzeni

22.6.08

Roma - Me che storia è questa?




























Rea Silvia                        oggi sarebbe un uomo                        
Cesare conquistò i Galli  e poi ne trasse il dado
Ponzio Pilato diede origine a Mani Pulite
Costantino prese la croce come simbolo  perché i sondaggi gli avevano garantito: "Con questo segno vincerai"

- Sacco di Roma -


410 d.C: i Visigoti


455 d.C.: Vandali


 2008 d.C.: l’Alemanno
 Discendiamo dagli antichi Romani  e da allora in poi è stata una continua discesa

 


G. Vanella

Come Penelope!

 





 
dipinto by Jacqueline Schulte





L’amarti fa parte del cammino
tortuoso, quasi ossessivo.
Giungi ad ogni mio impulso,
rabbia sprigiona l’anima
verso ogni fuoco nemico.
Tenerezza verso i tuoi pensieri più contorti
sofferti.
Ascolta la lontananza dei tempi.
L’uomo tenace sa giungere alla meta
ascoltando il cuor unito.
Come Penelope
attese il suo Ulisse !




by  donatella  camatta

Blog contro ogni forma di razzismo!


 




No_razzismoIl clima venutosi a creare in Italia è sempre più irrespirabile. Le forze conservatrici stanno attuando una involuzione culturale e sociale che sta portando il Paese verso derive fasciste, illiberali e razziste. Basta osservare la caccia alle streghe contro gli stranieri, le aggressioni squadriste contro compagne/i e ragazze/i, la discriminazione contro gli omosessuali, il bavaglio imposto a giornalisti “scomodi”, ecc... Di episodi ultimamente ce ne sono stati molti. Troppi. Dall’uccisione di Nicola al raid al Pigneto a Roma. La notizia riguardante le aggressioni fasciste alla Sapienza di Roma è quindi solo l’ultima di una lunga serie di accadimenti violenti, di cui la matrice fascista è la drammatica costante. Tutto questo é inaccettabile per chiunque ha a cuore la libertà, l'eguaglianza e la tolleranza. Perciò abbiamo deciso di indire peril 2 giugno una giornata di lotta contro l'intolleranza: ogni blog che si riconosce nei valori elencati parteciperà esponendo sul suo blog il logo speciale che vedete in questo articolo per dimostrare la sua volontà di non cedere all'avanzata dell'intolleranza che ha investito questo paese.
L’invito a chi legge è quello di riportare questo comunicato sul proprio blog quanto prima nel tentativo di rendere più visibile possibile questa iniziativa, e di riproporre in un secondo momento il logo nella data indicata.
Diamo un segnale: combattiamo il razzismo e il fascismo.

Iniziativa promossa dai blogger


Adesioni: 



schiavitù della pornografia o schiavitù del sentimentalismo questo è il problema








(...)
Certo bisogna farne di strada
da una ginnastica d'obbedienza
fino ad un gesto molto più umano
che ti dia il senso della violenza
però bisogna farne altrettanta
per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni.


(....)


fabrizio de andre nella mia ora di liberta'






A chi mi chiede qualcosa di personale come facevo un tempo eccovi un altro post che riguarda il mio problema con il 5 peccato capitale a cui avevo già accennato ( non ricordo dove purtroppo ) durante i 4 anni d'esistenza del blog , in un post in cui parlavo dei miei 7 peccati capitali .


Ora secondo i miei genitori e secondo le amiche \ compagne di strada più care quando smetterò , facile a dirsi difficile per chi dall'età di 8\9 anni ha iniziato ad usare la pornografia , di : 1) vedere e leggere : 2 ) comprare , scambiare , rivendere , regalare oltre che ad usare , sarò un uomo migliore . Infatti mi dico che se seguirò e cerca di attuare la mia voglia di smettere per sempre , salirò un gradino della scala del paradiso per  parafrasare la  famossima  Stairway_to_Heaven  dei Leds Zeppelin  o farò un passo sempre più forte verso le porte della percezione  quelle di cui parlava  Aldous Huxley del 1954 nella sua opera  intitolata The Doors of Perception  ( le  porte della percezione   Paradiso e Inferno è il titolo italiano di   e sarò più libero e non più schiavo della pornografia o erotismo estremo visto la sottile linea di confine tra erotismo ed essa
che mercifica una cosa bella e a volte anche profonda come il sesso e quindi anche l'amore .


Ma cosi facendo mi chiuuserò in altra schiavitù quella dell'amore sentimentale ( di cui parla la cdv tisbe in questo  suo  post   ) da cui sono stato schiavo fino ale scuole medie visto che scrivevo lettere d'amore o dediche in libri alle ragazze e alle amiche o la cotta mi dura sempre iun bel po' ed ancora adesso ,anche se di meno m'innamoro , di tutte come un'adolescente e quando vedo una bella ragazza\ina dico : << belina quella peccato che sia troppo piccola .
Vale la pena liberarsi da una schiavitù ( quella della pornografia ) per rinchiudersi in altra schiavitù quella di cui ha parlato tisbe ) oppure è peggio ? questo è il dilemma , ma adesso pensiamo a liberarci dala prima , per la seconda ci penserò quando sarà il tempo .



Beatrice Venezi subissata di insulti: le frasi irripetibili. Ecco perché invece va difesa

 premetto che non ho  visto  se  non di sfuggita  la  trasmissione in questione  e   non  sono  uno  specialista,  ma  un semplice  profano ...