25.12.11

Manifesto Blog I


 Con il trasferimento stavolta definitivo ( anche se  il blog  rimane  consultabile  fino al 31  gennaio  del 2012 ) da  http://cdv.splinder.com a questo link , molti  ex utenti  del primo , di facebook e  di questo mi chiedono   lumi su cosa  cambia    su cosa rimane  uguale  .Rispondo loro riproponendo  con aggiunte le  faq  del mio  ex blog.
Inizio con il regolamento  . Esso  è tratta in parte  da un'intervista -recensione  fattami sul n 40 del 2005 (  qui in versione pdf qui  in versione  "normale" ),dalla pubblicazione  trimestrale  Gemellae (  nome  romano della mia  cittadina  ),  rivista culturale  \  lettraria   non  più attiva dal 2005\06.( qui l'archivio
"Padroni di niente e servi di nessuno" è la filosofia che anima il diario di viaggio costruito da Giuseppe che ha voluto proprio chiamarlo "Compagni di strada e di viaggio" in onore a Sartre e ai CSI e attutti quelli che viaggiano senza mai stancarsi. Ma di quale viaggio si tratta lo facciamo spiegare direttamente dal suo ideatore: « Il sito/blog parla del viaggio come metafora della vita inteso non solo in senso concreto e realistico (di spostamento nello spazio e nel tempo) ma anche in senso simbolico di desiderio, tensione di conoscenza e di ricerca e - viceversa - di distacco, di esilio, di perdita, di allontanamento da sé e dalle cose più care; oppure viaggio dentro se stessi (il mettersi in discussione); come conoscere nuove culture, come il viaggio di Omero ("Odissea") o Virgilio ("Eneide") e nella Commedia di Dante (nelle prime due cantiche "Inferno" e "Purgatorio"), dal libro "Latinoamericana" di Ernesto Che Guevara e dal film "I diari della motocicletta" che da esso è stato tratto». Un viaggio dunque a tuttotondo che si dipana negli immensi spazi della cultura intervallati dai meandri della controcultura di cui Giuseppe fa la sua bandiera. >> In questo blog c'è spazio un po' per tutti, ovvero per ogni sensibilità e curiosità, ma soprattutto c'è tutto il coraggio di mettersi in prima linea su vari fronti, con umorismo e ironia e la voglia di coinvolgere e farsi coinvolgere dalla pluralità e diversità delle voci che vorranno farne parte.>> Questo blog proclama il diritto alla libera espressione individuale,in tutte le sue forme,a patto che non leda la libertà d'espressione altrui( per ulteriori info vedere regolamento e la faq ) No alla   censura.No all'ignoranza.No all'omologazione acritica .
ALCUNI MIEI POST ( QUELLI SOTTO FORMA DI LETTERE RICEVUTI E IN PARTICOLARE ) IN CUI PARLO D'ALTRIE PERSONE POSSO ESSERE FFRUTO DI FANTASIA E QUINDI I RIFERIMENTIA FATTI E PERSONE POSO ESSERE PURAMENTE CASUALI MA ANCHE VERI ,MA ANCHE FORTEMENTE VOLUTI O MODIFICATI PER OVVI MOTIVI .
Ogni testo – poetico e in prosa ed dove è dichiarato anche le immagini – pubblicato in questo blog è di proprietà esclusiva del suo autore ( sottoscritto compreso ) e protetto da licenza Creative Commons Attribuzione-No commerciale-No opere derivate. Per il loro uso diverso rivolgersi o all'autore o a me . Alcune immagini se non specificato sono prese dala rete , qualor a qualcuno ne rivedicasse un eventuale diritto comunicatemelo e provvederò a rimuoverla .

Poi  ripropongo qui  alcune  rielaborate  alcune  faq   del mio \  nostro vcchio blog    eccole  
                                   




  foto tratta  dal cdv ayurvamuca

A chi mi domanda la ragione dei miei viaggi
rispondo che so bene quello che fuggo
ma non quello che cerco


Ecco un dialogo avvenuto sulla chat di splinder ( uno dei rari momenti in cui mi funzionava ) che in cui spiego il perchè ho scelto di raccontare storie 



<< 
**** Credevo che il tuo sito parlasse solo di viaggi o fisici e di tue esperienze omesperienze condivise con altri\e , invece racconti storie , per lo più copia e incollate da internet
IO Perchè , chiedo scusa ai cdv vecchi se mi ripeto , << la vita di ciascuno di noi , è una storia , è una storia fatte di tante storie >> . Se è copia-incollata da internet e che molte storie si trovano proprio su internet o nele pagine marginali , perchpè considerate non importanti ( salvo che nonn siano come quella proposgta oggi ) legate ad eventi importanti p o relegate a gossip o cronaca spicciola come questa famosa  rivista  http://it.wikipedia.org/wiki/Cronaca_Vera e spesso ignorate una volta esaurite l'aspetto clamoroso dai talk show o usate come copri news importanti nell'apertura dei tg . E poi perchè non sono in grado , di riuscire a controlare le mie emozioni negative o positive , e ho paura di " infarcirle " con storie mie snaturandole . Ma soprattuttot perchè molte persone : << Allora saltò oltre per precorrere le predizioni e appurare la data e le circostanze della sua morte. Tuttavia, prima di arrivare al verso finale, aveva già compreso che non sarebbe mai più  uscito da quella stanza, perché era previsto che la città degli specchi (o degli specchietti) sarebbe stata spianata dal vento e bandita dalla memoria degli uomini nell'istante in cui Aureliano Buendia avesse terminato di decifrare finale di cent'anni di solitudine >> ( finale del libro cent'anni di solitudine >>
 **** ok . però una curiosità , come mai racconti solo storie di gente "schirocata,bordeline , ai margini , sconfitti\vinti , che è malata e non anche di gente normale ai amrgoini insomma ?
IO  Perchè , continuando l'ultima citazione della riga precedente mi interessano e ci trovo più profondita , richezza , in quelle che faber ha descritto benissimo nelle sue canzoni in particolare una storia sbagliata , e nei suoi album in particolare in due : Non al denaro, non all'amore né al cielo e anime salve . Ma soprattutto perchè << La creazione nasce dall'imperfezione >> (
citazione tratta dal film Waking life di Richard Linklater ) . Ma soprattutto perchè , scusami [   chiedo scusa    a voi del blog  ] se cito continuamente , ma a volte le citazioni aiutano meglio a spiegare il tuo pensiero : 1) non c'è più niente di normale da quando l'anormale è diventato la norma . di Eugene Ionesco ( 1909-1994 ) .,  2) «Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato. A loro non si è svelata la bellezza della vita.» Boris Pasternak ( 1890-1960 ) .
Ma soprattutto perchè , in senso laico e spirituale non confessionale ho fatto mia questa frase trovata non ricordo se 
( dato che l'umidità della sofitta e i topi hanno e il gatto quando trova la porta  aperta   va a ... negli angoli d'essa fuori dallla sua lettriera hanno deteriodato il mio archivio cartaceo conservato in essa ) su  un agenda di smemoranda o su un'agenda di giorni non violenti di qualche ano fa     : << LA SCOPERTA PIÙ GRANDE DELLA VITA E' CAPIRE CHE IL DOLORE PUO' ESSERE [ ESPERIENZA PERSONALE DI UNOCHE VAGA FRA OSPEDALI E MEDICI DA QUANDO E' NATO ] TRASFORMATO IN GIOIA . >> 
**** Capisco :-) e ti stimo di più . Infatti carissimo Giuseppe,mi ha molto colpito la tua affermazione della gioia nella sofferenza e credo sia una meta che non ho ancora raggiunto (ho qualche problema di salute anch'io - alla veneranda età di 61 anni! - e la situazione peggiora senza che i medici sappiano darmi una cura adeguata). Mi chiedevo come possa essere possibile avere la gioia quando la malattia non ti lascia quasi mai in pace e ho letto uan cosa che mi ha fatto pensare a te. Te la trascrivo: "Il cambiamento profondo che implica il nuovo soggetto, la creatura nuova, è questo: è la fede in Cristo crocifisso e risorto, dove il "crocifisso" è la condizione per essere risorto. Perciò non potrò mai scandalizzarmi se la condizione per vivere la gioia che lui mi ha promesso è la croce, anzi, qui sarà la dimostrazione più affascinante che perfino il dolore e la croce e la morte diventano gioia" (Qui e ora, L. Giussani, pag 78)
(.....)

Se ancora non vi basta : << ( ....) Voi critici, voi personaggi austeri\ militanti severi chiedo scusa ( ... ) >> Guccini l'avvelenata   leggetevi  questa  storia    riportata  da  un sito  sull'handicap  
che    alcuni estratti del libro    




da  cui  ho  scoperto ( anzi  riscoperto )   la  storia     del blog  in questione
<<  Uno dei protagonisti si chiama Claudio Imprudente; ha intitolato un suo testo “Una vita da imprudente” giocando con il suo stesso cognome. Durante la chiacchierata con il giornalista si leggono queste parole: "Sai a chi è dedicato questo libro? Ai normodotati gravi" dice Claudio. Continua Cannavò: "Afferro al volo il senso: è dedicato alle persone che non capiscono. I veri disabili sono loro.” -“La domanda da porsi è questa: che cosa può fare un disabile per la collettività in cui vive? E’ una domanda rivoluzionaria, un cambio drastico di cultura e immagine.” -”Sono campioni anche loro: di quella difficile prova agonistica che si chiama vita normale” -”La vita è un miracolo che può fiorire ovunque, anche dove sembra che la lice del giorno non sia mai arrivata” -Un altro giovane racconta le peripezie per trovare una casa in affitto: quando capivano che era malato e immobile su una carrozzina nessuno portava avanti il contratto; così dice: ”Vedi com’è la vita? C’è gente che va in chiesa, prega, si batte la mano sul petto e poi si comporta in modo vergognoso.“ >>
Concludo   con   queste parole   di un sempre  vivo Fabrizio de  Andre : << L'ultima canzone dell'album è una specie di riassunto dell'album stesso: è una preghiera, una sorta di invocazione... un'invocazione ad un'entità parentale, come se fosse una mamma, un papà molto più grandi, molto più potenti. Noi di solito identifichiamo queste entità parentali, immaginate così potentissime come una divinità; le chiamiamo Dio, le chiamiamo Signore, la Madonna. In questo caso l'invocazione è perché si accorgano di tutti i torti che hanno subito le minoranze da parte delle maggioranze.
Le maggioranze hanno la cattiva abitudine di guardarsi alle spalle e di contarsi... dire "Siamo 600 milioni, un miliardo e 200 milioni..." e, approfittando del fatto di essere così numerose, pensano di poter essere in grado, di avere il diritto, soprattutto, di vessare, di umiliare le minoranze.
La preghiera, l'invocazione, si chiama "smisurata" proprio perché fuori misura e quindi probabilmente non sarà ascoltata da nessuno, ma noi ci proviamo lo stesso. >>  ( introduzione  alla canzone  smisurata preghiera    contenuta  nel cd  " Ed  avevamo gli occhi troppo belli "    un album  pubblicato nel 2001 sotto forma di libretto e CD  dalla rivista  A ( qui per  ordinarvelo  ) CD AUDIO CHE CI PERMETTE DI AVVICINARE DE ANDRE’ IN MODO INSOLITO.LE TRACCE DEL CD   IN QUESTIONE CONTENGONO    INFATTI GLI INTERVENTI PARLATI DELL’ARTISTA REGISTRATI (E MAI EDITI) DURANTE I SUOI CONCERTI. LA SOLITUDINE, IL POPOLO PELLEROSSA E QUELLO ROM, GLI  OMOSESSUALI, LA LIBERTA’, FABER AFFRONTA NEI SUOI CONCERTI I SUOI TEMI PRINCIPALI ANCHE SEMPLICEMENTE PARLANDO CON IL SUO PUBBLICO. IL CD E’ ARRICCHITO DA UN CURATISSIMO LIBRETTO CHE CONTIENE FOTO E INTERVENTI VARI INTORNO AL MONDO DI FABER. Esso contiene in oltre    due  chicche  : una  versione   semisconosciuta  di  se  ti tagliassero a pezzetti  e un inedito  cantato da de andrè per  darsi forza   durante una crisi di panico
   
a chi  dopo essersi iscritto   al mio blog mi chiede , nonostantre le faq cosa intendi per
opera d'arte , per la tua opera d'arte ? . questa frase : << L'arte non è l'applicazione di un canone di bellezza ma ciò che l'istinto e il cervello elabora dietro ogni canone.(...) >>tratta dal blog (  non so  se  è ancora  attivo  )  
http://lecadavreexquis.splinder.com/ è la mia risposta . 

riordinando  (  anche se  ancora  non completamente  , ma più ordinato di cosi non riesco  )  


ho trovato   in mezzo ad un libro   una lettera    di cui riporto  qui soito alcuni stralci  ( ovviamente ile  frasi  fra parentesi sono mie  interpretazioni   e considerazioni    avvenute mentre la  rileggevo  a distanza  d'anni  )     dell'ex  cdv  e confondatore     dl blog  , danny ( Danilo Pilato )   perso causa    equivoci assurdi come quelli  con benedetta  perso per strada  ( SIC    cosi  và la  vita  )   . Questa lettera oltre a tirarmi su il morale  ,  mi aiuta  a  rispondere   a  ladradianime.splinder.com/  e  tutti\e quelli  che    hanno letto o non hanno letto  Le FAQ  e i rispettivi agggiornamenti  e  chi mi chiede  cosa  intendo per  opera  d'arte   e perchè   a
 volte l'associo alla  vita   come mi hannoo insegnato i  corsi di sophianlisi

Carissimo Beppe
 firenze  8\01\02
(....)
Finalmente   ti mando  i libri  [  che   ancora nel marasma  , parzialmente  sistemato  ,  non sono roiuscito a  trovare  ]   che  ti  avevo promesso  tempo fa  sperando   che  siano  , per  te ,  un gradito  regalo .
(.... )
Tutti  e tre   rispecchiano un po'  la mia vita   passata  fra  la  concretezza dei dolori   fisici   dell'essere umano   e la  fuga  dall'astratezza   di  tempi e luoghi mai visssuti   ma  importanti per  affrontare   la  durezza del reale   e  che  nulla  a par  mio   , può essere   dissociato dalla  fantasia  .
E' proprio   dall'unione   della  razionalità e   della  conoscenza   con l'immaginazione    mche nasce l'aerte  e  quindi l'estetica  .
E l'uomo d'oggi  più  completo 
[ almeno in teoria    visto l'aumentare  di cervelli mandati in cassa integrazione \ all'ìammmasso    e   di libero arbitrio  arrugginito per  il scarso uso nella maggior  parte dei casi   ]  che in ogni altro tempo  deve conciliare  questi  ( illegibile  )  opposti reale  e  irreale   .
Romanticismo  e  e nostalgia  , vita reale  e   conjoscenza .,  questo t'aguro affinchè   tu possa completare   te stesso servendoiti   dela tuia immaginazione  operando  nel mondo  .
Ela pa ce , la  pace   del mondo di domani   deriva proprio da chi riesce a vedere   meglio  negli errori dell'altro   i suoi comportamenti  e  a smettere  di   considerare l'altro diverso   da  se stesso  .
Ed  è per  questo che  bisogna    immagginare   , lottare  ,   con gli eroi del passato, ricordare  e vivere   di continuo una vita  ricca   d'emozioni , sentimenti  , amore  e  rispetto  .

Una  vita la cui eleganza   non si nriconosce   dagli abiti  ma  dalle azioni e   concrete   e reali di cavalieri inesistenti . (...)   con  affetto  Danny  
 
Concludo  il post  d'oggi  Sempre   in musica   (  sul  perchè  uso  sempre   la musica nei post    vedere  fra i miei  post    d'archivio   la  tag     faq  e\o aggiornamenti  faq  )    e se kin questo periodo   metto  solo musica  classica \  sinfonica   ,ma  èquella  che mi rilassa     e  in qussto periodo  ne  ho  proprio  bisogno  con  Quintetto per  pianoforte ed archi  in la  maggiore  allegro  vivace  di F.Schubert . 


chi lo ha detto che la musica classica e solo vecchiume ? Chopin Nocturno N° 4 en Fa mayor Op 15

grazie  alla mia compagna  di viaggio  http://nellamenteenelcuore.blogspot.com/  che   mi  riportato alla mente questo notturno di chopin

E' Natale...

Un Gesù Bambino nero contro ogni razzismo.
"...Per il cosiddetto Natale, per la Babilonia delle feste dei ricchi, per le lobby, per le mafie, per i partiti, per i prelati - verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora piu' forte per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti. - Compagne e compagni, amici e amiche, eterosessuali, gay, lesbiche, transessuali, atei, agnostici, cristiani, musulmani, buddisti, indù, continuiamo a camminare tutti in direzione ostinata e contraria. Su la testa! UN CALDISSIMO ABBRACCIO A TUTTA LA TERRA! Scavalchiamo i "MONTI" al grido LIBERTA'-UGUAGLIANZA-FRATERNITA'! SE NON ORA QUANDO?" (Don Andrea Gallo, prete del marciapiede) PDTM NEWS24H

20.12.11

l'ultimo dei templari niente giusto per passare la serata SPOILER



Un film   discreto consigliato  per  chi ama  il fantasy  sganciato  dalla  storia  e dalla lttratura  e  l altre  arti  . Forse a creare delusione è proprio il titolo: il film segue un altra storia!Il film l'ho visto e sinceramente a me è piaciuto,anche se non mi ha  entusismato troppo  , a differenza dei commenti negativi. 

Va bene  che non s'inventa più  nulla da  quasi 100 anni , e si tnde  a rimescolare  solo le carte  del mazzo . Ma almeno la mano fosse diversa . Questo  film non è da oscar ma è ben fatto gli errori commessi dalla regia   dal montaggio SPOILLER come si vede in una delle ultime scene in cui  si vdono i microfoni SPOILER   ma il film scorre bene,belli effetti speciali e buona caratterizzazione dei personaggi,che nel piccolo mostrano la propia personalità Ammetto che il film non sia stato fatto benissimo,ma trovo ingiustificabili le critiche pesanti ad esso riferite . Non fidatevi dei commenti negativi!.Infatti  volendo essere  obiettivi la trama così come se ne deduce dal film risulta piena di falle, insomma fa acqua da più parti, per contro le scene sono ben girate e gli attori aiutano molto a dare a questo film una dignità e una buona suspense. Consigliato per trascorrere una serata piacevolmente.Scondo  alcuni miei amici  esso è : << Niente di speciale, inoltre lento e per niente originale, nonostante  abbia  una fotografia stupenda >>. In definitiva un film con una discreta dose di azione e di avventura,non eccezionale ma neanche pessimo.Lo  guasta  : 1)  Il titolo tradotto  pessimament  ( ma  perchè  c.... non lasciano  quelli originali  )  . Ecco  prchè molti commenti  su   http://www.comingsoon.it/Film/Al_Cinema/  affermano   che   non c'entra niente con il film;Infatti  di templari non se ne vede neanche uno . ed  è un film  Ambiguo e controverso il titolo dell'edizione italiana: nel film non vi è affatto presenza di cavalieri templari, nè tantomeno vengono menzionati; probabilmente la scelta de "L'ultimo dei templari" è stata dettata da questioni di business, nel tentativo di richiamare il successo avuto da Nicolas Cage ne Il mistero dei Templari, oppure da una semplice disinformazione da parte dei distributori italiani che avrebbero confuso i crociati con i templari .,  2 La trama tende al sovrannaturale e al demoniaco, con effettiva presenza di mostri e diavoli,  tanto da  dare  l'impressione  di  una  giustificazione  alla caccia alle streghe e alla sua tremenda mattanza di donne.
 Altro punto a sfavore è che il film sembra pretendere di avere una qualche validità storica, quando invece il periodo in cui è ambientato è totalmente errato, in quanto le crociate si sono avute nel XII secolo e non nel XIV, e il finale  SPOILER  è  quasi prevvedibile da sembrare   uno scopiazzamento  de il  film Il nome della rosa (Der Name der Rose, in inglese The name of the Rose) del 1986 diretto da Jean-Jacques Annaud, tratto dall'omonimo romanzo di Umberto Eco del 1980 . SPOILER
  Concludo  che  Il film è guardabile, d'altro canto non si può pretendere di vedere film perfetti quindi non sparate a zero su tutti quelli che vedete magari su megavideo o  in streaming , l'interpretazione non è sufficiente e la trama è un po scontata, ma ripeto che c'è di peggio.., <<  age per l'ennesima volta col pilota automatico ormai gli studios gli affidano ruoli che solo lui accetta,è diventato uno yes man del regime di Hollywood,Perlman sempre decente però il plot è povero,è un film dove regna l'oscurità ma a livello di caratterizzazioni >> ( da  http://www.comingsoon.it/Film/Al_Cinema/  )

natale vegano + ricette vegan

questo post  nasce   da : 1)  dalla  risposta  su  fb dove  finiscono i post del  blog  da  parte  di *****  una mia  amica  Vegana : <<Giusè noi vegan non sopravviviamo! Viviamo meglio ;"D! >>;., 2  da
a un richiesta  d'aiuto  fatta  per il post   sui vegani  e le cene \  pranzi  natalizi   vista la  profondità  e  l'impossibilità  di  riassumerla   per  metterla  in quel  post  , la metto qui interamente   e senza  commenti  .
Un grazie  a Barbara primo di http://www.promiseland.it/ un altro sito importante  come punto di riferimnto per  i vegani  e non, che  ha  risposto  a questo mio sondaggio 

 Io 
 volevo chiedervi di raccontarmi il vostro primo natale vegan , e le reazioni dei vostri  familiari e gli altri parenti . ma soprattutto  come  fate  resistere alle provocazioni dei carnivori .?

Lei  
Il mio primo Natale vegan l'ho passato in casa, in famiglia, ho la fortuna di abitare lontano, quindi sono i parenti che, venuti a trovarci, hanno dovuto sottostare a quello che avevo preparato io.
Avevo programmato con cura il menù in anticipo per presentare pietanze saporite e non troppo complicate, o con ingredienti diversi e dai gusti bizzarri.
Quindi avevo fatto una vellutata di mais con dei funghi secchi, una terrina saporita e ricca ai funghi, una crema affumicata da spalmare su del pane grigliato e per il dolce mi ero affidata alle mani esperte di un'amica che ha saputo riprodurre i sapori della famosa torta di mele francese "Tatin" ma usando solo ingredienti vegan. Più le solite insalate, un buon bicchiere di vino per chi lo voleva e il pane fatto in casa da me.
Devo dire che le persone più anziane del gruppo erano piuttosto scettiche ed in bilico tra "Ma voi mangiate cose strane dai sapori strani", malgrado non avessero mai assaggiato tofu&Co e "Ma se state bene voi e siete in salute saranno sicuramente cose buone". Diciamo che gli umori erano al sereno-variabile!
Inutile dire che tutto è andato bene, che finalmente hanno fatto un Natale senza mangiare troppo grasso, senza appesantirsi, senza bruciori di stomaco e senza proteine animali.
Alla fine erano tutti soddisfatti, le pietanze erano piaciute, il tempo era trascorso serenamente e piacevolmente, ma il fatto di mangiare piatti che non rientravano nella loro gestualità in cucina li ha lasciati dubitativi, anche la semplice vellutata di mais con i funghi secchi non avrebbero saputo da dove cominciare per prepararla a casa loro! Questo penso faccia parte della chiusura che si installa inconsciamente nelle persone quando dici loro che sei vegan. La prima cosa che ti dicono è: "Ma allora cosa ti preparo da mangiare quando vieni da me la prossima volta?". Parrebbe che di colpo abbiano dimenticato come si fa una pasta al pomodoro, un risotto ai piselli o le lenticchie...
All'inizio, vivendo lontani appunto, avevamo deciso di dire "solo" che eravamo diventati vegetariani, ma alla prima discesa in Italia, di fronte a vassoi di formaggi e affettati (mi sto ancora chiedendo dove hanno trovato il campo di mortadella...) ci siamo dovuti arrendere e cominciare a metterla giù pesante perché pareva che volessero, in due settimane, farci mangiare tutte le proteine animali di un anno!
Insomma prima con la dolcezza, poi con la fermezza, ma senza mai perdere la calma siamo riusciti a far capire che noi, neanche una volta ogni tanto, non avremmo più mangiato tutto quello che gli avevamo già elencato... pesce compreso...
Più che altro il tempo e la cattiva salute degli altri intorno a noi ci hanno dato ragione. I nostri esami clinici sono sempre ottimi, la nostra salute anche, non ci ammaliamo praticamente mai neanche in inverno e quindi la situazione si è sistemata da sola.
Per quanto riguarda le provocazioni degli onnivori dipende da molte cose. Dal mio umore del momento, da come vedo che la persona di fronte a me imposta il discorso, dalla voglia che ho di stare a spiegare le cose (questo dipende molto da chi ho di fronte, ci sono persone che so per certo essere superficiali che dopo cinque minuti hanno lo sguardo perso e capisci che pensano ai fatti loro...). Ma devo dire che col tempo, leggendo e informandomi, anche grazie alle notizie che mi capitano sotto gli occhi nell'ambito del mio lavoro di responsabile di www.promiseland.it, sono molto più informata su tante cose e quindi riesco a controbattere e a mettere in difficoltà le persone in maniera chiara e inequivocabile. A dire il vero se sono di buonumore mi ci diverto anche, bonariamente lo dico, a mettere in difficoltà quelli che io chiamo i "babbani" (nella saga di Harry Potter i babbani sono le persone non dotate di poteri magici: mi piace questo parallelo ironico!).
Insomma, non sono mai aggressiva, non mi interessa e credo crei chiusura nel tuo interlocutore, cerco anche di non parlare di questa cosa altrimenti ti dicono subito che fai proselitismo, ma se per sbaglio qualcuno mi pone delle domande non sfuggirà alle risposte.
Credo che l'educazione sia alla base di questo genere di spiegazioni e per esempio, se nei discorsi di tutti i giorni mi può anche capitare di usare parole un po' forti, quando parlo di veganesimo ci sto molto attenta e non uso mai espressioni colorite, mantengo la calma e al limite dico scherzosamente le cose che potrebbero essere prese male dal mio interlocutore.
Non dobbiamo dimenticarci che le persone quando si parla di questi argomenti, a livello inconscio, sanno che gli animali che mangiano vengono uccisi e hanno un po' la coscienza sporca, quindi dire che io non ne mangio per non farli soffrire è come dir loro: "Tu sei cattivo perché li mangi e li fai soffrire", o peggio ancora "Io sono meglio di te perché ho la forza di carattere di non mangiarne, non indossarne etc.", anche se la nostra intenzione non è questa (io per esempio non mi sento superiore a nessuno) gli altri percepiscono la cosa così e si sentono a disagio, per questo sovente le reazioni verso di noi sono un po' troppo accese, alla base c'è l'incomprensione.
Un altro fattore da tenere in considerazione, secondo me, è la paura della cosa sconosciuta: la cosiddetta ignoranza riguardo a qualcosa genera inquietudine e insicurezza, a volte vera e propria repulsione, ma c'è anche chi reagisce mettendo in ridicolo qualcosa solo perché non lo capisce.
In pratica la mia reazione cambia a seconda di chi ho di fronte e da come viene impostato il discorso dagli altri, se vedo che la discussione prende una brutta piega o diventa noiosa cerco di cambiare argomento. Se però mi vengono poste delle domande dirette rispondo in maniera altrettanto diretta e precisa.
Per quanto riguarda la vita in società non ho avuto grossi problemi, non sono mai stata una persona che ha bisogno di uscire molto o frequentare molte persone. Mi piace la vita tranquilla, i grandi assembramenti rumorosi non mi sono mai piaciuti: limitano gli scambi interpersonali e li trovo inutili.
Quindi c'è stato un periodo abbastanza lungo di più di due anni, quasi tre, durante i quali si usciva solo in coppia (avendo veganizzato subito il marito!), le persone che frequentavamo erano i cucini italiani vegan (quelli che ci hanno "convertiti") quando venivano in vacanza da noi e basta.
La selezione è stata naturale: parenti (quelli della parte della famiglia francese) e amici che ci tenevano a noi dopo circa due anni hanno fatto di nuovo capolino e hanno cominciato ad invitarci timidamente a pranzo,
informandosi su cosa potevano fare per noi ed è andato tutto bene.
Devo dire che io non sono scesa a compromessi del tipo: per noi due porto io o cose del genere. Ho sempre pensato che mangiare vegan non è una malattia contagiosa e che se per una volta tutti i commensali mangiano vegan non è tossico e non moriranno, spiegandolo alle persone che ci tengono a noi, con serenità, queste capiranno, altrimenti non ci tengono a noi è: così semplice!
Riconosco che ci vuole però una buona dose di sicurezza in sé stessi e di libertà dal giudizio altrui, cose che per mia fortuna posseggo.
Ovviamente con i miei accorgimenti non sono stata al riparo da commenti ostici, battute sarcastiche e tutto il resto. Ma non dando peso al giudizio che gli altri portano verso la mia persona questi non mi hanno intaccato nella sicurezza e nella voglia di proseguire, serenamente, per la mia strada.
Quindi un poco alla volta il mio percorso è ancora in svolgimento e nonostante quasi quattro anni di veganizzazione mi ritrovo ad avere ancora in casa maglioni in lana, scarpe in cuoio etc. che non ho più voglia di usare e per le quali sto facendo opera di bonifica, sperando possano servire a qualcuno e non aver causato sofferenza invano, per finire nelle immondizie ancora semi-nuove.
Ed è proprio riordinando gli armadi dopo esser diventati vegan che ci si rende conto di quanto la pigrizia dell'essere umano ci faccia diventare dipendenti dai prodotti animali, siano essi a tavola o nella vista di tutti i giorni.
In realtà, una volta presa coscienza di quello che si provoca se non si fa attenzione, è poi molto facile applicarsi, leggere le etichette, rinunciare ad un oggetto.
Siamo talmente "pieni di cose" e ci sono talmente tante alternative che al giorno d'oggi anche essere vegan è facile.
Insomma le persone cambiano, le riflessioni sono un ottimo esercizio per la mente: cerchiamo di non evitarle.
Una precisazione che vorrei fare a beneficio di tutti quelli che credono che il veganesimo sia una religione o una setta è questa: una religione ha un Dio da pregare, noi né l'uno né l'altra, una religione o una setta sono scandite da riti, compreso quello iniziatico (come il battesimo nel cristianesimo) noi no, una persona può decidere di diventare vegan oggi e smettere tra una settimana, non deve rendere conto a nessuno, non si firma nessun contratto, non ci si associa a nessuna organizzazione, si è completamente liberi di esserlo oppure no, non abbiamo guide spirituali, regole o statuti... quindi per favore non ripetete questa cosa pappagallescamente quando incontrate un vegan, costui per educazione o per mancanza di argomenti potrebbe evitare di rispondervi, ma voi state veramente dicendo una cosa che non si regge in piedi!
Detto questo auguro delle buone feste di fine anno a tutti!



Esplorando il  sito  di promiseland  ho trovato  qusto articolo  della stessa barbara


Le ricette di fine anno!

In un momento in cui si guarda alle future feste di fine anno e si rivolge lo sguardo fiducioso all’anno nuovo io voglio andare contro corrente e lanciare uno sguardo compiaciuto a questo magnifico, per me, 2011 che sta finendo.Già al suo inizio si preannunciava splendido: febbraio segnava un anno dalla pubblicazione di Veganwiz.fr, sito al quale ho dedicato tanto tempo, che mi ha spinta a sempre nuove esperienze culinarie e che in soli dodici mesi mi ha dato tante soddisfazioni, fatto incontrare di persona tanti vegan francesi ed entrare in contatto con tante persone stimolanti qui a Parigi dove vivo.Poi ci sono stati i preparativi per il primo, grandioso, VeganFest! Questo evento ha aperto la mia primavera vegan alla grande facendomi passare qualche giorno intenso al fianco di persone speciali, non parlo solo di Sauro e Renata, ma di tutte le persone che hanno partecipato alle fatiche e alle gioie di quei giorni indimenticabili, non li elenco: dimenticherei sicuramente qualcuno, a volte tornano nei miei pensieri episodi sparsi e scoppi di risa…Neanche il tempo di rientrare a casa quasi e ricevo la fatidica telefonata: serie di fortunate coincidenze? Rinunce dell’ultimo momento? La persona giusta al momento giusto? Non lo saprò mai, ma poco importa: le coincidenze non esistono e io ho la fortuna di vedermi offrire questo bellissimo sito che è Promiseland e prendo l’occasione al volo, non mi sembra vero, questa volta il treno è passato dalla mia stazione ed io ero sulla banchina ad aspettarlo per iniziare un viaggio dai mille colori e sapori che mi porterà lontano…I mesi passano veloci e già a luglio eravamo attivi per preparare i bellissimi progetti che sgorgano come acqua di sorgente dalla mente di Sauro.Luglio in vacanza, ma sempre connessa, comincio ad organizzarmi per gli impegni di fine estate.Agosto: gli altri in vacanza e io che già mi porto avanti col lavoro, mi si prospettano due mesi intensi, sia a settembre che ad ottobre sarò in Italia per un totale di quattro volte, per seguire e documentare su Promiseland gli eventi in programma.A settembre ci sarà il primo corso di Veganblog, un successo con più di venti partecipanti e poi tre VeganOK-EXPO ad una settimana circa uno dall’altro:BolognaMilano, Carrara. Viaggi, cucina, stanchezza, incontri, volti, sorrisi, chiacchiere, articoli, foto, compleanni, reportage, parlare di lavoro in macchina la mattina presto con Sauro e Renata, ma anche tutti insieme a cena davanti a una pizza (ma lo troveremo un posto alle 11 di sera che ci fa una pizza? Mah, proviamo!).A Bologna conosco Giorgio, Vivere Scalzo, ed è colpo di fulmine: tolgo le scarpe anch’io, Sauro ce l’ha ancora su con me… e pensare che avrei potuto incontrarlo già al VeganFest se non fossi stata sempre così di corsa…Ma quante persone ho incontrato in quei due mesi? Zucca, Lony, Cuccio, Pogo, Scila, Lilly, Nala, Bike, Tommaso, Cesare, tre Laura, Giorgio, due Cinzia, Gianluca, Alberto, Enza, Osvaldo, Enzo, Maryline, Francesco, Michele, Dany, Igor, Alessandra, Simone, Silvia, Paola, Daniele, Nelusco, Valentina, Filippo, Frankye, Maddy, Alessandro, Alice, ben tre Andrea e almeno due Luca, Marco, Tiziana, Marilena, gli Chef di Veganblog, Claudia, Alessandra, Sandro, Mary, Enrico, Matteo, Nancy, Paolo, Pina, Roberta, Rossella, Alberto, Aldo, Roberto, Fabrizio, Valeria e cito solo quelli che mi vengono in mente ora e con i quali sono stata a più stretto contatto: chissà quanti ne dimentico!Finalmente fine ottobre, torno a casa, scalza, dal mio paziente marito, che si era quasi abituato a fare lo scapolo, da “La Cano” che per dieci giorni non mi molla di un centimetro per paura che parta ancora, mi ci vuole un po’ per recuperare un ritmo di vita normale, ma che avventura: ne è valsa la pena!Un anno così, bevuto d’un fiato non mi era mai capitato! Chissà come sarebbe stato se Alessandra e Manuel non mi avessero fatto fare il salto, se Sauro non mi avesse lasciato spazio per esprimermi, se non avessi incontrato tutte le fantastiche persone che ho incontrato, se… vabbé è giunto il momento di guardare al futuro più prossimo (noi ci stiamo già preparando per il prossimo VeganFest, che sarà ancora più grande della scorsa edizione!), quindi per festeggiare degnamente la fine di questo anno irripetibile ho pensato un menù speciale da gustare in buona compagnia: la vostra e… BUONE FESTE A TUTTI!


FOCACCIA CHIC, focaccia di tradizione pugliese ma col vestito  delle feste con tartufo e panna di soia, scarica la ricetta in pdf QUI

TENEREZZE DI SEITAN, tranci di seitan con patate dolci, fava tonka e pistacchi di Bronte, scarica la ricetta in pdf QUI


STRUDEL BARBARA, lo strudel rivisitato con pere, fava tonka, fragole disidratate, cioccolato e pistacchi, scarica la ricetta in pdf QUI


19.12.11

cibi proibiti alle donne CETRIOLO VIETATO ALLE DONNE. RELIGIOSO: "RICORDA IL PENE MASCHILE"

leggo  sulla mia home di facebook   questo articolo del giornale gratuito http://www.leggo.it/



Giovedì 08 Dicembre 2011 - 16:06
ROMA - Cetrioli, banane, zucchine e carote. Eccoli i nuovi frutti del peccato, almeno stando a quanto sostiene un religioso islamico. L'uomo, residente in Europa, ha dichiarato che le donne non dovrebbero neanche avvicinarsi a ortaggi e frutta di forma fallica per evitare che queste possano portare alla mente "pensieri sessuali".
Lo sceicco, per ora rimasto anonimo, è stato citato dal quotidiano el- Senousa. Accanto al divieto, però, l'uomo ha aggiunto anche delle "istruzioni per l'uso": se proprio le donne islamiche non potranno fare a meno di mangiare i frutti incriminati, dovranno almeno farlo in presenza di un uomo loro legato da parentela, come un padre o un marito, che provvederà a tagliarli in pezzetti tanto piccoli da non ricondurre alla forma originaria. Banane e cetrioli, infatti, “assomigliano al pene maschile” e potrebbero stimolare la donna a “pensare al sesso”. 
All'insolita massima religiosa, i giornalisti hanno reagito chiedendo se sia necessario far controllare le donne quando vanno a fare la spesa, e se comprare i frutti "fallici" possa costituire peccato. Il religioso ha risposto dicendo che è una questione tra le donne e Dio.  


Allora  , come si chiedono in molti , se  gli islamici  (  o altri rappresentati d'altre religioni ) puri   non dovrebbero mangiare angurie, meloni, arance, dovranno almeno farlo in presenza di una donna loro legata da parentela, come una madre o una moglie, che provvederà a tagliarli in pezzetti tanto piccoli da non ricondurre alla forma originaria. Angurie, meloni e arance, infatti, “assomigliano al seno femminile” e potrebbero stimolare l'uomo a “pensare al sesso”.

sfatiamo il mito dl natale buonista esso è anche repressione

Poiché l'oppio di popoli  è l'oblio   , con la creazione  di miti   buonisti    vi racconto   tre storie  avvenute  nl  periodo  natalizio  la  prima  è tratta  da http://domani.arcoiris.tv/

NATALE 1893 – Sicilia insaguinata da carabinieri e latifondisti che sparano contro i contadini affamati

19-12-2011
di Elio Camilleri

 Erano quasi le quattro del pomeriggio e il pranzo di Natale del 1893 era finito appena da un po’, la mattina era trascorsa tranquilla, anche Gesù era nato a mezzanotte. Il giorno prima, nella piazza, una moltitudine di donne aveva guidato una manifestazione contro le tasse che esplose improvvisamente con l’assalto e la distruzione dei circoli che erano i luoghi di riunione, di svago dei notabili, dei potenti e dei prepotenti del paese.
La forza pubblica aveva tentato di contenere la folla, ma non era riuscita ad evitare il successivo assalto e la completa devastazione dei casotti daziari.
Erano quasi le quattro del pomeriggio del Natale del 1893 e le donne di Lercara con i loro uomini riempirono la piazza per assalire il Municipio, sventolavano stracci a mò di bandiere e volevano che si capisse che non era più tollerabile lo sfruttamento e la fame.
Il Prefetto ed il Procuratore del Regno si erano precipitati da Palermo e tentarono invano di calmare la folla, ma erano arrivati anche i rinforzi militari e fu la tragedia: i due schieramenti si trovarono uno di fronte all’altro e i militari intimarono ai manifestanti di disperdersi … attimi di silenzio, un colpo di arma da fuoco.
Dai balconi dei palazzotti prospicienti la piazza i notabili, padroni di Lercara, dei campi e delle miniere incitavano i carabinieri a compiere il massacro. Con la bocca ancora impastata dei buccellati e dei cannoli trangugiati a pranzo, nel loro pranzo di Natale, gridavano: “morte agli istigatori, morte ai sovversivi”.
Undici manifestanti furono uccisi nella cornice di cinica e turpe istigazione al massacro.
“non si sarebbe mai saputo chi avesse sparato per primo […] non è affatto da escludere che a sparare per primo fosse stato qualche campiere, qualche mammasantissima, appostato dietro l’angolo di qualche casa e incaricato di provocare la strage da una delle fazioni che si contendevano il potere in paese. Le carte tacciono in proposito”. ( Mario Siragusa, Stragi e stragismo nell’età dei Fasci siciliani. In “La Sicilia delle stragi”. a cura di Giuseppe Carlo Marino. Newton Compton Editori Roma.2007. pag. 119 )

La seconda   dai miei ricordi   fatti di racconti di Babbo e zio  ( sinistra  extra parlamentare  ) e  letture  e documentari storici   i fatti Avola ( sempre  sicilia  )   2  dicembre  1968  ( I II ) dove  fu duramente repressa  a colpi d'arma  da  fuoco  uno  sciopero di braccianti agrari    e  della  bussola   ( viareggio  notte  del 31  dicembre  -1  gennaio 1968\69 articolo tratto  da http://www.antiwarsongs.org/ .
La ballata (  ne  trovate  sotto un video  e qui il testo  )  


è la cronaca fedele dell'episodio della contestazione avvenuta il 31 dicembre 1968   presso  il locale alla moda "La Bussola" di Focette, in Versilia, dove alcuni studenti medi e universitari si erano recati (come il 7 dicembre a Milano per la celebre contestazione alla prima della Scala) per lanciare uova sui ricchi borghesi che si recavano al locale "chic" per festeggiare il capodanno.
Gli studenti erano armati di uova; i carabinieri, di armi. Fu la prima volta in assoluto in Italia che i carabinieri spararono su una manifestazione studentesca. Lo studente Soriano Ceccanti (  foto sotto )  

 16 anni, di Pisa, rimase paralizzato per tutta la vita. È diventato, oggi, un valente schermidore.

comunque la pensiate  buone feste









Macché censura, Tony Effe è lo specchio del mondo quindi non rompete se va a san remo

Chiedo scusa per coloro avessero già letto i miei post su un fìnto ribelle o un nuddu miscato cu' niente ( cit dal film  I cento passi  ...