INNO ALLA VITA Madre Teresa di Calcutta
La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, conservala.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, vivila.
La vita è una gioia, gustala.
La vita è una croce, abbracciala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è pace, costruiscila.
La vita è felicità, meritala.
La vita è vita, difendila.
Cari cdv ( vecchi e Nuovi ) Lo so che , come è evidente da quello che avete scritto e che scrivete nella tag del blog , il vostro ( salvo alcuni\e ) fastido detterminato silenzio\assenso o contro detterminati post tipo questo , ma non c'è la faccio a tenermi dentro l'indignazione nel vedere in che stato penoso è ridotta l'informazione tv ( ora mai l'unica fonte d'informazione visto che ormai sono pochi quelli che leggono i giornali ) , dove una non news diventa news e una news diventa una non news e dove verità diventano balle e le balle diventano verità .non riuscendo a trovare le parole adatte per manifestarvi il mio sdegnoe rabbia dello spazio eccessivo dato ale polemiche di Bonolis e allo scarno spazio se non l'assenza quasi totale all presentazione del libro\ film documentario La Mafia è bianca” ( dvd + libro 176 pagine 19.50 € ) di Stefano Maria Bianchi, Alberto Nerazzini giornalisti della ex trasmissione di raidue sciuscia: Non riuscendo a trovare le parole per esprimere tutto il mio sdegno \ indignazione lascio la parola alla bravissima( è a dir poco ) concitta degregorio . << Non dico che se ne debba parlare come delle liti fra Bonolis e la redazione sportiva Mediaset, argomento di massimo interesse perciò meritevole di prime pagine con foto e firme in palchetto, commenti e controcommenti, soliloqui e dibattiti in tv. Segnalo tuttavia una certa sproporzione - non tanta, un po' - fra la copertura giornalistica dell'evento "malumore di Bonolis" e l'uscita, negli stessi giorni, di un film-inchiesta sulla mafia oggi: la mafia che non spara quasi più e che fa i soldi, che elegge deputati e presidenti di regione, la "mafia bianca". Non girate pagina, non sbuffate, state attenti un momento perché ne vale la pena: i in questo documentario si parla di noi. Degli italiani oggi al potere, di quelli che ci governano e che abbiamo eletto a rappresentarci, di Casini il presidente della Camera e di Cuffaro il presidente della Regione Sicilia, degli ospedali dell'isola dove - dicono le cronache ogni giorno - si muore di parto e di appendicite, si muore spesso appoggiati in una branda in corridoio perché non c'è posto. Si parla dei soldi di Brusca e di Provenzano riciclati nella sanità privata, delle convenzioni pubbliche che ingrassano le cliniche costruite con soldi illeciti e lasciano agonizzare gli ospedali. Scommetto che i giornalisti del New York Times e del Boston Globe, se vedessero il film, ci scriverebbero un articolo e magari farebbero anche un viaggio fin qui a vedere da vicino. Noi no, siamo discreti.>>. anche troppo visto che pochissimi si sono indignati ( e ricordano ) la famosa frase detta da un mistro sulla mafia : << con mafia e camorra bisogna convivere e i problemi di criminalità ognuno li risolva come vuole >> . Sempre concitta sulla scarsa informazione alla presentazione del film documentario :<< Scommetto anche che quasi nessuno di voi ha sentito parlare di La mafia è bianca, di Stefano Maria Bianchi e Alberto Nerazzini. Anche a me, d'altra parte, la notizia della proiezione è arrivata per tam tam: vieni domani all'Ambra Jovinelli, merita. Nessun annuncio, nessun manifesto o dibattito nelle pagine degli spettacoli. Così è successo che a teatro quella sera sono arrivate trecento persone, una folla che non si riusciva a passare. C'erano moltissimi ragazzi, poi Giuliana Sgrena e Lucia Annunziata, Carlo Rognoni e Nicola Piovani, Citti, Fiorella Mannoia, Scamarcio il Libanese di Romanzo Criminale, Furio Colombo, Antonio Di Pietro, Claudio Fava, giornalisti e musicisti, attori e registi, politici e scrittori, pubblico. C'era Michele Santoro, anche, perché i due autori del documentario sono ex inviati di Sciuscià, il programma che non esiste più ma che invece esiste ancora, vedete. Santoro ha ringraziato Ilaria Cornaggia Medici, una signora fiorentina che vive in Australia e che ha finanziato il lavoro. Ci ha messo i soldi per passione, da lontano >> da D ( inserto del sabato del quotidiano www.repubblica.it disponibile , ovviamente soitto registrazione gratuita anche online a www.dweb.it ) n 477 della scorsa settimana . IL film fa pensare e fa riflettere . Nei 118 minuti del dvd vengono posti pesanti interrogativi sull'oscuro intreccio tra Cosa nostra ( e non solo ) con la politica ( quella che io intendo dei partiti e delle istituzioni )che ha caraterizzato e continua tutt'ora a caraterizzare la storia del nostro paese e documenta una nuova ed inquientate stagione del potere ( vedere la nuova proposta di legge sul sequestro dei beni mafiosi ) .Tra intercettazioni telefoniche e ambientali , dichiarazioni di pentiti e interviste scomode. Inoltre al suo interno , svetta la figura di Totò Cuffaro "vasa vasa", bacia bacia, leader dell'Udc in Sicilia e di recente presidente del congresso di quel partito, a Roma, salutato da Casini con molti omaggi. Di Cuffaro si vede uno spezzone di una trasmissione di molti anni fa ( mi pare del 1990\1 ) fatta da Costanzo e Santoro che dedicarono alla memoria di Libero Grassi. In studio da Costanzo c'è il giudice Falcone. Santoro è in piazza, a un certo punto si alza dal fondo un giovanotto in camicia, rotondetto, che comincia a urlare: "Questa trasmissione è mafiosa, voi state denigrando un pezzo sano della Dc, voi ci insultate, aiutate la mafia". In studio nessuno sa chi sia: Falcone assume un'aria interrogativa, Rita Dalla Chiesa dice "è un pazzo", non si riesce a dargli un nome. Era Cuffaro. Da lì è iniziata una carriera che lo ha portato a essere l'uomo più potente dell'Udc che fu di Follini e non solo di quella. L'Udc di governo. La Sicilia del 61 a 0 per il centrodestra alle elezioni. Documenta,il film, come Cuffaro abbia chiesto per farsi eleggere, primo nelle preferenze, l'aiuto dei boss di Cosa nostra: intercettazioni, deposizioni, interviste. Dice Angelo Siino, ex ministro dei lavori pubblici della mafia: "Un personaggio ridanciano, grazioso, così, molto alla mano, che immediatamente riconobbi essere l'onorevole Cuffaro. Subito baci e abbracci, ci siamo dati del tu, mi disse: sono venuto qua perché mi devi aiutare" Sono . 118 minuti di cose mai viste,o vioste solo a tarda notte o la mattina presato o nella riserva indiana sempre sotto assedio di rai 3 nella trasmissione blob o fuori orario e che mai si vedranno in tv ( almeno quelle ufficiali ovvero rai-meiaset o raimediaset tanto è uguale sono tutt'uno ). IL dvd bisogna comprarselo in libreria . La mafia è bianca racconta i cambiamenti dell'organizzazione dell'organizzazione sotto la guida del super latitante bernando provenzano .un atto d'accusa feroce verso un sistema politicvo affaristico che domina , ora più che mai il nostro paese da più di uin secolo e che rischia di diventare ( sempre che non lo sia già 9 definitivo a causa dell'indifferenza ( la mafia non esiste che te ne frega della mafia sei sardo ? che te ne frega del ponte sullo stretto ? , ecc secondo certe email che mi sono arrivate ) o la complicità se non la diretta partecipazione Andreotti e Lima ne sono un esempio dei partiti e il silenzio totale ( salvo poche mosche bianche ) dell'informazione . IL Libro una ricostruzione minuziosa e apapssionate ( almeno per me che m'interesso di storia e di politica ) delle inchieste che procura di palermo sta conducendo sugli intrecci fra mafia e e politica in Sicilia . Un racconto che si dipanba lungo il filo dei rapporti che legano Toto cuffaro all'imprenditore Michele Aiello e al boss mafioso Giuseppe Guttadauro . Sullo sfondo dell'intera vicenda la figura del capo dei capi di cosa nostra bernado provenzano ( trovate fra i link sotto la storia della sua latitanza che dura da quasi 50 anni ) . Quindi se vi và se siete fra quelle persone che non hanno mandato il cervello all'ammasso ( scusate se ripeto più volte in questo blog tale frase \ espressione ma non ne trovo di meglio per definire coloro che accettano tutto passivamente e acriticamente ) e trovano ancorta il corraggio di indignarsi compratelo , guardateloe leggetelo , masterizzatelo e fotocopiatelo affanculo se è un reato ,.oppure riunite più persone e organizzate pubbliche diuscussioni . insomma fatelo guardare e leggere a tutti a più gente possibile . Fate che coloro che sono morti per uccisi dala mafia , non morti invano . Non sò più che altro dire se non quello di riportare 1) IL TESTAMENTO POLITICO LASCIATO DA FRANCESCO FORTUGNO AI GIOVANI CALABRESI : << Noi dobbiamo ritornare a fare politica, dobbiamo far sì che voi giovani crediate in noi che la facciamo tutti i giorni, in modo da invogliarvi, interessarvi e coinvolgervi direttamente, sempre di più.Perché, vedete, voi siete il futuro, voi siete il rinnovamento, voi sarete i futuri amministratori di questa Calabria e di questa Italia. E non è possibile che voi vi disinteressiate di politica, perché altrimenti un domani non ci saranno persone competenti, capaci, ma soprattutto “limpide”, che andranno ad occupare i posti che noi dovremo ovviamente lasciarvi.Quindi noi abbiamo una grande responsabilità: dobbiamo svolgere bene la nostra attività, dobbiamo essere trasparenti; in modo che si desti un vero interesse, che non si dica che il politico è un imbroglione, uno che comunque non dice la verità o uno che prende in giro la gente solo per carpirne i voti, creando clientele.Però noi abbiamo un’arma: noi votiamo.E allora siamo noi che abbiamo il dovere morale, prima che civile, di scegliere tra i vari candidati che ci sono in campo quelli più affidabili, quelli più “puliti”. Ma consentitemi anche di dire che, purtroppo, un po’ la colpa è anche nostra se oggi c’è qualche politico, più di un politico, che non fa il suo dovere o che, peggio ancora, fa qualcos’altro » preso dal bellissimo sito ammazzatecitutti . 2) le parole di una ragazza di locri :<< Speriamo che dopo i funerali e le lacrime , l'italia non si dimentichi di noi . E' acaduto già tante volte , troppe volte . Ecco , sarebbe bello se i grandi nomi dela cultura , dello spettacolo , del giornalismo , venissero a tenere conferenze , a fare spettacoli , semplicemente a farsi vedere in giro . Sarebbe meraviglioso se artisti , attori , intellettuali calabresi ci portassero un messagggio di fiducia . Non può finire cosi . Noi dobbiamo battere la mafia una volta per tutte . Abbiamo bisogno di atti concreti , ma soprattutto di non smarrire la speranza . Vogliamo sentirci italiani ... >>una ragazza calabrese ( dal libro dell'unità e adesso ammazzateci tutti di enrico ferriero >> 3) con un'altra frase ( sempre dallo stesso libro ) che pur non condividendole in pieno per il mio spirito ribelle e libertario , le cito in quanto degne di rispetto e di stima : << [...] Ogni colpo inferto alle istituzioni colpisce tutti noi e sarebbe un errore gravvissimo pensare che non sia cosi , nessuno può chiamarsi fuori dala battaglia contro la criminalità organizzata . , poichè con l'indifferenza e il disimpegno non si posso certo affermare valore come la legalità e la democrazia [....]>> Francesco Fortugno 15\5\2005 . Concludo rispondendo achi dice quelle cose scrittemi via email ( per io ponte di messina risponderò con un post aa parte perchè non vooglio annoiarvi ) gli consiglio di vedersi gli approffondimenti qui sotto e di leggere eglio il “Mafie d'Italia nel nuovo millennio: analisi e proposte". consigliatomi da un utente del forum di ammazzatecitutti in risposta ad uno sfogo sul può aiutare a comprendere meglio la storia e lo stato attuale delle mafie e ti sarà più facile rispondere alle domande . lo potete scaricare gratuitamente sul sito di “Libera” ed in particolare a questo link: http://www.libera.it/index.asp?idmenuliv3=254 . E che m'interesso di mafia perchè purtroppo a causa della scarsa lotta con cui e stata affrontata daqi vari governi che si sono succeduti dall'unità di'italia ad oggi , lasciando che a combatterla fossero pochissime persone ( giudici e magistrati coraggiosi , giornalisti e pochi ed onesti appartenenti alle foprze dell'ordine ) èsuccesso che non è più solo u fenomeno locale ma si è esteso a tutto il paese . Infatti a nazionale infatti : nelal mia regione anche se :<< Impensabile quindi per le organizzazioni mafiose tentare un radicamento massiccio in termini di uomini e attività. La stessa società sarda non è poi culturalmente permeabile a infiltrazioni di questo tipo. >> . Infati al tribunale della mia cittàò da cui dipende anche olbia e la gaallura , il rapressentante della commissione ecomafgia e criminalità ha giudicato preoccupante l'aumento dei reati d'usura e riciclaggio e poi inoltre :<< L'isola, tra l'altro, non è nemmeno allettante per le ecomafie, uno dei più grandi business criminali del momento. Troppo complicato, costoso e rischioso introdurre via mare scorie nocive. Anche se il progressivo spopolamento di ampie zone dell'interno rende ideale il territorio per l'installazione di discariche abusive (attenzione quindi agli inquinatori locali).
Il quadro potrebbe apparire confortante ma, in realtà, la Sardegna per la sua vocazione turistica e l'endemicità della crisi economica assume un ruolo strategico per l'ultimo anello della catena criminale: il riciclaggio. Ripulire e occultare il denaro sporco diventa ogni giorno più difficile per le organizzazioni mafiose a livello mondiale. news tratta da questo articolo qui E poi come dice Giovanni impastato fratello di Pennino : << (... ) bisogna rompere la cultura dell'illegalità ,con la cultura mafiosa e questo deve avvenire principalmente dentro ogni uno di noi . non possiamo delegare tuto alle forze di polizia , la mafia non è solo un problema repressivo d'ordine pubblico , ma è anche spoprattutto un problema culturale (... ) >> concludo con un ultima citazione : << ... in verità non so bene di quale parte della spagna è originaria la mia famiglia. Naturalmente i miei antenati partirono da lì molto tempo fa, coprenosi con una mano dietro e una davanti e se non tengo anch'io così le mani, e solo perchè è una posizione scomoda.Non credo che siamo partenti stretti, tuttavia, se lei è capace di fremere d'indignazione ogni volta che nel mondo viene commessa un'ingiustizia, siamo compagni, cosa più importante.>> Erenesto Che Guevara . con questo è tutto alla prossima
approfondimenti
la presentazione del documentario 14 novembre 2005 - Teatro Duse (Bologna)
http://snipurl.com/kgbk
i link di http://www.ammazzatecitutti.org/ :
altri link
www.falconeborsellino.net/
http://www.terrelibere.it/antimafia.php
http://www.falconeborsellino.net/