Certo l'italia fa benissimo a chiedere l'estrazione, ma è il modo con cui la chiede che è sbagliato . Qui si chiede in maniera ricattatoria e politico strumentale per non perdere i consensi dei familiari delle sue vittime . Lo stato italiano , qualunque sia il governo in carica , dovrebbe usare la stessa fermezza anche con terroristi di destra latitanti palesi che non palesi per la loro località geografica , come nel caso di Zorzi autore della strage di piazza fontana ( 12\12\1969 ) che è rifugiato in Giappone .
Adesso mi rivolgo ai familiari delle sue vittime ed in particolare al loro portavoce Alberto Torregiani ( foto al lato oltre che nel video ) che vive dal 1979 su una sedia a rotelle colpito da un proiettile durante la rapina in una gioielleria in cui fu assassinato il padre adottivo, Pier Luigi Torregiani. Nei giorni successivi i PAC, Proletari Armati per il Comunismo, rivendicarono l’omicidio del “porco Torregiani”.
tra i responsabili dell'omicidio ci fu catturato.Cesare Battisti, che evase dal carcere. Accusato di quattro omicidi. Condannato in contumacia all’ergastolo Si rifugiò in Francia e poi in Messico. Quindi ancora a Parigi dove diventò scrittore di romanzi noir. Fu protetto dalla legge Mitterand sugli ex terroristi. Ne fu richiesta l’estradizione. Quando fu concessa scappò. I francesi non videro nulla. E’ stato catturato da poco a Copacabana in Brasile. Forse sarà estradato in Italia. Che vita.
tra i responsabili dell'omicidio ci fu catturato.Cesare Battisti, che evase dal carcere. Accusato di quattro omicidi. Condannato in contumacia all’ergastolo Si rifugiò in Francia e poi in Messico. Quindi ancora a Parigi dove diventò scrittore di romanzi noir. Fu protetto dalla legge Mitterand sugli ex terroristi. Ne fu richiesta l’estradizione. Quando fu concessa scappò. I francesi non videro nulla. E’ stato catturato da poco a Copacabana in Brasile. Forse sarà estradato in Italia. Che vita.
Si vede che Battisti non conosceva bene la Giustizia italiana. Se fosse rimasto avrebbe scontato quattro/cinque anni al massimo. Scritto uno sceneggiato della sua vita per la Rai. Sarebbe diventato stimato conferenziere in dibattiti pubblici, nelle Università, nei consigli comunali.
Alberto Torregiani vuole che la giustizia faccia il suo corso. E lo si può capire. Lui il suo ergastolo proletario lo sta pagando su una sedia a rotelle. .
Caro Torreggiani
Capisco , anche se no ho vissuto quel periodo ( sono del 1976) e da anarchico di sinistra ti sono vicino specie dopo aver letto il tuo libro , ed ha ragione quado dici : << Ora lasciamo il fioretto e impugniamo la spada, perche' se il rispetto delle regole porta a questo, d'ora in poi useremo il pugno di ferro''. Alberto Torregiani, figlio del gioielliere ucciso dai Pac (Proletari armati per il comunismo) nel 1979, accoglie con sentimenti ''di rabbia e sconforto'' la notizia nella mancata concessione dell'estradizione dal Brasile di Cesare Battisti, condannato anche per l'omicidio di suo padre. Torregiani ha annunciato per il 4 gennaio un sit in di protesta davanti all'ambasciata brasiliana a Roma: ''Quei politici, quei giudici andrebbero presi e portati su un aereo per venire in Italia e capire le sciocchezze che hanno detto. ( unità online ) . Specialmente quando « Cesare Battisti -- dici - - è stato condannato in contumacia all'ergastolo, con numerose sentenze passate in giudicato e per aver commesso quattro omicidi. Nel corso della sua lunga latitanza ha sempre beneficiato delle leggi di stati esteri bonarie verso l'eversione rossa. La sua latitanza in Francia lo ha visto tra i beneficiati di lusso dalla dottrina Mitterrand. Ha simboleggiato per molti giovani arruolati nell'area della disobbedienza sociale, la dimostrazione che 'impugnare le armi contro le istituzioni non è un reato. Vogliamo - continua la nota - manifestare il nostro sdegno nei confronti del Brasile e, contemporaneamente, celebrare la memoria offesa delle vittime di questo infame assassino: il 6 giugno 1978, il maresciallo della Polizia penitenziaria Antonio Santoro; il 16 febbraio del 1979, il macellaio Lino Sabbadin, rapinato perché ritenuto dal suo gruppo 'l'esempio di chi s'è arricchito con un lavoro capitalistico; sempre nel febbraio del 1979, Pierluigi Torreggiani, gioielliere; il 19 aprile del 1979 Andrea Campagna, agente della Digos. Così il Brasile nega l'estradizione in Italia di un criminale assassino: vergogna!>>. Ma t'invito ed v'invito in modo d'avvicinare più gente ala vostra causa a non , qual'ora dovette scendere in piazza anche dopo il 4 gennaio a non usare la vostra vicenda con sigle del vostro partito\ movimento , ma di coinvolgere anche i familiari delle altre vittime di quel sanguinario 20 ( 1969\1990 ) che ancora una ferita aperta non solo per voi ma per il paese .
Per chiuderlo suggerisco di fare come ha fatto Benedetta Tobagi una vittima e come dici tu qui in questa intervista
del terrorismo parlare confrontasi con gli assassini che ancora sono in carcere o in semi libertà , parlarne a 360 gradi e non limitarvi ( come è comprensibile e come forse farei anc'io se fossi a vostro posto ) solo a protestare su un ideologo delle br o di un'atra qualsiasi formazione della ex sinistra parlamentare prende la parola in un luogo pubblico , ma organizzare magari un contro dibattito o intervenire fra il pubblico e costringerlo ad aprirsi o raccontare a vostra esperienza . In quanto il carcere o il tempo cambia le persone lo so per esperienza personale e per un dialogo casuale e non forzato suscitato da una mia intervista a Renato Curcio che trovi qui sul mio youtube ( essendo appassionato di storia ) online con un terrorista di destra , e dal vivo con un iscritto \ simpatizzante minore ( non faccio nomi , perchèperchè i vero pentimento è quello che avviene nella loro coscienza ed in silenzio lontano dal clamore mediatico ) mio concittadino delle Br o affini .
Alberto Torregiani vuole che la giustizia faccia il suo corso. E lo si può capire. Lui il suo ergastolo proletario lo sta pagando su una sedia a rotelle. .
Caro Torreggiani
Capisco , anche se no ho vissuto quel periodo ( sono del 1976) e da anarchico di sinistra ti sono vicino specie dopo aver letto il tuo libro , ed ha ragione quado dici : << Ora lasciamo il fioretto e impugniamo la spada, perche' se il rispetto delle regole porta a questo, d'ora in poi useremo il pugno di ferro''. Alberto Torregiani, figlio del gioielliere ucciso dai Pac (Proletari armati per il comunismo) nel 1979, accoglie con sentimenti ''di rabbia e sconforto'' la notizia nella mancata concessione dell'estradizione dal Brasile di Cesare Battisti, condannato anche per l'omicidio di suo padre. Torregiani ha annunciato per il 4 gennaio un sit in di protesta davanti all'ambasciata brasiliana a Roma: ''Quei politici, quei giudici andrebbero presi e portati su un aereo per venire in Italia e capire le sciocchezze che hanno detto. ( unità online ) . Specialmente quando « Cesare Battisti -- dici - - è stato condannato in contumacia all'ergastolo, con numerose sentenze passate in giudicato e per aver commesso quattro omicidi. Nel corso della sua lunga latitanza ha sempre beneficiato delle leggi di stati esteri bonarie verso l'eversione rossa. La sua latitanza in Francia lo ha visto tra i beneficiati di lusso dalla dottrina Mitterrand. Ha simboleggiato per molti giovani arruolati nell'area della disobbedienza sociale, la dimostrazione che 'impugnare le armi contro le istituzioni non è un reato. Vogliamo - continua la nota - manifestare il nostro sdegno nei confronti del Brasile e, contemporaneamente, celebrare la memoria offesa delle vittime di questo infame assassino: il 6 giugno 1978, il maresciallo della Polizia penitenziaria Antonio Santoro; il 16 febbraio del 1979, il macellaio Lino Sabbadin, rapinato perché ritenuto dal suo gruppo 'l'esempio di chi s'è arricchito con un lavoro capitalistico; sempre nel febbraio del 1979, Pierluigi Torreggiani, gioielliere; il 19 aprile del 1979 Andrea Campagna, agente della Digos. Così il Brasile nega l'estradizione in Italia di un criminale assassino: vergogna!>>. Ma t'invito ed v'invito in modo d'avvicinare più gente ala vostra causa a non , qual'ora dovette scendere in piazza anche dopo il 4 gennaio a non usare la vostra vicenda con sigle del vostro partito\ movimento , ma di coinvolgere anche i familiari delle altre vittime di quel sanguinario 20 ( 1969\1990 ) che ancora una ferita aperta non solo per voi ma per il paese .
Per chiuderlo suggerisco di fare come ha fatto Benedetta Tobagi una vittima e come dici tu qui in questa intervista
del terrorismo parlare confrontasi con gli assassini che ancora sono in carcere o in semi libertà , parlarne a 360 gradi e non limitarvi ( come è comprensibile e come forse farei anc'io se fossi a vostro posto ) solo a protestare su un ideologo delle br o di un'atra qualsiasi formazione della ex sinistra parlamentare prende la parola in un luogo pubblico , ma organizzare magari un contro dibattito o intervenire fra il pubblico e costringerlo ad aprirsi o raccontare a vostra esperienza . In quanto il carcere o il tempo cambia le persone lo so per esperienza personale e per un dialogo casuale e non forzato suscitato da una mia intervista a Renato Curcio che trovi qui sul mio youtube ( essendo appassionato di storia ) online con un terrorista di destra , e dal vivo con un iscritto \ simpatizzante minore ( non faccio nomi , perchèperchè i vero pentimento è quello che avviene nella loro coscienza ed in silenzio lontano dal clamore mediatico ) mio concittadino delle Br o affini .
Concludo con questa posta perchè non contribuite a chiudere questo periodo ,come si sta facendo ( purtroppo i media ufficiali parlano solo degli attentati palestinesi e delle "repliche" violente di Israele ) nei territori Israeliano-palestinesi , che c'è un associazione mista ( Israele -palestinese ) con a capo familiari delle vittime de conflitto per decidere di per non di perdonare , ma di comprendere e cercare di far convivere \ dialogare i le due comunità . Perché ovviamente non fate una cosa simile in Italia : senza indulto o amnistia perchè chi ha sbagliato è giusto che paghi anche se poi , ovviamente senza per questo assolverli o considerali meno colpevoli di chi ha ucciso sparando a freddo e a mente lucida , ha pagato e sta ancora pagando per reati associativi e magari scontato n silenzio tutta la pena senza a differenza degli assassini facendo finta di pentirsi o facendo l'infame per usufruire delle leggi sul pentitismo uscire dal carcere . Solo così si riuscirà a perdonare evitando di cadere nel perdonismo ipocrita e forzato .
Non so più che altro dirti .
P.s
Se i tu dovesse darti fastidio dimmelo che nell'eventuale risposta cambio registro